Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
sabato 18 maggio 2013
venerdì 17 maggio 2013
L’Ue: piccoli ortaggi fuorilegge, vietato prodursi il cibo.
Una nuova legge proposta dalla Commissione Europea renderebbe illegale “coltivare, riprodurre o commerciare” i semi di ortaggi che non sono stati “analizzati, approvati e accettati” da una nuova burocrazia europea denominata “Agenzia delle Varietà Vegetali europee”. Si chiama “Plant Reproductive Material Law”, e tenta di far gestire al governo la regolamentazione di quasi tutte le piante e i semi. Se un contadino della domenica coltiverà nel suo giardino piante con semi non regolamentari, in base a questa legge, potrebbe essere condannato come criminale. Questa legge, protesta Ben Gabel del “Real Seed Catalogue”, intende stroncare i produttori di varietà regionali, i coltivatori biologici e gli agricoltori che operano su piccola scala. «Come qualcuno potrà sospettare – afferma Mike Adams su “Natural News” – questa mossa è la “soluzione finale” della Monsanto, della DuPont e delle altre multinazionali dei semi, che da tempo hanno tra i loro obiettivi il dominio completo di tutti i semi e di tutte le coltivazioni sul pianeta».
Criminalizzando i piccoli coltivatori di verdure, qualificandoli come potenziali criminali – aggiunge Adams in un intervento ripreso da “Come Don Chisciotte” – i burocrati europei possono finalmente «consegnare il pieno controllo della catena alimentare nelle mani di corporazioni potenti come la Monsanto». Il problema lo chiarisce lo stesso Gabel: «I piccoli coltivatori hanno esigenze molto diverse dalle multinazionali – per esempio, coltivano senza usare macchine e non vogliono utilizzare spray chimici potenti». Per cui, «non c’è modo di registrare quali sono le varietà adatte per un piccolo campo, perché non rispondono ai severi criteri della “Plant Variety Agency”, che si occupa solo dell’approvazione dei tipi di sementi che utilizzano gli agricoltori industriali». Praticamente, d’ora in poi, tutte le piante, i semi, gli ortaggi e i giardinieri dovranno essere registrati. «Tutti i governi sono, ovviamente, entusiasti dell’idea di registrare tutto e tutti», sostiene Adams. Tanto più che «i piccoli coltivatori dovranno anche pagare una tassa per la burocrazia europea per registrare i semi». Gestione delle richieste, esami formali, analisi tecniche, controlli, denominazioni delle varietà: tutte le spese saranno addebitate ai micro-produttori, di fatto scoraggiandoli.
«Anche se questa legge verrà inizialmente indirizzata solo ai contadini commerciali – spiega Adams – si sta stabilendo comunque un precedente che, prima o poi, arriverà a chiedere anche ai piccoli coltivatori di rispettare le stesse folli regole». Un tecno-governo impazzito: «Questo è un esempio di burocrazia fuori controllo», spiega Ben Gabel. «Tutto quello che produce questa legge è la creazione di una nuova serie di funzionari dell’Ue, pagati per spostare montagne di carte ogni giorno, mentre la stessa legge sta uccidendo la coltura da sementi prodotti da agricoltori nei loro piccoli appezzamenti e interferisce con il loro diritto di contadini a coltivare ciò che vogliono». Inoltre, aggiunge Gabel, è molto preoccupante che si siano dati poteri di regolamentare licenze per tutte le specie di piante di qualsiasi tipo e per sempre – non solo di piante dell’orto, ma anche di erbe, muschi, fiori, qualsiasi cosa – senza la necessità di sottoporre queste rigide restrizioni al voto del Consiglio.
