lunedì 23 marzo 2020

Viva l'Italia.


Altro che buongoverno: le 12 Regioni di destra tra guai e impresentabili. - Dario De Luca, Lorenzo Giarelli, Giuseppe Pietrobelli, Paola Pintus e Giacomo Salvini



DA NORD A SUD – AMMINISTRAZIONI BLOCCATE, SCANDALI, SPESE PAZZE E LEGGI VERGOGNA.
La retorica del “buongoverno” viene spesso sventolata da destra in contrapposizione a chi invece saprebbe dire soltanto di “No” e bloccare cantieri, opere, nomine. Su questo dualismo Matteo Salvini ha rovesciato il governo gialloverde, gridando al complotto perché non riusciva a imporre temi come l’autonomia differenziata o il Tav. Adesso che la Lega non è più al governo il meccanismo è ancora possibile se il focus si sposta sulle Regione, dove il centrodestra conta 13 presidenze su 20 (in Calabria la giunta si è appena insediata) e dove Salvini e soci garantiscono che le cose vanno a meraviglia. Eppure non è proprio così. Il presunto rinnovamento ha portato la coalizione a sbancare in nove regioni al voto negli ultimi due anni, ma per il momento si è tradotto in un immobilismo diffuso e in parecchi scivoloni, con tanto di ripetuti tentativi di riesumare prebende per la politica locale (in Piemonte pochi giorni fa la maggioranza stava per alzare di 1.000 euro lo stipendio alla giunta). Ecco allora una guida – giocoforza incompleta – del suddetto “buongoverno” e delle sue imprese peggiori.
- Sicilia - Quattro assessori sotto inchiesta Per i vitalizi solo un taglio soft. La bussola del governatore Nello Musumeci punta verso la Lega, fresca d’ingresso all’Ars e con cui il movimento del presidente potrebbe federarsi. Ma il matrimonio resterebbe vincolato all’ingresso in giunta di un assessore. Naufragato il taglio dei vitalizi (è stato approvato un taglio soft, contro le indicazioni del governo), la Regione ha tirato un sospiro di sollievo evitando il default grazie al salvagente da Roma che spalma in dieci anni un disavanzo da miliardi di euro. E poi ci sono i 14 indagati che affollano i banchi del Parlamento. Quattro gli esponenti dell’esecutivo mentre due i presidenti di commissione: Riccardo Savona (Forza Italia) e Luca Sammartino (IV). Il resto sono semplici deputati, come Luigi Genovese, eletto a 21 anni raccogliendo il testimone del padre Francantonio, condannato in primo grado per corruzione e adesso sotto processo col figlio per evasione fiscale.
Dario De Luca.
- Piemonte - La gaffe dell’aumento alla giunta e un referendum pro-Salvini. Il passo indietro è di ieri, ma la maggioranza giura che ci riproverà quando le acque si saranno calmate. La Lega aveva infatti presentato un provvedimento per aumentare di circa 1.000 euro al mese gli stipendi della giunta di Alberto Cirio. A essere rimpolpato sarebbe stato il fondo per i rimborsi: a oggi, chi accetta di utilizzare l’auto blu e l’autista rinuncia a quei 1.000 euro, che invece secondo i leghisti dovrebbero essere concessi. Se ne riparlerà più avanti. Intanto però la giunta ha perso pezzo. A dicembre è finito in manette l’assessore Roberto Rosso (FdI): secondo la Procura, aveva chiesto voti alla ’ndrangheta in occasione delle ultime elezioni regionali. Insieme ad altri sette consigli a maggioranza leghista, poi, il Piemonte aveva chiesto di indire un referendum per trasformare la legge elettorale in un maggioritario puro. Richiesta spedita indietro dalla Consulta, che ha dichiarato il referendum inammissibile.
- Abruzzo - Un bando da 225 mila euro va al fedelissimo della Meloni. “Due delle quattro Asl abruzzesi sono ancora senza direttore generale, le altre sono sprovviste del direttore sanitario o amministrativo”. La fotografia arriva da Cgil, Cisl e Uil, unite nel denunciare l’immobilismo della giunta guidata da Marco Marsilio (Fdi). Per la verità, nella Sanità qualcosa è stato fatto: nei mesi scorsi la Regione ha alzato gli stipendi dei dirigenti degli ospedali, portando da 115 mila euro l’anno a 149 mila i compensi dei dg e alzando di circa 30 mila anche quelli dei direttori sanitari e amministrativi, quando saranno nominati. Ma Marsilio pensa anche ai “suoi”: per la giunta è stato infatti ripristinato il rimborso relativo alle trasferte istituzionali, abolito nel 2015. Curiosa poi la gestione del trasporto pubblico Tua: in autunno un bando da 225 mila euro per alcune attività di comunicazione è stato vinto alla Mirus. Il proprietario della Mirus è Michele Russo, a lungo collaboratore di Giorgia Meloni e in passato vicino alla candidatura.
