Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
mercoledì 24 aprile 2013
CONGO & COLTAN: UN OLOCAUSTO TACIUTO PER AMORE DELL'ELETTRONICA -
Quello avvenuto in Congo può essere considerato il più grande olocausto dell'era contemporanea, taciuto al mondo e alla storia, perpetrato dalle grandi multinazionali dell'elettronica che permettono atroci crimini pur di estrarre il MIRACOLOSO COLTAN. le compagnie che fanno uso di minerali rari e semiconduttori, hanno sostenuto e finanziato un etnocidio di oltre 8 milioni di morti nell'Africa centro-occidentale.
-Che cos’è il coltan?
Molti pensano che molte guerre Africane siano la causa di conflitti tribali, ma non è così. Quasi nessuno lo sa, ma questo minerale è la causa principale della guerra che dal 1998 ha ucciso più di 8 milioni di persone in Congo ed è oggi, uno dei componenti fondamentali dei nostri cellulari, un metallo più prezioso dei diamanti.
Il coltan è la combinazione tra columbite-tantalite o columbo-tantalite la percentuale di quest’ultima appunto è quella che determina il prezzo del Coltan, dal Coltan si estrae la Tantalite , che è quello che serve nei nostri componenti tecnologici. Il coltan ha l’aspetto di sabbia nera e rappresenta un elemento fondamentale in video camere, telefonini e in tutti gli apparecchi HI TEC (come la playstation) serve a ottimizzare il consumo della corrente elettrica nei chip di nuovissima generazione e rendono possibile un notevole risparmio energetico.
-Ma come si lega il problema della guerra al coltan?
L’ 80 % del Coltan in circolazione si trova solo in Congo, alcune delle più grosse multinazionali sfruttano queste miniere ed i congolesi che vengono pagati 200 dollari al mese (la paga di un normale lavoratore in Congo è di 10 dollari al mese).
Questo scatena una vera e propria corsa alle miniere da parte dei guerriglieri che se ne vorrebbero impadronire, non solo dal Congo ma anche dalla vicina Uganda e Rwuanda.
Ma come è facile prevedere estrarre questo prezioso minerale ha i suoi effetti indesiderati, solo per i minatori ovviamente. Il coltan contiene una parte di uranio, quindi è radioattivo, provoca tumori e impotenza sessuale, viene estratto dai minatori a mani nude…
Le miniere di Coltan hanno l’aspetto di grandi cave di pietra, il minerale si ottiene spaccando la roccia; spesso i guerriglieri del RDC (Rassemblement Congolaise pour la Democrazie ) si divertono a terrorizzare i civili ed i minatori uccidendoli nelle miniere,tanto che racconta un ragazzo i lavoratori hanno dovuto scavare delle buche in cui ripararsi ogni volta che arrivano i ribelli. Qualche anno fa in Italia la gente impazziva per trovare nei negozi la Playstation 2, diventata introvabile, il motivo fu proprio la carenza del Coltan di cui si era fermata l’estrazione per i problemi legati alla guerra.
I soldi che le multinazionali spendono per estrarre il Coltan come sempre non servono per alimentare la popolazione, costruire scuole o ospedali, tutt’altro, servono a finanziare la guerra, comprare Armi, dar da mangiare ai soldati. Pochi sanno quali sono esattamente le società che comprano il Coltan, non è facile scoprirlo, perché ci sono decine di intermediari che passano dall’Europa, in particolare dal Belgio (si sospetta che anche l’ex compagnia aerea di bandiera belga la “Sabena” trasportasse illegalmente il minerale) Ma i principali fautori di questo che sta diventando un genocidio sono Nokia, Eriksson e Sony, non basta ma sotto c’è anche un mercato nero del coltan che viene rubato dai guerriglieri e poi rivenduto attraverso altri mediatori ugandesi, rwuandesi, e spesso europei ed americani.
Come detto precedentemente il prezzo del Coltan varia a seconda della percentuale di Tantalite, nel 1998 il Coltan costava 2 dollari al kg, oggi ne costa 100, ma questo mercato è estremamente instabile ,perché nel 2004 quando la richieste da parte dell’occidente erano tantissime arrivò a costare 600 dollari al kg.
