venerdì 1 luglio 2022

Ucraina. - Wikipedia


















L'Ucraina (pronunciato Ucraìna /ukraˈina/ o Ucràina /uˈkraina/[6][11]; in ucrainoУкраїна?traslitteratoUkraïna[ukraˈjina]) è uno Stato dell'Europa orientale con una superficie di 603628 km² (576628 km² se si esclude il territorio della Crimea, occupato e annesso dalla Russia) in cui risiedono 42 322 028 abitanti al 2018 e la sua capitale è Kiev. Ha uno sbocco sul Mar Nero e sul Mar d'Azov a sud e confina con la Russia a est, con la Bielorussia a nord, con PoloniaSlovacchia e Ungheria a ovest e con Romania e Moldavia a sudovest.

La lingua ufficiale è l'ucraino. Molto diffuso nelle regioni orientali e nel sud (in particolare in Crimea) il russo, che nella Repubblica autonoma di Crimea è anche lingua ufficiale assieme al tataro di Crimea.

L'Ucraina è un paese in via di sviluppo, che si posiziona 74º nell'indice di sviluppo umano. È uno dei paesi più poveri d'Europa per PIL pro capite e la corruzione risulta molto diffusa.[12][13] Tuttavia, grazie alla presenza di estese pianure fertili, l'Ucraina è uno dei maggiori esportatori di grano al mondo.[14][15] L'Ucraina è uno Stato unitario con un sistema semipresidenziale e separazione dei poteri in legislativoesecutivo e giudiziario. La nazione è membro dell'ONU, del Consiglio d'Europa, dell'OSCE, del GUAM e del triangolo di Lublino.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo Ucraina deriva dall'antico slavo orientale u okraina, formato da u ("vicino, presso") e okraina ("periferia") la radice slava kraj ("limite", "bordo"). Pertanto ukraina significa "al margine", o "sul confine", oppure "in periferia". In lingua ucraina krajina significa semplicemente "paese, terra"[16]. Kraj e krajina sono termini semanticamente analoghi all'italiano "marca".

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'Ucraina.

Il territorio dell'attuale Ucraina è abitato all'incirca dal 32 000 a.C., in piena età paleolitica[17][18]; durante il Medioevo, la regione fu il punto centrale della cultura degli slavi orientali, con la federazione tribale del Rus' di Kiev che costituì la base dell'identità ucraina. A seguito della frammentazione in diversi principati nel XIII secolo e la devastazione creata dall'invasione mongola della Russia[19], l'unità territoriale crollò e l'area fu contesa, divisa e governata da diverse potenze, inclusa la Confederazione polacco-lituana, l'Austria-Ungheria, l'Impero ottomano e il Regno russo. Durante i secoli XVII e XVIII, emerse e prosperò un etmanato cosacco[20], ma il suo territorio fu infine diviso tra la Polonia e l'Impero russo. A seguito della rivoluzione russa, si costituì un movimento nazionale ucraino per l'autodeterminazione e il 23 giugno 1917 venne fondata la Repubblica Popolare Ucraina. La Repubblica Socialista Sovietica Ucraina fu un membro fondatore dell'Unione Sovietica nel 1922; la nazione riconquistò l'indipendenza nel 1991, a seguito della dissoluzione dell'URSS.

A seguito dell'indipendenza, l'Ucraina si dichiarò uno Stato neutrale[21]; formò una limitata associazione militare con la Russia ed altre nazioni della Comunità degli Stati Indipendenti, stabilendo anche un Partenariato per la pace con la NATO nel 1994. Nel 2013, dopo che il governo del Presidente Viktor Janukovyč aveva deciso di sospendere l'accordo di associazione tra l'Ucraina e l'Unione europea e di avere relazioni economiche più strette con la Russia, iniziarono una serie di manifestazioni di protesta note come Euromaidan, che durarono diversi mesi e che culminarono nella rivoluzione che rovesciò Janukovyč[22][23][24] e portò all'insediamento di un nuovo governo. Questi eventi costituirono la premessa per la dichiarazione unilaterale di indipendenza della Crimea, seguita dall'annessione alla Russia del marzo 2014 non riconosciuta dal governo ucraino.

Gli stessi eventi portarono anche alla guerra del Donbass, un conflitto attivo con separatisti appoggiati dai russi dall'aprile 2014, fino all'invasione russa dell'Ucraina del 2022. Il 7 aprile 2014 anche parte dell'oblast' di Donec'k dichiarò unilateralmente l'indipendenza dall'Ucraina in seguito a un referendum e pochi giorni dopo l'autonominato presidente della Repubblica Popolare di Doneck Pavel Gubarev dichiarò la futura annessione alla Russia. Allo stesso modo, parte dell'oblast' di Luhans'k dichiarò la propria indipendenza come Repubblica Popolare di Lugansk. L'Ucraina si candidò come componente economico dell'Accordo di associazione inclusivo di un’area di libero scambio approfondita con l'Unione europea il 1º gennaio 2016.

Geografiaa[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Geografia dell'Ucraina.
Carta orografica dell'Ucraina
Carpazi orientali in Ucraina occidentale
Vista dei Carpazi ucraini e Hoverla a 2 061 m, la più alta cima dell'Ucraina

L'Ucraina, con i suoi 603628 km² di estensione è il secondo stato più grande d'Europa, dopo la Russia europea e prima della Francia metropolitana. Il confine dell'Ucraina con gli altri stati è lungo 4558 km, suddivisi fra Russia (1 576 km), Moldavia (939 km), Bielorussia (891 km), Romania (169 km a sud, 362 a ovest), Polonia (428 km), Ungheria (103 km), e Slovacchia (90 km), oltre ai 2 872 km di costa marittima.

Il paesaggio ucraino si estende principalmente nel bassopiano sarmatico e consiste prevalentemente di fertili pianure o steppe attraversate da diversi fiumi, tra cui il Dnepr, il Donec, il Dnestr e il Bug Orientale che vanno a gettarsi nel Mar Nero e nel più piccolo Mar d'Azov. Le foci dei fiumi che si gettano nel Mar Nero formano un tipo caratteristico di estuario, detto "liman", come ad esempio il liman del Dnestr, uno dei più grandi estuari dell'Ucraina.