- Basilicata - Bilancio bloccato, ospedali in tilt: da mesi è stallo sulle nomine. Come la Sardegna e l’Umbria, anche la Basilicata non è riuscita a chiudere in tempo il bilancio per il 2020 ed è entrata in esercizio provvisorio. Ultimo sintomo di una giunta a lungo bloccata da dissidi interni. Paradossale è la situazione della Sanità, che tra gli altri problemi deve gestire il caso dell’Ospedale San Carlo di Potenza. La nomina del dg Massimo Barresi fu fatta dall’uscente ex governatore Pittella nel 2018. Da allora la situazione dell’Ospedale è rimasta gravissima, con la stessa Lega che a dicembre parlava di un rosso da 13 milioni. Per mesi il centrodestra si è scagliato contro Barresi, ma a un anno dall’elezione di Vito Bardi il dirigente è ancora al suo posto, in attesa che si trovi un nome alternativo. E a Termoli le cose non vanno meglio: in autunno sono scadute le Commissioni mediche sanitarie per le disabilità e la Giunta avrebbe dovuto provvedere a nuove nomine. Lo stallo di diversi mesi ha invece provocato centinaia di pratiche inevase.
- Molise - In ginocchio le imprese edili che si occupano del post-sisma. L’ultima lamentela nei confronti del governatore Donato Toma arriva dall’Acem Ance, ovvero il Collegio costruttori edili. Le aziende denunciano la grave situazione delle imprese impegnate nella ricostruzione post-terremoto: i pagamenti sono in ritardo da tempo e la tranche di fine 2019 non è ancora arrivata. L’associazione afferma di aver chiesto più volte un incontro con Toma, senza successo. Ma il destino della giunta non è affatto scontato. A dicembre la maggioranza è andata sotto sulla riforma del trasporto pubblico, una delle urgenze della Regione insieme alla Sanità. Tre consiglieri di destra hanno votato insieme alla opposizioni bocciando la linea Toma. Sembrava l’inizio di una crisi, invece per il momento il presidente è riuscito a ricompattare la truppa. Ma ci sono malumori anche sulla promozione del turismo: la Regione ha infatti rinunciato a partecipare alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano, provocando l’ira del settore.
- Trentino Alto Adige - Alzata l’Irpef per i più poveri. Qui i sindaci più pagati d’Italia. Questione di soldi. Quelli dei cittadini e quelli della Ue: utilissimi a finanziare la politica i primi, rifiutati i secondi. È la storia dell’ultimo anno leghista in Trentino Alto Adige, guida Maurizio Fugatti. L’estate scorsa la giunta ha decretato un aumento del 7 per cento dello stipendio dei sindaci della Regione, portando l’indennità del primo cittadino di Trento a superare di circa 1.500 euro gli 8.000 percepiti dai sindaci di Milano, Napoli e Roma. Curioso invece quanto successo a settembre: la giunta ha rinunciato a un milione di euro di fondi europei. Il motivo? Erano destinati a progetti per l’integrazione, come corsi di lingua italiana per stranieri e progetti di socializzazione. Alla ricerca di finanziamenti, meglio pescare in casa: a Trento Fugatti ha alzato la soglia minima di esenzione Irpef a 20.000 euro rispetto ai 15.000 previsti in precedenza. Una tassa da circa 300 euro in più all’anno per chi dunque si trova in una delle fasce di reddito più basse.
- Veneto - Gare su misura, sanità privata e hotel tra i vigneti del Prosecco. Luca Zaia è pronto per un’altra rielezione. Eppure a guardare più da vicino l’affresco leghista le crepe ci sono. Cominciamo dal limite dei due mandati: grazie alle deroghe, Zaia potrà correre per il terzo. La sanità è inciampata su un appalto da 300 milioni per le forniture di pasti negli ospedali, gara annullata dal Consiglio di Stato e bacchettata dall’Anac perché su misura per un gruppo vicentino. Altro inciampo, le liste d’attesa chilometriche che spingono dai privati. Infatti, il settore convenzionato (2,8 miliardi) e quello totalmente privato (3 miliardi) assorbono quasi 6 miliardi l’anno. Le colline del prosecco sono patrimonio Unesco? Ecco la legge che consente di costruire alberghi diffusi tra i vigneti. Zaia ottiene i Mondiali di sci Cortina 2021 e le Olimpiadi 2026? Ambientalisti sul piede di guerra perché la montagna è stata sbancata a colpi di dinamite. E, per finire, la Pedemontana, opera da 2,5 miliardi in ritardo di anni e che rischia di ingoiare un mare di soldi.
Giuseppe Pietrobelli
Friuli-Venezia Giulia - La geniale idea di Fedriga: un muro anti-migranti al confine. Un muro anti-migranti lungo il confine con la Slovenia. Era l’idea – poi, pare, tramontata – del governatore Massimiliano Fedriga, che pensava così di sistemare i flussi migratori provenienti dall’Est Europa. Di pochi giorni fa invece è la commemorazione durante il Consiglio Regionale di Bettino Craxi, di cui ricorre il ventennale dalla morte: la 127esima seduta d’Aula s’è aperta col ricordo dell’assessore alla Cultura Tiziana Gibelli, che poi avrebbe anche definito l’ex leader Psi “uno statista”. Nei prossimi mesi dovrebbe poi arrivare una decisione della Corte Costituzionale in merito a una legge di Fedriga e soci, impugnata a settembre dal governo. Il provvedimento prevedeva di togliere fondi all’inclusione sociale per destinarli ai rimpatri (che però sono di competenza statale) e al contempo di limitare gli incentivi occupazionali esclusivamente a chi assume persone già residenti da 5 anni nella Regione.
