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domenica 21 dicembre 2014

Nelli cerca di ”arrotondare”, Crocetta vuole piazzarla al Seus. - Miriam Di Peri



Pronto un secondo incarico per l’ex assessore alla Formazione che, essendo priva di laurea, non può essere inquadrata come dirigente alla guida della segreteria particolare e dunque guadagna quanto un funzionario semplice, pur svolgendo un ruolo apicale. Ma il Governatore ha trovato la soluzione.


La segreteria particolare non basta. E i titoli, o in alcuni casi la loro assenza, sono sempre determinanti. Tra le grane che Rosario Crocetta non è ancora riuscito a risolvere, quella che gli sta più a cuore resta la ricollocazione di Nelli Scilabra. L’ex assessore alla Formazione Professionale, infatti, continua ad essere un cruccio per il primo inquilino di palazzo d’Orleans. Perché il punto è che Nelli, ancora senza una laurea, non potrà andare, almeno sotto il profilo contrattuale, a capo della segreteria particolare di Crocetta come dirigente di terza fascia. Per essere inquadrata con la qualifica che spetterebbe al capo della segreteria, infatti, la studentessa dovrebbe prima concludere il suo percorso accademico e per questo motivo, dunque, il suo contratto non è ancora stato ufficializzato. L’unica strada percorribile, che è quella che stanno predisponendo gli uffici della Regione, è quella di un contratto da funzionario, retribuito poco meno di 2000 euro al mese. Ai quali, ovviamente, si aggiungerà l’indennità di funzione che spetta a chi guida gli uffici di diretta collaborazione degli assessori, pari a circa 1300 euro mensili.  Insomma, Nelli sarà inquadrata come un semplice componente della segreteria di Crocetta, salvo poi svolgerne le funzioni dirigenziali. Ma a quel punto, i conti non tornerebbero per l’ex assessore regionale, “sottopagata”per assumere invece responsabilità maggiori.
Ed ecco l’asso nella manica di Crocetta: la bufera che si è abbattuta su Seus, Servizio emergenza urgenza sanitaria, dopo le dimissioni di Angelo Aliquò – dimissioni note da mesi all’interno della partecipata, al punto da avere già portato all’addio di Rosalia Muréricollocata a piazza Ottavio Ziino, al fianco di Lucia Borsellino – potrebbe essere l’occasione per far quadrare i conti della segretaria del presidente. Un incarico al 118, infatti, “frutterebbe” alla Scilabra un ulteriore contratto da circa 18 mila euro annui. Così ecco avanzare l’ipotesi che Nelli possa essere inviata al consiglio di gestione della Seus. Ma anche nella società partecipata che si occupa del servizio di emergenza-urgenza della Regione, la parola d’ordine per aprire i portoni sembra essere proprio la laurea. Lo statuto di Seus (al comma 6 dell’articolo 11), infatti, parla chiaro: “L’assunzione della carica di componente del consiglio di Gestione è subordinata al possesso del diploma di laurea magistrale”. E se i più maliziosi sussurrano che da Palazzo d’Orleans qualcuno avesse ipotizzato una modifica dello statuto della partecipata, il dato che al momento appare evidente è che qualunque porta Crocetta cerchi di aprire alla sua pupilla, l’assenza di titoli torna a chiuderla inesorabilmente. Ma quello della Scilabra non è certo l’unico caso di “ripescaggio” dal cerchio magico del governatore.
Crocetta, d’altronde, coi suoi era stato piuttosto chiaro e la nascita del terzo esecutivo regionale è stata subordinata alla richiesta che i dodici predecessori dei nuovi assessori rientrassero in qualche modo nei corridoi del potere, seppur passando dalla finestra. È stato così per Salvatore Callerinominato all’indomani delle dimissioni da assessore, in qualità di consulente del presidente. È così per Roberto Agnello, assessore al Bilancio per pochi mesi, finito tra i corridoi dell’assessorato alla Salute al fianco di Lucia Borsellino. È così anche per Dario Cartabellotta, mandato in qualità di commissario straordinario al comune di Licata e investito del ruolo di direttore generale prima alla Pesca, poi al Lavoro. Insomma, in un modo o nell’altro, tranne Michela Stancheris, rea di un colpo di testa che le è costato la rinuncia a una ridente carriera tra i corridoi del Palazzo, tutti, in un modo o nell’altro, saranno ricollocati.
E mentre la corsa agli uffici di gabinetto continua incessante, si guarda con attenzione a tutte le caselle in scadenza nelle partecipate regionali. Ieri a guidare la Fondazione Orchestra Sinfonica Sicilianaè arrivato il commercialista Salvo Cincimino, che sarà affiancato nel Cda dal penalista Costantino Visconti, vicino ad Antonello Cracolici, dall’ex deputato regionale Pino Apprendi. Ma nei prossimi giorni, si vocifera al Palazzo, potrebbe toccare ai vertici in scadenza di altre partecipate, ad esempio l’Ast. Perché un posto di sottogoverno non si nega a nessuno.