lunedì 23 maggio 2011

Il vecchio e il premio. - di Vittorio Zucconi


Scoppiano polemiche attorno al Premio Hemingway assegnato quest’ anno al direttorefoto_hemingway del “Giornale” Alessandro Sallusti che, travolto dalla vanagloria, lo descrive come “forse il più prestigioso riconoscimento nella nostra professione”. Bum. Naturalmente esagera, cosa che ha una certa tendenza a fare come noi tutti giornalisti e ho qualche dubbio sul fatto che Sallusti faccia la stessa professione di altri vincitori nell’ albo d’oro, come Montanelli, Brera, Mo, Biagi, Fattori, Bettiza et al., ma i premi letterari e giornalistici non vanno mai presi troppo sul serio, specialmente da chi li vince. Vale per essi un saggio e cinico detto americano che non tradurrò per non offendere le novizie Carmelitane, affidandomi alla perfetta conoscenza dell’inglese che anni di governo berlusconiano (quello delle tre “i”, Internet, Impresa, Inglese, remember?) hanno sicuramente diffuso nella Penisola: “Literary and journalistic prizes are like hemorroids. Every asshole will get one sooner or later”. L’assegnazione del 2011 ne è soltanto la conferma.



Nessun commento:

Posta un commento