venerdì 12 gennaio 2024

Texas: il mistero dell’immensa struttura sotterranea di Rockwall. Tracce di una perduta civiltà. - Deslok

 

Potrebbe diventare la prima prova concreta dell’esistenza di una civiltà antica altamente avanzata. L’immensa struttura sepolta scoperta a Rockwall, una cittadina del Texas si estende su un diametro di quasi 20 chilometri quadrati, affonda nel terreno per circa sette piani e potrebbe risalire a circa 20 mila anni fa. Chi ha potuto costruire un edificio tanto complesso e tanto antico?

Nel 1850, uno strano muro di pietra fu rinvenuto in una località poco distante da Dallas, nel Texas. La struttura diede il nome a quella che oggi è la cittadina di Rockwall (muro di pietra).

La gente del luogo è convinta che si tratti dei resti di una favolosa, quanto perduta civiltà antica. Alcuni geologi credono che si tratti di una bizzarra struttura naturale, dove ‘bizzarra’ è un aggettivo utilizzato quando si è a corto di una teoria valida o di un meccanismo noto per la sua creazione.

Effettivamente, l’immensa parete in roccia presenta delle caratteristiche che fanno supporre che si tratti di un’opera di origine artificiale, realizzata più di 20 mila anni fa. Essa si sviluppa in una struttura rettangolare con i lati minori pari a circa 3,5 chilometri di lunghezza, e i lati maggiori lunghi circa 5,6 chilometri.

Tra i primi coloni arrivati nella zona per stabilire una comunità agricola c’erano tre nuove famiglia appena arrivate: i Wade, i Boydston e gli Stevenson. Nel 1852, la famiglia Wade cominciò a costruire la sua casa ad est della valle del Trinity River. Durante lo scavo del pozzo della fattoria, il signor Wade scoprì una parete di roccia che si estendeva per molti metri sotto la superficie del terreno.

Pare che le tre famiglie fossero in contrasto tra loro perchè ognuna voleva dare il nome della propria famiglia al nuovo territorio colonizzato. Ma dopo aver scoperto il muro di roccia, unanimemente decisero di chiamare la colonia ‘Rockwall’, appianando le loro divergenze.

Come riportato dalle informazioni raccolte da Mary Pattie (Wade) Gibson, nipote del capofamiglia dei Wade, e oggi curatrice della Rockwall County Historical Foundation, ulteriori scavi eseguiti da suo nonno e altri uomini portarono alla luce una serie di cubicoli o stanze nelle quali si poteva agevolmente camminare.

Un lungo corridoio sembrava dirigersi verso una collina, come se si trattasse di una strada che sbocca in una piazza. Il soffitto del corridoio fu descritto con forti pendenze (tipo un soffitto a volta, molto simile a quelli costruiti dai Maya).

Il nonno di Mary Pattie scoprì che il muro si estendeva verso il basso, scendendo nel terreno per quasi quaranta metri. Il dato sembra confermato da un pozzo scavato nel 1897 da un certo sig. Deweese, pare che la struttura si estenda in profondità nel terreno quanto un palazzo di sette piani. Tuttavia, pare che lo scavo del sig. Deweese, si sia fermato prima di raggiungere il reale fondo della struttura.

Venerdì 28 maggio 1886, l’edizione del giornale locale di Rockwall County riportava il rinvenimento di manufatti nei pressi dello scavo e di strani crani giganti:

“La più grande meraviglia da registrare questa settimana è il ritrovamento di un teschio umano pietrificato. Sabato scorso, Ben Burton ha portato alla luce con il suo aratro quello che sembra essere un gigantesco teschio. I bulbi oculari erano grandi come un recipiente da due litri.

La scoperta dimostra che questa regione era un tempo abitato da una razza di persone che sarebbe davvero stupefacente da guardare oggi. Il dottor Wiggins stima che il cranio di un gigante antidiluviano possa valere almeno 1000 sterline. Chiunque vuole visionare il cranio può contattare il signor Burton, il quale lo mette a disposizione per qualsiasi ispezione”.

Il 4 giugno 1886, lo stesso giornale lancia un’altra notizia:

“Le meraviglie non cessano. Appena dopo la scoperta del cranio gigante da parte del signor Burton, una grande folla si è recata presso la proprietà del signor Grier per ascoltare il suono metallico sul fondo di un pozzo scavato nel suo terreno. Dopo aver rimosso il terreno, lo scavo a portato alla luce una camera enorme, con il tetto sostenuto da pilastri in marmo nero, i cui lati brillavano alla luce della lampada ad olio”.

Nel 1906 è riportato un incidente accaduto a due uomini non identificati mentre erano intenti a scavare nel corridoio. Il loro intento era quello di raggiungere una stanza o una cavità sotto la città, convinti che si trattasse di un locale pieno d’oro, idea apparentemente derivata da un’antica leggenda indiana.