Nella parte sudoccidentale il delta del Danubio costituisce il confine con la Romania. Le poche catene montuose presenti sono le propaggini dei Carpazi, a ovest, la cui cima più alta è il Hoverla con 2061 m e le montagne della penisola di Crimea. L'Ucraina ha anche diversi altopiani, come quello di Volinia-Podolia ad ovest e l'altopiano del Dnipro, sulla sponda destra del fiume. Ad est si trovano le cime sud-occidentali del rialto centrale russo sulle quali corre il confine tra la Russia e l'Ucraina. Presso il Mar d'Azov si trova la catena del Donec e l'altopiano di Azov. Le nevi che si sciolgono sui monti alimentano i fiumi e cascate.

Le città più importanti sono Kiev (2 799 000 abitanti, in ucraino Kyiv), Charkiv (1 455 000), Dnipro (1 049 000), Donec'k (1 016 000), Odessa (Odesa; 1 013 000), Zaporižžja (900 000), Leopoli (830 000; L'viv;), Kryvyj Rih (717 000).

Secondo alcune stime elaborate nel 1887 dai geografi del dipartimento militare dell'Impero austro-ungarico, nei pressi della città ucraina di Rachiv nella Transcarpazia (di coordinate 48°03′N 24°12′E) sarebbe situato il centro geografico dell'Europa; vi sono altri luoghi considerati centro del continente, a seconda degli studiosi e dei metodi di misurazione utilizzati.

Tra le risorse naturali dell'Ucraina vi sono ferro, carbone, manganese, gas naturale, olio, sale, zolfografitetitaniomagnesiocaolinitenichelmercurio, legname e abbondanza di terre coltivabili. Ciononostante, il Paese soffre di diversi problemi ambientali, come la presenza inadeguata di acqua potabile, l'inquinamento dell'aria e dell'acqua, la deforestazione e la contaminazione da radiazioni nel nord-est per effetto del disastro di Černobyl'. Il trattamento dei rifiuti pericolosi è ancora poco sviluppato in Ucraina[25].

Clima[modifica | modifica wikitesto]

In Ucraina il clima è di tipo temperato continentale nell'interno e mediterraneo nella costa meridionale della Crimea: lungo il Mar Nero l'inverno è relativamente mite, mentre nelle zone interne le temperature di gennaio sono molto più basse, con punte al di sotto dei −20 °C. Le precipitazioni annuali variano notevolmente da zona a zona: mentre in Ucraina occidentale cadono 1200 mm di pioggia l'anno, in Crimea il valore si riduce ad appena 400 mm. La temperatura media di gennaio a Kiev è di −6 °C.

Popolazione[modifica | modifica wikitesto]

Andamento della popolazione dell'Ucraina dal 1950[26][27]

L'Ucraina è l'ottavo paese per numero di abitanti in Europa. Secondo le stime del servizio statistico statale dell'Ucraina la popolazione del Paese (esclusa la Crimea) era di 41 442 615 abitanti al 1º maggio 2021,[28] con una densità media di 72 persone per km². La popolazione ucraina è in calo dagli anni '90 e ha perso almeno 11 milioni di persone in meno di trent'anni, passando dai 52 244 100 abitanti del 1993 ai 41 milioni del 2021. Il declino demografico ucraino è dovuto sia alla forte emigrazione sia al basso tasso di natalità e all'alto tasso di mortalità (il saldo demografico è negativo a partire dal 1991). Nel 2007 il declino demografico del Paese è stato il quarto peggiore del mondo.[29]

L'Ucraina soffre di un alto tasso di mortalità per via dell'inquinamento atmosferico, del diffuso tabagismo e alcolismo, della cattiva alimentazione della popolazione e del mediocre sistema sanitario nazionale.[30][31]

Il censimento della popolazione in Ucraina è fermo al 2001; uno era stato programmato nel 2020, poi spostato al 2023 a causa della pandemia di COVID-19, ma si ipotizza che potrebbe essere spostato ancora a data da destinarsi. Nel 2019 il governo ucraino effettuò un censimento elettronico utilizzando diversi strumenti, come telefoni cellulari e i dati sulle pensioni, e stimò la popolazione dell'Ucraina, esclusa la Crimea e parti del Donbass secessionista, a 37,3 milioni di persone, di cui circa 20 milioni in attività lavorativa (15-64).[32][33]

Tuttavia, le stime ufficiali del governo ucraino sono state talvolta messe in discussioneː lo stesso ex ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Michael Papiyev affermò nel 2017 che, nonostante le statistiche ufficiali ponessero a 42,3 milioni i cittadini ucraini di allora, secondo i calcoli degli esperti e dell'Istituto di demografia dell'Accademia nazionale delle scienza sarebbero stati non più di 32 milioni.[34]

Il 67% (2005) della popolazione vive in aree urbane; le regioni più densamente popolate sono quelle orientali e occidentali, mentre nella sezione centrale dell'Ucraina, fatta eccezione per l'area urbana di Kiev, il popolamento è molto più rado. Il tasso di crescita annuo è negativo dal 1991: nel 2018 è stato di −0,60%, riflette una situazione di incertezza del paese dopo il crollo dell'URSS e la grave crisi economica che ne è scaturita. La speranza di vita alla nascita è di 72,4 anni (2018), mentre il tasso di mortalità infantile è del 7,7‰ (2018).

