18maggio. L’Italia esce dal lockdown. La Merkel cede sugli Eurobond e con Macron propone alla Commissione un Recovery di 500 miliardi a fondo perduto. Restano da convincere i frugali del Nord.
20 maggio. Renzi, Salvini e i giornaloni continuano a combattere il governo che si batte in Europa: due mozioni di sfiducia a Bonafede (poi respinte) per i detenuti scarcerati (dai giudici).
27 maggio. Von der Leyen sposa la proposta dell’Italia e degli 8 alleati: un Next Generation Eu da 750 miliardi (500 di sussidi e 250 di prestiti).
Giugno. Le destre, Renzi incluso, e i giornaloni all’assalto di Conte perché invita le parti sociali e la società civile agli Stati generali a Villa Pamphilj per discutere del futuro Recovery Plan. Bonomi (Confindustria) ordina “un governo diverso”. Folli (Repubblica) sprona il Pd al “ritiro dei ministri dal governo” e auspica la “caduta” di Conte con “una crisi sociale fuori controllo nei prossimi mesi”. Damilano (Espresso): “Ignorati Generali”, “Stati Nervosi”, “occasione mancata”, “giochi di palazzo”. Merlo (Repubblica): “È il Papeete del Contismo”. Giannini (Stampa): “Il Truman Show di Conte”. Polito (Corriere): “L’enfasi da Re Sole dell’avvocato del popolo”. Giornale: “Inizia il dopo Conte”. Purtroppo i sondaggi gli tributano il record di consensi del 65%, mai raggiunto da un premier negli ultimi 25 anni.
19 giugno. Nel Consiglio europeo i 27 leader discutono per la prima volta degli Eurobond. Fissano l’appuntamento decisivo al 17 luglio a Bruxelles. Conte parte per un tour nelle capitali europee per incontrare lo spagnolo Sánchez, il portoghese Costa, l’olandese Rutte e la Merkel. La stampa italiana tifa contro l’Italia. Rep: “Il governo punta al Mes. Lo chiederà a luglio con Spagna e Portogallo”. Messaggero: “Conte prepara il sì al Mes (né l’Italia né alcun altro Paese chiederanno il Mes). Verità: “L’Europa fa cucù a Giuseppi”, “Il fallimento che coinvolge il Quirinale”, “Flop annunciato di Conte”. Giornale: “L’Ue sbugiarda il Conte millantatore”, “Conte vende un’Italia falsa. Ma l’Europa non abbocca”. Senaldi (Libero): “Conte pensava di avere già in tasca 200 miliardi. Peccato che mezzo continente lo detesti… Prestereste dei quattrini a un signore che ha più soldi in banca di voi ma sta per fallire?”. Rep: “Sognando Draghi”. Corriere: “Il gelo Merkel-Conte”. Messaggero: “Scontro Merkel-Conte”. Verità̀: “Conte inizia il suo tour in Europa rimediando solo porte in faccia”. Mieli (Corriere): “Conte si appalesa come uno dei più straordinari illusionisti della storia. Ipnotizzata la sua maggioranza, annuncia, dice, si contraddice, rinvia alla fine, poi ricomincia riportandoci al punto di partenza”. Verità: “Giuseppi punta tutto sul Recovery, ma Merkel gliel’ha già smontato. Saranno 500 miliardi e non 750”. Giannini (Stampa): “Dopo il velleitario tentativo di Villa Pamphilj”, Conte vuole “prorogare i suoi ‘poteri speciali’” (lo stato di emergenza che non sfiora neppure i poteri del premier), “ridotto la Camera a votificio” e “lo stato di emergenza si configura come ‘stato di eccezione’”. Libero: “Accattonaggio. Conte chiede l’elemosina. Col cappello in mano”.
15 luglio. Antivigilia del Consiglio Ue straordinario. Folli (Rep): “Una stagione al tramonto”: “Nell’ottobre 2011 un episodio ‘umiliante’ segnalò la perdita di credibilità di Berlusconi e del suo governo in Europa… I sorrisi ironici che Merkel e Sarkozy si scambiarono, seguiti dalle risate in sala, produssero sconcerto in Italia… Berlusconi fu indotto a dimettersi… A Berlino è accaduto qualcosa che sembra suggerire una certa analogia con quel lontano episodio al termine del colloquio Merkel-Conte. Nessun sorrisetto, ma sembra prevalere di nuovo la sfiducia verso chi governa in Italia… L’assetto politico di Roma suscita crescenti dubbi tra i partner… Autostrade può essere l’incidente su cui il governo inciampa. Una stagione politica si sta concludendo… L’esaurimento del Conte-2 è sotto gli occhi di chiunque voglia vedere”.
17 luglio. Inizia il vertice a Bruxelles. Rep punta tutto sul fallimento dell’Italia: “Sul ring europeo con le mani legate”, “L’Italia non potrebbe arrivare peggio preparata al vertice europeo… La debolezza politica di Conte è un altro elemento di vulnerabilità per l’Italia. Qualsiasi impegno che il premier potrà pronunciare sarà sempre visto col beneficio del dubbio sulla durata del governo… Il sovranismo economico riscoperto da Conte è stato, forse, l’errore più grave di tutti. Alla Merkel che suggeriva di prendere in considerazione il Mes, il nostro premier ha risposto: i conti in Italia li faccio io. Sbagliato”; “Difficilmente Conte la spunterà”: se va bene, il Recovery sarà segato a “580-600 miliardi” e lui, “per non tornare sconfitto su tutto, punta almeno a 650”.
18 luglio. Dopo il primo giorno di trattative, la stampa di ogni Paese sostiene il proprio governo nella più dura battaglia dalla nascita dell’Europa unita, quella italiana continua il tiro al premier. Rep: “Ue, l’Italia all’angolo”, “Processo all’Italia. L’Olanda guida l’accusa: ‘Non ci fidiamo più” (la sede di Fca, padrona di Rep, è in Olanda). Giornale: “Conte Dracula. In Europa rischiamo di restare a secco”. Libero: “L’Ue non dà i soldi perché non si fida di Conte. Voi al suo posto cosa fareste?”. Verità: “La Merkel ci usa per la sua partita. Ci concederà poche briciole”. Certo, come no.
(2 – continua)
ILFQ
Nessun commento:
Posta un commento