mercoledì 2 marzo 2016

Trasferirsi a Tenerife o altre isole Canarie: ecco a chi conviene davvero! -


Decidere di trasferirsi in una nuova nazione, ricominciare una nuova vita lontano dai propri affetti e dalle terre dove siamo nati e vissuti è una scelta che va oltre agli aspetti meramente economici. Entrano in ballo i gusti, le esigenze ed i desideri di ciascun individuo. 

C’è chi preferisce fare l’operaio in Germania, con uno stipendio di 1.800€ netti, concentrando la propria attenzione sul solido welfare tedesco e su altri aspetti positivi della Germania, e chi preferisce guadagnare la metà, però vivere in un’isola come Tenerife, Gran Canaria o Fuerteventura, dove passi dieci mesi all’anno il maglietta e calzoni corti. Uno stile di vita più votato verso la natura che verso gli ottimi servizi della Germania. Sono scelte di vita e valutazioni personali, che influiscono sulla decisione.
Ma ci sono alcune categorie di persone che ottengono dei benefici maggiori, rispetto ad altre, andando a vivere in un determinato luogo.
Oggi analizzeremo le aspettative che possono avere alcune categorie di persone che intendono trasferirsi alle Canarie. Valuteremo ogni categoria con un punteggio da una (*) a cinque stelle (*****) e cercheremo di spiegare il motivo di tale valutazione.

Iniziamo dai pensionati:

Valutazione: *****


Le isole Canarie, ed in particolar modo Tenerife, sono una meta molto attraente per i pensionati italiani, ed in particolare per quelli che vivono in zone dove il costo della vita ed il valore degli immobili è più alto.
Trasferendosi alle Canarie, la pensione viene sottoposta alla tassazione locale, e questo generalmente comporta un immediato aumento della stessa nell’ordine del 15-20%. Per esempio una pensione di 750 euro, alle Canarie aumenta a 900€
Il costo della vita è sensibilmente più basso che in Italia, sopratutto se si sceglie di vivere in una zona non turistica. Ovviamente nelle zone turistiche il valore degli immobili è più alto, così come fare la spesa al supermercato o in altri negozi è più costoso. Basta spostarsi di una decina di km dal mare, ed i prezzi diminuiscono, nel caso degli affitti, anche del 50% a parità di caratteristiche.
Il sistema sanitario locale è valido, ed i tempi di attesa, pur non sempre brevissimi, sono comunque più brevi di quelli delle città italiane, dove per un esame è necessario aspettare svariati mesi! Per una maggiore copertura è possibile integrare la seguridad social con una assicurazione privata, che non hanno costi esorbitanti e permettono di rivolgersi agli specialisti senza passare dal medico di famiglia, e altri servizi, anche in base al costo.
Il sud di Tenerife ha fatto molto, negli anni, per abbattere gli ostacoli e le barriere architettoniche ai disabili. La vita tranquilla, la poca criminalità e la sensazione di tranquillità che l’isola infonde in turisti e cittadini è l’ideale per chi cerca una vita tranquilla e serena.