Gli ucraini costituiscono la maggioranza della popolazione (73%). Tra le minoranze vi sono russi (22%) – presenti soprattutto verso il confine orientale e in Crimea –, bielorussi (0,9%), ebrei (0,9%), romeno-moldavi (0,9%), bulgari (0,5%), polacchi (0,4%), ungheresi (0,3%) e tatari di Crimea (che subirono deportazioni durante la seconda guerra mondiale). Gli ebrei, assai numerosi prima degli anni quaranta, si sono ridotti della metà, come risultato della Shoah e delle emigrazioni favorite dalle autorità sovietiche negli anni ottanta. Sono numerosi, peraltro, gli ucraini che risiedono in Russia e nelle altre ex repubbliche sovietiche, ed esistono delle forti comunità anche in Europa centraleCanada e Stati Uniti.

Una comunità di origine italiana (soprattutto pugliese), consistente in alcune migliaia di persone, si era stanziata in Crimea verso la metà dell'Ottocento. Con l'avvento del comunismo alcuni rientrarono in Italia, ma rimasero circa 1200 persone che nel 1942 vennero deportate in Kazakistan. Sia durante il percorso della deportazione (con carri piombati), sia nei luoghi di arrivo, circa i due terzi di loro perirono per malattie e stenti. Circa duecento persone rientrarono a Kerč (Crimea) ai tempi di Chruščëv. Essi e i loro discendenti si trovano ancora là, altri sono dispersi sul territorio dell'ex Unione Sovietica.

Religione[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Religioni in Ucraina.

Punto di incontro tra etnie e culture differenti, l'Ucraina presenta un panorama religioso molto composito, sebbene, secondo un sondaggio del 2018, il numero dei cristiani ortodossi raggiunga il 71,1% della popolazione, mentre il numero dei non-religiosi raggiunge l'11% della popolazione[35].

La confessione più diffusa è il cristianesimo ortodosso, che, tuttavia, fa capo a due diverse giurisdizioni: la Chiesa ortodossa ucraina (Patriarcato di Mosca) e la Chiesa ortodossa dell'Ucraina (a sua volta nata dall'unificazione delle precedenti Chiesa ortodossa ucraina - Patriarcato di Kiev e Chiesa ortodossa autocefala ucraina).

Il secondo gruppo religioso è rappresentato dai cattolici di rito orientale, afferenti alla Chiesa greco-cattolica ucraina, in piena comunione con la Santa Sede[36]. Si aggiungono inoltre 863 comunità cattoliche di rito latino con circa un milione di fedeli, per lo più Polacchi e Ungheresi, diffusi prevalentemente nelle regioni occidentali del paese.

La cattedrale di Santa Sofia (Kiev); non vi si svolgono cerimonie regolari in quanto è rivendicata dalle varie correnti ortodosse e cattoliche[37].

Anche i protestanti sono circa un milione e il loro numero è notevolmente cresciuto dopo l'indipendenza del paese. Benché diviso in varie Chiese, il gruppo più consistente è quello dei pentecostali (oltre 300 000), seguito dagli evangelici (150 000 fedeli); si contano poi gruppi di calvinistiluteranimetodistiavventisti del settimo giorno e mormoni.

testimoni di Geova in Ucraina nel 2014 hanno raggiunto il nuovo massimo di 150 906 proclamatori attivi e hanno contribuito al riconoscimento dell'obiezione di coscienza nel paese grazie ad un verdetto della Corte Suprema dell'Ucraina del 28 agosto 2015, nonostante la mobilitazione militare, nel caso Vitalij Šalajko[38].

Per quanto riguarda i culti non cristiani, vi sono in Ucraina 500 000 musulmani, la metà dei quali di etnia tatara[39]. Si contano 487 comunità musulmane, delle quali 368 sono concentrate in Crimea. A Kiev vivono circa 50 000 musulmani, ma la gran parte è di origine straniera[40].

L'ebraismo era assai diffuso prima della seconda guerra mondiale: si pensi che nel 1926 la comunità di Odessa contava 154 000 membri (il 36,5% degli abitanti totali), mentre quella di Kiev raggiungeva le 140 500 unità (il 27,3% degli abitanti)[41]. Dal censimento del 2001 risultavano 103 600 ebrei, ma alcuni leader religiosi sostengono che essi potrebbero in realtà essere 300 000. La gran parte segue il giudaismo ortodosso, ma è presente anche l'ebraismo riformato e l'ebraismo conservatore.

Lingue[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Lingua ucraina.

La costituzione dell'Ucraina stabilisce che la lingua ufficiale di Stato è l'ucraino. Il russo, che era di fatto la lingua ufficiale dell'Unione Sovietica, è largamente diffuso, specialmente nell'Ucraina orientale e meridionale. Secondo il censimento del 2001 il 67,5% della popolazione ha dichiarato come madrelingua l'ucraino mentre il 29,6% ha dichiarato il russo.

Talvolta è difficile determinare la reale diffusione delle due lingue poiché molte persone parlano il suržik (суржик), un misto di ucraino e russo, dove il vocabolario russo è spesso combinato con la grammatica e la pronuncia ucraina, ma nei sondaggi dichiarano di parlare l'una o l'altra lingua (molti parlano anche le due lingue correttamente). Vi sono poi alcuni appartenenti all'etnia ucraina che dichiarano l'ucraino come la loro madrelingua, ma nella vita quotidiana parlano più spesso il russo. Questi dettagli modificano sensibilmente le statistiche, che quindi possono differire non poco fra di loro.

L'ucraino si parla soprattutto nella parte centrale e occidentale del paese dove è la lingua predominante nelle città, come a Leopoli. Nell'Ucraina centrale le due lingue sono egualmente parlate, ma il russo è più frequente a Kiev, mentre l'ucraino prevale nelle comunità rurali. Nel sud e nell'est il russo è più diffuso nelle città, mentre nelle aree rurali si parla il suržik.

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Lingua russa in Ucraina.