Nel disinteresse totale dei geologi e degli archeologi, negli ultimi 100 anni alcune indagini sono state condotte dagli abitanti della regione interessati a capire se la struttura sia di origine naturale o artificiale.

Nel 1949, il signor Sanders di Fort Worth, Texas, ha realizzato uno scavo nei pressi della parete principale. La rimozione del terreno ha portato alla luce quattro grandi pietre dal peso di circa due tonnellate sulle quali sono state trovate iscrizioni che sembrano essere pittogrammi.

Il 5 novembre 1967, Frank X. Tolbert scavò nella sua fattoria, appena ad est della città di Rockwall, scoprendo il lato di una parete in muratura nella quale sembrava di scorgere un arco sopra una porta o una finestra.

Agli inizi degli anni ’70 venne scoperto un paio di curiosi anelli di metallo incastonato nel terreno. Gli anelli hanno rispettivamente un diametro di 15 e 30 centimetri circa.

Essi sono praticamente incorporati all’interno delle pietre che compongono la parte. Gli anelli sono stati analizzati e la composizione risulta essere una lega composta da stagno, titanio e ferro. Nessun ricercatore, al momento, è in grado di fornire una spiegazione su come siano finiti lì i due anelli.

Uno strano disinteresse

Benchè la struttura sia praticamente accessibile a chiunque e le scoperte sembrano decisamente interessanti, per un qualche motivo non chiaro, il sito non suscita interesse scientifico.

Certamente, esso pone alcune domande significative: si tratta di una parete artificiale o naturale? C’è un immenso sito archeologico sepolto sotto lo stato del Texas? Si tratta delle vestigia di una antica civiltà perduta? Oppure, si tratta semplicemente di un’altra meraviglia naturale alla quale i territori del nord America ci hanno abituato? Perchè nessuno si prende la briga di rispondere in maniera definitiva a queste domande?

«Il muro esposto è abbastanza spettacolare quando lo si vede per la prima volta», racconta Randall Moir, un archeologo di Dallas, dei pochi scienziati che si è recato sul posto. «Determinare la sua origine, la genesi e l’età offre una serie di opportunità di ricerca emozionanti che possono certamente avanzare la nostra comprensione di questo tipo di fenomeni. Il fatto decisivo, tuttavia, è che i geologi in realtà non conoscono i processi precisi che possono portare a formazioni di questo tipo, quindi uno studio sistematico e dettagliato sarebbe opportuno anche se si trattasse solo si un fenomeno naturale».

Ma c’è anche chi è convinto che la struttura di Rockwall potrebbe essere i resti di una qualche antica civiltà a lungo sconosciuta. E se è così, chi erano gli uomini che l’hanno costruita e per quale scopo? Potrebbe essere la conferma, insieme agli scheletri tovati nel Winsconsin, che il nord America è stato un tempo abitato da una progenie di giganti? E chi erano costoro?

https://www.hackthematrix.it/texas-mistero-dellimmensa-struttura-sotterranea-rockwall-tracce-perduta-civilta/?feed_id=168898&_unique_id=659d51768bb01

lunedì 8 gennaio 2024

La Meloni e il bavaglio sull'ordinanza di arresto.




 "La Meloni non vede bavagli nel divieto di pubblicare i contenuti dell’ordinanza di arresto..."

La Meloni dovrebbe sapere che noi, in quanto suoi datori di lavoro, abbiamo il pieno diritto di sapere tutto ciò che avviene nel Nostro paese, e lei, lavoratrice pagata da noi, non ha alcuna voce in capitolo per decidere che cosa sia lecito farci sapere.
Mi sa tanto che non abbia capito quale sia il suo ruolo e si senta in grado di sentenziare, in autonomia, tutto ciò che più le aggrada.

cetta

DISCRIMINIZIONE ENERGETICA SU BASE REGIONALE E BOLLETTE ALTISSIME. - Giovanni Balba

 

DISCRIMINIZIONE ENERGETICA SU BASE REGIONALE E BOLLETTE ALTISSIME :
La Sicilia produce molta più energia di quella che consuma, sacrificando paesaggio, suolo e presto anche il mare. Il surplus produttivo viene esportato, ma il costo dell'energia per i siciliani rimane sempre molto alto.
La Sicilia paga di più l'energia, per come viene tassata (applicando il valore del PARAMETRO OMEGA, parametro differenziato per area geografica, una maggiorazione applicata al prezzo dell'energia a titolo di garanzia di pagamento).
La produzione regionale non porta nessun beneficio in BOLLETTA.
I siciliani pagano bollette sempre più alte e la produzione di energia regionale non incide a beneficio del consumatore siciliano . La produzione è considerata nazionale mentre il consumo è considerato regionale.
Siamo Nazione quando produciamo e Regione quando consumiamo.
BOLLETTE ALTISSIME
GRAZIE ALLA DISCRIMINIZIONE ENERGETICA SU BASE REGIONALE
Elaborazione dati Ing. Francesco Martino
Il post va condiviso, la gente deve sapere.
Nessuno parlerà di questo.