Imprenditoria privata: Valutazione: ***


La maggioranza degli italiani che ha avviato un’attività autonoma sull’Isola, ha aperto ristoranti, bar e altre attività legate al settore alimentare. Che inizia ad essere veramente saturo. Sono molte le attività che chiudono dopo pochi mesi dall’apertura, e molto spesso i sogni di gloria ed i buoni propositi si smaterializzano dinnanzi alla nuda e cruda realtà: i turisti non mancano, ma spendono davvero poco, sempre meno. La maggioranza di loro giunge sull’Isola con pacchetti all inclusive, mangiano nelle strutture alberghiere e si concedono mediamente pochi extra.
Questo ovviamente non preclude la possibilità di aprire attività di successo, ma è bene fare i conti con la realtà. Sconsiglio vivamente di fare scelte affrettate, prima di concludere qualsiasi affare, passate almeno tre mesi sull’Isola, meglio sarebbe sei mesi, se potete permettervelo. Non cedete al fatto che “se non concludiamo ora lo farà qualcun’altro e non ci ricapita occasione” perché i locali in vendita sono davvero molti, e prendervi un periodo, scrutando la città, le zone, etc. vi permetterà di fare una scelta migliore ed evitare di prendere in carico un locale fallimentare, da mollare dopo pochi mesi rimettendoci migliaia di euro.
Sarebbe una gran cosa, e potrebbe funzionare, cercare di fare qualcosa di diverso, magari considerando anche i gusti dei turisti inglesi, tedeschi e quelli locali. Evitate di fare il solito ristorante italiano, con i soliti piatti e pietanze, proponendo anche gli stessi piatti (come il pollo con le patate) che offrono i ristoratori canari, spesso con una differenza di prezzo del 30%
Le prime settimane a Tenerife, attratto più dalla voglia di chiedere qualche informazione, che dal cibo, ho pranzato o cenato in ristoranti italiani i quali difficilmente rivedranno i miei soldi. Non perché sono pessimi, ma semplicemente perché c’è di meglio, a prezzi più bassi. E’ il mercato, bellezza.
Se dovete aprire un locale con le caratteristiche di cui sopra, pensateci bene e poi non fatelo!!! Se invece avete un’idea originale, o intendete investire in altri settori, dopo aver valutato bene il mercato, c’è sicuramente la possibilità che facciate bene. Per avere successo dovrete però cercare di fidelizzare la clientela, e per farlo dovete offrire qualità al giusto prezzo. 
Fidelizzare la clientela in un contesto come quello di Tenerife è FONDAMENTALE. Questo perché oltre ai residenti, sono moltissime le persone che passano alcuni mesi dell’anno sul posto, o comunque tornano almeno una volta all’anno, per un paio di settimane. Fare in modo che tornino nel vostro negozio/ristorante, è non solo importante, ma necessario. Nel giro di qualche anno, il vostro locale riempirà sempre più tavoli al giorno grazie alla buona reputazione, ai clienti che tornano, a quelli a cui viene consigliato il Vostro locale.
A Los Cristianos ho avuto modo di “provare” diversi locali. In un ristorante italiano ho mangiato mezzo pollo con le patate arrosto: ho preso una birra piccola e un caffè. Mi sono alzato, sazio e soddisfatto della qualità delle pietanze, e ho pagato 6,50€ per il pollo con le patate, 1.50€ la birra e 1€ il caffè. Totale 9€. Le stesse cose, alcuni giorni dopo le ho mangiate in un ristorante canario. Mi sono alzato altrettanto sazio e soddisfatto, ma arrivato alla cassa ho dovuto scucire 4,50€ per il mezzo pollo con le patate, 1€ per la birra piccola (della stessa marca!) e 90 centesimi per il caffè. Totale 6.40€ con un risparmio di 2.60€, che su una cifra simile, non è poco.
Mezzo pollo con le patate, anche a Roma lo trovi a 6,50€; è un prezzo che in Italia è da considerare equo. Un’azienda italiana però paga molte più tasse rispetto ad un’azienda con sede alle Canarie! L’azienda italiana paga un buon 50% minimo, contro il 20% di quella canaria, e anche il costo del lavoro è più basso. Se un ristoratore canario riesce a praticare tale prezzo, perché dall’italiano, che paga le medesime imposte, costa di più? Perché è più buono? No, perché l’italiano probabilmente si sente più furbo 😀 e invece signori, è un coglione, permettetemi, perché magari guadagna di più su ciascun piatto venduto, ma non fidelizzerà molti clienti, a beneficio dei concorrenti, che certamente su ogni piatto guadagneranno meno, ma globalmente sicuramente molto di più!
Si chiama lungimiranza. Ovviamente non tutti i ristoranti/negozi gestiti da italiani sono più cari, ma sopratutto nel settore ristorazione, vi assicuro che spesso è così.
Se le attività chiudono pertanto, è anche grazie alla scarsa lungimiranza degli esercenti, alcuni dei quali aprono allo sbaraglio provenendo da esperienze lavorative pregresse totalmente differenti. Ovviamente praticare dei prezzi più bassi, allineati a quelli della concorrenza, porta dei benefici nel ‘medio’ periodo. Un’attività ci mette del tempo per farsi un nome. Ma è con pazienza ed impegno, che si costruiscono progetti solidi e vincenti!
Ricapitolando, aprire un’attività alle Canarie non è tutto rose e fiori, e se una persona non valuta attentamente la situazione, il rischio di rimetterci è concreto.

