mercoledì 8 maggio 2013

Commissione, alt di Berlusconi “Inutile, va cambiata la Carta Io presidente? Scherzavo”.




Ieri è saltata la nomina del senatore al vertice della commissione del Senato. I democratici votano scheda bianca. L’ira del centrodestra.

Silvio Berlusconi, dopo aver spinto per la nascita della Convenzione ed essersi autocandidato alla sua guida, fa marcia indietro e liquida l’organismo come una «perdita di tempo». Non solo. Il Cavaliere, ospite di Mattino Cinque, smentisce anche di aver mai aspirato a presiedere la nuova “Bicamerale”: «Scherzavo, era una battuta», afferma. 

Per l’ex premier le riforme «sono urgenti» e vanno assolutamente fatte «per rendere governabile il paese». Al contrario, spiega, la Convenzione rischia solo di allungare i tempi del «cambiamento», mentre si può intervenire più celermente lavorando direttamente in Parlamento, come «prevede l’articolo 138 della Costituzione». Berlusconi ricorda che «l’idea della Convenzione è stata proposta da D’Alema, poi confermata dal lavoro dei saggi e infine ribadita da Letta nel suo discorso al Parlamento». Tuttavia, osserva, «ho assistito al dibattito su chi dovesse essere il presidente: tutto tempo perso, perché» la Convenzione è un organismo «che non è previsto dalla nostra Costituzione e richiederebbe dei tempi di approvazione che non farebbero altro che allungare il percorso per il cambiamento». Quindi, il Cavaliere aggiunge: «ho visto tutte le critiche mosse alla mia persona sull’eventualità della mia presidenza della Convenzione. Ma io l’ho buttata lì, era una battuta, scherzavo arrivando in Senato» con i giornalisti. 

In realtà, era stato lo stesso Berlusconi ai microfoni de “La telefonata” di Belpietro che si era proposto alla guida dell’organismo: «Nelle trattative per il governo si è stabilito che il presidente sia indicato da noi», aveva spiegato. E a domanda diretta, («Sarà lei il presidente?»), l’ex premier aveva replicato: «Immagino di sì». Tuttavia, dopo le polemiche sul suo nome, oggi il Cavaliere invita la maggioranza a non perdere tempo e soprattutto a non «dare difficoltà al governo: Non mi sembra logico - afferma l’ex premier - che in un momento storico come questo, in cui bisogna unire tutti gli sforzi, si buttino addosso al governo ulteriori difficoltà. È invece interesse di tutte le forze politiche dare un contributo perché il governo possa operare rapidamente per il rilancio dell’economia e del Paese». 

Anche il ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello, non esclude che l’idea della Convenzione possa naufragare definitivamente e, a “La telefonata”, spiega: «Non ho alcuna preclusione a prendere in considerazione anche altre strade, ma bisogna finirla con le polemiche e dare ai cittadini la certezza che questa volta sulle riforme si fa sul serio». Infine, il ministro del Pdl ha annunciato che l’avvio dell’iter in Parlamento della riforma elettorale potrebbe iniziare «tra una decina di giorni». 

By Spinoza.it



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Nave contro torre molo a Genova, 7 i morti. Ipotesi procura motore in avaria, 3 dispersi.


Porta-container nella notte contro la palazzina piloti. Recuperati 4 feriti. Identificate sei vittime. Sindaco: 'Domani lutto cittadino'. Napolitano: 'Sgomento e dolore'.