Recentemente è stato scoperto un nuovo giacimento di Coltan, in Amazzionia, si comincerà a lavorare presto con le conseguenze che tutti possono prevedere, forse altre storie di ribellione degli Indios e morte. Da piccolo mi venne insegnato che la risoluzione della guerra è sempre la PACE , temo che in questo caso se nulla cambierà, la fine della guerra del Congo, si otterrà solo con la fine delle sue risorse minerarie, e guerra e distruzione si concentreranno in un altro.... .... meraviglioso posto…..da distruggere.
Angelo Calianno
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Lega, arrestato l’ex tesoriere Belsito. “Maxi yacht al figlio di Bossi coi fondi pubblici”.
Nuova svolta nell’inchiesta sui fondi del Carroccio. L’ex tesoriere della Lega Nord, Francesco Belsito, è stato arrestato dalla guardia di finanza per associazione a delinquere, truffa aggravata, appropriazione indebita e riciclaggio nell’ambito delle indagini sulle presunte irregolarità nei conti del partito coordinata dalla procura di Milano. Secondo i pm, Belsito aveva dato vita a un ”comitato d’affari” che utilizzava la propria influenza per gestire presunti rapporti illeciti nel mondo dell’imprenditoria italiana.
E spunta anche uno ”yacht del valore di 2,5 milioni di euro” acquistato da Riccardo Bossi, figlio di Umberto. Lo yacht, stando all’ordinanza del gip Gianfranco Criscione, che ha firmato gli arresti richiesti dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dai pm Paolo Filippini e Roberto Pellicano, sarebbe stato comprato con l’appropriazione indebita dei fondi del Carroccio. Nell’ordinanza si fa riferimento, infatti, a una nota di polizia giudiziaria del 3 ottobre scorso, dalla quale si evince che l’espulsione di Belsito dalla Lega “ha tutt’altro che interrotto il criminoso e criminogeno rapporto tra il medesimo Belsito e Girardelli, da ultimo incentrato sulle questioni relative a uno yacht”. Si tratta di uno yacht “del valore di 2,5 milioni di euro, che Riccardo Bossi, figlio di Umberto Bossi, avrebbe a suo tempo acquistato avvalendosi di un prestanome grazie a un’ulteriore appropriazione indebita di Belsito”. La stessa nota della Gdf, chiarisce il gip, “fa emergere pure che Belsito tuttora intrattiene poco trasparenti rapporti d’affari con un’esponente della Lega Nord di Chiavari, tale Dujany Sabrina”. Il gip sottolinea, infine, per i quattro arrestati il “concreto e fortissimo pericolo di reiterazione dei reati”.
Belsito ”da tesoriere – osservano i pm – ha tentato di depredare il patrimonio della Lega e ha interpretato il ruolo di uomo politico con l’unica finalità di approfittare delle opportunità che tale qualifica gli offriva”. Insieme a Belsito è finito in manette anche l’imprenditore veneto Stefano Bonet, l’uomo degli investimenti in Tanzania coi soldi del Carroccio indagato da tempo dalla procura di Milano. L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Milano riguarda anche altre due persone. Una di queste, arrestata dalla guardia di finanza, è Romolo Girardelli, il procacciatore di affari che era legato, stando alle indagini, proprio a Bonet. Mentre la quarta persona è ancora ricercata e sarebbe all’estero.
L’inchiesta un anno fa, con le prime perquisizioni e le prime informazioni di garanzia, aveva travolto la Lega, portando anche alle dimissioni da segretario del Senatur, Umberto Bossi. L’ex leader della Lega, infatti, è indagato da mesi per truffa ai danni dello Stato, mentre i suoi due figli, Renzo “il Trota” e Riccardo, sono accusati di appropriazione indebita. L’inchiesta era prossima alla chiusura e poi è arrivata la svolta di stamani, con gli arresti anche per l’ipotesi di associazione per delinquere. Nelle nuove misure cautelari sarebbe contestato anche il riciclaggio. L’indagine avrebbe ricevuto nuovi ‘impulsi’ da approfondimenti disposti sul ‘capitolo Fincantieri’.