Durante l'era sovietica il numero di persone che parlavano l'ucraino diminuì di generazione in generazione e, attorno a metà degli anni ottanta, l'uso nella vita pubblica diminuì considerevolmente. Dopo l'indipendenza il governo ucraino cominciò una politica di ucrainizzazione per accrescere l'uso dell'ucraino. Questo avvenne generalmente a spese del russo, che era il linguaggio della pubblica amministrazione nel periodo precedente. Il governo ha promosso l'uso della lingua ucraina in vari ambiti, nella scuola, negli uffici pubblici e nei media, soprattutto dopo gli avvenimenti tragici di Euromaidan del novembre 2013-febbraio 2014. Dal 2016 è in corso un'ulteriore ucrainizzazione tramite la ridenominazione di città, paesi, villaggi, strade, viali, edifici, aeroporti, fermate di metro e ferrovie: nomi di personaggi ucraini al posto di quelli russi e sovietici.

Stando alla costituzione della Repubblica autonoma di Crimea l'ucraino è la sola lingua di Stato. Tuttavia è riconosciuto il russo come lingua parlata dalla maggioranza della popolazione e garantito il suo uso "in tutti gli ambiti della vita pubblica". Similmente, alla lingua tatara di Crimea è garantita una speciale protezione così come ai "linguaggi delle altre etnicità". Gli abitanti di lingua russa costituiscono una maggioranza preponderante (77%), quelli di lingua ucraina sono il 10,1% e quelli di lingua tatara di Crimea l'11,4%. Taras Hryhorovyč Ševčenko, un fervente nazionalista nato come schiavo nel 1814 e poi diventato un eroe nazionale, fu il primo scrittore di lingua ucraina di grande importanza.

Il migliore e più produttivo scrittore dell'inizio del XX secolo fu Ivan Franko, le cui opere comprendono racconti di fantasia, poesie, opere teatrali, trattati filosofici e racconti per bambini.

Ordinamento dello Stato[modifica | modifica wikitesto]

Suddivisioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Suddivisioni dell'Ucraina.

L'Ucraina è divisa in 24 regioni (область - oblast' al plurale області - òblasti) e una repubblica autonoma (автономна республіка - avtonòmna respùblika), Crimea. Vi sono inoltre due città (місто - mìsto, plurale - містa - mistà, città, in ucraino), Kiev e Sebastopoli, che hanno statuto speciale.

Città principali[modifica | modifica wikitesto]

Nella seguente tabella vengono elencate, in ordine decrescente per popolazione, le città dell'Ucraina con almeno 100 000 abitanti.

CittàNome ucrainoOblast' o Regioni dell'UcrainaStatusPopolazione (Cens. 2001)
Oltre 1 000 000 abitanti
KievКиївOblast' di KievS2 611 327
CharkivХарківOblast' di CharkivO1 470 902
DniproДніпроOblast' di Dnipropetrovs'kO1 065 008
OdessaОдесаOblast' di OdessaO1 029 049
Donec'kДонецькOblast' di Donec'kO1 016 194
500 000 – 1 000 000
ZaporižžjaЗапоріжжяOblast' di ZaporižžjaO815 256
LeopoliЛьвівOblast' di LeopoliO732 818
Kryvyj RihКривий РігOblast' di Dnipropetrovs'kO668 980
MykolaïvМиколаївOblast' di MykolaïvO514 136
250 000 – 500 000
Mariupol'МаріупольOblast' di Donec'kO492 176
Luhans'kЛуганськOblast' di Luhans'kO463 097
SebastopoliСевастопольRepubblica Autonoma di CrimeaO423 729
MakiïvkaМакіївкаOblast' di Donec'kO389 589
VinnycjaВінницяOblast' di VinnycjaO356 665
ChersonХерсонOblast' di ChersonO328 360
PoltavaПолтаваOblast' di PoltavaO317 998
ČernihivЧернігівOblast' di ČernihivO304 994
ČerkasyЧеркасиOblast' di ČerkasyO295 414
SumyСумиOblast' di SumyO293 141
HorlivkaГорлівкаOblast' di Donec'kO292 250
ŽytomyrЖитомирOblast' di ŽytomyrO284 236
Kam"jans'keКам'янськеOblast di Dnipropetrovs'kO255 841
Kropyvnyc'kyjКропивницькийOblast' di KirovohradO254 103
Chmel'nyc'kyjХмельницькийOblast di Chmel'nyc'kyjO253 994
100 000 – 250 000
RivneРівнеOblast di RivneO248 813
ČernivciЧернівціOblast di ČernivciO240 621
KremenčukКременчукOblast' di PoltavaO234 073
Ternopil'ТернопільOblast' di Ternopil'O227 755
Ivano-Frankivs'kІвано-ФранківськOblast' di Ivano-Frankivs'kO218 359
Luc'kЛуцькOblast' di VoliniaO208 816
Bila CerkvaБіла ЦеркваOblast' di KievO200 131
Kramators'kКраматорськOblast' di Donec'kO181 025
Melitopol'МелітопольOblast' di ZaporižžjaO160 657
Nikopol'НікопольOblast' di Dnipropetrovs'kO136 280
Slov"jans'kСлов'янськOblast' di Donec'kO124 829
Berdjans'kБердянськOblast' di ZaporižžjaO121 692
Sjeverodonec'kСєверодонецькOblast' di Luhans'kO119 940
Alčevs'kАлчевськOblast' di Luhans'kO119 193
PavlohradПавлоградOblast' di Dnipropetrovs'kO118 816
UžhorodУжгородOblast' della TranscarpaziaO117 317
Lysyčans'kЛисичанськOblast' di Luhans'kO115 229
JenakijeveЄнакієвеOblast' di Donec'kO103 997

Forze armate[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Forze armate dell'Ucraina.
Forze per operazioni speciali

Le forze armate dell'Ucraina sono la principale forza deterrente contro qualsiasi aggressione che può essere sferrata allo Stato sovrano dell'Ucraina. Tutte le forze militari e le forze di sicurezza, sono sotto il comando del presidente dell'Ucraina, e soggette alla supervisione di una commissione parlamentare della Verchovna Rada.

Le forze armate ucraine sono composte dalle Forze Terrestri Ucraine, dalla Marina militare ucraina, dalla Forza aerea ucraina e dalle Forze d'assalto aereo ucraine. A loro volta anche le forze navali mantengono una loro piccola Fanteria di marina e una loro forza aeronavale.