Come sempre, il diavolo si nasconde nei dettagli: «Il problema di questa legge è sempre stato il sottotitolo, che dice un sacco di belle cose sul mantenimento della biodiversità e sulla semplificazione della legislazione», come se il nuovo dispositivo rendesse finalmente le cose più facili, ma «negli articoli della legge c’è scritto tutto il contrario», avverte Adams. Esempio: dove si spiega come “semplificare” le procedure per le varietà amatoriali, non si fa nessun accenno alle accurate classificazioni già elaborate dal Defra, il dipartimento britannico per l’agricoltura impegnato a preservare le varietà amatoriali. Di fatto, spiega lo stesso Adams, la maggior parte delle sementi tradizionali saranno fuorilegge, ai sensi della nuova normativa comunitaria. «Questo significa che l’abitudine di conservare i semi di un raccolto per la successiva semina – pietra miliare per una vita sostenibile – diventerà un atto criminale». Inoltre, spiega Gabel, questa legge «uccide completamente qualsiasi sviluppo degli orti nel giardino di casa in tutta la comunità europea», avvantaggiando così i grandi monopoli sementieri.
E’ quello che stanno facendo i governi, insiste Adams: «Stanno prendendo il controllo, un settore alla volta, anno dopo anno, fino a non lasciare più nessuna libertà», al punto di «ridurre le popolazioni alla schiavitù in un regime dittatoriale globale». Si avvera così la “profezia” formulata da Adams nel libro “Freedom Chronicles 2026” (gratuito, scaricabile online), nel quale un “contrabbandiere di semi” vive in un tempo in cui le sementi sono ormai divenute illegali e c’è gente che, per lavoro, ne fa contrabbando, aggirando le leggi orwelliane imposte della Monsanto. L’incubo pare destinato a trasformarsi in realtà: «I semi stanno per diventare prodotti di contrabbando», afferma Mike Adams. «Chiunque voglia prodursi il suo proprio cibo sta per essere considerato un criminale». Questo, conclude Adams, è il dominio totale sulla catena alimentare. «Tutti i governi cercano un controllo totale sulla vita dei cittadini». Per questo, oggi «cospirano con le multinazionali come la Monsanto», ben decisi a confiscare la libertà più elementare, cioè il diritto all’alimentazione. «Non vogliono che nessun individuo sia più in grado di coltivare il proprio cibo».
Angelo Balducci, sequestro di beni per 12 milioni: ville, auto e conti in banca.
Ville, conti correnti, auto, quote societarie. Il tutto per un valore di 12 milioni di euro. A tanto ammonta il maxi sequestro di beni nei confronti di Angelo Balducci, ex provveditore alle Opere pubbliche, eseguito oggi dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma e dai Carabinieri del Ros. Il decreto di sequestro è stato emesso dal Tribunale di Roma su richiesta dei sostituti procuratori Ilaria Calò e Roberto Felici. I beni, oltre a Balducci, erano intestati alla moglie Rosanna Thau e ai figli Lorenzo e Filippo. Balducci è imputato di associazione a delinquere e, assieme all’imprenditore Diego Anemone, di reati di corruzione in relazione agli appalti pubblici per i “Grandi Eventi”, ovvero i Mondiali di nuoto 2009, il G8 a La Maddalena e le Celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Il maxisequestro ha riguardato numerosi immobili tra cui una villa con piscina, appartamenti nel centro storico di Roma, abitazioni nelle Dolomiti ed in provincia di Pesaro, svariate autovetture (tra cui una BMW X5), conti correnti bancari, quote di partecipazione societarie. Sigilli anche alle quote della società Edelweiss Production, che ha prodotto alcuni dei film interpretati da Lorenzo Balducci, figlio dell’ex Provveditore alle Opere Pubbliche. Dalle indagini è emerso che Balducci aveva favorito le imprese facenti capo alla famiglia Anemone nell’aggiudicazione degli appalti, consentendo a queste ultime di ottenere ingenti utili anche a fronte dello smisurato aumento dei costi a carico della Pubblica Amministrazione. Gli accertamenti inoltre hanno consentito di ricostruire nel dettaglio l’intero patrimonio accumulato dalla famiglia Balducci nell’ultimo decennio, permettendo alla Procura della Repubblica della Capitale di richiederne il sequestro.