Lombardia - Fontana è indagato insieme a un assessore e un consigliere. A maggio la Dda di Milano ha condotto una maxi-operazione (43 misure cautelari) che ha coinvolto i piani alti della politica lombarda, Regione compresa. Anche il governatore Attilio Fontana ha di che preoccuparsi, con i pm che lo accusano di abuso d’ufficio per la nomina di un suo ex socio in Regione. Nell’indagine è coinvolto pure il consigliere di FI Fabio Altitonante, per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio. Ma i guai sono anche per un assessore: Stefano Bruno Galli, responsabile dell’Autonomia e della Cultura, è indagato nell’inchiesta sul presunto riciclaggio dei 49 milioni di euro della Lega. In tutto ciò, la Lombardia ha anche grane politiche: il mese scorso il consiglio ha dovuto votare due volte “contro” la giunta, che aveva approvato un taglio del sostegno a circa 7.000 famiglie con disabili gravi. Negli stessi giorni, la Regione ha rinnovato per nove anni senza gara il contratto per il trasporto regionale a Trenord. La concorrenza può attendere.
Liguria - Meno parchi, meglio il cemento. Bankitalia chiede lumi su Toti. Gli ultimi guai di Giovanni Toti riguardano il suo movimento politico Cambiamo. Bankitalia ha infatti trasmesso un fascicolo alla Procura di Genova – senza indagati – per far luce su alcuni finanziamenti all’associazione Change, oltre 200.000 euro finiti in parte anche sui conti del presidente. Ora Toti si prepara alla campagna elettorale, ma dovrà fare attenzione agli sgambetti degli alleati. L’estate scorsa, ai tempi del governo gialloverde, fu tramite la ministra Irene Stefani che l’esecutivo spedì alla Consulta una legge della giunta ligure, la cosiddetta sfascia-parchi: 540 ettari sottratti ai più grandi parchi della Regione e 42 aree protette cancellate, oltre all’annullamento del progetto del nuovo parco del Finalese. D’altra parte la Corte Costituzionale si era già occupata di Toti e soci: nel 2018 bocciò la legge con cui la Regione aveva cambiato le regole per l’assegnazione delle case popolari, escludendo gli stranieri non residenti da almeno 10 anni in Italia.
Sardegna - Cemento libero sulle coste. E ora c’è anche la grana Air Italy. L’addio di Air Italy e l’incertezza sul futuro della continuità territoriale in Sardegna, a rischio di mancata proroga, sono solo le ultime immagini di un’isola alla deriva dopo dieci mesi sardo-leghisti. Christian Solinas va verso il secondo mese di esercizio provvisorio e non ha ancora presentato la Finanziaria 2020, ma ha trovato il tempo di esitare il nuovo piano casa, che se consentirebbe aumenti di volumetrie dal 20 al 30 % anche nelle cosiddette zone “F”, le aree costiere tutelate in modo stringente dal piano paesaggistico. Gli unici altri atti legislativi prodotti finora riguardano la moltiplicazione di incarichi e di enti, come le otto nuove Asl sorte dalle ceneri dell’Azienda sanitaria unica. Vengono poi resuscitati i Cda nelle agenzie e nelle società, aboliti nella scorsa legislatura. Infine, una legge ad hoc ha allargato a dismisura i requisiti per l’accesso agli incarichi dirigenziali fiduciari esterni all’amministrazione. 
Paola Pintus
Umbria - Da mesi in esercizio provvisorio. Ma sale la spesa per Tesei&C. Uno dei primi atti dell’éra Donatella Tesei porta la data del 4 dicembre: è approvato il bilancio provvisorio. Dopo un mese di screzi continui per la formazione della giunta, la presidente ha deciso di rinviare la patata bollente a fine febbraio. A dicembre era anche emerso il caso dell’ assessore alla Sanità, il veneto Luca Coletto, in passato condannato a due mesi di reclusione per il reato di “propaganda di idee fondate sulla superiorità e sull’odio razziale”. E a gennaio il presidente del Consiglio Regionale di FdI, Marco Squarta, ha polemizzato con Coletto invitandolo ad “attivarsi” per non aver ripristinato i fondi a favore dei disabili. La nuova giunta non ha cambiato nulla sui costi della politica, anzi. Secondo il riepilogo degli stanziamenti consultati dal Fatto , per i tre nuovi assessori esterni nel 2020 la giunta Tesei spenderà quasi il 50% in più: 381.600 euro contro i 254.400 dell’anno passato. 
Giacomo Salvini