Il serpente giarrettiera di San Francisco. - Hasan Jasim by David Attenborough

 

Dal 1967, il serpente giarrettiera di San Francisco è stato classificato come una specie a rischio di estinzione e la sua situazione ha catturato l'attenzione sia degli ambientalisti che degli appassionati di erpetologia. Rinomato come il serpente più bello degli Stati Uniti, questo straordinario serpente si trova ad affrontare un futuro precario, con i ricercatori che stimano che solo tra 1.000 e 2.000 individui rimangano in natura.

Endemico della zona della Baia di San Francisco in California, il serpente giarrettiera di San Francisco (scientificamente noto come Thamnophis sirtalis tetrataenia) è uno spettacolo da vedere. La sua colorazione vibrante e intricata lo distingue dalle sue controparti rettiliane. Caratterizzato da una brillante tonalità blu sul dorso, accentuata da vivaci strisce rosse e nere, questo serpente è davvero un'opera d'arte vivente.

La bellezza unica del serpente giarrettiera di San Francisco non è l'unica ragione della sua importanza per la conservazione. La sua esistenza è profondamente intrecciata con le zone umide e le paludi del suo habitat naturale. Questi serpenti sono altamente adattati alle zone ripariali, alle paludi e alle praterie costiere che punteggiano il paesaggio. La loro dieta consiste principalmente di piccoli anfibi, come rane e tritoni, che li rendono una componente essenziale dell'ecosistema.

Sfortunatamente, il serpente giarrettiera di San Francisco deve affrontare una moltitudine di minacce che hanno contribuito al suo status di pericolo di estinzione. La perdita di habitat dovuta all'urbanizzazione e all'agricoltura ha avuto un impatto significativo sulla sua casa naturale. L’inquinamento, le specie invasive e il cambiamento climatico aggravano ulteriormente le sfide affrontate da questa specie delicata.

Sono in corso sforzi di conservazione per salvaguardare il futuro del serpente giarrettiera di San Francisco. La protezione e il ripristino del suo habitat sono fondamentali, con iniziative incentrate sulla conservazione delle zone umide e delle praterie costiere. Sono stati inoltre istituiti programmi di riproduzione in cattività per sostenere la popolazione e garantire la sopravvivenza di questa magnifica creatura.

È fondamentale che gli individui e le comunità riconoscano l’importanza di preservare la biodiversità e la bellezza unica di specie come il serpente giarrettiera di San Francisco. Sostenendo le organizzazioni ambientaliste, diffondendo la consapevolezza e sostenendo la protezione degli habitat naturali, tutti noi possiamo svolgere un ruolo nel garantire che le generazioni future possano testimoniare la maestosa bellezza di questo serpente in via di estinzione.

https://www.facebook.com/photo/?fbid=992672752391891&set=a.797507861908382

https://hasanjasim.online/the-san-francisco-garter-snake-endangered-beauty-in-peril/

domenica 7 gennaio 2024

Dolmen de Soto. Trigueros, Andalusia, Spagna -

   

Il Dolmen de Soto è una struttura sotterranea neolitica a Trigueros, Andalusia, Spagna. Si stima che sia stato costruito tra 4.500 e 5.000 anni fa ed è uno dei circa 200 siti di sepoltura rituale neolitici nella provincia di Huelva.
Il sito fu scoperto da Armando de Soto Morillas nel 1922. È un tumulo circolare con un diametro di 75 metri. Ha un passaggio a forma di V lungo 21 metri wd è largo 0,8 metri, alto 1,55 metri. All'estremità orientale del passaggio c'è una camera. Durante l'equinozio, il sole illumina per alcuni minuti l'interno del corridoio e la camera. Molte delle pietre erette hanno incisioni ed è considerato uno dei dolmen più grandi della Spagna. Il passaggio ha 31 menhir nella parte settentrionale e 33 nella parte meridionale. Le pietre erette sono di quarzite, arenaria e calcare e portano 20 pietre di copertura che costituiscono il tetto del passaggio.
Al suo interno sono stati scoperti otto corpi sepolti in posizione fetale con accanto i rispettivi artefatti. Sono stati scoperti anche pugnali, coppe e fossili marini. Sono state trovate anche incisioni su 43 pietre erette che descrivono esseri umani, tazze, coltelli e forme geometriche come semplici linee o cerchi.

sabato 6 gennaio 2024

Shardana guerrieri di Nibiru . - Minerva Elidi Wolf

 

