mercoledì 12 febbraio 2020

Chernobyl: nel reattore nucleare cresce un fungo che resiste alle radiazioni e sembra "nutrirsi" di esse. - Marco Renzi


1) immagine: Timm Suess/Wikipedia - 2)immagine: NASA/JPL/Caltech.

Nel lontano 1991, quando erano trascorsi solo pochi anni dal disastro nucleare di Chernobyl (1986), il più famoso della storia, i ricercatori rimasero piuttosto colpiti nel trovare un organismo vivente che sembrava proliferare sulle pareti del reattore. Si trattava di un fungo scuro – il Cryptococcus neoformans – che appariva totalmente a suo agio un ambiente estremo, caratterizzato da livelli altissimi di radiazioni.
Da quel momento sono trascorsi alcuni decenni durante i quali i ricercatori hanno svolto numerose rilevazioni e ricerche, grazie alle quali si è arrivati ad una conclusione interessante: non solo il fungo sopravvive in ambienti radioattivi, ma sembra essere addirittura attratto da essi.
Le ricerche su questo organismo vivente hanno rilevato una massiccia presenza di melanina, il pigmento che si trova anche nella pelle umana. Come molti di noi sanno, questo pigmento riesce ad assorbire la luce dissipando le radiazioni ultraviolette che colpiscono la pelle, proteggendola dai raggi del Sole. Nel caso del fungo, oltre alla funzione di protezione, sembra esserci anche una funzione nutritiva: esso sembra prendere dalle radiazioni anche una qualche forma di energia chimica utile alla sua crescita.
La conclusione ha fin da subito destato molto scalpore, perché si presterebbe a molti campi di ricerca diversi. Studiando i meccanismi di difesa e di crescita del fungo si potrebbero creare tecnologie in grado di proteggere uomini e animali in maniera efficace negli ambienti altamente radioattivi; oppure, se si "coltivasse" nello spazio, il fungo potrebbe diventare una fonte extra di energia durante le missioni; e sempre in tema di energia, potrebbe aiutarci ad aprire nuove frontiere per il nucleare, aumentando la sicurezza delle centrali e permettendoci di ridurre ulteriormente la dipendenza dal fossile.
Inoltre, il fungo dimostrerebbe anche che possono esistere organismi che sopravvivono in ambienti ad altissima concentrazione di radiazioni, aprendo nuovi scenari nella ricerca di forme di vita extraterresti.

Il posto che non ti aspetti: a due passi da Palermo sembra di essere in un altro mondo. - Dario La Rosa



Il bello della Sicilia è che puoi sempre scoprire luoghi magici dove meno te l'aspetti e proprio a due passi da casa.

Lo dice l'autore del video che vi proponiamo, Roberto Ragusa, che è riuscito a catturare l'infinita bellezza di un'escursione naturalistica in provincia di Palermo.


Le riprese ci fanno tuffare nell'atmosfera delle Gole del Drago, la conformazione rocciosa a poca distanza dal centro di Corleone, che ospita anche la famosa castaca di cui abbiamo parlato in questo articolo.


Quest'ultima è davvero facile da raggiungere e può essere visitata anche dai bambini. Uno spunto per una bella passeggiata fuori porta.


https://www.balarm.it/news/il-posto-magico-che-non-ti-aspetti-a-due-passi-da-palermo-sembra-di-essere-in-un-altro-mondo-116219

Prescrizione, bocciato in commissione il lodo Annibali per rinviare la riforma. I renziani votano di nuovo con Lega, Forza Italia e Fdi.