La guardia costiera ucraina e la forza di polizia marina dell'Ucraina, non sono subordinate alla marina.

Nel 2014, a seguito della Guerra del Donbass, venne ristabilita la Guardia nazionale dell'Ucraina come principale componente di riserva delle forze armate ucraine.

Unità militari di altri Stati partecipano a esercitazioni multinazionali insieme alle forze ucraine in Ucraina regolarmente. La maggior parte delle esercitazioni sono tenute sotto il programma di cooperazione della NATO Partenariato per la pace.

Dal 3 giugno del 2016 è stato permesso anche alle donne di servire in unità di combattimento delle Forze armate Ucraine.

Istituzioni[modifica | modifica wikitesto]

Università[modifica | modifica wikitesto]

Il 20 gennaio 1661 venne fondata l'università di Leopoli, la più antica università dell'Ucraina. Nel 1661 il re Giovanni II Casimiro di Polonia concesse alla scuola "l'onore dell'Accademia e il titolo dell'Università", intitolata, nel 1940, al noto scrittore e studioso ucraino Ivan Franko.

Inoltre a Kiev, nel 1946, fu fondata l'Università Nazionale del Commercio e Economia di Kiev.

Politica[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Politica dell'Ucraina.
Stati con l'Ambasciata o il Consolato dell'Ucraina

L'Ucraina è una repubblica semi-presidenziale con la classica tripartizione dei poterilegislativoesecutivo e giudiziario. Il Presidente, eletto direttamente dal popolo, resta in carica cinque anni ed è formalmente il Capo dello Stato. Il Parlamento ucraino, la Verchovna Rada è mono-camerale e conta 450 seggi. È il primo responsabile della formazione dell'esecutivo e del Consiglio dei ministri al cui capo sta il Primo ministro.

Le leggi, gli atti parlamentari e governativi, i decreti presidenziali e gli atti del Parlamento di Crimea possono essere annullati dalla Corte costituzionale, se violano la Costituzione. La Corte suprema è il maggiore organo del sistema giudiziario. Ufficialmente sono garantite forme di decentramento amministrativo e governo locale. I consigli cittadini e locali e i sindaci sono eletti dal popolo e esercitano controllo sul bilancio dell'ente locale cui sono preposti, mentre i capi degli oblast' e dei raion sono cooptati dal Presidente della Repubblica[42].

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Crescita del PIL in Ucraina, 1990-2010

L'Ucraina è una nazione a economia di mercato con un vasto mercato interno[43] e la sua economia è una delle più aperte fra i paesi dell'ex Unione Sovietica.

Storicamente le ricchezze di questo Paese sono state il grano[44] (tanto che era soprannominata il granaio d'Europa), il legname[45] e l'estrazione mineraria[46]. Per valutare il percorso economico[47] che l'Ucraina ha compiuto dall'indipendenza del 1991 a oggi, basta confrontare la situazione economica subito dopo l'indipendenza con quella attuale. Nel 1994 il livello di inflazione superava il 10,650%. Nel solo 1993 i redditi della popolazione diminuirono del 44% rispetto all'anno precedente. Da allora il governo ucraino ha introdotto riforme economiche per stabilizzare il sistema finanziario. È seguita quindi una vasta privatizzazione e una riforma agraria che ha restituito la terra agli agricoltori, sono stati sciolti dei kolchoz e sono state create cooperative sulla base della proprietà privata. Al tempo stesso lo Stato ha continuato a sostenere lo sviluppo dei settori strategici ad alta tecnologia, come l'ingegneria aeronautica, l'industria aerospaziale, la costruzione di macchine utensili.

In termini di salari e stipendi, l'Ucraina ha un divario tra l'est industriale più ricco e l'occidentale agricolo più povero (a partire dal 2008).

I primi risultati sono apparsi già negli anni 1996-97. Tuttavia la crisi finanziaria globale del 1998 ha notevolmente ridotto tali progressi e la crescita economica è ripresa solo nel 2000. Dal 2000 al 2004 il prodotto interno lordo è cresciuto di un terzo, la produzione industriale del 60%. Solo nei primi sette mesi del 2004 l'incremento del Pil ha raggiunto il 13,5% e il volume dei crediti bancari è poi aumentato del 19,2%, mentre l'inflazione si è attestata al 4,4%. È stata inoltre raggiunta una crescita record nell'industria metalmeccanica, nella costruzione di automobili, nella siderurgia: ritmi di crescita non raggiunti con i proventi dal settore petrolifero (non vi sono risorse sufficienti), ma grazie allo sviluppo dell'industria di trasformazione.

La crescita economica ha determinato un impatto positivo nel settore sociale. Il tenore di vita degli ucraini è ancora lontano dagli standard europei-occidentali, ma i redditi e i salari crescono a ritmi sostenuti. Nel primo semestre del 2004 il reddito pro capite medio della popolazione è cresciuto del 15,5%, triplicandosi rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il progresso dell'Ucraina nel settore della stabilizzazione macroeconomica e finanziaria è stato valutato positivamente dalla comunità internazionale. Nel 2005 il rating creditizio è raddoppiato. Molti giudicano favorevole il clima per gli investimenti.

Nel 2014 a seguito dell'occupazione della Crimea da parte della Russia e delle autoproclamate Repubbliche di Lugansk e Donezk l'economia ha avuto un calo notevole. Al 2018 nel paese ci sono più di tremila imprese statali in procinto della privatizzazione.

Dal 5% al 7% della spesa pubblica in Ucraina è impegnato per varie forme di risarcimento, correlato al disastro della centrale nucleare di Černobyl'[48].

L'Italia è il secondo partner commerciale dell'Ucraina e il primo importatore nell'Europa Occidentale.

Nel 2018 l'economia è cresciuta di oltre il 3,3%[49].

