lunedì 26 maggio 2025

La Chiesa - Viviana Vivarelli - fb 26.5.2025

 

Ora..
-la Chiesa cattolica è molto comprensiva con i preti peccatori come i 4.500 preti pedofili scoperti in USA, alcuni dei quali hanno violentato bambini per decine di anni,
-la Chiesa è stata molto accogliente con i rei di avidità come il vescovo usuraio Giordano al punto da non punirlo nemmeno,
-la Chiesa è stata molto accogliente con preti autori di massacri come Padre Athanase Serumba, un hutu che ha sterminato 2000 tutsi e che la Chiesa ha accolto amorevolmente sotto la sua protezione,
la Chiesa è stata tollerante anche con vescovi sposati ridicolmente come Milingo,
e tenerissima con feroci dittatori che opprimevano il loro popolo come Francisco Franco,
o Pinochet che ha torturato e ucciso migliaia di persone e per il quale Voitila in persona chiese addirittura la non estradizione,
-è stata prodiga con le multinazionali che con i loro brevetti impongono miseria e morte come le aziende dei farmaci e anzi ha investito i suoi ricchissimi fondi nelle loro azioni accettando sponsor come la Coca Cola
-la Chiesa è stata molto dolce con tutti i dittatori del Sudamerica connessi ai signori del narcotraffico e anzi ha dato loro il suo appoggio,
-con i finanziari corrotti che hanno fatto crack miliardari e alcuni li ha nutriti nel suo seno salvandoli dalla giusta condanna
-perfino coi capi di mafia e camorra a cui ha dato dispense speciali e anche tombe in basilica,
-è stata dolcissima con i corruttori di governi democraticamente eletti,
-mite con gli aggressori, gli omicidi, gli autori di eccidi, i predatori, i mercanti di morte..
-È stata benevola persino con i più feroci capi nazisti che ha premurosamente messo in salvo nell'America latina.
Tutti la Chiesa perdona e accoglie.
Onora persino i divorziati, i concubini, i puttanieri, gli sposi di Odino e quelli del dio Po
...ma non tollera i gay ed è durissima con le donne, di cui non riconosce i diritti e che considera solo incuratrici obbligate di figli.
C'è una tale sperequazione tra queste cose da lasciare allibiti
Potremmo pensare a una scelta surreale, fantascientifica, pazzoide, da non credere, ma è vera!
Se il Vaticano si chiamasse Danimarca, potremmo dire come il prence Amleto: "C'è qualcosa di marcio in Danimarca!"
Pensate che con questo Papa cambiderà qualcosa? Io non credo.

COSE SCONVOLGENTI CHE NON SAI SUI FETI. - David Attenborough

 

Dal punto di vista medico ed embriologico, lo sviluppo fetale è una vera meraviglia di precisione e complessità. Ma anche... è più strano di quanto pensi! Ecco alcuni dati clinicamente provati che pochi osano raccontare:
Il feto ASSAGGIA il liquido amniotico.
Quello che mangia la madre cambia il sapore, e se le piace... lei ingoia di più! Vuoi che tuo figlio ami le verdure? Inizia dall'utero.
Hanno dei SOGNI.
Nel terzo trimestre c'è già la fase REM. Cosa sogna un essere che non è mai uscito nel mondo? Nessuno lo sa, ma lui lo fa.
Riconoscono la VOCE della madre.
A 25 settimane già distinguono i suoni. La voce di mamma calma il tuo battito cardiaco. E c'è ancora chi dice che "non sentono niente"?
I feti MASCHI hanno erezioni.
Sì, nell'utero. Non è sessuale, fa parte dello sviluppo ormonale. Ma vi immaginate come reagirebbe la gente se lo mostrasse nei libri di scuola?
Possono PIANGERE dall'utero.
Niente lacrime, ma espressioni facciali, tremori al mento e respirazione irregolare. Piangere o allenarsi? La scienza continua a studiarla.
Urinano e poi BEVONO la propria urina.
Il liquido amniotico è per il 90% urina fetale. E lo ingoiano più volte al giorno. Ti fa schifo? Beh, ecco come si forma l'equilibrio dei liquidi e si sviluppano i reni.

https://www.facebook.com/photo?fbid=122164069478427237&set=gm.9935597136556401&idorvanity=3446372708812242

venerdì 23 maggio 2025

L'acqua purificata non è un'invenzione moderna - i Maya lo facevano già 2000 anni fa con una tecnologia che funzionerebbe ancora oggi.

