martedì 24 maggio 2016

In quale realtà?

Art. 9
"La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione."

In quale realtà?
In questa?
"Il Governo Renzi potrà continuare a dire di cambiare tutti i versi che vuole, ma i numeri prospettati nel DL sulla Spending Review (art. 50 comma 6), licenziato ieri dal Consiglio dei Ministri, parlano della chiara volontà politica di affossare definitivamente il sistema dell’Università e della Ricerca pubblica, in perfetta continuità con il piano di smantellamento avviato da Berlusconi e proseguito con Monti e Letta.
Trenta milioni di euro tagliati per il 2014 al Fondo di Finanziamento Ordinario e addirittura 45 milioni per ogni anno a partire dal 2015.
L’annunciata revisione della spesa pubblica si risolve tristemente nell’ennesima riduzione di risorse da destinare a Università ed Enti di Ricerca, gettando una grave ipoteca sulle possibilità di sopravvivenza del sistema pubblico della ricerca in Italia."

Quale paesaggio tutela, questo?


Quale patrimonio storico-artistico tutela, questo?

Pompei - Il cedimento del muro nella necropoli di Porta Nocera

Sono questi i motivi per cui si vuole cambiare la Costituzione?

In mano a chi siamo?



Renzi è il primo Presidente del consiglio nominato dal PdR da estraneo al Parlamento in quanto né deputato e né senatore.
Ed è anche il più giovane....
Praticamente, Giorgione, il vecchio volpone, ha nominato un arrampicatore sociale, vanaglorioso, incosciente, inesperto e, pertanto, impaziente di raggiungere le vette più alte della politica in cambio della sua completa abnegazione.
Siamo nelle mani di gente senza scrupoli, sottomessa ai poteri più subdoli, gente che accetta di vendere il proprio onore in cambio di favori e prebende governative.
Siamo, praticamente, nelle mani della peggiore specie di persone.


Cetta.

domenica 22 maggio 2016

Molto presto su tutti gli schermi...




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Portogallo, 110 ore di fila di elettricità da rinnovabili. Il futuro è più pulito. - Maria Rita D'Orsogna

Portogallo, 110 ore di fila di elettricità da rinnovabili. Il futuro è più pulito
Le notizie sulle rinnovabili sono di crescita e di ottimismo, da ogni angolo del pianeta. In Portogallo per ben quattro giorni di fila l’elettricità è arrivata dalle rinnovabili: sole, vento ed idroelettrico per quasi 110 ore consecutive. Qui, e in tutta la penisola iberica, a farla da principe è il vento. E quello che è impressionante è la rapidità con cui si è arrivati a questo record: secondo Eurostat fino al 2013 il Portogallo generava metà della sua elettricità dalle fonti fossili, il restante 27% era da nucleare, il 13% dall’idroelettrico e solo il 10% da sole e vento. Passano due anni e le rinnovabili arrivano al 48% secondo stime ufficiali del governo portoghese.
In Germania nei giorni 8 e 15 Maggio 2016 la produzione di energia elettrica da rinnovabili è stata così abbondante che in diversi intervalli da 15 minuti l’uno i costi energetici sono diventati negativi: i consumatori venivano pagati per usare elettricità. Queste tendenze si ripetono da anni ormai, e tutto crescerà negli anni a venire: la Energiewende tedesca va avanti senza sosta, con l’obiettivo chiaro di rimpiazzare nucleare e fonti fossili. Nel 2015 sole e vento hanno hanno prodotto il 33% dell’energia del paese. La percentuale cresce ogni anno, visto che nuovi impianti continuano ad essere progettati per il paese. L’ obiettivo è del 100% entro il 2050. In Danimarca nel 2015 le rinnovabili hanno contribuito per il 42% del totale.
A livello globale nel 2015 le rinnovabili sono cresciute dell’8% rispetto al 2014, il maggior tasso di crescita di sempre. I maggiori passi in avanti sono stati fatti nei paesi in via di sviluppo dell’America Centrale e dall’Asia. Gli investimenti planetari sono a 286 miliardi di dollari.  Perché? Perché diminuiscono i costi delle rinnovabili, e perché i fattori sociali tendono a favorire sole e vento. Nonostante i prezzi di petrolio e gas crollano, le nostre piccole e grandi proteste che si ripetono in tutto il mondo, una maggior coscienza ambientale, e la paura di ripercussioni politiche porta sempre di più alla morte dell’industria fossile, un passo alla volta.
Intanto, i paesi produttori di petrolio sono in profonda crisi. Il Canada avvolto dalle fiamme perde almeno 760 milioni di dollari a causa del fermo della produzione in Alberta. L’Arabia Saudita scopre il sole perché si rende conto che il petrolio prima o poi finirà. Il Venezuela è all’orlo del collasso, sociale, economico, politico. Il sistema sanitario del paese in pochi anni si è disintegrato.
Non è tutto rosa come sembra nella terra delle rinnovabili. Il fatto che in Germania si sia dovuto pagare i consumatori per usare energia nei momenti di maggiore produzione è indice del fatto che il sistema è ancora troppo rigido, che la rete elettrica è sovraccarica e che occorre sviluppare migliori metodi di stoccaggio. Ma queste sfide sono appunto, sfide, da affrontare con intelligenza per perfezionare la transizione e non certo per tornare indietro.
Venti anni fa si pensava che niente di tutto questo fosse possibile. E ora eccoci qui – le fonti fossili che si avviano a passare alla storia, e tutto quello che ci resta da fare e di migliorare la tecnologia di trasmissione e distribuzione. Faremo anche questo. Qui le immagini struggenti del Venezuela che produce 2.7 milioni di petrolio ma che non ha garze, sapone e antibiotici per la sua gente.