Lavoratore dipendente: Valutazione: **



Due stelle: perché per ogni posto di lavoro c’è una concorrenza incredibile, tra cui quella di centinaia di italiani che ogni mese sbarcano sull’isola con il proposito di cercare lavoro, e ultimamente è diventata un’impresa ardua trovare lavoro, specialmente per chi non possiede nessuna specializzazione. Se parlate bene spagnolo, e magari anche inglese, le vostre chance di trovare un impiego nel settore turistico – cameriere, barista, commesso in primis – aumentano notevolmente.
Ci sono persone che sbarcano sull’isola e trovano lavoro la settimana successiva; altre che passano tre mesi sull’isola e non riescono a farsi assumere da nessuno. Anche un pizzico di fortuna non guasta nella vita.
Molto poi dipende dalle vostre finanze: se potete permettervi di trasferirvi sull’isola, prendere casa, magari iniziare un bel corso di spagnolo e cercare lavoro con discreta calma, anche nell’arco di sei mesi, avrete buone chance di finalizzare qualcosa. Al contrario, se venite per poche settimane, o per un mese, forse fareste meglio a godervi l’isola da turisti, perché l’impresa è davvero ardua. Ma non scoraggiatevi. Nella vita si deve pensare positivo e ci si deve credere. Pertanto se ve la sentite, provateci. Consapevoli del fatto che sarà dura.
Cercate di valorizzare le vostre esperienze lavorative pregresse. E se avete intenzione di trasferirvi all’estero nei prossimi mesi, mettetevi subito all’opera per imparare un po’ di lingua! E’ indispensabile.
Per chi conosce la lingua, e possiede delle qualifiche, o una discreta esperienza professionale in un settore (ovviamente ci sono professionalità più e meno richieste) mi sento di dire che ci sono sicuramente più chance di lavorare che in Italia. Di lavoratori “generici”, che non hanno esperienza o preparazione in niente di specifico e sono alla ricerca di “qualsiasi cosa” ce ne sono fin troppi… diventa dura la competizione.
STIPENDIO E CONDIZIONI DI LAVORO: Chi sbarca alle Canarie per cercare lavoro, almeno inizialmente, nella maggioranza dei casi finisce a lavorare in bar o ristoranti. Anche perché le alternative non sono poi molte. Generalmente vi sarà chiesto di lavorare 10-12 ore al giorno, sei giorni su sette, e vi sarà offerto uno stipendio di 800-1200 euro, che talvolta integrerete con le mance. Quello che c’è di positivo, è che con quello stipendio potrete vivere in modo dignitoso. E per approfondire questi aspetti, rimando alla testimonianza di un connazionale pubblicata ieri sul blog: Rinascere a Tenerife con 850 euro al mese! La storia felice di un giovane expat italiano
Se non vi interessa più di tanto il fattore climatico, la qualità della vita, e conferite maggiore importanza allo stipendio, l’Arcipelago delle Canarie non fa per voi. Poi ovviamente sono scelte personali.

Lavoro autonomo da casa e sul web: valutazione *****


Se lavorate da casa (programmatori, scrittori, copywriter, segretarie/impiegate che non lavorano in ufficio, etc) oppure se il vostro posto di lavoro è il web (piattaforme e-commerce, realizzazione siti web, webmaster e web designer, etc) le Isole Canarie sono probabilmente la meta che fa per voi.
Se lavorate da casa, o da un ufficio che non deve necessariamente essere ubicato in Italia, stabilendovi alle Canarie avrete molti vantaggi, ben oltre il fattore climatico e ambientale.
Per esempio un copywriter libero professionista, che redige testi su commissione in cambio di un cachet, che lavori a Milano, a Londra, oppure a San Isidro (Tenerife) riceverà il medesimo stipendio. Facciamo di 1.000€: con questa cifra a Londra muori di fame, a Roma sopravvivi, a Tenerife vivi bene. A Londra con 450£ al mese affitti una stanza a Leyton, in Zona 3, a Roma con 500 euro affitti un monolocale in periferia, mentre a San Isidro con 350 euro affitti un bilocale con terrazza, spese comprese.
Inoltre i liberi professionisti alle Canarie pagano molte meno tasse rispetto all’Italia: una differenza molto importante. Un webmaster che realizza un sito web e incassa una fattura di 2.000€ pagherà il 20% di tasse, e non il 40-50% e oltre.
Per questo motivo, liberi professionisti di tutta Europa, e non solo, si sono stabiliti alle Canarie. Se la vostra attività ha queste caratteristiche, vale la pena pensarci seriamente.

Aprire un’impresa con almeno 5 dipendenti: valutazione *****


Se decidete di aprire un’azienda che impiegherà almeno 5 lavoratori, e investirà almeno 100.000€ in immobili alle Canarie nei primi 2 anni, avrete accesso allo ZEC – “Zona speciale Canaria” e pagherete solo il 4% di tasse, con ulteriori benefici fiscali quali l’esenzione IGIC (sarebbe l’IVA delle Canarie, fissata al 7%) e sulle importazioni.
Un trattamento fiscale senza rivali in tutta l’Europa, che compensa ampiamente lo svantaggio logistico relativo alla posizione delle isole, lontane dal resto d’Europa. Si tratta di una misura eccezionale intrapresa per attirare investitori esteri, e creare posti di lavoro.

Fuggire all'estero per evitare la pressione del fisco. - Luca Romano




Ecco come aumentare il proprio assegno mensile e il proprio potere d'acquisto evitando il fisco italiano e vivendo in luoghi esotici.