Questo antico oggetto della cultura iraniana di JIROFT, ha più di 5.000 anni, incredibilmente, sembra rappresentare una piramide a gradoni con antenna sulla cima e con dell'acqua sotto. E' possibile che questa antica cultura conoscesse lo ZED? Lo ZED o l'antenna, o TORRE che fu spostata dal luogo di origine e collocata all'interno della piramide. Va ricordato infatti, che questo misterioso manufatto, si trovava nella terra di Sumer. Sconosciuta la ragione per la quale venne spostato e portato in Egitto e incastonato nella piramide. ( Si presume che la ragione fu per salvaguardare l'ANTENNA dal Diluvio.) Lo ZED per gli Egizi era la colonna vertebrale del dio Osiride, e i livelli, che vanno da un minimo di tre ad un massimo di cinque, sembra rappresentino i momenti storici della discesa sulla Terra delle divinità, per molti, invece, rappresentano gli elementi naturali: acqua, fuoco, terra ed aria. Sembra che nel libro di Enoch, si accenni al pilastro di Osiride, infatti Enoch predice: " Verrà il giorno in cui la TORRE renderà ciò che le è stato affidato. La piramide salterà come un ariete e allora finirà la triste età del ferro.". Speriamo che l'età del ferro sia prossima alla fine...

venerdì 5 gennaio 2024

Dai un'occhiata all'interno del cratere Batagaika, la più grande cicatrice sulla Terra. - Hasan Jasim

l megaslump di Batagaika ha esposto animali estinti come cavalli del Pleistocene, bisonti delle steppe, leoni delle caverne e lupi, oltre a prove della vegetazione passata. Fonte

 Il megacrollo di Batagaika offre uno sguardo sull'antico passato e sul futuro incerto della Siberia.

Il megaslump di Batagaika è un enorme cratere nella taiga siberiana, nella Repubblica di Sakha (Yakutia) in Russia. È anche conosciuta come la “porta dell’inferno” o la “cicatrice del pianeta” a causa delle sue enormi dimensioni e del suo aspetto inquietante. Il cratere è lungo circa un chilometro e profondo 100 metri e sta crescendo rapidamente a causa dei cambiamenti climatici e delle attività umane.

Il cratere si è formato da un processo chiamato termokarst, che si verifica quando il permafrost (terreno permanentemente ghiacciato) si scioglie e collassa, creando una depressione nel paesaggio. Il mega crollo di Batagaika iniziò a formarsi negli anni ’60, dopo che una foresta vicina fu abbattuta per la costruzione di una strada, esponendo il permafrost alla luce solare diretta e a temperature più calde. Da allora, il cratere si è espanso fino a 10 metri all’anno, man mano che il permafrost si scioglie e si erode.

Il cratere Batagaika non è solo un esempio lampante degli effetti del riscaldamento globale sull'Artico, ma anche una finestra unica sulla storia geologica e biologica della regione. Gli strati esposti di ghiaccio e suolo lungo le pareti del cratere contengono fino a 200.000 anni di registrazioni climatiche e antichi fossili. I ricercatori hanno trovato resti di animali estinti come cavalli del Pleistocene, bisonti delle steppe, leoni delle caverne, rinoceronti lanosi, orsi delle caverne e lupi (o cani?), nonché prove di vegetazione passata come foreste di abeti rossi e pini. Si stima che lo strato di permafrost più antico nel cratere abbia circa 650.000 anni, rendendolo il più antico permafrost conosciuto in Eurasia.

Il megacrollo di Batagaika è anche una potenziale fonte di gas serra, come l’anidride carbonica e il metano, che rimangono intrappolati nel permafrost e rilasciati nell’atmosfera quando si scioglie. Ciò potrebbe creare un circolo vizioso in cui un maggiore riscaldamento porta a un maggiore scongelamento, che a sua volta porta a più emissioni, che a loro volta portano a un maggiore riscaldamento. Gli scienziati stanno monitorando i flussi di gas del cratere e l'attività microbica per comprenderne meglio l'impatto sul ciclo globale del carbonio.

Secondo un recente rapporto della Reuters, gli esploratori si sono avventurati nel mega crollo di Batagaika e sono tornati con filmati impressionanti del loro viaggio, catturando la vista del cratere dall'interno.

l megaslump di Batagaika è uno dei tanti crateri di permafrost comparsi in tutta la Siberia negli ultimi anni, ma è di gran lunga il più grande e impressionante. Si tratta di un laboratorio naturale per studiare le dinamiche passate e presenti dell’ambiente artico, nonché un segnale d’allarme sulle sfide future poste dai cambiamenti climatici.

https://hasanjasim.online/take-a-look-inside-the-batagaika-crater-the-largest-scar-on-earth/

Postato gentilmente da David Attenborough su:

https://www.facebook.com/photo?fbid=990606855931814&set=a.797507861908382