Prescrizione, bocciato in commissione il lodo Annibali per rinviare la riforma. I renziani votano di nuovo con Lega, Forza Italia e Fdi

Non passa con 49 voti contro e 40 a favore l’emendamento di Italia viva al Milleproroghe per rinviare al 2021 la riforma Bonafede. Nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera, si ripropone l’asse tra il partito di Renzi e quelli del centrodestra.
renziani votano con la destra per la seconda volta in due giorni. Ma pure il secondo tentativo di affossare la riforma della prescrizione fallisce. Le commissioni congiunte Affari costituzinali e Bilancio della Camera hanno bocciato il lodo Annibali, l’emendamento di Italia Viva al Milleproroghe per rinviare di un anno la riforma di Alfonso Bonafede: 49 hanno votato contro, soltanto 40 invece a favore. Hanno votato sì i renziani, insieme ai deputati dell’opposizione e quindi Lega, di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Contrari i parlamentari della maggioranza. “La bocciatura è una scelta irragionevole ma me lo aspettavo, è stata una lenta e lunga agonia. Continuiamo a ritenere che il nostro emendamento fosse di buonsenso, che prima si debba lavorare sulla riforma del processo e poi su quella della prescrizione”, ha detto Annibali.
Il primo tentativo – Sul lodo della capogruppo giustizia di Italia viva c’era il parere contrario del governo e dei relatori. Ieri la Lega ha annunciato l’intenzione di sottoscrivere l’emendamento renziano, ipotesi ventilata anche da Fratelli d’Italia. Insomma il lodo bandiera di Renzi ha formalmente raccolto il sostegno del centrodestra, ma non è passato. Poco dopo è stato bocciato anche l’emendamento a firma di Annibali e Catello Vitiello, ex M5s passato con Renzi: il testo, in pratica, riportava la prescrizione alla legge varata ai tempi in cui il guardasigilli era Andrea Orlando. Già ieri era stato respinto il primo tentativo di cancellare la riforma: i renziani hanno votato insieme a Lega, Forza Italia, e Fratelli d’Italia ma l’emendamento al Milleproroghe di Riccardo Magi di +Europa per sospendere fino al 2023 il provvedimento già entrato in vigore il primo gennaio scorso non è passato ottenendo 44 no e 42 sì.
Lodo Conte bis in Cdm giovedì. Il lodo Annibali era stato evocato più volte dai renziani come una forma di minaccia al governo. Venerdì scorso, infatti, sulla prescrizione la maggioranza ha trovato un punto di mediazione con il cosiddetto lodo Conte Bis, che congela la prescrizione dopo il primo grado ma fa una differenza tra assolti e condannati e stoppa definitivamente i termini dopo il secondo grado. In pratica modifica la riforma Bonafede già in vigore. “Domani il ddl sulla riforma del processo penale e il lodo Conte bis dovrebbe andare in Cdm. Sul lodo Conte bis si sta valutando il veicolo normativo migliore”, ha spiegato in Transatlantico il guardasigilli. Quel punto di mediazione, però, non ha convinto i renziani che hanno tirato dritto per la loro strada. Prima hanno parlato di “rischi per il governo“, poi hanno ventilato una mozione di sfiducia contro il guardasigilli, quindi hanno votato due volte su due con l’opposizione. Fino a questo momento, però, la maggioranza ha retto.
Verini: “Giusto bocciare emendamenti strumentali” – “È stato giusto respingere emendamenti strumentali. Non a caso votati da un pezzo della maggioranza come Italia Viva con la Lega di Salvini. Adesso ci auguriamo davvero che prevalga la serietà. Il governo potrà al più presto approvare una riforma del processo penale che porterà finalmente tempi certi e ragionevoli dei processi. E si potrà individuare il percorso parlamentare più veloce possibile per modificare in pochi mesi, entro l’estate, la legge Bonafede sulla prescrizione, sulla base dell’accordo raggiunto nella maggioranza”, dice Walter Verini, responsabile giustizia del Pd. “Basta con le sparate quotidiane, basta con le rigidità propagandistiche, basta con il garantismo usato come una clava dai garantisti a corrente alternata. – aggiunge il dirigente dem – Si lavori sul serio per dare ai cittadini una giustizia efficace e un giusto processo”. La pensa allo stesso modo il vicecapogruppo Pd alla Camera Michele Bordo: “Siamo determinati ad andare avanti e nei prossimi giorni avremo finalmente la riforma del processo penale, così come previsto dal programma di governo, e la modifica alla prescrizione. Sia chiaro, per onore di cronaca, che se sarà in vigore la legge Bonafede ancora per un pò è solo per merito di Italia Viva”. I renziani, però, da quella parte non ci sentono: “Non è ancora chiaro il veicolo, noi continuiamo a dire che se dentro la bozza della riforma del processo penale c’è il lodo Conte bis per noi è impossibile sostenerlo, è invotabile“, dice Annibali parlando del consiglio dei ministri di domani sulla riforma del processo penale.
Gli emendamenti “a grappolo” di Forza Italia vuole – In Parlamento nel frattempo continua il tiro a bersaglio sulla riforma della prescrizione: Forza Italia ha presentato in Senato un emendamento per cancellare la legge Bonafede. La proposta a prima firma di Fiammetta Modena è stata depositata stamane, a quanto si apprende, al decreto sulle intercettazioni che è in esame in commissione. L’emendamento interviene in prima battuta sul tema intercettazioni: introduce l’udienza di stralcio degli ascolti non rilevanti e prevede che sospenda per 60 giorni la prescrizione. In seconda battuta cancella la legge Bonafede facendo rivivere la legge Orlando sulla prescrizione.
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martedì 11 febbraio 2020