Nell’ambito delle indagini, stando a quanto era emerso nelle scorse settimane, i pm avevano quantificato in circa 19 milioni di euro le spese sospette con fondi pubblici ottenuti dalla Lega, quando a guidare la tesoreria c’era Belsito. Alcune settimane fa Roberto Maroni in un comizio a Pontida aveva portato alcune buste contenenti “i diamanti di Francesco Belsito”, invitando i segretari nazionali a consegnarli alle ”sezioni più meritevoli”.
Secondo quanto si apprende da fonti del Carroccio, la Lega si considera lesa dall’attività del suo ex tesoriere e si costituirà parte civile in un eventuale processo. Belsito, Bonet e Girardelli sono indagati anche dalla Dda di Reggio Calabria in un filone calabrese dell’inchiesta sulla gestione dei fondi del Carroccio. In particolare per l’ex tesoriere l’ipotesi di reato è riciclaggio con l’aggravante di avere favorito la cosca di ‘ndrangheta dei De Stefano insieme ad altre sette persone.
martedì 23 aprile 2013
Lavoro di squadra....
- Salvato Berlusconi dai processi
- Salvato Bersani dal Monte dei Paschi di Siena
- Salvato Napolitano dalle 4 intercettazioni Stato-mafia
Siamo passati da una repubblica parlamentare ad una repubblica presidenziale a democrazia contrattata il cui scopo non è rappresentare gli interessi del popolo italiano ma l’applicazione delle direttive e dei diktat dell’Unione Europea. La sovranità popolare è sostanzialmente azzerata da partiti che chiedono il voto per fare una cosa e ne fanno un’altra.
Leggetevi il documento dei 10 saggi, il prossimo programma di governo.
Vogliono limitare l'uso delle intercettazioni
Voglioni introdurre la responsabilità civile per i magistrati
Voglio distruggere l'intero sistema giudiziario per salvare dalla galera un'intera classe dirigente corrotta.
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10151613537902223&set=a.10151603425632223.1073741826.146635062222&type=1&theater
Stop a pignoramenti di pensioni e stipendi in banca. Longo (consumatori): "Serve chiarimento definitivo".
Dopo l'appello del Presidente del Movimento Difesa del Cittadino, Antonio Longo...
Antonio Longo - Presidente del Movimento Difesa del Cittadino
Dopo l'appello del Presidente del Movimento Difesa del Cittadino, Antonio Longo - che intervenendo a Salvadanaio aveva parlato di "norme assurde" - Equitalia ha deciso di bloccare i pignoramenti sui conti correnti in banca o alle poste dove vengono versati i soldi di stipendi e pensioni. Il provvedimento ha decorrenza immediata stabilendo che la procedura va attivata su datori di lavoro ed enti pensionistici e solo se il reddito stipendio o pensione supera i 5 mila euro. "E' una grande soddisfazione registrare questa vittoria", è tornato a commentare Antonio Longo, sempre all'interno di Salvadanaio. "Le denunce che sono arrivate dai cittadini hanno fatto capire con un po' di buon senso ai dirigenti Equitalia e Agenzia delle Entrate che era il caso di soprassedere a questa norma iniqua", ha aggiunto. La decisione, però, "non soddisfa pienamente" Longo: "Vogliamo che venga chiarito definitivamente in via legislativa che il pignoramento bancario, soprattutto sui conti correnti aperti a causa dell'obbligo di tracciabilità per pagamenti e pensioni superiori a mille euro va in qualche modo ripensato, revocato, e si deve impedire una volta per tutte e non provvisoriamente che chi prende 1.000, 1.100 euro di pensione si trovi un mese senza alcun reddito", ha continuato. "Va regolamentato meglio l'assolvimento degli obblighi dei cittadini verso la pubblica amministrazione", ha concluso, "ma non si può accettare che un pensionato a 1000 euro resti senza reddito per un mese".
Nel caos delle elezioni presidenziali, tuttavia, qualcosa di buono ci sembra che sia successo: in particolare è caduta una volta per tutte la maschera del Partito Democratico.
La classe dirigente (giovane e vecchia) del Partito non intende minimamente rappresentare la propria base elettorale, bensì si preoccupa unicamente di stabilizzare lo stato di cose presenti, evitando qualsiasi trasformazione democratica dell’attuale assetto politico.