Amministrative 2013, Nettuno: escludono il ‘suo’ candidato, lui si vendica in piazza. - Andrea Palladino
Gli investigatori stanno cercando di fare chiarezza sulla trovata di un imprenditore indagato per 'ndrangheta e poi archiviato: a bordo di un camion munito di altoparlante, ha raccontato una serie di affari sospetti e fatto i nomi di esponenti politici accanto, molti dei quali inseriti nelle liste elettorali del centrodestra.
E’ un rap tutto particolare quello che a Nettuno ha creato un terremoto politico. Scandisce nomi, sospetti, accuse precise di corruzione. E’ stato diffuso per qualche ora a fine aprile per le strade del centro da un camion telonato, di quelli usati per portare la verdura ai mercati, guidato da tale Ferdinando Mancini. Occhiali a specchio, piccolo orecchino, capelli rasati e faccia imperturbabile. Scandisce con chiarezza le parole: allacci abusivi di acqua, gestione dei rifiuti, mega appalti per il porto, abusivismi edilizi, amicizie sospette. Con nome e cognome di esponenti politici accanto, molti dei quali inseriti nelle liste elettorali del centrodestra. Il video è sparito da Youtube pochi giorni dopo la diffusione, mentre le forze dell’ordine stanno cercando di capire che consistenza hanno le accuse cadute sull’unico comune del Lazio dichiarato sciolto per contiguità con le organizzazioni mafiose – era il 2007 – e che oggi si avvia a rinnovare il consiglio comunale, dopo cinque anni di amministrazione del Pd.
Ad inquietare è il nome dell’improvvisato rapper. Fernando Mancini è un imprenditore con un passato non proprio specchiato. Citato ampiamente nella relazione che la commissione d’accesso consegnò al Prefetto di Roma Achille Serra e che portò allo scioglimento, è stato più volte indagato per reati finanziari. Su di lui si era concentrata anche l’attenzione della Dda di Roma nell’ambito dell’inchiesta Appia, che portò all’arresto di molti esponenti del clan di ‘ndrangheta Gallace-Novella. Ne uscì pulito, con una archiviazione, ma di certo – secondo gli atti delle indagini – la sua carriera di imprenditore ha avuto, almeno nel passato, molti punti d’ombra.
Negli ultimi mesi Mancini ha puntato direttamente alla politica, sostenendo il Pdl locale. Facendolo alla grande, scalando i vertici del partito in vista delle elezioni comunali. In città tante fonti, anche interne al Pdl, raccontano che lo scorso anno riuscì a mettere le mani su almeno cinquecento tessere, controllandole direttamente, pronto a condizionare le scelte in vista del rinnovo del consiglio comunale. Arrivati al momento della stesura delle liste il nome a lui gradito era, però, sparito. Troppo ingombrante la sua storia, si sussurrava negli ambienti del Pdl. La sua risposta è stata eclatante, lavando tutti i panni sporchi nella pubblica piazza, con l’improvvisato rap, che ha come leit-motiv la constatazione che dall’epoca dello scioglimento poco è cambiato nella politica di Nettuno.
“Penso che neanche a Rosarno si siano mai viste cose del genere”, commentano alcuni investigatori, preoccupati per il clima che si è creato a pochi giorni dall’apertura dei seggi elettorali in una zona – quella del litorale romano, compreso tra Anzio e Nettuno – dove la presenza delle organizzazioni criminali è ormai radicata. Qui, come hanno raccontato diversi collaboratori di giustizia della ‘ndrangheta, da decenni è attiva una ‘ndrina, con decine e decine di affiliati. Tra poco il tribunale di Velletri si ritirerà in camera di consiglio per decidere sulla richiesta di centinaia di anni di condanna per molti esponenti della famiglia Gallace, il cui capo Vincenzo Gallace è stato già condannato dalla corte d’assise di Milano per l’omicidio di Carmine Novella. Forte anche la presenza della camorra, che convive senza grandi problemi con gli esponenti della mafia calabrese. Il 25 luglio del 2012 Modesto Pellino, luogotenente del clan Moccia, venne ucciso in un agguato in pieno centro storico. Il comune gli aveva concesso anni prima la residenza, mentre era da tempo nella lista dei principali ricercati.