L'imposizione fiscale è oramai al 50% e tra i nostri conti corrente continuano a fischiare i venti di una possbile patrimoniale.
Come riporta Libero, citando dati di cui anche il Giornale scrisse qualche tempo fa, il 65% dei pensionati emigra in Paesi esterni per evitare la pressione fiscale e "aumentare" il proprio assegno mensile grazie a particolari regimi fiscali. 
Tra questi, la Thailandia, un paese con il miglior rapporto qualità prezzo del mondo. Inoltre permette anche di ricevere un particolare visto per gli over 50 anni che abbiamo fedina penale pulita, non presentino nessuna malattia infettive e che abbiano, infine, un conto bancario di 20.000 euro, con il doppio potete comprarvi una villa sul mare. Oltre a queste agevolazioni, Bangkok vanta un sistema fiscale molto conveniente.
Gli italiani però preferiscono Spagna Portogallo. Quest'ultimo sta diventando una vera e proprio Mecca. Infatti, esiste una legge che permette lo status di "residente non abituale" (almeno 183 giorni trascorsi nel paese), e che fa evitare di pagare le tasse per 10 anni. Infatti, la pensione sarà incassata al lordo, che sommato a un costo della vita pari alla metà di quella dell'Italia comporta un notevole vantaggio per tutti i nonnini italiani e non. Insieme alla Spagna, vanta un buon sistema sanitario e la problematica in meno di avere una assicurazione come succede per chi fa a risiedere in Thailandia. Non solo ma ha anche delle tasse dimezzate, e come se non bastasse nelle Canarie, sempre grazie al regime fiscale l'assegno della pensione risulta più alto del 15%. A sorpresa tra le mete più apprezzate spuntano anche Costarica e Bulgaria. Lo Stato dell'America centrale oltre ad avere particolari sconti per i cittadini over65, aumenta il potere d'acquisto del 35%. Mentre in Bulgaria si può vivere da nababbi con soli mille euro. Il medico di base è gratuito come in Italia, ma le medicine costano molto meno.

Zero tasse, mare e prezzi "ridicoli". Addio Italia: c'è il paradiso a 2 ore. - Ugo Bertone

Zero tasse, mare e prezzi


Niente tasse sulla pensione per i primi 10 anni se si diventa «residenti non abituali». È questa l’arma con cui il Portogallo ha attratto in questi anni migliaia di pensionari europei. Le regole sono semplici: basta vivere 183 giorni l’anno nel paese necessari per assumere lo status di «residente non abituale» e il gioco è fatto: per dieci anni la pensione è esentasse. L’Inps l’accredita lorda, come previsto dagli accordi bilaterali. E l’erario locale non effettua alcun prelievo.
Guadagna Lisbona (50mila aderenti al programma portano 2 miliardi di Pil l’anno, dice un report Deloitte). È felice il diretto interessato (mille euro netti di pensione italiana possono lievitare a 1.300 sulle rive dell’Atlantico). Il piano portoghese, pensato come una medicina contro l’austerità grazie all’arrivo di clienti di buon reddito viaggia a gonfie vele. Gli inglesi sono arrivati a centinaia. A fine 2015 oltre 5mila francesi, terrorizzati dalle tasse sul lusso di Francois Hollande, si trasferiranno verso sud nella nuova Terra Promessa previdenziale. E l’ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli, a Lisbona pochi mesi fa per una serie di conferenze, ha avuto la sorpresa di esser accolto da una pattuglia di giornalisti emigrati dopo la pensione sulle rive del Tago.
Non c’è da meravigliarsi: grazie alle agevolazioni la pensione può crescere del tutto legalmente del 30%. L’Inps accredita l’importo lordo, come previsto dagli accordi bilaterali. E l’erario locale non effettua alcun prelievo. E così, complice il passaparola cresce il numero degli interesstai all’esilio (quasi dorato) tra Oporto e Cascais.
«Attualmente riceviamo 20-30 richieste di chiarimenti al mese», rivela Marcello Menichetti della Camera di Commercio Italia-Portogallo. Ma l’appeal cresce, grazie alle testimonianze. «Io sono rinata - racconta Luisa Gaiazzi, 63enne ex impiegata - . A Roma con i miei 840 euro al mese faticavo a far quadrare i conti. In Portogallo, a parte la lingua su cui fatico un po’, mi sento una signora». I suoi 840 euro sono diventati 1.150. Non solo: «D’affitto pago il 25% in meno per un bilocale identico a quello che avevo al Prenestino, il paese è sicuro, la gente accogliente, il caffè costa 60 centesimi al bar».
E la cucina, tra baccalà e scaloppine al Madera, non fa rimpiangere troppo i sapori di casa. Anche perché, sia a Porto che a Lisbona, non mancano caffé e ristoranti made in Italy di buon livello.
Un vero affare, per giunta low cost. Le procedure d’espatrio costano attorno ai 400 euro, consulenza legale inclusa. Per ottenere il codice fiscale è sufficiente presentare un contratto d’affitto o l’impegno all’acquisto di una casa. Poi basta aspettare qualche settimana per completare le pratiche in Italia. Per la rabbia di Tito Boeri, il presidente dell’Inps che già da un po’ di tempo medita di tagliare la parte non contributiva della pensione.

martedì 1 marzo 2016

IL GIUDICE SCALIA E’ STATO ASSASSINATO DOPO UN INCONTRO CON IL PRESIDENTE OBAMA. - GORDON DUFF e IAN GREENHALGH



L’uccisione del Giudice Scalia dopo che alla Casa Bianca si era tenuto un confronto su dei files procurati dall’FBI.