Conservatori tutti d’un pezzo, che sfidano il ridicolo quando sostengono di aver lavorato per il Paese rendendo possibile la rielezione di Napolitano, un presidente che non ha mai difeso la Costituzione e ci ha imposto, senza democratiche elezioni, un Governo gradito alle elite finanziarie europee e d’oltreoceano.
Paolo Bartolini
https://www.facebook.com/pages/Ecco-Cosa-Vedo/146635062222
Tagua o avorio vegetale.
L'avorio vegetale, conosciuto anche come corozo o tagua, è un materiale ricavato dai semi di una palma, la Phytelephas macrocarpa che cresce nellaforesta pluviale del Sud America. Il frutto (di cui si utilizza l'endosperma) una volta essiccato ha consistenza, colore e aspetto molto simile all'avorio animale e può essere facilmente lavorato e tinto.
Viene utilizzato per la preparazione di: mosaici, pavimenti, rivestimenti, design, bottoni, perline, gioielli, pulsanti e particolari di strumenti musicali come lecornamuse. Un tempo sostituto economico dell'avorio, dopo la messa al bando della caccia agli elefanti ha ritrovato una sua importanza economica ed ecologica.
Il nome corozo viene indicato per indicare i frutti di una specie di palma detta Phytelephas macrocarpa o di Hyphaene thebaica[1].
I frutti della prima specie possono raggiungere i 60 cm ed il peso può raggiungere i 12 kg[1].
Ogni seme è suddiviso in sei-sette parti[1].
Ognuna di queste parti racchiudono delle celle[1].
Ogni cella può contenere 6-9 semi dalla grandezza di un uovo di piccione[1].
I semi freschi appena formati contengono un liquido incolore che in seguito alla maturazione diventa lattiginoso per l'aumento della emicellulosa[1].
A prima vista i semi di questa pianta sembrano avere una struttura uniforme ma un accurato esame con una lente d'ingrandimento mostra dei canaletti paralleli colmati da un materiale più vitreo che conferisce a questi semi porosità che consente a questi semi di essere tinti[1].
I frutti della prima specie possono raggiungere i 60 cm ed il peso può raggiungere i 12 kg[1].
Ogni seme è suddiviso in sei-sette parti[1].
Ognuna di queste parti racchiudono delle celle[1].
Ogni cella può contenere 6-9 semi dalla grandezza di un uovo di piccione[1].
I semi freschi appena formati contengono un liquido incolore che in seguito alla maturazione diventa lattiginoso per l'aumento della emicellulosa[1].
A prima vista i semi di questa pianta sembrano avere una struttura uniforme ma un accurato esame con una lente d'ingrandimento mostra dei canaletti paralleli colmati da un materiale più vitreo che conferisce a questi semi porosità che consente a questi semi di essere tinti[1].
I frutti della seconda specie sono costituiti da un solo seme costituito da emicellulosa. Il seme al suo centro ha una cavità che ne limita l'uso ed ha caratteristiche simili al corozo vero e proprio (ossia i semi della Phytelephas macrocarpa)[1].
Il colore del corozo è simile all'avorio animale, con cui presenta altre similitudini[1]:
- durezza (2,5 della scala di Mohs);
- l'assenza di sfaldatura;
- la lucentezza cerea;
tuttavia i due tipi di avorio differiscono mediante[2]:
- la frattura che per l'avorio animale è scheggiosa, per il corozo è irregolare;
- la fluorescenza che per l'avorio animale è bianco-azzurra o giallastra, per il corozo è bianco-bluastra;
- la densità è maggiore per l'avorio animale (1,70-1,95 g/cm³ dell'avorio animale contro gli 1,40 g/cm³ del corozo).
Il materiale che caratterizza il corozo, essendo composto da cellulosa, in presenza di fuoco, è soggetto a bruciarsi e carbonizza assai velocemente[1].
Insieme alla madreperla il corozo è utilizzato per fabbricare i bottoni, tuttavia il modesto valore del corozo stesso ancora non fa registrare l'utilizo dell'avorio vegetale come imitazione dell'avorio animale[1].
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