A preoccupare ora è il silenzio calato sulla vicenda, almeno quello della politica. La campagna elettorale è proseguita come se nulla fosse accaduto. Il sindaco uscente Alessio Chiavetta, Pd, si è detto sicuro che a Nettuno, in fondo, tutto va bene: “Nessuno si permetta più di infangare il nome della nostra città, non c’è nessun allarmismo”, ha dichiarato a fine aprile, pochi giorni dopo il rap di Mancini. Di diverso avviso le associazioni del litorale: “Chiediamo con forza che la Dda di Roma apra subito un’inchiesta su quanto sta avvenendo”, spiega Edoardo Levantini, presidente del coordinamento antimafia di Anzio e Nettuno.
L’anti grillinismo scientifico: come vi stanno lavando il cervello senza che voi ve ne accorgiate.
Mozzybilo- “Gli uomini raramente sono consapevoli delle vere ragioni che stanno alla base delle loro azioni.”
Edward L. Bernays ( Spino Doctor autore del libro Propaganda)
Il comportamento umano, la psicologia cognitiva, la neuroscienza hanno permesso tramite uno studio accurato di dimostrare come siano sempre più sofisticate e comuni le tecniche di manipolazione. Lo spin doctor è colui che ha il compito di influenzare l’opinione pubblica, riguardo certi argomenti graditi all’establishment, generalmente viene identificato come portavoce o consigliere di uomini politici di primo grado.
In stato di veglia l’uomo percepisce coscientemente solo sette informazioni per volta, il progressivo bombardamento di informazioni al quale siamo sottoposti allora potrebbe sembrare superfluo, in realtà non è affatto cosi, infatti questa sovraesposizione cognitiva è assolutamente scientifica, i milioni di input che ci bombardano vengono memorizzati automaticamente in modalità incosciente nel nostro subconscio.
Quindi tutte queste informazioni non verranno mai perse, noi coscientemente saremo consapevoli delle sette informazioni delle quali abbiamo coscienza certa, mentre le rimanenti verranno immagazzinate inconsciamente, partendo da questo presupposto capiamo come sia ormai una prassi elaborare tecniche per influenzare le scelte di una o ( a seconda dei metodi e degli strumenti) più persone.
Molte volte capita d’imbattersi in programmi televisioni in cui pseudo maghi dimostrano come possono con semplici tecniche di dialogo influenzare le scelte dei loro interlocutori, ma questi sono esempi rivelati, svelati; la televisione e la stampa invece sono i mezzi non svelati, tramite i quali lo spin doctor influenza le masse.
Marcello Foa (giornalista esperto in comunicazione) descrive l’efficacia e la pericolosità dello spin doctor:
“quando voi abbinate le conoscenze delle tecniche del giornalismo e la comunicazione con le tecniche della psicologia create una autentica arma di distruzione di massa, perché riesce a manipolare masse senza che le masse se ne rendano conto, provocando degli effetti a breve corso devastanti e a lungo periodo ti creano delle idee e degli stereotipi difficilmente estirpabili”
“quando voi abbinate le conoscenze delle tecniche del giornalismo e la comunicazione con le tecniche della psicologia create una autentica arma di distruzione di massa, perché riesce a manipolare masse senza che le masse se ne rendano conto, provocando degli effetti a breve corso devastanti e a lungo periodo ti creano delle idee e degli stereotipi difficilmente estirpabili”
Uno spin doctor dentro ad un governo, ha la capacità di incidere sul taglio e sulla notizia che i media divulgano simultaneamente, facendo cosi sfalsare la nostra percezione, visto che un evento non viene raccontato per come accade ma con il taglio giusto per mettere in evidenza delle priorità, e che inconsciamente ci possa influenzare allontanandoci magari dalla verità.
In questo contesto si incastona il concetto di Frame, l’informazione crea un concetto molto forte, che nel tempo s’impianta nella nostra psicologia nel nostro modo di pensare, e di considerare i valori della nostra vita, di riconoscerne alcuni concetti come più fondanti rispetto ad altri, una volta creato ciò, tutto quello che confluisce ed è riconoscibile in questo frame, è riconosciuto come consolidante delle nostre “convinzioni” e certezze, le notizie anche vere, che escono da questo circuito , invece vengono percepite come pericolose, come minacce verso le nostre certezze acquisite, e quindi tendiamo a scartarle e allontanarle.
