La guerra continua fra una strage e l’altra. Ma per fortuna sta per finire: oltre ad aver già perso la guerra, a essere solo al mondo e abbandonato da tutti, alla vigilia di un golpe e del default, Putin ha le ore, anzi i minuti contati. Così assicurano i bollettini medici che affiancano quelli militari sui giornaloni, della cui credibilità non abbiamo motivo di dubitare, specie quando scambiano i loro desideri per notizie. Dacché ha invaso l’Ucraina, gli hanno affibbiato una collezione di patologie da Guinness dei primati. Altro che il diabete di Mussolini, che illuse gl’italiani per ben 23 anni. Anzitutto Putin è “folle: nella sua mente una realtà parallela” (Valentino, Corriere). “Impazzito, gli resta un anno o forse tre” (Khodorkovsky, dissidente, Cnn). “Folle come Stranamore” (Fabbri, Giornale). “Mente instabile” (ibidem). “Da manicomio” (Ulickaya, Libero). “In delirio”, “staccato dalla realtà” (Zafesova, Stampa). “Stanco, vecchio e paranoico. E se Putin fosse malato? Ha qualcosa che non va”, “non è più lui”, è “terrorizzato dal Covid” (Casadio, Domani). “Malato? Invecchiato? Sofferente? Fatalmente intaccato dalla morte”, “uccide i suoi figli due volte” (Recalcati, Stampa, qualunque cosa voglia dire). “Ossessionato e paranoico” (Littell, Corriere), forse perché era “un bambino povero e ribelle” (Valentino, Sette-Corriere), “un piccolo selvaggio, randagio e affamato” (Merlo, Rep) nonché “tassista abusivo” (Losito, Domani). “Un grande infelice” (Onfray, Stampa). “La sua arroganza serve a nascondere una paura profonda” (Ammaniti, Corriere). “Ossessionato dal video dell’uccisione di Gheddafi: ha passato ore e ore a guardarlo e riguardarlo” (intervista di Fubini a un politologo bulgaro, Corriere).
“Il gonfiore del viso, il problema a un gamba, la fatica a muovere un braccio e il lungo isolamento fisico” (Mastrolilli, Rep). “Sta morendo di cancro all’intestino” (Daily Star e Daily Telegraph). “Gonfiore e scatti d’ira. Sono i farmaci e gli steroidi per il tumore” (Sabadin, Messaggero). Senza dimenticare “la demenza o il Parkinson”, a piacere (Martinelli, Stampa). E i “problemi alla colonna vertebrale per pregressi traumi sportivi, o una neoplasia al midollo spinale compatibile con difficoltà deambulatorie e irrequietezze posturali”, senza contare “down depressivo ed esaltazione maniacale” (Modeo, Corriere). “Cancro alla tiroide, visitato 135 volte da un oncologo” (Castelletti, Rep). “Cancro che cura con i clisteri” (Libero). Ma “può anche essere il diabete” (Gazzaruso, endocrinologo, Giornale). Gli mancano: l’alopecia, sennò lo invitavano agli Oscar; l’uveite, per non ingelosire Silvio; la filossera e l’allergia all’ossigeno, perché non ama Woody Allen. Ma siamo poi sicuri che non sia già morto?
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