Agricoltura[modifica | modifica wikitesto]

La terra ucraina è considerata la più fertile al mondo potendo coprire il fabbisogno alimentare fino a sette volte la popolazione della stessa; per questo è spesso stata definita "Ucraina il granaio del mondo"[50]. Oggi l'Ucraina è il maggior esportatore al mondo di olio di girasole e una delle principali esportatrici di grano, zucchero, miele, uova e pollame. La coltivazione principale sono le patate, girasole e il mais.

Energia[modifica | modifica wikitesto]

L'Ucraina ha riserve significative di carbone (bacini del Donec e Leopoli-Volinia) e carbone bruno (bacino del Dnepr).

Sul Dnepr furono costruite le centrali idroelettriche (Kachovs'ka, Dniprovs'ka, Kanivs'ka, Kyivs'ka, ecc.). Solo il 58% del fabbisogno dell'Ucraina è rappresentato dalle proprie risorse di carburante, il resto viene importato (principalmente dalla Federazione Russa e dal Turkmenistan). Nel 2001 la struttura del consumo di elettricità e carburante era la seguente: 135,8 miliardi di kWh. Carbone e suoi prodotti - 64,2 milioni di tonnellate; gas naturale - 65,8 miliardi di metri cubi; condensa di petrolio e gas - 16,9 milioni di tonnellate.

L'Ucraina è stato il primo paese dell'Unione Sovietica a produrre il gas. A Dašava (regione di Leopoli) il gas iniziò a essere estratto negli anni '20. A quel tempo fu posato il gasdotto Dašava-Drohobyč. Quindi, da Dasava via Polonia a Berlino, dopo la guerra, il gasdotto fu smantellato e fu posato il gasdotto Dašava-Kiev, e successivamente Dašava-Mosca. Più tardi, un gasdotto a Leningrado fu posato attraverso Minsk. Dašava era uno dei più grandi giacimenti di gas dell'Unione Sovietica. Dopo Dašava, furono scoperti altri campi, ognuno dei quali aveva riserve di almeno 30 miliardi di metri cubi di gas, cioè erano abbastanza potenti. Ma poi fu scoperto un campo Šebelinka troppo forte[non chiaro] (regione di Charkiv). E nel 1973, la produzione ucraina di gas ha raggiunto il picco di 68 miliardi di metri cubi. Successivamente, la produzione è diminuita e oggi l'Ucraina produce 20-21 miliardi di metri cubi.[51] Piccoli depositi di petrolio e gas naturale si trovano nella regione dei Carpazi e nel nord-est del paese. Queste risorse energetiche possono essere utilizzate nelle centrali (Uhlehors'k, Kryvyj Rih, Burštyn, Zmijev, Kurachiv e altri).

L'Ucraina è una delle regioni a più alto consumo di energia, almeno il doppio della Germania rispetto al PIL. L'Ucraina è largamente dipendente dall'estero per quanto riguarda l'energia, anche quella nucleare. In media oltre il 55% dell'elettricità in Ucraina è generata da centrali nucleari (Rivne, Chmel'nyc'kyj, Zaporižžja e South Ukrainian). La centrale di Zaporižžja è il primo impianto nucleare e il più grande d'Europa. Nel 2006 il governo ha deciso di costruire 11 nuovi impianti nucleari per il 2030 per raddoppiare la capacità di produzione energetica nucleare.

Le fonti rinnovabili sono in rapida crescita. A partire dal 2012 le fonti di energia rinnovabile rappresentavano solo il 2% del consumo energetico del paese, nel 2017 sono salite a 6,7%. L'Ucraina si impegna a produrre l'11% di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2020 e il 25% entro il 2035.

Nel 2005 la produzione era così suddivisa: nucleare 47%, termica 45%, idroelettrica, eolica e altre 8%.

Industria aeromobile[modifica | modifica wikitesto]

L'Ucraina possiede una delle ditte più famose di costruzioni di aeromobiliAntonov, che prima dell'indipendenza del paese era una delle principali ditte produttrici sovietiche di aerei da trasporto, e dalle sue fabbriche sono usciti alcuni tra i velivoli più grandi mai realizzati come l'An-225 "Cossack".

Antonov An-225 Mriya: produzione di Antonov, costruttrice di aeromobili con sede in Ucraina.

Industria aerospaziale[modifica | modifica wikitesto]

Dall'indipendenza l'Ucraina ha mantenuto la propria agenzia spaziale, rimanendo un partecipante attivo allo studio scientifico dello spazio e delle missioni di telerilevamento. Dal 1991 al 2007 l'Ucraina ha lanciato sei satelliti realizzati autonomamente , centouno veicoli di lancio e continua a progettare veicoli spaziali.

Oggi l'agenzia spaziale coordina il lavoro di oltre quaranta imprese - "Juzhmaš", CB "Južnoe". M. Jangel, Communar, Hartron, Ukrcosmos, Obrij, Kyiv Radio Plant, una rete di centri di ricerca e istituti concentrati a KievDniproCharkivLeopoliČernihiv e Crimea. Per gestire i satelliti in Ucraina è stato creato un unico complesso di controllo automatizzato terrestre (NACC), che comprende centri per il controllo dei voli di veicoli spaziali, la ricezione di informazioni scientifiche, la sua elaborazione, il controllo del campo di navigazione e dello spazio.

I principali prodotti ucraini sono i veicoli di lancio (dal pickup spaziale "Cyclon-3", che porta a bordo 600 kg di carico, al carrello "Zenit-3SL", che trasporta i satelliti in orbita), l'uso di missili balistici transcontinentali, missili PC-20 (SS-18 "Satana"), apparecchiature per le esigenze dello spazio (per esempio il compito di progettare e produrre sistemi di controllo dello spazio "Comparrus" per la ISS "Alpha", le apparecchiature di controllo radio nei moduli di servizio ISS "Zorya" e "Zvezda" attualmente in orbita).

