Non passa con 49 voti contro e 40 a favore l’emendamento di Italia viva al Milleproroghe per rinviare al 2021 la riforma Bonafede. Nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera, si ripropone l’asse tra il partito di Renzi e quelli del centrodestra.
I renziani votano con la destra per la seconda volta in due giorni. Ma pure il secondo tentativo di affossare la riforma della prescrizione fallisce. Le commissioni congiunte Affari costituzinali e Bilancio della Camera hanno bocciato il lodo Annibali, l’emendamento di Italia Viva al Milleproroghe per rinviare di un anno la riforma di Alfonso Bonafede: 49 hanno votato contro, soltanto 40 invece a favore. Hanno votato sì i renziani, insieme ai deputati dell’opposizione e quindi Lega, di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Contrari i parlamentari della maggioranza. “La bocciatura è una scelta irragionevole ma me lo aspettavo, è stata una lenta e lunga agonia. Continuiamo a ritenere che il nostro emendamento fosse di buonsenso, che prima si debba lavorare sulla riforma del processo e poi su quella della prescrizione”, ha detto Annibali.
Il primo tentativo – Sul lodo della capogruppo giustizia di Italia viva c’era il parere contrario del governo e dei relatori. Ieri la Lega ha annunciato l’intenzione di sottoscrivere l’emendamento renziano, ipotesi ventilata anche da Fratelli d’Italia. Insomma il lodo bandiera di Renzi ha formalmente raccolto il sostegno del centrodestra, ma non è passato. Poco dopo è stato bocciato anche l’emendamento a firma di Annibali e Catello Vitiello, ex M5s passato con Renzi: il testo, in pratica, riportava la prescrizione alla legge varata ai tempi in cui il guardasigilli era Andrea Orlando. Già ieri era stato respinto il primo tentativo di cancellare la riforma: i renziani hanno votato insieme a Lega, Forza Italia, e Fratelli d’Italia ma l’emendamento al Milleproroghe di Riccardo Magi di +Europa per sospendere fino al 2023 il provvedimento già entrato in vigore il primo gennaio scorso non è passato ottenendo 44 no e 42 sì.
Lodo Conte bis in Cdm giovedì. Il lodo Annibali era stato evocato più volte dai renziani come una forma di minaccia al governo. Venerdì scorso, infatti, sulla prescrizione la maggioranza ha trovato un punto di mediazione con il cosiddetto lodo Conte Bis, che congela la prescrizione dopo il primo grado ma fa una differenza tra assolti e condannati e stoppa definitivamente i termini dopo il secondo grado. In pratica modifica la riforma Bonafede già in vigore. “Domani il ddl sulla riforma del processo penale e il lodo Conte bis dovrebbe andare in Cdm. Sul lodo Conte bis si sta valutando il veicolo normativo migliore”, ha spiegato in Transatlantico il guardasigilli. Quel punto di mediazione, però, non ha convinto i renziani che hanno tirato dritto per la loro strada. Prima hanno parlato di “rischi per il governo“, poi hanno ventilato una mozione di sfiducia contro il guardasigilli, quindi hanno votato due volte su due con l’opposizione. Fino a questo momento, però, la maggioranza ha retto.
Verini: “Giusto bocciare emendamenti strumentali” – “È stato giusto respingere emendamenti strumentali. Non a caso votati da un pezzo della maggioranza come Italia Viva con la Lega di Salvini. Adesso ci auguriamo davvero che prevalga la serietà. Il governo potrà al più presto approvare una riforma del processo penale che porterà finalmente tempi certi e ragionevoli dei processi. E si potrà individuare il percorso parlamentare più veloce possibile per modificare in pochi mesi, entro l’estate, la legge Bonafede sulla prescrizione, sulla base dell’accordo raggiunto nella maggioranza”, dice Walter Verini, responsabile giustizia del Pd. “Basta con le sparate quotidiane, basta con le rigidità propagandistiche, basta con il garantismo usato come una clava dai garantisti a corrente alternata. – aggiunge il dirigente dem – Si lavori sul serio per dare ai cittadini una giustizia efficace e un giusto processo”. La pensa allo stesso modo il vicecapogruppo Pd alla Camera Michele Bordo: “Siamo determinati ad andare avanti e nei prossimi giorni avremo finalmente la riforma del processo penale, così come previsto dal programma di governo, e la modifica alla prescrizione. Sia chiaro, per onore di cronaca, che se sarà in vigore la legge Bonafede ancora per un pò è solo per merito di Italia Viva”. I renziani, però, da quella parte non ci sentono: “Non è ancora chiaro il veicolo, noi continuiamo a dire che se dentro la bozza della riforma del processo penale c’è il lodo Conte bis per noi è impossibile sostenerlo, è invotabile“, dice Annibali parlando del consiglio dei ministri di domani sulla riforma del processo penale.
Gli emendamenti “a grappolo” di Forza Italia vuole – In Parlamento nel frattempo continua il tiro a bersaglio sulla riforma della prescrizione: Forza Italia ha presentato in Senato un emendamento per cancellare la legge Bonafede. La proposta a prima firma di Fiammetta Modena è stata depositata stamane, a quanto si apprende, al decreto sulle intercettazioni che è in esame in commissione. L’emendamento interviene in prima battuta sul tema intercettazioni: introduce l’udienza di stralcio degli ascolti non rilevanti e prevede che sospenda per 60 giorni la prescrizione. In seconda battuta cancella la legge Bonafede facendo rivivere la legge Orlando sulla prescrizione.
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