Al Maggiore primo intervento al mondo di asportazione di colon e fegato eseguito con robot „Al Maggiore primo intervento al mondo di asportazione di colon e fegato eseguito con robot.“


Risultato immagini per ospedale maggiore bologna

Al Maggiore primo intervento al mondo di asportazione di colon e fegato eseguito con robot
Ad eseguirlo, Elio Jovine -direttore del Dipartimento Chirurgico dell’Azienda Usl di Bologna- e la sua equipe.
Al Maggiore primo intervento al mondo di asportazione di colon e fegato eseguito con robot

il primo caso al mondo di intervento chirurgico eseguito interamente con il robot, di asportazione contemporanea di colon e fegato con tecnica alpps, ovvero di rimozione della parte malata e ripristino della completa circolazione epatica. Ad eseguirlo, all’Ospedale Maggiore di BolognaElio Jovine, direttore del Dipartimento Chirurgico dell’Azienda Usl di Bologna, e la sua equipe.  
La vicenda ha riguardato una donna di 61 anni con tumore del colon sinistro e metastasi epatiche multiple nella parte destra del fegato, resistenti ai trattamenti chemioterapici. Per evitare l’asportazione di ampie parti di tessuto epatico, compromettendo così la vita della paziente, Jovine e la sua equipe hanno proceduto, invece, con tecniche chirurgiche che consentono la ricrescita del fegato rimanente. Si tratta di tecniche complesse che vanno eseguite con particolare tempestività. Utilizzando il robot, è stato asportato il colon sinistro e separato il lato destro del fegato da quello sinistro, per consentire la più rapida ricrescita possibile del fegato. 
Dopo 5 giorni di degenza post operatoria, la signora è rientrata a casa in buone condizioni di salute per un periodo di circa 2 settimane, necessarie per la ricrescita e il funzionamento del fegato, testimoniate da particolare indagini diagnostiche, radiologiche e scintigrafiche, d’avanguardia.
Rientrata al Maggiore, sempre con tecnica robotica, la signora è stata quindi sottoposta alla asportazione di tutta la parte malata del fegato, la destra. La ricrescita ed il ripreso funzionamento della parte sinistra del fegato hanno scongiurato il rischio di insufficienza epatica post operatoria. 
"Rapido il decorso post operatorio. La signora è rientrata a casa, infatti, dopo soli cinque giorni di ricovero all’Ospedale Maggiore", fanno sapere dal nosocomio, aggiungendo che "si tratta del primo intervento documentato al mondo di questo tipo, eseguito interamente con il robot. In precedenza Jovine e la sua equipe lo avevano già effettuato per via laparoscopica". 


La risposta di Davide Casaleggio al format di disinformazione di Riccardo Iacona su Rai3.