Prospettive sull'aerospaziale ucraino: si stima che un dollaro investito in questo settore ne produca dieci. L'NSAU conclude fino a quattrocento contratti all'anno, guadagnando circa $700 milioni, e l'Ucraina è al quarto-quinto posto nei servizi di lancio: nei razzi ucraini i veicoli spaziali vengono consegnati in orbita, apportando entrate rilevanti denaro al budget stata. Per esempio la consegna in orbita tramite il veicolo di lancio europeo Arianne costa circa $100 milioni e l'Ucraina produce anche unità di attracco per tutti i veicoli spaziali che arrivano alla Stazione Spaziale Internazionale. L'Ucraina partecipa a progetti spaziali internazionali: Dnipro, Sea Start, Ground Launch, Cyclone-4, Antares, Vega e altri.

Trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Trasporti in Ucraina.
HRCS2 unit
Unità multipla HRCS2. Il trasporto ferroviario è utilizzato estensivamente in Ucraina.

Il trasporto in Ucraina comprende trasporti di terra (via strada e ferrovia), di acqua (via mare e via fiume) e di aria.

Navigazione[modifica | modifica wikitesto]

Il trasporto marittimo internazionale è svolto principalmente tramite il Porto di Odessa, da qui salpano regolarmente traghetti per IstanbulVarna e Haifa. La maggiore compagnia di traghetti attualmente operante su queste tratte è Ukrferry.[52] Nel Paese sono presenti 1 672 km di vie d'acqua navigabili su 7 fiumi, principalmente il Danubio, il Dnepr e il Pryp"jat'; la superficie di tutti i fiumi ucraini ghiaccia durante l'inverno (solitamente da dicembre a marzo), limitando la navigazione. Tuttavia sul Dnepr sono in esercizio navi rompighiaccio, almeno in prossimità di Kiev.[53]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Rete autostradale ucraina

La maggior parte delle infrastrutture risale al periodo sovietico, ma tali infrastrutture sono in parte obsolete. La rete stradale ucraina collega tutti i maggiori centri del paese, ma per gli standard europei è considerata di bassa qualità. In totale le strade asfaltate dell'Ucraina si snodano per una lunghezza di 164732 km. Per questo motivo era stato programmato un allargamento della rete autostradale in vista dei campionati europei di calcio del 2012.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

La rete ferroviaria ucraina costituisce il vero mezzo di comunicazione fra i maggiori centri urbani, le zone portuali, i maggiori centri industriali e i paesi vicini. La maggiore concentrazione di collegamenti si trova nella zona del Donbass (il Bacino del Donec, a est). Nonostante il trasporto merci su rotaia sia calato del 7,4% dal 1994 al 1995 l'Ucraina è ancora uno dei paesi del mondo dove è più massiccio l'uso del mezzo ferroviario. La rete totale si estende per 22473 km di cui 9 259 elettrificati.

Allargamento della rete autostradale per Euro 2012

Compagnie aeree nazionali[modifica | modifica wikitesto]

La compagnia di bandiera dell'Ucraina è la Ukraine International Airlines. In passato la principale compagnia aerea era la Aerosvit Airlines, fallita nel 2012.

Le altre sono SkyUp, Ukrainian Mediterranean Airlines, Wind Rose Aviation, Dniproavia, South Airlines, Motor Sich Airlines, Yanair, AtlasGlobal Ukraine e Bukovyna Airlines.[54]

Telecomunicazioni[modifica | modifica wikitesto]

In Ucraina sono stati in aggiunta alla tradizionale rete telefonica pubblica, che è del 76% (2006) dello Stato (fino al 2011), fornitore dell'Ukrtelecom, anche dominato GSM - reti di comunicazioni mobili impostate. Le più grandi reti mobili sono attualmente:

  • Kyivstar / Djuice / Mobilitsch (2G: GSM)
  • MTS (UMC) / Jeans / Sim-Sim (2G: GSM)
  • Vita:) (2G: GSM)
  • 3Mob (3G: UMTS)
  • PEOPLEnet (3G: CDMA2000 1 × EV-DO)
  • Intertelecom (3G: CDMA2000 1 × EV-DO)

Ukrtelecom ha lanciato nel novembre 2007 la prima rete mobile UMTS in Ucraina, che dal 2011 opera come 3Mob. La privatizzata Ukrtelecom nel 2011 è di proprietà di maggioranza della holding SCM dell'oligarca Rinat Akhmetov.[187] Nell'inverno 2014-2015 saranno vendute tre licenze per lo standard mobile UMTS. Queste reti saranno operative al più presto nell'estate 2015.

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Turismo in Ucraina.

Secondo l'Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO), l'Ucraina è tra i primi dieci paesi per numero di visite, classificandosi all'ottavo posto nel 2008.

Più di venti milioni di turisti visitano il paese ogni anno (25,4 milioni nel 2008), principalmente dell'Europa orientale, nonché dell'Europa occidentale, degli Stati Uniti e del Giappone. L'Ucraina possiede molte attività ricreative dal turismo sportivo (come lo sci) a viaggi cognitivi, basati sulla ricca storia archeologica e religiosa del paese. Numerosi centri benessere situati praticamente in tutte le regioni dell'Ucraina stanno diventando noti nel mondo.

Una delle principali destinazioni turistiche in Ucraina è la capitale Kiev, che oltre a molti monumenti storici, offre anche una moderna e vivace vita culturale. Sin dai tempi dello zar la costa del Mar Nero è stata utilizzata come area ricreativa, in particolare la penisola di Crimea, che è stata trasferita alla SSR Ucraina nel 1954. Oltre all'eredità culturale di numerosi popoli (greci, tatari di Crimeagenovesi), la Crimea offre un clima subtropicale e una moltitudine di palazzi e sanatori. La Crimea è stata fino al 2014 la scena del festival annuale della musica dance elettronica KaZantip.

Nell'ovest dell'Ucraina la città di Leopoli con il suo centro storico protetto dall'UNESCO merita una visita. Negli adiacenti Carpazi ucraini ci sono, oltre alla natura impressionante, tradizionali centri termali come Truskavec' o stazioni sciistiche come Slavske.

