Salvini ha fatto una bestialità. Ha scatenato una crisi nel modo e nel momento peggiore possibile mettendo il paese intero nei guai. Davvero un pericoloso irresponsabile. Ma lui è il dittatore della Lega. Quello che gli salta in testa è legge. La Lega è un partito dittatoriale. In questo anno di governo, molti esponenti leghisti hanno ammesso più volte di non sapere nemmeno loro quello che passa nella testa di Salvini. E incalzati dai giornalisti, per mesi hanno ripetuto “decide Salvini”. Zero dibattito interno, tutto affidato ad un dittatore solo ed imprevedibile. Un improvvisatore in balia del proprio misero ego. La Lega è un partito dittatoriale che vorrebbe applicare all’Italia lo stesso modello. Sul balcone Salvini coi “pieni poteri”, intorno a lui una manciata di “signor sì” e sotto il popolo bue pronto a correre alle adunate per alzare il braccio al cielo.
Solo così si spiega la tempistica e le modalità folli di questa crisi, con l’accentramento di tutti poteri nelle mani di Salvini, un personaggio mediocre che ha perso il controllo di se stesso. Salvini scalpitava da dopo le europee per conquistare il potere assoluto mentre Meloni e compagnia nera lo incalzavano da mesi per far saltare il governo ed instaurare un regime tutto suo. L’obiettivo principale di ogni dittatore. Il potere. Altro che interessi dei cittadini, altro che cambiamento. La Lega si è spacciata come partito del “cambiamento” quando in realtà è un partito ultraconservatore, sia nelle idee ma anche nel voler conservare le porcherie del passato. La Lega è l’ultima maschera del vecchio regime. Riforme come quella della giustizia o sul conflitto d’interessi la Lega non lo ha mai volute fare. L’obiettivo vero della Lega è quello di sostituire i vecchi partiti nei rapporti con le lobby e le caste. Ma Salvini ha tentennato a lungo, si rendeva conto della vergognosa presa per culo verso milioni di cittadini che sostenevano lui e il governo gialloverde. Poi il colpo di testa.
Nel momento e nel modo peggiore possibile. Poi il paese nel caos. Una roba mai vista che è potuta succedere perché Salvini è solo al comando, perché la Lega è lui e non c’è nulla che può fermarlo. È questo il punto che dovrebbero capire perlomeno gli elettori leghisti last minute. Quelli che negli ultimi due anni hanno gonfiato la bolla salviniana all’inverosimile, quelli che non sanno neanche dove sia Pontida e che non hanno mai desiderato spaccare l’Italia infamando il sud e tanto meno finire in balia di un dittatore. Almeno loro, sono ancora in tempo per rendersi conto dei rischi che corriamo. Se la storia appare lontana, basta osservare l’Italia in queste ore. Piombata in una rovinosa crisi per il colpo testa di uno su sessanta milioni di cittadini. Una bestialità che nella storia italiana ha già fatto danni incalcolabili e che va assolutamente scongiurata.
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