Stasera ho visto un servizio televisivo vomitevole da parte di Rai3 su Rousseau e il Movimento 5 Stelle.
Ho visto persone allontanate dal movimento per inadeguatezza da mio padre citare frasi inventate di mio padre per darsi un tono e far finta di esserne stati amici.
Ho visto persone che stanno affrontando in questi giorni il tribunale per diffamazione essere trattate come fonti autorevoli.
Ho visto un giornalista pubblicare una nota stampa di risposta a due domande che mi erano state recapitate e che evidentemente ha ritenuto fosse troppo lunga e ha deciso di censurarne una parte. Capisco che, ad esempio, sapere che le fonti intervistate sono state portate in tribunale non faceva forse gioco alla trasmissione.
Volete sapere quali sono i clienti italiani di Cambridge Analytica? Vi do un indizio. Il MoVimento non lo è stato. I giornalisti lo sanno bene e hanno già gli elementi per identificare chi invece lo è stato, ma forse per qualche motivo non vogliono andare fino in fondo. Preferiscono restare sulla viscida linea dell’insinuazione verso il MoVimento.
Volete sapere come sono stati utilizzati i dati da parte del MoVimento e da Rousseau? Sempre in maniera etica e nella tutela degli iscritti. Dover andare a cercare un’applicazione di 6 anni fa completamente legittima come migliaia di altre per cercare di attaccare il MoVimento è la dimostrazione della reale finalità di questo servizio.
Fare informazione sulla tecnologia o sull'innovazione con la sola finalità di attaccare una parte politica non è informazione. E’ un modo becero di perdere una grande occasione di aprire la mente delle persone verso le opportunità di partecipazione e di crescita di una comunità riconosciuta a livello internazionale come un caso d’avanguardia unico al mondo.
Mio padre mi ha chiesto di portare avanti il progetto Rousseau e di esserne custode.
A me non piacciono i riflettori, ma credo sia necessario difendere pubblicamente il lavoro di mio padre, delle persone che ci hanno lavorato in questi anni, di quelle che ci lavorano e di quelle che lo sostengono. Nei prossimi giorni andrò in tv per farlo.
Stay tuned.

I 5 Stelle e la patente di coglione. - Roberta Labonia

Un’ennesima bordata d’informazione scorretta ce l’ha regalata ieri sera PresaDiretta (Rai3), format condotto da Riccardo Iacona, discettando in tema di identità e privacy.
Secondo lo Iacona e il suo staff la Casaleggio Associati (glielo ha detto l’ex uomo comunicazione del Movimento, uno ben disposto verso i 5 Stelle insomma, ma non chiedetemi il nome, non me lo ricordo), è stata l’antesignana di Cambridge Analitica, la società di consulenza e analisi dati, fondata da Steve Bannon ed altri, che fini’ in bancarotta perchè coinvolta in uno scandalo per aver usato dati Facebook per influenzare le campagne elettorali (vedi quella di Trump e quella pro Brexit). E, pensate l’originalità, Iacona è ritornato sul disco rotto secondo cui Davide Casaleggio tramite la sua Co. opererebbe in conflitto di interessi.
La risposta di Davide Casaleggio non si è fatta attendere: ha inviato una immediata e netta smentita che Iacona ha dovuto leggere durante la puntata, compreso il passaggio dove Davide ha definito diffamatorio ogni accostamento con la creatura di Steve Bannon (e qui spero che scatti la denuncia): i dati acquisiti dalla Casaleggio e Associati, ha ribadito, sono sempre stati utilizzati nel rispetto della privacy. I richiami dell’autority in tema si riferivano al 2017, quando degli hacker tentarono di attaccare la piattaforma Rousseau. Da allora in poco tempo la Casaleggio Associati ha lavorato ed ultimato una nuova piattaforma a prova di hackeraggio. Tutto verificabile.
Quindi, per l’ennesima volta, Davide ha ribadito quella che sembra una ovvietà (ma che per i disonesti intellettuali non lo è), e cioè che il suo preteso conflitto di interessi semplicemente non esiste perchè non ricopre alcun incarico politico all’interno del Movimento, essendone solo un prestatore di servizi.
Iacona per nulla intimorito, così tanto per chiosare in bellezza:
1) ha mandato in onda un audio di anonimo (per sua ammissione non sapeva di chi fosse ma lo ha definito un’attivista, forse addirittura un portavoce 5Stelle), mentre diceva peste e corna circa il funzionamento della piattaforma Rousseau in occasione delle parlamentarie del 2018.
2) a buon peso ci ha messo l’intervista ad una fuoriuscita ex europarlamentare 5Stelle (un’altra signora nessuno ben disposta verso il Movimento), che ha ventilato siano stati fatti i peggio magheggi nella selezione dei candidati. (Pure qui, tutte insinuazioni, mai uno straccio di prova).
E la porcata è stata servita, bravo Iacona.
Insomma in casa Rai il Movimento continua ad essere il grande assente e se ne continua a fare carne di porco. Ovvero, mi spiego meglio: Il Movimento è il primo ad essere presente, ma solo quanto a mistificazioni e calunnie. Ci pensano Rai2, organo ufficiale della Lega, e RAI3, organo ufficiale del PD, e lo fanno bene, mentre Rai1, sulla carta in quota 5 Stelle, continua a brillare per i suoi toni soporiferi, il suo politically correct e Il suo pluralismo.
Pluralismo e correttezza, doti che in un contesto di sana informazione costituirebbero un bellissimo attestato, in questo nostro, condotto all’insegna di colpi bassi e palesi menzogne, ti danno la patente di coglione.

