Una seconda procedura contro l'Italia per i ritardi nei pagamenti.
BRUXELLES - La Commissione Ue ha aperto una procedura di infrazione contro l'Italia perché non applica pienamente la direttiva Ue sul credito ipotecario, in particolare le disposizioni su libertà di stabilimento, libera circolazione e vigilanza dei servizi degli intermediari del credito. L'obiettivo della direttiva, ricorda Bruxelles, è aumentare la protezione dei consumatori nel settore dei mutui e promuovere la concorrenza, tra l'altro, aprendo i mercati nazionali agli intermediari. "Una maggiore concorrenza dovrebbe andare a vantaggio dei consumatori, consentendo una scelta più ampia e a costi inferiori", precisa Bruxelles.
La Commissione ha aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia per non essersi conformata alla direttiva sui ritardi di pagamento con "effetti negativi sulle aziende in quanto ne riducono la liquidità, ne impediscono la crescita e ostacolano la loro resilienza e la loro capacità di diventare più ecologiche e più digitali". La direttiva sui ritardi di pagamento impone alle autorità pubbliche di saldare le fatture entro 30 giorni (60 giorni nel caso degli ospedali pubblici). La Commissione ha inviato una lettera di messa in mora all'Italia, in quanto la normativa nazionale sulle spese di giustizia esclude dall'ambito di applicazione della direttiva il noleggio di apparecchiature per intercettazioni telefoniche nelle indagini penali. Per la Commissione "l'esclusione di tali transazioni" impedisce alle società di noleggio "di esercitare i diritti previsti dalla direttiva stessa". L'Italia ha 2 mesi per rispondere alla lettera e per adottare le misure necessarie, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di inviare un parere motivato.
ANSA