sabato 21 maggio 2016

GIULIETTO CHIESA: SONO STATI I NEOCON USA PER COLPIRE HOLLANDE E AL SISI. - PIETRO INVERNIZZI

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Un Airbus della compagnia EgyptAir con a bordo 66 persone si è inabissato ieri tra l’isola greca di Karpathos e la costa egiziana dopo essere scomparso dai radar. 

Tra i passeggeri e l’equipaggio non ci sono superstiti. Il volo era partito da Parigi in mattinata ed era diretto al Cairo. Alle 3.39 del mattino, poco dopo essere entrato nello spazio aereo egiziano, ha iniziato a seguire una traiettoria impazzita. Prima una virata di 90 gradi verso sinistra, quindi una rotazione completa di 360 gradi nella direzione opposta. Due fonti anonime della Casa Bianca citate dalla Cnn hanno affermato che la dinamica del disastro rivela che a bordo del velivolo è esplosa una bomba. Per Giulietto Chiesa, giornalista, commentatore politico ed ex europarlamentare, “non c’è il minimo dubbio sul fatto che sia stato un attentato. E’ una punizione inflitta contemporaneamente all’Egitto e alla Francia”.

Una punizione per che cosa?
La Francia è stata punita in quanto il suo presidente, François Hollande, ha chiesto l’annullamento delle sanzioni alla Russia. Inoltre in questo momento l’obiettivo delle forze che vogliono destabilizzare il mondo è quello di mettere in ginocchio l’Egitto. Dopo avere distrutto Libia e Siria, adesso hanno preso di mira anche il Cairo. Quindi le due cose sono perfettamente coincidenti.

Hollande di recente è stato al Cairo per stringere degli accordi commerciali tra Egitto e Francia. Può avere a che fare con il disastro EgyptAir?
E’ naturale, sono due fatti che vanno insieme. La Francia ha cercato di muoversi per conto suo e ne ha pagato il conto. In grande, si ripete quanto era avvenuto a Enrico Mattei. Siccome è più facile fermare un solo uomo come Mattei che non un intero Paese come la Francia, si incomincia con l’abbatterne un aereo.

Oggi le misure di sicurezza negli aeroporti sono molto rafforzate. Come è stato possibile aggirarle?
I servizi segreti sono in grado di aggirare queste misure. Un tempo li si definivano servizi deviati, mentre oggi sono i padroni della politica in alcuni Paesi chiave. Questi apparati possono superare qualunque ostacolo. Avendo a disposizione sterminate quantità di denaro, possono infatti permettersi di comprare chiunque inclusi pezzi di servizi segreti di Paesi terzi.

Chi c’è dietro ai servizi deviati?
Per capire di chi sto parlando, basta andare per esclusione togliendo Russia e Cina. Ci sono forze che vogliono annichilire la Francia ogni volta che l’Eliseo cerca di alzare la testa. Queste stesse forze hanno l’obiettivo di creare il caos in tutto il Medio Oriente, e nello stesso tempo vogliono la guerra con la Russia.