 

Mentre a Roma si costruivano acquedotti, dall'altra parte dell'oceano la civiltà Maya aveva sviluppato un sofisticato sistema di filtrazione dell'acqua utilizzando un minerale vulcanico chiamato zeolite nelle riserve di Tikal, nell'attuale Guatemala.
Il sorprendente è che questo sistema non era rudimentale, ma incredibilmente avanzato. Gli archeologi hanno scoperto che i Maya importavano questo speciale minerale da giacimenti lontani, combinandolo con quarzo cristallino per creare un vero e proprio "setaccio molecolare" naturale.
Pensate: questa tecnologia è apparsa nelle civiltà europee quasi due millenni dopo. Il sistema Maya rimuoveva efficacemente microbi, metalli pesanti e tossine dall'acqua, esattamente come fanno i nostri moderni impianti di depurazione.
Questo antico sistema ha funzionato perfettamente per quasi mille anni, fino all'abbandono della città. E la sua efficacia? L'acqua filtrata dai Maya risulta ancora oggi priva di contaminazioni, mentre altri bacini senza questo trattamento sono tuttora inquinati.
La saggezza antica continua a sorprenderci, dimostrando che l'ingegno umano ha sempre trovato soluzioni brillanti ai problemi fondamentali.

 con Ivana Domenicali.

https://www.facebook.com/photo/?fbid=2874323962752289&set=gm.663852136476556&idorvanity=285358530992587

Due Grandi Uomini.

 


Non vi dimenticheremo mai; grazie, ovunque voi siate, per aver difeso la giustizia a costo della vostra vita.

Siete i nostri eroi, quelli veri, che combattono senza armi convenzionali ma con l'arma dell'etica e quella del rispetto della legge.

cetta

Groenlandia: un tesoro nascosto nell’Artico (chiave per il futuro)!

 

La Groenlandia, l’isola più grande del mondo (2,166 milioni di km²), custodisce una ricchezza naturale inimmaginabile. I suoi vasti giacimenti minerari, risorse energetiche e biodiversità unica la rendono un punto strategico fondamentale nel XXI secolo.
Minerali strategici:
L’isola possiede abbondanti depositi di terre rare, essenziali per la tecnologia verde (come turbine eoliche e batterie). Inoltre, contiene grafite e litio, materiali chiave per la produzione di batterie di nuova generazione.
Energia del futuro:
Groenlandia è un vero tesoro energetico. Con riserve di petrolio, gas e carbone, e un enorme potenziale idroelettrico, potrebbe diventare un gigante energetico nei prossimi decenni.
Biodiversità unica:
Nonostante le condizioni estreme, la Groenlandia ospita una ricca biodiversità. La sua fauna marina, con balene e foche, e la flora della tundra, con licheni e muschi, sono ecosistemi unici al mondo.
Acqua dolce e ghiaccio:
Il ghiaccio groenlandese rappresenta una potenziale fonte di acqua dolce e un bene strategico per la navigazione in un’epoca in cui le rotte artiche stanno diventando sempre più accessibili.
Groenlandia non è solo ghiaccio e silenzio: è una chiave geopolitica ed ecologica per il futuro del nostro pianeta.

Le teste colossali olmeca. - @ndrea Milanesi

 

