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sabato 6 giugno 2015

Ottime notizie dalla Cassazione: Equitalia non può più pignorare la prima casa, sentenza19270/2014. La sentenza riguarda anche i pignoramenti già effettuati.



Ottime notizie dalla Corte di Cassazione. Con la sentenza numero 19270/2014 del 12 settembre scorso, è stato stabilito che Equitalia non potrà più pignorare la prima casa qualsiasi sia la situazione. Già in passato si è parlato di pignoramento, da parte dell’Ente di riscossione crediti inviato dall’Agenzia delle Entrate, della prima casa, che poteva avvenire solo in alcune situazioni, ma ora non avviene in nessun caso.
Infatti la novità introdotta dalla Corte di Cassazione stabilisce che, a prescindere dalla data di entrata in vigore del provvedimento ,12 settembre 2014, non vi potrà essere nessun pignoramento nemmeno per quanto riguarda i casi precedenti, quindi la sentenza in questione è “retroattiva”,cioè estesa anche ai pignoramenti avviati prima di tale data oltre che a quelli in corso.
L’unica eccezione è rappresentata dalle abitazioni accatastate come di lusso.

Ovviamente la sentenza riguarda soltanto i procedimenti di pignoramento avviati dalla Agenzia delle Entrate,e quelli del suo ente di riscossione Equitalia,non ai procedimenti di altri enti,come ad esempio i pignoramenti da parte delle banche a causa del mancato pagamento delle rate del mutuo ecc.
La parte più significativa ed importante della sentenza in questione della Corte di Cassazione dice: “dal momento che la norma disciplina il processo esecutivo esattoriale immobiliare, e non introduce un’ipotesi di impignorabilità sopravvenuta del suo oggetto, la mancanza di una disposizione transitoria comporta che debba essere applicato il principio per il quale, nel caso di successione di leggi processuali nel tempo, la nuova norma disciplina non solo i processi iniziati successivamente alla sua entrata in vigore, ma anche i singoli atti di processi iniziati prima“.
Dunque in sintesi, ogni provvedimento di pignoramento relativo alle cartelle esattoriali di Equitalia non pagate dovrà essere annullato ad esclusione di quelli che riguardano le abitazioni considerate di lusso.
La sentenza si riferisce, pertanto, ai cittadini che possiedono una sola casa, quella interessata dal pignoramento, e che è la loro l’effettiva ed unica abitazione nella quale risiedono abitualmente ed anagraficamente.