Malafede e Bonafede. - Tommaso Merlo



In Italia le leggi le hanno sempre scritte i delinquenti. 
O direttamente entrando in Parlamento oppure attraverso qualche burattino politico. 
Decenni di porcherie dietro le quinte, decenni di manine e leggine ad hoc. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. L’Italia è il paese più corrotto d’occidente eppure in galera i ricchi e potenti non ci finiscono mai. Una assurdità e il frutto di un disegno ben preciso che ha sempre accomunato le caste di ogni olezzo ideologico. Nonostante tempi e meccanismi da terzo mondo, l’Italia non è mai riuscita a riformare la Giustizia se non in peggio. Se non nella direzione di garantire maggiore impunità a Lorsignori e soldi ai verminai parassitari che gravitano attorno ai tribunali. Un disegno. Non un caso. La prescrizione non è altro che una delle tante diavolerie che le caste criminogene si sono inventate per tirare in lungo i processi ed impedire ai giudici di fare il loro lavoro. Berlusconi ne è stato il paladino. Trasformando il parlamento nel suo studio legale privato, piazzando i suoi avvocati nei punti chiave delle istituzioni. Davvero impressionante. Berlusconi ha umiliato l’Italia come nessuno, l’ha piegata brutalmente alle sue meschine esigenze processuali. In assoluto la pagina più vomitevole della Repubblica. Ma che la Giustizia italiana rimanesse a livelli da terzo mondo è sempre stato nell’interesse di tutte le caste, di tutti coloro che possono permettersi di pagare parcelle da capogiro e pool di avvocati capaci d’annacquare i processi fino a farli scadere come mozzarelle. A scapito dei poveri cristi, a scapito della pulizia. E oltre al danno, la beffa. Per decenni la prescrizione è stata spacciata come sinonimo di “assoluzione” dalla propaganda politica e questo grazie alla stampa serva delle stesse caste criminogene. Non un caso ma un disegno ben architettato affinchè quei fessi dei cittadini continuassero ad abboccare agli spot elettorali e tifare strenuamente per Lorsignori. Lobby, politica, stampa. Un vero e proprio regime che ha potuto delinquere indisturbato, arricchirsi a dismisura, farla franca ed oggi che qualcuno osa mettere mano alla Giustizia nell’interesse dei cittadini, reagisce scompostamente. La Spazzacorrotti è passata per miracolo, grazie all’illusoria luna di miele gialloverde. Ma la cagnara sulla prescrizione di questi giorni conferma come in Italia le leggi le abbiano sempre scritte i delinquenti. O direttamente entrando in Parlamento oppure attraverso qualche burattino politico. La cagnara sulla prescrizione dimostra la malafede della vecchia politica, dimostra la sensatezza del terremoto degli ultimi anni e di come la strada per il cambiamento sia ancora lunga e tortuosa.

https://infosannio.wordpress.com/2020/02/11/malafede-e-bonafede/?fbclid=IwAR0z5L7JUzALl0J8uVKJN5Icbp8Z4hJXAMfuv5iblgILeJUMz5WHS8yf8fo