domenica 22 marzo 2020

Medici Senza Frontiere al lavoro in quattro ospedali del lodigiano. - Fausta Chiesa

Medici Senza Frontiere al lavoro in quattro ospedali del lodigiano
Claudia Lodesani, infettivologa di Medici Senza Frontiere

Il team è composto da infettivologi, anestesisti, infermieri e logisti. La capo équipe Claudia Lodesani: «Lavoreremo insieme per aiutare a fronteggiare l’epidemia».

Parte nel lodigiano, epicentro dell’epidemia di Covid-19 in Italia, l’intervento gratuito di Medici Senza Frontiere in supporto alla task force pubblica contro il coronavirus. Attualmente sono una decina i medici già al lavoro negli ospedali di Lodi, Codogno, Casalpusterlengo e Sant’Angelo Lodigiano, che hanno cominciato oggi. Sono tutti medici italiani che non possono andare in missione all’estero per il Covid-19 e si sono messi a disposizione del loro Paese. L’intervento della ong medico-umanitaria, che nel 1999 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace, supporterà gli infettivologi degli ospedali nella gestione dell’epidemia. Tra Codogno e Lodi saranno anche riattivati una ventina di posti letto, già esistenti ma attualmente inutilizzati per carenza di personale rispetto all’afflusso straordinario di questi giorni.

Il team di Msf affiancherà medici e infermieri chiamati da altri reparti della struttura e insieme assisteranno i pazienti di coronavirus ricoverati. «Negli ospedali del lodigiano - dice Claudia Lodesani, infettivologa e presidente di Msf che coordina l’intervento Msf per il coronavirus in Italia e che presta lei stessa servizio in ospedale - abbiamo conosciuto medici e infermieri che da settimane lavorano senza sosta in una situazione di totale eccezionalità. Da oggi proviamo a dare il nostro contributo al loro grandissimo lavoro, per aiutare ad assistere i pazienti e fronteggiare insieme l’epidemia».