Lei allude a poteri che stanno oltreoceano. Quali nello specifico?
Esiste una coalizione della guerra, rappresentata dai neocon americani e da quanti sono collegati con loro.

Quindi non dipendono da chi oggi è al potere a Washington?
Non necessariamente, anzi non credo.

Fonti dell’amministrazione Obama hanno parlato di una bomba …
Appunto, questo conferma la mia tesi.

Quanto contano oggi i neocon negli Stati Uniti?
I neocon hanno elaborato la strategia politica degli Stati Uniti negli ultimi 15 anni. E’ da lì che vengono l’ispirazione e i soldi che stanno dietro all’abbattimento dell’Airbus EgyptAir.

Come fanno ad avere le risorse per corrompere i servizi segreti degli altri Paesi?
Trovano le risorse ignorando le regole di bilancio. L’Arabia Saudita, che è una filiale della Cia, negli ultimi anni ha accumulato 10-12 trilioni di dollari. E’ quindi uno gioco da ragazzi trovare un miliardo di dollari per corrompere 500 agenti di polizia e servizi segreti in modo che mettano una bomba.

Perché i servizi francesi non sono riusciti a sventare l’attentato?
Perché fino a ieri la Francia di Hollande è stata una pedina nelle mani degli Usa. Il fatto che ora Parigi chieda la fine delle sanzioni alla Russia è visto da chi è al potere come una provocazione intollerabile. Il potere infatti non ammette degli alleati a metà.

Il caso Regeni è estraneo a questa vicenda dell’Airbus EgyptAir?
No, il caso Regeni fa parte di questa stessa strategia. L’uccisione del ricercatore italiano è stata montata ad arte per colpire tanto l’Egitto quanto l’Italia, che aveva avviato una politica di riguardo verso il Cairo. Si è creata quindi una trappola politica, nella quale sono caduti naturalmente la stragrande maggioranza dei commentatori italiani. Questi ultimi invece di fare gli interessi dell’Italia, stanno facendo quelli di una cosca mafiosa e criminale che sta organizzando il terrorismo in tutto il mondo.

Perché la politica di Al-Sisi dà fastidio?
Non si vuole colpire Al-Sisi ma l’Egitto in quanto tale. Quest’ultimo non va bene in quanto è un Paese relativamente stabile, e dunque bisogna distruggerlo. Si stanno creando le condizioni per abbattere l’Egitto anche dal punto di vista economico. L’obiettivo è fare saltare Al-Sisi per mettere al suo posto i Fratelli musulmani.

Perché i neocon vogliono creare il caos in Medio Oriente?
Perché gli Stati Uniti stanno precipitando a una velocità vertiginosa, e i neocon hanno capito che prima che ciò avvenga bisogna mettere tutto il mondo in uno stato di guerra. Se non si fa così l’America perderà il suo ruolo di dominio imperiale.

Se i neocon sono così potenti, perché non riescono a vincere le elezioni Usa?
Come no, le vinceranno eccome.

E con chi?
Se vince la Clinton i loro problemi sono già risolti, in quanto l’ex first lady ha le stesse identiche posizioni dei neocon. Hillary è una guerrafondaia fanatica e pericolosa. Dal momento che è una donna di scarsa intelligenza, come peraltro suo marito, mira al potere e di conseguenza si fa manovrare facilmente.

E se vincesse Trump?
Se vince Trump lo rimetteranno al suo posto come hanno già fatto altre volte, per esempio con Kennedy.

