martedì 16 maggio 2023

Zelensky, armi, Ucraina. - Giuseppe Salamone

 

Repubblica, la cui proprietà produce anche armi, ci dice che le armi italiani salvano vite. Non medici, infermieri, pompieri o attrezzature per gli ospedali, le armi per loro salvano le vite. In mezzo ad un conflitto di interessi grande quanto un carro armato cresce e prospera la grande "libertà di stampa" italiana. Incredibile!

Zelensky viene qui a imporre il volere di chi gli muove i fili e la premier donna, madre e cristiana, dopo che Podolyak ci ha minacciato di attentati terroristici qualora smettessimo di obbedire al regime di Kiev non solleva la minima obiezione davanti a queste minacce spudorate, ma non solo lo asseconda come un cagnolino, espone il popolo italiano ufficialmente in una guerra contro la Russia scommettendo e sostenendo erga omnes una vittoria sul campo di Kiev contro una potenza che ha a disposizione 6000 armi nucleari.

Ci si mette anche la grande stampa a servizio della propaganda a fare da eco a chi si presenta a reti unificate con simboli nazisti in bella vista. E questi sottosviluppati, tutti pronti il 25 Aprile per festeggiare la vittoria sui nazisti, non solo non sollevano la minima obiezione davanti a tutto ciò, ma si prestano financo alla propaganda del comico piazzando domande funzionali per la narrazione bellicista. Se proprio vogliono la guerra ad oltranza, che mandassero i loro figli a buttare il sangue anziché spingere e fare i forti dai loro salotti col sangue di poveri cristi.

Per concludere arriva la ciliegina sulla torta quando il "buon uomo democratico e partigiano" Zelensky risponde a Vespa dicendo che non ha bisogno di alcun mediatore mandando in frantumi il tentativo reale e concreto di Papa Francesco. Non è un caso che il Papa lo abbia liquidato dopo appena 20 minuti di colloquio, dopo che questo essere spregevole si sia presentato con la classica arroganza non rispettando nemmeno le basi del galateo istituzionale.

Dovevano farci capire di averci portato in guerra senza dircelo? Ci sono riusciti alla grande con un'operazione di propaganda mai vista negli ultimi 80 anni. Hanno fatto tutto andando contro il volere della maggioranza degli italiani e calpestando la Costituzione Italiana. Per concludere una piccola costatazione sul Presidente della Repubblica: Caro presidente, lei non è il mio presidente!

T.me/GiuseppeSalamone

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