Nota di Veterans Today:
Le rivelazioni sul ‘caso Allen’ che avevano dapprima portato a Scalia, stanno ora puntando l’intera galassia della famiglia Koch [1], nell’ambito della quale è compresa la ‘Federalist Society’ [2], operativa non solo nelle ‘Facoltà di Legge’ americane, ma anche nelle ‘Scuole Superiori’ e nella ‘Heritage Foundation’ [3].
Non sappiamo quando tutto ha avuto inizio, forse sotto il ‘Presidio’ di Michael Aquino e del ‘Tempio di Set’ [4], forse anche prima. Sappiamo che ci sono state migliaia di vittime fra i bambini di tutto il mondo. Non solo in America, ma anche in Belgio e in Olanda, dove molti bambini sono stati condotti alla schiavitù sessuale e alla morte.

Cos’è che trascina il ‘desiderio di potere’ verso comportamenti così dolorosi ed osceni? Accettando la ‘copertura’ dello ‘scandalo Franklin’ ci siamo aperti a tutto questo [5] ...

Scalia: cos’è realmente accaduto?
Antonin Scalia fu sorpreso di essere stato convocato alla Casa Bianca. Non era un uomo cui si potesse dare ordini e, soprattutto, non da parte del Presidente Obama. Egli era Antonin Scalia, il Giudice che ‘liberò’ le cause civili dall’immunità [presidenziale] aprendo la porta, in questo modo, a presidenze indebolite.
Era stato l’autore dell’impeachment contro Bill Clinton. Il Presidente Obama era a conoscenza di tutto questo e aveva ordinato all’FBI di organizzare delle trappole contro Scalia.

La caduta di Antonin Scalia fa parte della storia delle società segrete (operative in tutto il mondo) e dei rituali satanici (costituiti dagli abusi sui minori) che permeano Washington.
Quando Scalia, dopo l’incontro con il Presidente, lasciò la Casa Bianca – e appena prima di volare in Texas – aveva con sé una busta caratterizzata da un timbro riconducibile al computer che era stato sequestrato da un ‘agente speciale’ dell’FBI, Jeff Ross di Salt Lake City, Utah – o, quanto meno, è quello che alcuni informatori ci hanno detto.

Scalia lasciò la Casa Bianca portando con sé la prova schiacciante che avrebbe causato l’arresto, la condanna e l’impeachment di un Giudice della ‘Corte Suprema’ [egli stesso]: i files che contenevano i nomi delle vittime ed i dettagli sugli atti sessuali, sulle preferenze, sulle date e sui luoghi [degli incontri].
Tutto questo si trovava sul computer sequestrato da Ross. Quei files passarono gerarchicamente dal FBI al ‘Dipartimento di Giustizia’ e quindi alla Casa Bianca.

Una volta in possesso dei files, i ‘consiglieri politici’ [del Presidente] ci saltarono letteralmente sopra, vedendoci la possibilità sia di sfruttare la giustizia [ai loro fini] che di abbattere il Giudice Scalia (fatto molto importante), costringendo i conservatori ad accettare qualsiasi nomina proposta da Obama.

Quando Scalia arrivò a Houston insieme al compagno di viaggio C.A. Foster, noleggiò un aereo dopo aver rinunciato alla protezione della ‘US Marshall Service’ [6]. Foster dirige l’’Ordine di Hubertus’ ed è co-proprietario, insieme a John Poindexter, del ‘Cibolo Creek Ranch’, 25.000 e più acri utilizzabili gratuitamente da chiunque fosse un Giudice della Corte Suprema, o facesse parte di una lista di celebrità, come ad esempio Mick Jagger, o di miliardari. Tutti gli altri devono prima fare domanda.

Il punto cruciale della storia è capire come si è potuto arrivare a ​​Scalia. Secondo le nostre fonti, Scalia aveva fornito protezione ad una rete internazionale di pedofili ed è stato ucciso dagli ‘amici’ che aveva informato sulla natura del suo incontro con Obama e sul tragico destino in cui sarebbero incorsi: l’azione penale, la rovina, la ‘Citizen United’ messa a soqquadro [7].
Il meccanismo che Scalia aveva utilizzato per fornire questa protezione era la ‘Federalist Society’, che sceglie i Giudici di tutto il sistema giudiziario degli Stati Uniti. In questo modo qualsiasi sfortunato pedofilo si fosse trovato a dover affrontare un Tribunale, il Giudice sarebbe stato in ogni caso sotto il controllo di Scalia, rendendo così impossibile perseguire il reato con successo.

La ‘Federalist Society’ recluta e forma i candidati-Giudici in giovane età, quella del college. Cerca specificamente dei candidati caratterizzati da determinate ambiguità morali che possono essere utilmente sfruttate.
In questo modo stringe in una morsa il sistema giudiziario degli Stati Uniti, rendendolo idoneo a servire gli interessi delle grandi imprese, delle aziende corrotte, di Big Pharma, dei baroni del petrolio e del carbone.
E’ così che i loro interessi sono messi di volta in volta davanti a quelli del popolo, con il risultato che il nostro ambiente e il nostro corpo sono inquinati dai prodotti di queste aziende, avvelenati dall’aspartame e dagli OGM presenti nel nostro cibo e dalle tossine delle acque sotterranee (il caso dell’acquedotto di Flint, MI). Oppure, semplicemente, per permettere il ‘vecchio’ sfruttamento dei poveri, come nelle miniere di carbone del West Virginia e del Kentucky.