La ricerca dell'immortalità attraverso l'arte e la memoria rappresenta un desiderio universale che affonda le sue radici nelle profondità dell'animo umano. Fin dai tempi antichi, civiltà come gli olmeca, gli egizi e i greci hanno cercato di lasciare tracce durature di sé, attraverso monumenti, scritti e opere d’arte, come se la nostra esistenza fosse imperfettamente legata a un bisogno di perpetuare il proprio nome oltre i limiti del tempo. Questa spinta verso l’immortalità rivela un bisogno intrinseco di lasciare un segno e di sfidare l’oblio, una volontà di essere riconosciuti e ricordati nel continuum della storia.
Le testimonianze materiali del passato influenzano profondamente la nostra percezione del presente e del futuro, in quanto costituiscono le fondamenta della nostra identità culturale e collettiva. La memoria storica, rappresentata dai monumenti, dalle opere d’arte e dalle narrazioni tramandate, ci permette di conoscere le radici delle civiltà, di comprendere chi siamo e di proiettare un senso di continuità attraverso i secoli. Attraverso queste tracce, il passato diventa un ponte che ci collega alle generazioni precedenti, arricchendo il nostro presente di significato e di consapevolezza.
Infine, la costruzione di monumenti epici e imponenti riflette un duplice desiderio: quello di esercitare un controllo sul tempo e di vivere oltre la morte. Questi monumenti sono come scheletri di memorie che sfidano l’effimero dell’esistenza, incarnando una volontà di eternità che si manifesta nel desiderio di essere ricordati e venerati anche dopo il nostro scomparire. Essi rappresentano un atto di resistenza contro l’oblio, un tentativo di afferrare un frammento di eternità attraverso la tangible testimonianza della nostra presenza nel mondo.
In questo senso, l’arte e l’architettura diventano strumenti di immortalità, veicoli di un desiderio di trascendenza che accompagna l’umanità fin dai tempi più remoti. La nostra stessa natura ci spinge a cercare un senso oltre il limite temporale, a voler lasciare un’impronta che sfidi il trascorrere delle ere. La memoria collettiva, dunque, non è solo un patrimonio storico, ma un atto filosofico che rivela la nostra incessante aspirazione a superare i confini dell’effimero, a trovare un senso nell’eternità.
@ndrea Milanesi

Le teste colossali olmeca rappresentano uno dei simboli più affascinanti e enigmatici dell'antica civiltà mesoamericana. Questi monumenti di pietra, scolpiti oltre 2.500 anni fa tra il 1400 e il 400 a.C., testimoniano non solo le capacità tecniche degli artigiani olmeca, ma anche le profonde credenze religiose e sociali di una delle prime grandi civiltà delle Americhe. Situate principalmente presso San Lorenzo, La Venta e Tres Zapotes nello stato di Veracruz in Messico, queste teste sono state probabilmente commissionate dai sovrani che desideravano lasciare un'impronta eterna della loro potenza e divinità.
Il fatto che ogni testa sia unica, con caratteristiche somatiche che probabilmente rappresentano specifici sovrani o figure divine, ci invita a riflettere sulla percezione dell'identità e del potere. La più grande, alta 3,4 metri e pesante 40 tonnellate, scolpita da un unico masso di basalto, non è solo un capolavoro di ingegneria, ma anche un simbolo di immortalità e di una cultura che aspirava a trascendere il tempo. Questi manufatti ci ricordano come le società antiche cercassero di comunicare con il divino attraverso l'arte e la scultura, e come il potere si manifestasse attraverso simboli tangibili.
L'origine stessa del loro scopo e il metodo di trasporto di questi enormi blocchi di pietra, spesso per lunghe distanze, continuano a alimentare leggende e teorie, alimentando il mistero che le circonda. La testa di Tres Zapotes, ad esempio, viene spesso considerata tra le prime, e rappresenta un ponte tra il passato e il presente, tra il tangibile e l'ignoto.
Questi monumenti ci invitano a considerare non solo la storia e la tecnica, ma anche il senso più profondo della nostra esistenza: come le civiltà antiche cercano di lasciare un'eredità eterna, come il potere e la spiritualità si intrecciano, e quale ruolo abbia l'arte come veicolo di memoria e di identità collettiva.
Domande filosofiche da riflettere:
La ricerca dell'immortalità attraverso l'arte e la memoria è un desiderio universale dell'umanità?
In che modo le testimonianze materiali del passato influenzano la nostra percezione del presente e del futuro?
La costruzione di monumenti epici riflette un bisogno di controllo sul tempo o una volontà di vivere oltre la morte?
Questi interrogativi ci spingono a interrogare il senso profondo del nostro essere e del nostro lasciar traccia nel mondo.