venerdì 5 ottobre 2012

Corteo studenti: scontri e feriti a Torino. Tensione a Milano. Roma, protesta al Miur.

Corteo Studenti


Contro l’austerity imposta dal governo, ma anche contro il sistema politico e gli sprechi. E’ partito questa mattina “l’occupy-casta” degli studenti italiani. Un evento che sembra una prova generale del “No Monti day” convocato per il 27 ottobre. Foto del premier bruciate in piazza a Torino, rogo di tessere elettorali a Palermo: in tutta Italia la protesta segue il doppio binario governo-casta. E gli scontri non mancano. Cinque studenti contusi (e 15 fermati) nel capoluogo piemontese, dopo le cariche delle forze dell’ordine. Tensione a Milano, dove la protesta si è concentrata anche su Palazzo Lombardia, centro del potere formigoniano. Altri feriti, questa volta tra gli agenti di polizia, a Roma, dove la protesta si concentra nella zona della sede del Miur. “Da cittadino noto che le posizioni di chi manifesta il proprio dissenso sono tanto più forti quando non sono accompagnate dalla violenza contro cose o persone, ma sono capaci di incanalarsi in una proposta”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, riferendosi agli scontri avvenuti durante le manifestazioni degli studenti in varie città.
TORINO – Cinque studenti – secondo la questura – sono rimasti contusi nel corso dell’azione di dispersione del corteo in via XX Settembre. Per uno di loro, che ha riportato una ferita lacero-contusa alla testa, è stato necessario l’intervento dell’ambulanza. La polizia ha fermato 15 manifestanti, tra cui gli stessi contusi, per identificarli, dopo che hanno effettuato un fitto lancio di fumogeni, uova e vernice contro alcuni negozi. Precedentemente gli studenti avevano imbrattato l’ingresso di un albergo nelle vicinanze della sede del Miur. Gli studenti in corteo a Torino sono arrivati sotto l’Università delle facoltà umanistiche, dove hanno fatto un sit-in e dopo diversi interventi hanno dato fuoco a delle foto dei volti del premier Mario Monti, dei ministri del Lavoro Elsa Fornero, dell’Istruzione Francesco Profumo, del presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota e del sindaco di Torino Piero Fassino. La manifestazione si avvia alla conclusione.
MILANO – Due cortei in città, uno dei quali diretto alla sede del potere regionale. Alcuni fumogeni sono stati lanciati di fronte alla Sede Siae e scritte e volantini sono stati apposti sulle vetrine di una banca durante il corteo degli studenti delle scuole superiori e delle Università a Milano, indetto contro “il progetto di privatizzazione e la politica dell’istruzione pubblica del Governo”. I ragazzi sono prima andati di fronte alla sede Siae, la società per i diritti d’autore, poi all’angolo con via Mercato, hanno riempito di scritte e volantini l’agenzia Intesa Sanpaolo. L’intera zona è stata isolata dalle forze dell’ordine: si è visto passare più volte anche un elicottero per controllare la situazione. Di conseguenza in parti del centro di Milano il traffico è andato in tilt. Qualche momento di tensione al corteo degli studenti milanesi che si è diretto verso Palazzo Lombardia. Qui, all’altezza di Melchiorre Gioia, sono stati lanciati fumogeni e uova. Ed è partita anche qualche pietra.
ROMA – La testa del corteo degli studenti romani che protestano contro i tagli alla scuola ha raggiunto il ministero dell’Istruzione in viale Trastevere. Diverse le linee bus deviate o limitate, pesanti i disagi al traffico. Momenti di alta tensione a Porta Portese, dove gli studenti hanno cercato di sfondare un cordone della polizia che bloccava via Portuense. Gli incidenti si sono verificati quando un gruppo di ragazzi ha tentato di sfondare uno sbarramento di agenti per deviare il percorso e questi ultimi hanno effettuato una carica di ‘contenimentò dopo che era iniziato un lancio di pietre da parte dei ragazzi. Contusioni per quattro poliziotti. Blitz degli studenti del Blocco studentesco anche su un balcone sovrastante l’altare della Patria: una gigantografia di Monti in “versione vampiro” con la scritta “baroni” è stata esposta dai ragazzi su uno striscione calato dal tetto al di sopra delle colonne dell’altare, da un balcone del museo Vittoriano che affaccia su piazza Venezia.
NAPOLI – Alcuni grossi petardi sono stati fatti esplodere durante il corteo degli Studenti Autorganizzati della Campania in corso a Napoli. In piazza circa 4-500 giovani, tra cui studenti delle scuole medie superiori di Napoli e provincia. Urlati sloga contro la riforma della scuola.Corteo degli Studenti Autorganizzati della Campania a Napoli per protestare contro la riforma del settore Scuola. Il corteo saluterà la nave ‘Estellè di Freedom Flotilla, ora a Napoli, e diretta a Gaza nel tentativo di rompere l’embargo. 
PALERMO - Un lungo serpentone formato dagli studenti di gran parte degli istituti superiori palermitani ha attraversato la città. Durante tutto il corteo cori e cartelli contro il governo Monti. “Siete bravi solo a tagliare”; “la riforma fatela davvero libri di testo a costo zero” alcuni degli slogan più gettonati. Ma la sorpresa arriva a conclusione della manifestazione, davanti la sede della presidenza della regione, quando tra l’applauso dei migliaia di studenti sono state bruciate un centinaio di tessere elettorali sotto lo striscione “nessuna fiducia nella casta”.



2 commenti:

  1. Alessandro Guiari:
    A TUTTI COLORO CHE SI SCHIERERANNO nel "PERBENISMO", CONDANNANDO GLI STUDENTI che, forse, se solo controllati e NON PICCHIATI, non avrebbero esercitato ALTRO CHE IL LORO DIRITTO DI PROTESTARE SENZA VIOLENZE,

    AUGURO DI CUORE DI PERDERE IL LAVORO, DI ESSERE ESPRORIATI DI TUTTO PERCHE' NON CE LA FANNO A PAGARE TASSE E BOLLETTE e, NEL MOMENTO IN CUI PROTESTERANNO PER LE INGIUSTIZIE PATITE, SIANO BATTUTI A MANGANELLATE DAI POLIZIOTTI che, da veri IMBECILLI, non CAPISCONO CHE ANCHE LORO SONO NELLA SABBIA MOBILE COME CITTADINI E GENITORI.

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  2. Cettina de Giosa:
    I ragazzi sono il nostro futuro, la nostra speranza, e chi gli manda contro le forze dell'ordiine commette un crimine del quale si troverà a pagare le conseguenze. E', inoltre, un paradosso che le forze dell'ordine, pagate da noi, difendano chi ha creando disagi.
    A Palermo i ragazzi hanno bruciato le tessere elettorali al grido di "nessuna fiducia nella casta".

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