Scalia aveva incontrato i membri dell’’Ordine di San Hubertus’, il ‘santo patrono della caccia’ nei ranches per le vacanze dei milionari. Come sempre, nessuno ha identificato chi era presente quel giorno nel ‘Cibolo Creek Ranch’.
Sembra che i Giudici della Corte Suprema siano soliti passare il loro tempo con i cuscini premuti sul volto e che nessuno si ponga per questo delle domande – ma si tratta del Texas e, da quelle parti, hanno notoriamente delle regole proprie!
Ci è stato detto che i colloqui di Scalia in Texas siano andati più o meno in questo modo: “”Ci hanno in pugno, saremo tutti abbattuti a meno che non diamo loro quello che vogliono. Sono in possesso di tutte le carte, hanno in mano proprio tutto””.

Ma non c’è stata alcuna trattativa con la Casa Bianca. Quello che Scalia ha invece ottenuto – così ci è stato detto e diverse fonti lo hanno confermato – è stato un cuscino premuto sulla sua faccia e un funerale da eroe, quello cui il Presidente Obama si è rifiutato di partecipare.
Ora sappiamo il perché. Altrimenti, per un Presidente in carica, non partecipare al funerale di un pedofilo sarebbe stato impensabile.

Il caso di Stirling D. Allen
Il computer [sequestrato da Ross] apparteneva a Stirling David Allen, accusato e arrestato dall’FBI per lo stupro e la sodomia di un bambino, dopo un’indagine che aveva avuto inizio con un incontro tenutosi a Roma, Italia.
L’FBI sapeva di Allen già da un po’ di tempo. Avrebbe potuto arrestarlo fin dal 2014, ma era stato bloccato. Solo che non sapeva il motivo e nemmeno chi c’era dietro allo stop, almeno fino a quando il giudice Scalia è morto.

Dopo 9 giorni Allen è stato arrestato e la prove raccolte nei suoi riguardi hanno cominciato a fruttare oro. Allen è detenuto sulla base di queste accuse, con una cauzione fissata a 250.000 dollari.

Ci è stata mostrata una sua e-mail dove egli raccontava del suo incontro con l’Agente Ross, il 15 Gennaio 2016, quando i suoi computers furono sequestrati dall’FBI.
Tutto proviene dal computer di Allen e quello che egli ha detto agli Agenti è stupefacente. Egli ha confessato, così ci è stato detto, non solo i suoi crimini sessuali, ma anche di essere stato il reclutatore di una potente organizzazione internazionale che gli forniva un’ampia protezione nei riguardi dei processi. Allen, usando le sue competenze informatiche, aveva aiutato i suoi amici pedofili a setacciare Internet a caccia dei bambini a rischio.

Tratto da un articolo di Ian Greenhalgh:
“”Egli è molto malato. Ma, se volete davvero guardare e ascoltare le farneticazioni di un pazzo, date un’occhiata a questo video, in cui Sterling D. Allen sostiene di essere l’incarnazione di Dio, ammette di essere un pedofilo e di aver commesso un abuso sessuale su un figlio minore. Sostiene, infine, che è in attesa di essere arrestato. Il Sig. Allen afferma di aver scelto questa vita ‘prima di venire sulla Terra’, perché potesse fungere da ‘capro espiatorio’ e che, naturalmente, tutto era stato predetto nel suo folle ‘alphabetics’””.
Ci è stato detto che Allen era diventato sempre più instabile man mano che aumentavano i suoi sensi di colpa e che le sue pubbliche confessioni dei crimini sessuali compiuti su minori si rivelavano insufficienti a farlo arrestare, come egli aveva apertamente chiesto più e più volte.

Fonti di alto livello confermano che il Giudice della Corte Suprema Antonin Scalia è stato assassinato, ma il fatto in sé non è né un ‘original claim’ [8] né va oltre la ‘dimensione del probabile’, sulla base delle circostanze presumibilmente legate alla sua morte.
Il ‘cuscino sulla faccia’ e le accuse per la ‘mancata autopsia’ sono ben al di fuori dei requisiti di legge necessari [per procedere legalmente] quando sono coinvolte delle persone nella posizione di Scalia.
Fonti della Casa Bianca confermano [l’incontro che ha avuto luogo] immediatamente prima del suo volo in Texas, apparentemente per una battuta di caccia con 35 ‘amici intimi’, molti dei quali membri del segretissimo ‘Ordine di San Hubertus’.
L’’Ordine di San Hubertus’ è stato subito collegato – inizialmente dal Washington Post, che si era basato sulle accuse apparse sul sito Infowars – al bizzarro ‘Bohemian Grove’, oggetto delle speculazioni dei media alternativi.
Siamo venuti a conoscenza del ‘caso Allen’ ad Agosto del 2015, quando ci hanno mostrato la corrispondenza tra lo stesso Allen e i rappresentanti della ‘Fondazione Keshe’ [9]. Allen conduceva diversi e popolari siti web sulle energie alternative ed è stato un oratore abbastanza popolare, partecipando spesso al programma radiofonico ‘Coast to Coast’ di George Noory, nativo di Detroit.