LE OPERE D'ARTE SOTTRATTE ALLA MAFIA IN MOSTRA A REGGIO CALABRIA (FOTO). - Dominella Trunfio

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Camminando tra un quadro di Dalì e uno di Ligabue sorge spontaneo chiedersi in quale parete di casa Gioacchino Campolo, il cosiddetto re dei videopoker di Reggio Calabria, li tenesse appesi.
Tra i beni confiscati a Campolo, un patrimonio di oltre 300 milioni di euro tra immobili e slot machine, finito nel mirino della Dda per i suoi rapporti organici con la ‘ndrangheta, ci sono infatti anche delle opere d’arte restituite in questi giorni alla città calabrese.
Fanno parte oggi, infatti, di una grande mostra di 125 metri quadrati allestita nel neonato Palazzo della cultura intitolato a Pasquino Crupi, compianto intellettuale calabrese.
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Ci sono quadri di Salvador Dalì, di Fontana, di Carrà, di Ligabue, di Sironi e De Chirico, una collezione scoperta nel 2010 tra gli immobili di Campolo. In cucina, nel corridoio, nella camera da letto, un patrimonio immenso composta da 125 tele che percorrono la storia dell’arte dal Seicento al Novecento.
Che fosse veramente un esperto d'arte è tutto da vedere, dimostrazione ne è il fatto che tra i quadri non mancano i falsi, in tutto 19 tra cui uno di De Chirico e un Picasso. Insomma la storia del truffatore che viene truffato.
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Foto: greenMe.it

AMLA: PROPRIETÀ, APPLICAZIONI E USI COSMETICI. -



Oggi vorrei condividere alcune informazioni su una pianta davvero preziosa: l' EMBLICA OFFICINALIS, più generalmente conosciuta come AMLA.
E' una pianta arborea originaria dell'India che cresce nelle zone tropicali e subtropicali del Sud-Est asiatico e produce un piccolo frutto sferico con buccia traslucida giallo verdognola.
Da sempre utilizzata nella medicina tradizionale cinese e tibetana e consumata anche sotto forma di frutto, è una delle piante medicinali più importanti della medicina ayurvedica.
Commercializzata soprattutto in forma di polvere e compresse, assunta per via orale, naturalmente dietro il consulto di un medico esperto in ayurveda, apporta numerosi benefici all'organismo ed ha veramente moltissime possibili applicazioni:
problematiche respiratorie (tosse, catarro, asma, bronchite),
digestive ( bruciori, ulcere, iperacidità, inappetenza),
gastrointestinali,
epatiche,
oculari (cataratta),
ematologiche (anemia),
metaboliche (diabete),
ginecologiche,
allergiche,
cutanee,
mentali (rallenta i processi degenerativi),
ossee (osteoporosi)
Dal punto di vista della composizione, tra i principi attivi contenuti nel frutto, i principali sono l’emblicanina A, l’emblicanina B, la punigluconina e la pedunculagina, sostanze che fanno parte della categoria dei tannini e preziosi acidi quali il gallico e l'ellagico. Inoltre è una delle più ricche fonti naturali di acido ascorbico: vitamina C esistenti in natura.
Da tale combinazione deriva una spiccata proprietà antiossidante e un'azione anti-aging
Il frutto è ricco d'acqua e privo di grassi, fonte di calcio e contiene quasi tutte le vitamine del gruppo B, il ferro e il manganese.
Estremamente preziosa dal punto di vista cosmetico, l' amla porta i suoi benefici soprattutto ai capelli e alla pelle.

Per i capelli è sufficiente procurarsi l’olio di amla, acquistabile in molti negozi bio, ottenuto con bollitura in olio di cocco. Utile per nutrire e rinforzare le radici, quindi per stimolare la crescita e contenere la caduta dei capelli.
Contrasta le doppie punte e dona luminosità, dando benefici ai capelli secchi, crespi, spenti e sfibrati, soprattutto nei cambi di stagione o d'estate, quando tendiamo a stressarli di più, tra mare, sole e salsedine.
Sia sui capelli che sul cuoio capelluto, va tenuto in posa almeno un’ora, meglio se per un tempo maggiore e può essere usato settimanalmente
Per capelli e cute grassa con forfora e prurito, è rinfrescante e purificante e può essere usato come polvere miscelata con acqua proprio come shampoo
Mescolato invece all' hennè intensifica l'effetto colorazione, favorendo la pigmentazione del capello
Condizionatore, lucidante, ammorbidente, purificante, sgrassante e rinforzante: un prezioso alleato nella cura dei capelli.

Sulla pelle del viso e del corpo invece l'amla può essere applicata come maschera-anti età sfruttando il suo potere antiossidante ma è utile anche per purificare dalle impurità, illuminando e schiarendo la pelle.
Mescola la sua polvere con acqua e miele, pochi minuti di posa senza farla seccare e otterrai una coccola tutta naturale e rigenerante per la tua pelle.