Notte di ricerche ininterrotte a Genova, dove è stato definito il bilancio, ancora provvisorio, dell'incidente avvenuto alle 23 di martedì notte: 7 morti accertati, 4 feriti, 3 dispersi. Dagli accertamenti finora effettuati sono complessivamente 14 le persone coinvolte nell'incidente.
Identificate sei delle sette vittime accertate: sono il sottufficiale Davide Morella, 33 anni, di Bisceglie, militare della Capitaneria di porto di Genova; Michele Robazza, 31 anni, di Livorno, del corpo piloti di Genova; Daniele Fratantonio,  guardia costiera di 30 anni, di Rapallo; la sesta vittima dell'incidente a Genova: è il pilota Maurizio Potenza, 50 anni, del porto di Genova
Al Molo Giano si continua a lavorare per cercare di liberare la banchina da ciò che resta della Torre di controllo del Porto, una struttura in cemento alta oltre 50 metri.
I sommozzatori della guardia costiera hanno trovato tre altri corpi nell'ascensore della Torre Piloti.
Sull'incidente in porto, la Procura di Genova ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo. Lo ha detto il procuratore capo, Michele Di Lecce, impegnato in porto. "Stiamo ascoltando diverse persone. Ci sono problemi preliminari. L'ipotesi è quella di omicidio colposo contro ignoti" ha detto.
La procura della Repubblica ha disposto il sequestro della "scatola nera" della nave Jolly Nero che la notte scorsa ha abbattuto in manovra la torre piloti in porto a Genova. La procura ha aperto un fascicolo per reato di omicidio colposo plurimo contro ignoti.
Il comandante della Jolly Nero è indagato con l'ipotesi di reato di omicidio colposo plurimo. Il comandante è stato ascoltato dal pm, Walter Cotugno, a bordo della nave posta sotto sequestro. E' stato sentito in qualità di persona sottoposta a indagine.
Alle 23 di martedì è stata colpita in pieno, e inspiegabilmente, dalla poppa della porta container Jolly Nero, della linea Messina. E' venuta giù di schianto, seppellendo tutti coloro che c'erano al suo interno, 13 persone secondo - appunto - il bilancio provvisorio reso noto dalle forze dell'ordine. La torre, di cemento e vetro, si è come "afflosciata" nelle acque nere di molo Giano. Dei quattro feriti accertati, due sono stati ricoverati in codice rosso, altri due sono in condizioni meno gravi. I quattro si sono salvati perché sarebbero riusciti a gettarsi in mare prima del crollo della torre. Poche le speranze, invece, di trovare in vita le sei persone disperse. Sommozzatori dei vigili del fuoco hanno scandagliato il fondo del porto per tutta la notte, mentre decine di uomini del soccorso lavorano per rimuovere le macerie della torre e delle due palazzine della Capitaneria crollate dopo l'urto. Si opera anche con l'ausilio di un pontone, in condizioni difficili.
Dei dispersi, tre sarebbero rimasti imprigionati all'interno dell'ascensore della torre, poi finito o in acqua o sepolto dalla macerie. Subito dopo l'incidente si sono recato sul posto il sindaco, Marco Doria, il prefetto, Giovanni Balsamo, il presidente dell'AP, Luigi Merlo, l'armatore, Stefano Messina. Sconvolti. "E' una tragedia inspiegabile" ha detto Merlo.
"Siamo senza parole, e disperati" ha aggiunto Messina. La nave é stata sequestrata. Secondo alcune testimonianze avrebbe avuto un'avaria ai motori, per cui era diventata ingovernabile. "Di certo non doveva essere lì" ha commentato Merlo. "Una nave di quelle dimensioni non può far manovra in quella zona". Il sindaco Doria ha proclamato il lutto cittadino. "La città si è svegliata inconsapevole. Domani giornata di raccoglimento e riflessione" ha detto.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con sgomento la notizia del gravissimo incidente avvenuto nel Porto di Genova, esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei familiari delle vittime, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese, e rimane in trepida attesa per la sorte dei dispersi. Lo riferisce un comunicato del Quirinale
Sul luogo della tragedia anche il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi. Appena giunto al Molo Giano ha voluto incontrarsi con i familiari delle vittime. Accompagnato dal presidente dell'Autorità Portuale, Luigi Merlo, e dal comandante della Capitaneria, ammiraglio Felicio Angrisano, Lupi è andato direttamente nella sede della Capitaneria senza fare dichiarazioni.

Salerno, convince minorenne a vendere neonato: arrestato ginecologo.



La giovane si era recata dal medico per interrompere la gravidanza. Per eseguire l'aborto, lo specialista le aveva chiesto 6mila euro. Di fronte alle difficoltà economiche della ragazza, era arrivata la proposta: vendere il bambino per 25mila euro.

