Scatta così il turnover a Palazzo dei Normanni. Intanto, l’assessorato alle Risorse agricole ha nominato altri due consulenti, che si sommano ai 10 già in carica. Una nuova girandola di nomine riguarda i palazzi del potere siciliano, nonostante la crisi di liquidità
PALERMO. L’Ars non ha i soldi per pagare stipendi e pensioni del mese di giugno. Eppure stabilizzerà sette collaboratori dei gruppi parlamentari. Scatta così il turnover a Palazzo dei Normanni. Intanto, l’assessorato alle Risorse agricole ha nominato altri due consulenti, che si sommano ai 10 già in carica. Una nuova girandola di nomine riguarda i palazzi del potere siciliano, nonostante la crisi di liquidità che colpisce la Regione. Il Consiglio di Presidenza dell'Ars ha deliberato l’assunzione a tempo indeterminato di alcuni collaboratori dei gruppi parlamentari. Sette, in tutto. Sostituiranno altrettanti dipendenti che andranno in pensione tra il 2012 e il 2013. Si tratta di Bernarda Costantino e Francesco Riti per il Pdl, Antonello Ravetto Antinori, Daniela Collarà e Nicola Cirincione per il Pd, Agostino Fragapane e Giovanni Cacioppo per l’Mpa. Secondo gli uffici, dovrebbe essere un turn over progressivo che non farà incrementare il numero dei dipendenti, che così resterebbero sempre 78.
L’individuazione dei nomi sarebbe avvenuta per anzianità. Le loro collaborazioni sono state avviate prima del 2006. Un requisito da dimostrare con versamenti Inps. Ma se da un lato all’Ars si andrà avanti con le stabilizzazioni, dall'altro gli stipendi del mese di giugno per i dipendenti restano un’incognita. Secondo gli uffici di Palazzo dei Normanni, continua a mancare un’ultima parte dei trasferimenti che la Regione versa mensilmente nelle casse dell'Ars. Si tratterebbe di 15 milioni, che servono per pagare non solo gli stipendi, ma anche pensioni, fornitori e contributi ai gruppi. Soldi che, invece, per l'assessorato all’Economia ci sono. Ma che non potranno essere erogati a lungo. Motivo per cui l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, ha depositato all’Ars un emendamento per chiedere ai deputati di ridurre i costi. Tagli che, però, potranno essere disposti solo nel nuovo bilancio. Dagli uffici dell'Ars replicano che c’è già stato un adeguamento ai parametri imposti dal Senato. E quindi, un taglio del 5 per cento al compenso dei dipendenti che percepiscono più di 90 mila euro all'anno e del 10 per cento per chi guadagna più di 150 mila euro. «Avevamo avvertito che la Regione, nel giro di qualche settimana, non avrebbe avuto più liquidità per la sussistenza», ricorda il segretario regionale della Cisl, Maurizio Bernava.
La mancanza di liquidità si ripercuote pure sugli insegnanti di scuola materna, stabilizzati dalla Regione nel 2001. Come i dipendenti dei gruppi dell'Ars, anche loro non hanno ricevuto stipendi. Sono già stati siglati, invece, due nuovi incarichi di consulenza all'assessorato alle Risorse Agricole. L’assessore Francesco Aiello ha scelto Santo Bono e Rosario Cavallo. Nessuno dei due è laureato ed entrambi hanno in comune esperienze nella formazione professionale. Il primo dovrà occuparsi di «supporto tecnico per le iniziative agricole e del raccordo con i soggetti operanti nel settore».
Il secondo, invece, dovrà fornire assistenza «per lo sviluppo delle attività agricole». In particolare, al centro del suo lavoro vi saranno «azioni di informazione». Entrambi guadagneranno poco più di 3 mila euro. E i loro incarichi non dureranno per più di tre mesi. Per Rosario Cavallo si tratta della prima consulenza. Santo Bono, ex consigliere comunale di Sciacca, invece ha ottenuto il rinnovo di un incarico che aveva già svolto oltre un anno fa.
Nessun commento:
Posta un commento