E’ diventato sempre più evidente che Allen utilizzava questi luoghi per facilitare il traffico sessuale dei bambini. Non era difficile capirlo, ne ha apertamente e ripetutamente parlato egli stesso – https://www.youtube.com/watch?v=sQHrbJPhus4https://www.youtube.com/watch?v=sQHrbJPhus4&feature=youtu.be – vivendo come se fosse al di sopra delle Leggi.
Nel corso dei mesi successivi (in particolare dopo che si era confrontato con il fisico di origine iraniana M.T. Keshe, il quale ordinò subito dopo che Allen e la sua cerchia fossero banditi da tutte le sedi della ‘Fondazione Keshe’) Allen aveva continuato ad ostentare in modo aperto le sue attività criminali.
Quello che aveva reso il tutto particolarmente insidioso era l’evidenza che egli non agiva da solo, ma che aveva al contrario un ampio consenso non solo nello Utah (suo stato natale, dove è stato in grado di evitare un processo), ma anche nel Belgio.

In questo paese Allen e gli associati Hans Bracquene, Dirk Laureyssens e Ad Van den Elshout si erano mossi contro la ‘Fondazione Keshe’, assicurandosi contro la sua volontà delle tecnologie legate alla difesa e trasmettendole allo ‘MI 5’ in Gran Bretagna.
Quando Keshe reagì cercando di proteggere i suoi brevetti, si trovò ad essere inseguito lungo la strada, oggetto di colpi d’arma da fuoco e la sua macchina spinta fuori strada. La polizia arrestò i colpevoli e subito dopo li dichiarò ‘indesiderati’. Poco dopo i rappresentanti dei reali del Belgio ordinarono a Keshe di lasciare il Belgio, altrimenti ci sarebbe stato sepolto.
Sul lato europeo delle indagini dell’FBI il sentiero, che poteva essere facilmente seguito osservando le ‘briciole di pane’ lasciate da Stirling D. Allen, portava alle più alte e potenti comunità scientifiche dove, attraverso i ricatti, i rapimenti, le torture, le minacce contro le famiglie e in particolare contro i bambini, i membri delle ‘società segrete’ erano stati posti nelle posizioni di potere delle università, dei think-tanks, della polizia, delle agenzie anti-terrorismo e persino dell’Agenzia Spaziale Europea.

Gordon Duff, Senior Editor, e Ian Greenhalgh
Fonte: www.veteranstoday.com
Link: http://www.veteranstoday.com/2016/02/26/scalia-murdered-after-obama-meeting/
26.02.2016

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da FRANCO

Fra parentesi tonda ( … ) le note dell’autore
Fra parentesi quadra [ … ] le note del traduttore ed inoltre:

[1] https://en.wikipedia.org/wiki/Koch_family
[2] http://www.fed-soc.org/
[3] http://www.heritage.org/
[4] https://it.wikipedia.org/wiki/Temple_of_Set
[5] http://whatreallyhappened.com/WRHARTICLES/Franklin/FranklinCoverup/franklin.htm
[6] https://it.wikipedia.org/wiki/United_States_Marshals_Service
[7] https://en.wikipedia.org/wiki/Citizens_United_(organization)
[8] http://www.benefits.va.gov/compensation/types-claims.asp
[9] http://www.keshefoundation.org/ e http://www.keshefoundationitalia.it/

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16288

Complottismo o realtà?
Di certo questa vicenda andrà ad aumentare il dossier dei casi ambigui e mai risolti.
Antonin Scalia non ha mai goduto di una buona fama,era un uomo potentissimo e, come citano nell'articolo, neanche il Presidente degli Stati Uniti poteva dargli ordini.
Wikipedia afferma che Antonin Scalia è deceduto per cause naturali...ma un'autopsia al cadavere non è stata mai fatta.

Consiglio di Stato, indennità di disabilità non è reddito.

L'icona del parcheggio in spazio disabili © ANSA

L'icona del parcheggio in spazio disabili © ANSA


Respinto ricorso Governo. Poletti, applicheremo la sentenza.