Il team di Msf attivo nella provincia di Lodi è composto da infettivologi, anestesisti, infermieri e logisti italiani, che porteranno la loro esperienza nella gestione di epidemie in diversi paesi del mondo in cui Msf lavora. «A Medici Senza Frontiere va il nostro più sentito ringraziamento», ha commentato Massimo Lombardo, direttore generale dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Lodi. «L’esperienza nella gestione di crisi in molte aree del mondo, la professionalità e soprattutto il cuore dei medici e di tutto il personale dell’associazione sono risorse preziose in questo momento; di contro l’esperienza innanzitutto clinica e organizzativa degli ospedali del Lodigiano sono un patrimonio che con orgoglio mettiamo a disposizione di Medici Senza Frontiere come di tutta la comunità scientifica». Le attività di supporto infettivologico si affiancheranno a tutte le principali azioni di prevenzione già messe in atto all’interno delle strutture per gestire i casi e contenere la trasmissione del virus.

Marco Ranieri coordinatore rianimazioni.

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Ha inventato il respiratore che si collega a due pazienti.


(ANSA) - BARI, 22 MAR - Il professore Marco Ranieri, dell'Università Alma Mater Studiorum di Bologna, colui che ha ideato un respiratore capace di collegarsi a due persone invece che a una, comincia da oggi a collaborare con la Regione Puglia.

Lo comunica il presidente Michele Emiliano.
"Il professore - dichiara Emiliano - rafforza da oggi la nostra squadra per affrontare l'emergenza Covid-19, con il compito di coordinare e integrare la rete delle terapie intensive. Lo ringrazio per la sua scelta e ringrazio l'Università di Bologna e il suo dipartimento di scienze mediche per averci concesso la sua collaborazione. Lavoreremo fianco a fianco per la lotta a questa malattia. La collaborazione sarà determinante anche per offrire alla Puglia l'esperienza che il medesimo sta facendo nel fronteggiare il Covid19 in Emilia Romagna potendo così anticipare le mosse che devono essere compiute nel nostro territorio". L'incarico è stato affidato nell'ambito di un più ampio accordo di collaborazione tra Regione Puglia e Dipartimento di scienze mediche e chirurgiche dell'Alma Mater Studiorum. 
Marco Ranieri è nato a Bari, dove si è laureato in Medicina e Chirurgia e si è specializzato in anestesia e Rianimazione. Ha studiato e lavorato a Toronto, per poi tornare a Bari come ricercatore. Ordinario dal 2002, ha diretto i dipartimenti di anestesia e rianimazione degli ospedali Molinette (Università di Torino) e Policlinico Umberto I (Sapienza Università di Roma). Dal 2018 è professore ordinario dell'Alma Mater di Bologna e dirige la terapia intensiva del Sant'Orsola di Bologna. (ANSA).

http://www.ansa.it/puglia/notizie/salute_welfare/2020/03/22/marco-ranieri-coordinatore-rianimazioni_ab2f6483-831b-4766-9644-b9c905c72334.html
Al sud prepariamo validissimi individui che poi vanno a lavorare al nord o all'estero perchè nella loro terra non trovano lavoro. Sarà colpa del clientelismo sfrenato che vige nei palazzi dove si puote ciò che si vuole? O del do ut des?
C.

La giovinezza resta nei nostri cuori.

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Questa foto, con la trasposizione riprodotta, mi è personalmente cara, perché riproduce ciò che penso, ciò che sento, ciò che provo.
Con il passare del tempo, fuori, esteriormente, cambiamo aspetto, ma nel nostro intimo restiamo i bambini e i giovani che eravamo.
Certo, non possiamo più salire le scalea due gradini per volta, ma possiamo sempre sognare di farlo, non possiamo più ballare il rockandroll, ma possiamo sempre sognare di ballarlo, basta chiudere gli occhi e ascoltare la musica.
Cetta

Coronavirus, Russia invia medici in Italia.

Coronavirus, Russia invia medici in Italia

Le forze aeree russe sono pronte a inviare in Italia squadre di virologi militari ed equipaggiamenti medici per la lotta al coronavirus, su istruzioni del presidente Vladimir Putin. A quanto scrive l'agenzia stampa russa Itar Tass, il leader del Cremlino ha telefonato ieri al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per discutere degli aiuti. Il 21 marzo era stato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu a parlare con il collega Lorenzo Guerini.