Ha convinto una madre minorenne a vendere il figlio appena partorito per 25mila euro ed è stato arrestato. Andrea Cozzolino, un ginecologo di Scafati, in provincia di Salerno, è finito in manette con l’accusa di aver fatto da tramite tra una ragazza e una coppia di coniugi, nella vendita di un neonato.
Nei confronti della coppia che ha acquistato il bambino, Elio Miranda e Carmela Giordano, residenti in provincia di Salerno, la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha disposto l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. La posizione del ginecologo, che era in servizio nelle cliniche convenzionate “S. Anna” di Caserta e “Santa Lucia” di San Giuseppe Vesuviano (Napoli), si fa sempre più pesante. Dalle indagini è emerso che il medico eseguiva aborti anche oltre i termini consentiti dalla legge 194. Ed è proprio per questo che era stato contattato dalla giovane.
La minorenne si era presentata nella clinica “S. Anna” chiedendogli di interrompere la gravidanza. Di fronte alla richiesta di 6mila euro avanzata dal medico, la minorenne aveva fatto presente la sua condizione di difficoltà economica. Il dottor Cozzolino l’aveva allora convinta a partorire in quella struttura, promettendole aiuto per disfarsi del bambino ed evitare il riconoscimento del figlio. Il ginecologo aveva in realtà “promesso” ad una coppia della provincia di Salerno, aspiranti genitori, di procurare loro un bambino in cambio della somma di 25mila euro.
Le indagini della squadra mobile della questura di Caserta sono partite dopo una segnalazione della madre naturale a un centro anti-violenza di Santa Maria Capua Vetere, dopo che si era accorta che il bambino venduto alla coppia risultava inserito nello stato di famiglia dei propri genitori. Per questo aveva presentato una denuncia. Ma il dottor Cozzolino l’aveva tranquillizzata, assicurandole che il bambino sarebbe stato riconosciuto dai nuovi genitori. La direzione della clinica “Santa Lucia”, estranea alla compravendita, aveva però comunicato al Comune di residenza della madre vera i dati anagrafici del neonato. La madre del neonato, che ha ottenuto che il bimbo fosse tolto alla coppia che l’aveva acquistato ed affidato ad una casa famiglia, è indagata per violazione della legge sull’ adozione e l’affidamento dei minori. Nei suoi confronti la Procura di Santa Maria Capua Vetere non ha chiesto l’adozione di misure cautelari.

Mafia, azzerati vertici cosche Bagheria. Indagato sindaco leghista: voto di scambio.


Carabinieri


Un'operazione dei carabinieri di Palermo ha portato a decine di arresti a vario titolo. Le accuse sono di associazione mafiosa, estorsione, rapine, detenzione illecita di armi da fuoco, scambio elettorale politico mafioso e traffico internazionale di stupefacenti. Tra gli indagati. Giuseppe Scrivano, primo cittadino di Alimena, candidato del Carroccio.

Azzerati i vertici delle cosche di Bagheria, oltre 30 milioni di euro sequestrati e un sindaco della Lega Nord indagato. E’ questo il bilancio di una vasta operazione antimafia dei carabinieri di Palermo e del Ros, che ha portato a decine di arresti all’alba. Il sindaco è Giuseppe Scrivano, candidato del Carroccio alle ultime elezioni politiche e ora attuale primo cittadino di Alimena, in provincia del capoluogo siciliano. Per lui è arrivato un avviso di garanzia per voto di scambio. Dalle indagini coordinate dalla Dda di Palermo è emerso che alle ultime elezioni regionali dell’ottobre scorso il sindaco, candidato nella Lista Musumeci, ha contattato persone ritenute vicine a Cosa Nostra per ottenere dei voti.
In manette sono finiti i capi storici della cosca di  Bagheria, accusati a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, rapine, detenzione illecita di armi da fuoco, scambio elettorale politico mafioso. Tra gli arresti, anche il reggente e il cassiere del mandamento e i capi delle famiglie mafiose di Villabate, Ficarazzi e Altavilla Milicia. Dall’inchiesta, inoltre, che è stata condotta con la collaborazione della Royal Canadian Mounted Police, è emersa l’esistenza di un accordo tra Cosa nostra di Bagheria e la famiglia mafiosa italo-canadese dei Rizzuto. I legami oltreoceano erano legati al traffico internazionale di stupefacenti.
Le indagini hanno dimostrato come ancora l’organizzazione mafiosa sia strutturata secondo il tradizionale assetto verticistico. Continuano ad essere usati inoltre i vecchi rituali di affiliazione: la ‘punciuta’ e la presentazione dei nuovi affiliati ai mafiosi più anziani. In un’intercettazione ambientale, un uomo d’onore, discutendo con un altro affiliato, paragona le nuove leve a giovani cavalli da trotto, da addestrare – se necessario – anche ricorrendo alle maniere forti: “Quando vedi che nella salita fanno le bizze… piglia e colpisci con il frustino…. sulle gambe… che loro il trotto non lo interrompono… purtroppo i cavalli giovani così sono”, dice.
Le indagini hanno inoltre messo in luce una mafia aggressiva e sempre più camaleontica che, se da una parte continua a vedere nell’imposizione del pizzo la manifestazione più visibile della sua autorità sul territorio, dall’altra è consapevole che, complice anche la crisi economica, è più che mai necessario ricorrere ad altre fonti illecite di guadagno, come, ad esempio, la gestione del gioco d’azzardo. Resta forte la capacità del clan di condizionare le dinamiche politico-elettorali locali.
Dall’inchiesta, infine, condotta con la collaborazione della Royal Canadian Mounted Police, è emersa l’esistenza di un raccordo operativo nel settore degli stupefacenti tra Cosa nostra bagherese e la famiglia mafiosa italo-canadese dei Rizzuto. Documentata, inoltre, la situazione di instabilità interna alle organizzazioni canadesi, degenerata negli ultimi anni in numerosi omicidi.
Nella lista dei beni sequestrati: locali notturni della movida palermitana, agenzie di scommesse, imprese edili e supermercati. Tra questi c’è anche il pub Villa Giuditta, noto in tutta la città.

domenica 5 maggio 2013

Fonte dell'invecchiamento: è nascosta nel cervello. - Silvia Soligon


Cervello_e_invecchiamento

E' l'infiammazione dell'ipotalamo a determinare quando si invecchia.