L’esempio lampante è il frame dell’euro, chiediamoci come viene visto chi esprime il suo scetticismo verso l’euro? Bene l’euro è il frame costruito ad arte, come soluzione unica e favorevole alla collettività, metterlo in discussione viene scartato a priori , non viene considerato al di là della veridicità di molte considerazioni a riguardo. Lo stesso vale per la religione, per la politica ecc. ecc.
Riappropriamoci della nostra consapevolezza.
Legge elettorale, Cassazione boccia il premio di maggioranza del Porcellum.
La Cassazione boccia il premio di maggioranza del Porcellum. La Suprema Corte ha chiamato in causa la Consulta sulla legittimità costituzionale della legge elettorale Calderoli istituita nel 2005 e ha accolto il ricorso di 27 ricorrenti che hanno sollevato dubbi sulla sua costituzionalità. Le critiche di piazza Cavour riguardano soprattutto il premio di maggioranza al Senato, che pone “dubbi di legittimità costituzionale per la mancanza di una soglia minima di voti e/o seggi” e per “un meccanismo irrazionale che di fatto contraddice lo scopo che vuole perseguire (assicurare la governabilità)”.
Infatti essendo “il premio diverso per ogni Regione, il risultato è una sommatoria casuale dei premi regionali che finiscono per elidersi tra loro e possono addirittura rovesciare il risultato ottenuto dalle liste e coalizioni su base nazionale”. Piazza Cavour definisce “rilevanti e non manifestamente infondate le questioni di costituzionalità sollevate in giudizio, tutte incidenti sulle modalità di esercizio della sovranità popolare” garantite dagli art. 1, comma 2, e il 67 della Costituzione, dicendo a chiare lettere che “è dubbio che l’opzione seguita dal legislatore costituisca il risultato di un bilanciamento ragionevole e costituzionalmente accettabile tra i diversi valori in gioco”.
E bacchetta ancora il premio di maggioranza. “Si tratta – scrive piazza Cavour – di un meccanismo premiale che, da un lato, incentivando il raggiungimento di accordi tra le liste al fine di accedere al premio, contraddice l’esigenza di assicurare la governabilità, stante la possibilità che, anche immediatamente dopo le elezioni, la coalizione beneficiaria del premio si sciolga o i partiti che ne facevano parte ne escano”.
“Dall’altro – scrive ancora la Suprema Corte – esso provoca una alterazione degli equilibri istituzionali, tenuto conto che la maggioranza beneficiaria del premio è in grado di eleggere gli organi di garanzia che, tra l’altro, restano in carica per un tempo più lungo della legislatura”. Da qui la sua manifesta “irragionevolezza” in base all’art. 3 della Costituzione nonché la lesione “dei principi di uguaglianza del voto e di rappresentanza democratica”.
Crisi: papa, corruzione tentacolare ed evasione di dimensioni mondiali.
(ASCA) - Citta' del Vaticano, 16 mag - ''Una corruzione tentacolare e un'evasione fiscale egoista hanno assunto dimensioni mondiali''. Lo ha detto papa Francesco ricevendo, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, gli ambasciatori di Kyrgyzstan, Antigua e Barbuda, Lussemburgo, Botswana in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.
''Si instaura una nuova tirannia invisibile, a volte virtuale, - ha proseguito il papa - che impone unilateralmente e senza rimedio possibile le sue leggi e le sue regole. Inoltre, l'indebitamento e il credito allontanano i Paesi dalla loro economia reale ed i cittadini dal loro potere d'acquisto reale''.
''La volonta' di potenza e di possesso - ha sottolineato Francesco - e' diventata senza limiti''.
http://www.asca.it/news-Crisi__papa__corruzione_tentacolare_ed_evasione_di_dimensioni_mondiali-1278028.html
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