Shoigu ha già dato ordine per la creazione di un gruppo aereo per "l'urgente" invio di aiuti per l'Italia nella lotta al coronavirus a partire da oggi. "Appena l'Italia sarà pronta, gli aerei da trasporto dell'aviazione militare russa invieranno otto squadre mobili di virologi e medici militari, veicoli per la disinfezione con aerosol di mezzi di trasporto e territori, così come equipaggiamento medico", riferisce il ministero russo della Difesa. L'Italia, si legge, ha confermato la disponibilità ad accettare gli aerei militari russi.
Guerini, aggiunge la Tass, "ha ringraziato la Russia per aver prontamente fornito aiuto per lottare contro la pandemia nell'ambito di un accordo fra Conte e Putin". Nella telefonata con Conte, ha detto il portavoce del Cremlino, Putin ha rassicurato sulla prontezza russa di fornire gli aiuti. Oltre al materiale e i dispositivi mobili disinfettanti, trasportati su camion Kamaz, vi sarà anche l'invio di specialisti russi per offrire assistenza nelle zone più colpite dall'epidemia.

Ieri sono andato da mio figlio. - Ettore Zanca

Risultato immagini per l'amore di un padre verso il figlio

Mi sono portato la mia brava documentazione per dimostrare che ero giustificato a uscire. Il mio "ricorso per separazione" che mi autorizzava proprio quel giorno e ho avuto un controllo.
Ne ho approfittato per fare la spesa. In tutto dieci minuti, temevo peggio, in cui tra l'altro con molta gentilezza e senza isterie un po' di noi in fila hanno avvertito delle coppie che insieme non potevano entrare o rischiavano una sanzione.
Quando sono arrivato da lui abbiamo parlato a distanza. Insieme alla mamma in questo triangolo surreale in cui eravamo i lati lontani, abbiamo spiegato quanto tempo secondo noi ci vorrà perché tutto finisca e che forse andrà più a lungo di quanto si era preventivato. Per un attimo si è sconfortato all'idea che potrebbe dover dare gli esami in collegamento video.
Abbiamo sdrammatizzato. Gli ho fatto un po' di battute, gli ho detto "credi che non mi manchi tu, o Linda, o litigare con mamma di presenza?".
Gli ho detto che capivo il suo disappunto, che c'era gente che aveva condizioni più difficili, ad esempio i malati in ospedale che riferiscono ai dottori messaggi da portare ai familiari. Che purtroppo questa malattia non consente contatti con l'esterno nemmeno quando si muore.
Gli ho parlato di Bergamo, dei carri militari con le bare. "Se ti dico tutto questo è perché voglio che tu non abbia una visione del mondo distorta". È un ragazzo come tutti, non è più speciale, non mi frega di farlo apparire un piccolo genio o inventarmi frasi di dialogo da mitomani solo perché così si suscita approvazione. Sono solo un padre che non capisce cosa cazzo sta succedendo nel buio e nel frattempo prova a descrivere tra un lampo di luce e l'altro, questa realtà al proprio figlio.
Ma una cosa che è successa non me la scorderò mai finché campo. E ha incrinato molto del mio realismo ottimistico a oltranza di questi giorni. Non facili anche per cose fastidiose da un punto di vista personale.
Poco prima di andare via, lui si è alzato dal suo posto, ed è venuto a braccia aperte verso di me. Ho capito che si era distratto, non aveva più pensato che dovevamo stare lontani. L'ho fermato. Gli ho detto "che fai? No, non puoi". Solo così. Lui è riemerso da qualcosa. Come se gli avessero spezzato una scena che voleva diversa. Ha detto "ah già". Ed è tornato indietro.
Io sono sceso con un groppo in gola. È la prima volta che mi rendo conto che ho rinunciato a una cosa che volevo davvero per il bene altrui. Non quelle decisioni che le prendi o non le prendi fa lo stesso, al massimo sei una merda. No. Proprio dire "è per il tuo bene".
I miei mi hanno insegnato che "ti voglio bene" significa "voglio il tuo bene". Sarà una cazzata e per ora c'è molto, molto di peggio da passare, ma chissà perché, il valore di questa frase mi è arrivato come uno schiaffo. E cazzo se per un attimo ha fatto male.



I miei mi hanno insegnato che "ti voglio bene" significa "voglio il tuo bene".
Riporto il post di un padre che va a trovare il figlio, è tutto da leggere, ma io l'accento lo pongo su una delle sue ultime frasi, quella scritta qui sopra. In quella frase è racchiuso il senso del vero amore verso gli altri.
Grande Uomo, grande amore.
Cetta.