Alla fine hanno vinto i disabili e le loro famiglie: le indennità di accompagnamento e le pensioni legate a situazioni di disabilità non possono essere considerate nel reddito disponibile ai fini del calcolo dell'Isee. La parola che pone fine a un contenzioso che si trascina da anni l'ha messa il Consiglio di Stato, che ha dato torto al Governo, che ora, nelle parole del ministro Poletti, applicherà la sentenza. Esultano le opposizioni, che parlano di "ennesima figuraccia" di Renzi.
Il Consiglio di Stato, con una sentenza depositata oggi, ha respinto il ricorso dell'Esecutivo contro una sentenza del Tar del Lazio dell'11 febbraio 2015, che aveva giudicato illegittima la riforma dell'Isee (indicatore della situazione economica equivalente, che costituisce il riferimento per l'accesso ad aiuti e a prestazioni sociali agevolate) entrata in vigore a inizio 2015, nella parte nella quale considera nel reddito disponibile anche le pensioni legate a situazioni di disabilità, le indennità di accompagnamento e gli indennizzi Inail. Il ricorso al Tar era stato a sua volta presentato da familiari di persone disabili.
Secondo il Consiglio di Stato, "l'indennità di accompagnamento e tutte le forme risarcitorie servono non a remunerare alcunché, né certo all'accumulo del patrimonio personale, bensì a compensare un'oggettiva ed ontologica... situazione d'inabilità che provoca in sé e per sé disagi e diminuzione di capacità reddituale. Tali indennità o il risarcimento sono accordati a chi si trova già così com'è in uno svantaggio, al fine di pervenire in una posizione uguale rispetto a chi non soffre di quest'ultimo ed a ristabilire una parità morale e competitiva. Essi non determinano infatti una 'migliore' situazione economica del disabile rispetto al non disabile, al più mirando a colmare tal situazione di svantaggio subita da chi richiede la prestazione assistenziale, prima o anche in assenza di essa".
Laconica la reazione del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, che in una nota fa sapere che "come Governo non possiamo che prendere atto della sentenza appena depositata dal Consiglio di Stato e provvederemo ad agire in coerenza con questa decisione".
Esultano invece i parlamentari delle forze di opposizione. "Un'altra figuraccia del Governo Renzi" ha osservato il deputato della Lega Nord Paolo Grimoldi, mentre per la presidente di Fdi, Giorgia Meloni, "è una vittoria di tutte le famiglie italiane con un disabile o un invalido a casa che più volte hanno tentato di far ragionare l'Esecutivo su un tema così delicato". "Il governo è stato bocciato per l'ennesima volta dal Consiglio di Stato e, aggiungo io, dal buon senso. Ha vinto la giustizia. Il governo Renzi ne esce con le ossa rotte" ha commentato Sandra Savino, deputata di Forza Italia. "Il governo esce da questa vicenda doppiamente sconfitto" affermano i parlamentari del M5S, che rivendicano la paternità della battaglia per "l'eliminazione delle provvidenze assistenziali dal calcolo dell'Isee" e affermano che "ora il governo ha il dovere di obbedire alla giustizia italiana e ci aspettiamo parole di scuse da parte di Renzi, Poletti, Biondelli e da parte di tutti quei parlamentari che hanno difeso l'indifendibile". 

lunedì 29 febbraio 2016

Supermercati e donne.



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Torta al limone.



La torta al limone è una torta soffice dal sapore delicato di limone, ideale per una dolcissima merenda o per una festa di Compleanno. Come quasi tutte le mie ricette, la torta al limone è facilissima da realizzare con e senza Bimby.
Ingredienti:
  • 3 uova intere
  • 200 g. di zucchero
  • 300 g. di farina “00”
  • 1 limone bio grande serve il succo
  • 1 bicchiere di latte
  • 90 ml. di olio di semi
  • 1 limone la buccia grattugiata
  • 1/2 bustina di lievito per dolci
Per la glassa al limone
  • 150 g. di zucchero a velo
  • 2 cucchiaini di succo di limone
  • 3 cucchiai di acqua calda
Procedimento: Con un frullatore sbattete le uova con lo zucchero e la buccia del limone grattugiata, unite l’olio e un po’ di farina setacciata insieme al lievito, di seguito mettete il latte e mescolate; poi aggiungete ancora la farina e il succo del limone. Ora versate il composto in uno stampo da cm 26 imburrato ed infarinato. Quindi infornate la vostra torta al limone a 180°C. per 30/35 minuti. Nel frattempo preparate la glassa unendo il succo di limone e l’acqua allo zucchero, mescolate per benino, dopodiché quando la torta sarà uscita dal forno e raffreddata, versateci sopra la glassa. Poi fatela riposare un paio di ore prima di servire.
Procedimento con il Bimby: Mettete nel boccale lo zucchero la scorza di limone pulita e asciutta e fate andare a velocità 8 per 10 secondi. Ora versate nel boccale le uova lo zucchero e l’olio e fate andare a velocità 5. Poi unite la farina il succo di limone e il lievito, impastate a velocità 5 per 40 secondi. Ora versate il composto in uno stampo da cm 26 imburrato ed infarinato. Quindi infornate la vostra torta al limone a 180°C. per 30/35 minuti. Nel frattempo preparate la glassa unendo il succo di limone e l’acqua allo zucchero e mescolate per benino, dopodiché quando la torta sarà uscita dal forno e raffreddata versateci sopra la glassa. Poi fatela riposare un paio di ore prima di servire.
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