La fonte dell'invecchiamento è nascosta in un'area del cervello già nota per il ruolo fondamentale svolto nella crecsita, nello sviluppo, nella riproduzione e nel metabolismo: l'ipotalamo. Ad indentificarla sono stati i ricercatori dell'Albert Einstein College of Medicine della Yeshiva University (New York) in uno studio condotto sui topi e pubblicato su Nature “Ciò che è entusiasmante – ha sottolineato Dongsheng Cai, responsabile della ricerca – è che è possibile, almeno nei topi, alterare i segnali all'interno dell'ipotalamo per rallentare il processo si invecchiamento e aumentare la longevità”.

La scoperta si è basata sull'osservazione che durante l'invecchiamento dei tessuti si sviluppano fenomeni infiammatori e che uno dei principali regolatori di questa infiammazione è la proteina NF-kB. Cai e colleghi hanno dimostrato che nei topi l'attivazione di questa proteina nell'ipotalamo accelera significativamente i processi di invecchiamento, riducendo, ad esempio, la forza muscolare, lo spessore dell'epidermide e le capacità cognitive e accorciando la vita. Viceversa, bloccare NF-kB rallenta l'invecchiamento e aumenta l'aspettativa di vita del 20% circa.

Le scoperte dei ricercatori vanno però oltre questi dettagli e hanno svelato che l'attivazione di NF-kB nell'ipotalamo riduce i livelli dell'ormone GnRH, importante per la riproduzione, mentre l'iniezione di questo ormone nell'ipotalamo di topi anziani li protegge dalla difficoltà di produrre neuroni tipica dell'invecchiamento e dal declino cognitivo ad essa associato.


Secondo Cai prevenire l'infiammazione a livello dell'ipotalamo e aumentare la produzione di ormoni tramite iniezioni di GnRH rappresentano due potenziali strategie per aumentare l'apsettativa di vita e trattare disturbi associati all'invecchiamento.

Fisco, tutte le novità: dagli sgravi ai figli ai bonus per i disabili.



Arrivano le novità in materia fiscale introdotte dalla legge di stabilità. Aumentate le detrazioni Irpef per ciascuno figlio a carico. Raddoppia rispetto alla precedente normativa se figlio con disabilità. Semplificate le fatture non superiori ai 100 euro.

Roma, 3 maggio 2013  - Dalla maggiorazione delle detrazioni per i figli a carico al bonus in caso di disabilità, passando per la fattura semplificata. Sono le varie novità fiscali, introdotte dalla legge di stabilità e dal decreto “Cresci Italia”, che si applicano dal 2013, oggetto di una circolare esplicativa dell’Agenzia delle Entrate.

Ecco nel dettaglio le novità:
- DAL 2013, DETRAZIONI PIU’ ALTE PER I FAMILIARI A CARICO  - La legge di stabilità ha innalzato, a partire dal 1 gennaio, gli importi base previsti per le detrazioni Irpef spettanti per ciascun figlio. In particolare, aumenta di 150 euro la detrazione base per i figli di età pari o superiore ai tre anni, passando da 800 a 950 euro, mentre sale di 320 euro quella per i figli più piccoli, cioè di età inferire ai tre anni. In questo caso la detrazione cresce da 900 a 1.220 euro ciascuno.
- IN CASO DI DISABILITA’, IL BONUS RADDOPPIA  -  Se il figlio è una persona con disabilità, lo sconto aggiuntivo da sommare alle detrazioni base che spettano per ciascun figlio a carico sale a 400 euro, quasi il doppio rispetto ai 220 euro garantiti dalla precedente normativa fiscale. In questo caso, quindi, l’importo complessivo da portare in detrazione è di 1.350 euro per i figli di età pari o superiore ai tre anni e di 1.620 per quelli più piccoli.
- ARRIVA LA FATTURA SEMPLIFICATA - Veste semplificata per le fatture di ammontare complessivo non superiore a 100 euro e, a prescindere dall’importo, per la cosiddetta nota di variazione dell’imponibile o dell’imposta.