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giovedì 11 luglio 2019

Qui Ticket! La Gdf arresta 6 persone e sequestra 80 milioni di euro. In manette il fondatore Gregorio Fogliani.

Qui Ticket! La Gdf arresta 6 persone e sequestra 80 milioni di euro. In manette il fondatore Gregorio Fogliani

La società aveva accumulato circa 150 milioni di euro con le banche, più altri 32 milioni con i creditori. Il Mef un anno fa aveva proceduto alla revoca della convenzione Consip. La Procura di Genova indaga dalla primavera del 2018.


Bancarotta fraudolenta, riciclaggio, autoriciclaggio e truffa aggravata. Ci sono 6 persone arrestate e ben 80 milioni di euro sequestrati nell’ambito del fallimento Qui!Group, la società guidata dalla famiglia Fogliani che si occupa di buoni pasto. Fra le persone in manette c’è proprio il fondatore della Qui!Group,Gregorio Fogliani. Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Genova ha condotto l’operazione per conto della Procura genovese, eseguendo un sequestro preventivo su conticorrenti, immobili e disponibilità finanziarie degli indagati. I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria hanno eseguito altre due ordinanze di custodia in carcere e tre agli arresti domiciliari.
Tra i beni sequestrati anche i muri del Moody, il noto locale-tavola calda in centro a Genova che era stato chiuso dopo il crac ed è stato riaperto solo cinque giorni fa dopo un accordo tra Hi Food Genova, società che vede tra i soci la Event Beach controllata dal tycoon Gabriele Volpi e la Kofler, e Azzurra, società in salute dello stesso Fogliani e proprietaria dei locali di via XII Ottobre.
Il caso dei buoni pasto della Qui!Group aveva fatto molto scalpore, arrivando fino in Parlamento. Anche perché da circa un anno gli esercizi commerciali avevano iniziato a non accettare più i ticket rilasciati a centinaia di migliaia di dipendenti pubblici e privati proprio perché la società non pagava. La società aveva accumulato circa 150 milioni di euro con le banche, più altri 32milioni con i creditori. In totale il Tribunale ha dichiarato fallimento a settembre 2018 per 325 milioni di euro. La Procura di Genova aveva avviato un’inchiesta nella primavera del 2018. La mazzata definitiva alla società era arrivata, sempre nel 2018, con la revoca della convenzione Consip da parte del Ministero Economia e Finanze stipulata con la Consip nel 2016 per due lotti per rifornire dipendenti delle pubbliche amministrazioni di Piemonte, Liguria, Val d’Aosta, Lombardia e Lazio.