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lunedì 18 luglio 2022

Questo impianto può convertire 7.000 litri d’acqua salata in acqua dolce in un’ora. - Ivano Lettere

 

Solar Water Solutions è un’impresa finlandese che ha inventato un dispositivo di desalinizzazione rivoluzionario. In un’ora può convertire tra 4.000 e 7.000 litri d’acqua marina o 10.000 litri d’acqua salmastra. La contea di Kitui, in Kenya, parteciperà a un programma che prevede il fornimento di acqua a 400.000 abitanti dal 2023.

Il nome dell'azienda tecnologica è Solar Water Solutions (SWS), si trova in Finlandia e la sua ultima invenzione potrebbe fornire acqua dolce a tutto il mondo senza limiti di quantità. Un'operazione realizzata attraverso la sua esclusiva tecnologia di desalinizzazione a emissioni zero, a costo zero e non inquinante. Non si tratta di un progetto pionieristico con applicazioni pratiche ancora di là da venire: grazie anche al sostegno del gruppo olandese Climate Fund Managersla (CFM), la contea di Kitui, in Kenya, è al centro di un programma che prevede il fornimento di acqua a 400.000 abitanti dal 2023.

Il progetto.

"Attraverso questa partnership con CFM, e localmente con la contea di Kitui, possiamo insieme rivoluzionare l'accesso all'acqua a prezzi accessibili nelle zone rurali del Kenya", ha dichiarato Antti Pohjola, CEO di Solar Water Solutions. Per convertire in un'ora tra 4.000 e 7.000 litri d'acqua marina o 10.000 litri d'acqua salmastra, la SWS ha deciso di adottare una strategia efficace: 200 impianti di desalinizzazione verranno chiusi all'interno di altrettanti container e spediti sulle coste di Kitui. Una scelta semplice e geniale che secondo Pohjola "segna una svolta nelle infrastrutture idriche ad energia solare".

Aspetti controversi del metodo utilizzato.

Per desalinizzare l'acqua, SWS si serve di una particolare metodologia, definita osmosi inversa: l'operazione permette il filtraggio dell'acqua salata a pressioni elevate attraverso membrane permeabili all’acqua e ad altri pochi elementi. Nonostante l'indubbia efficacia del processo, uno studio ha dimostrato gli effetti collaterali dell'osmosi inversa, che a lungo andare si dimostrano dannosi per l'intero ecosistema. Le membrane utilizzate per depurare l'acqua spesso si incrostano e per pulirle si scelgono specifici prodotti chimici, colpevoli di creare la "salamoia". Si tratta di un residuo costituito da acqua ipersalina che viene scaricata a poche decine di metri dalle coste, un'area che offrirebbe le condizioni migliori per lo sviluppo degli organismi marini. A scanso di equivoci, un portavoce di SWS ha dichiarato che il loro impianto è stato pensato per un procedimento che richiede poca manutenzione e utilizza solo detergenti non tossici come l'acido citrico per pulire le membrane.

https://tech.fanpage.it/questo-impianto-puo-convertire-7-000-litri-dacqua-salata-in-acqua-dolce-in-unora/p16/

venerdì 1 luglio 2016

In Sicilia il primo impianto solare termodinamico al mondo.



A2A e il Gruppo Magaldi hanno inaugurato in Sicilia il primo impianto solare termodinamico “STEM” al mondo. L’impianto è stato realizzato all’interno del Polo Energetico Integrato di A2A, a San Filippo del Mela, in provincia di Messina. La struttura per la produzione di energia rinnovabile è il frutto della collaborazione tra A2A e il Gruppo Magaldi. Il nuovo impianto è installato in un complesso, il Polo Energetico Integrato del gruppo A2A, che ospiterà una graduale trasformazione verso produzioni energetiche alternative e moderne.
“Quello che inauguriamo oggi è il primo impianto solare termodinamico che consentirà lo stoccaggio dell’energia – ha detto l’amministratore delegato di A2A, Valerio Camerano, a margine dell’inaugurazione –. Si tratta di una produzione a base di energia solare con una tecnologia nuova che consentira’ non solo di ridurre i costi ma di conservare l’energia solare. Un progetto che coniuga tecnologia e sviluppo futuro”.  
“Questa si iscrive all’interno di altre iniziative che vogliamo effettuare all’interno di San Filippo del Mela con un investimento complessivo di 120 milioni di euro – ha aggiunto – Iniziative che riguarderanno altre innovazioni tecnologiche nella produzione di energia, non solo altro impianto classico ma un impianto che produrrà biogas e un altro che tendenzialmente produrrà rifiuti trattati”. Secondo Camerano si tratta dunque “di uno sforzo molto significativo di riconversione industriale di questo sito e che dara’ nuove tecnologie e nuove prospettive al territorio”.
La tecnologia STEM si caratterizza per l’ecocompatibilita’ dei materiali impiegati quali vetro per gli specchi, acciaio per le strutture e sabbia e non prevede l’impiego di olii diatermici o sali fusi. A San Filippo del Mela A2A ha programmato sviluppi progettuali ed investimenti che sono finalizzati alla continuita’ produttiva del sito industriale. Il Polo Energetico integrato prevede, oltre allo STEM, un impianto fotovoltaico, uno di digestione anaerobica con produzione di biometano, e un impianto per la produzione di energia da Combustibile Solido Secondario (CSS) per il quale è stato avviato l’iter autorizzativo.
“L’impianto di San Filippo del Mela affronta un processo di trasformazione graduale verso un Polo Energetico Integrato, con l’introduzione di nuove tecnologie d’avanguardia di produzione dell’energia e in linea con le migliori misure di tutela ambientale. L’inaugurazione dell’impianto solare termodinamico di oggi – sottolinea l’amministratore Delegato di A2A Valerio Camerano – si situa all’interno del percorso del piano Strategico di A2A che prevede rilevanti investimenti destinati allo sviluppo di generazione rinnovabile e alla riconversione di siti produttivi convenzionali verso soluzioni energetiche integrate,in linea con le sfide strategiche del settore. Siamo lieti della partnership con il Gruppo Magaldi”.