Le escursioni nella zona contaminata di Černobyl', a nord di Kiev, si sono recentemente affermate come una forma di turismo estremo.

Nel territorio ci sono numerosi parchi nazionali come il parco di Sofiïvka, un popolare sito turistico e ricreativo visitato ogni anno da circa 500 000 persone.

Ambiente[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Sette meraviglie dell'Ucraina.
Il paesaggio nei Carpazi ucraini

Vegetazione, flora[modifica | modifica wikitesto]

Nei Carpazi esistono le ultime foreste vergini temperate dall'umidità. Dal luglio 2007 fanno parte del Patrimonio Naturale Mondiale dell'UNESCO. Quasi il 16% della superficie del paese è boscoso (principalmente di faggipinibetullepioppiquerceontaniaceri). Oltre ai Carpazi il bacino del Dnieper e il bacino del Pryp"jat' sono gli ecosistemi più importanti. Cetriolipomodoripeperonicipollelegumi e le melanzane sono le verdure più coltivate. I frutti tipici includono l'uvaperemelonipescheprugne e albicocche. Il raccolto più importante è il grano. Oltre al grano si coltivano anche molta segaleorzopatatemais e soprattutto grano saraceno.

Fauna[modifica | modifica wikitesto]

Oltre alla biodiversità naturale (fagianigrupavoni), nell'area naturale protetta Askania-Nova si trovano anche animali esotici come lo struzzo africano. Tra gli animali da riproduzione tradizionali della Crimea c'è il cammello. Le acque marine attorno alla Penisola ospitano alcune specie di delfini e baleneTartarughelucertole e serpenti sono presenti in tutto il paese. Procionicinghialiorsilupi e cervi vivono nelle foreste e sono comuni nell'Ucraina occidentale e settentrionale. Ad Askanija-Nowa ci sono oltre 100 esemplari del cavallo Przewalskii, una specie in via di estinzione che è stata introdotta dalla Mongolia in Europa a partire dal 1900 circa. Fino a duecento anni fa i tarpan vivevano allo stato selvatico in Ucraina, fino a quando non vennero eliminati. Il bestiame da steppa ucraino era diffuso in Ucraina fino all'inizio del XX secolo.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

A seguito di gravi disastri ambientali come il disastro nucleare di Černobyl' e l'incidente causato da una petroliera nel Mar Nero, il governo si è prefissato l'obiettivo di attuare le riforme di conservazione della natura. In Ucraina ci sono diciotto parchi nazionali ed è presente una società di conservazione della natura ucraina.

Bandiera[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera ucraina
Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Bandiera dell'Ucraina e Giorno della bandiera nazionale dell'Ucraina.

La bandiera dell'Ucraina è rettangolare con proporzioni 2:3. Presenta due bande orizzontali di uguali dimensioni blu (sopra) e oro (sotto). I colori sono mutuati dalle armi del principato di Galizia, ovvero un leone d'oro in campo blu. Apparsa per la prima volta nella forma attuale nel 1848, è stata adottata ufficialmente nel gennaio 1918 durante il breve periodo di indipendenza; è stata reintrodotta in maniera definitiva il 21 gennaio 1992, con la dissoluzione dell'Unione Sovietica e la proclamazione della sovranità nazionale. Nella tradizione popolare i colori indicano il cielo (blu) e il frumento (oro), una delle principali risorse del paese.

Inno nazionale[modifica | modifica wikitesto]

L'inno nazionale dell'Ucraina, Šče ne vmerla Ukraïny, è stato scritto nel 1862 dal poeta ucraino Pavlo Čubynskyj, su musica composta nel 1863 dal sacerdote greco-cattolico Mychajlo Verbyc'kyj. Venne adottato come inno nazionale ucraino nel 1996.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Patrimoni dell'umanità[modifica | modifica wikitesto]

Residenza dei metropoliti bucovini e dalmati
Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Patrimoni dell'umanità dell'Ucraina.

I beni di interesse culturale protetti dall'UNESCO sono:

Letteratura[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Letteratura ucraina.

Una letteratura propria dell'Ucraina si afferma già nel XV secolo. La letteratura ucraina raggiunge il massimo splendore con Ivan Franko e soprattutto con il poeta nazionale ucraino Taras Hryhorovyč Ševčenko, autore di ballate e poemi epici di stampo nazionale. Nel XX secolo si afferma, tra gli altri, la figura della poetessa Lesja Ukrainka. Tra il XX e il XXI secolo tra gli scrittori di storie per bambini si distinse Vsevolod Nestajko. Prevale, inoltre, un tipo di scrittura di carattere sociale e nazionalpopolare.

Filosofia[modifica | modifica wikitesto]

In campo filosofico, nel XVIII secolo, tra gli altri, si afferma la figura di Hryhorij Skovoroda (1722-1794), che fu anche poeta.

Musica[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Musica tradizionale ucraina.

Tra le cantanti ucraine possiamo ricordare, tra le altre, Alina Grosu e la cantante Loboda per il dance pop. Da ricordare anche Ruslana Lyžyčko, che con il singolo Wild Dances ha vinto l'Eurovision Song Contest 2004, svoltosi in Turchia. In seguito l'Ucraina vinse nuovamente l'Eurofestival sia nel 2016 con Jamala che nel 2022 con la Kalush Orchestra, rispettivamente con i brani 1944 e Stefania. Tra i cantautori spicca Volodymyr Ivasjuk e nota cantante lirica è stata Solomija Krušel'nyc'ka. Per la musica classica ricordiamo la pianista Valentyna Lysycja.

Folclore[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Folclore ucraino.

Per folclore ucraino s'intendono le tradizioni popolari sviluppatesi in Ucraina e tra il popolo ucraino.

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Cinema ucraino del periodo indipendente e 100 migliori film nella storia del cinema ucraino.

In ambito cinematografico spicca il regista Aleksandr Petrovič Dovženko e l'attore e anche regista Leonid Fёdorovič Bykov[55].

Scienza[modifica | modifica wikitesto]

In ambito scientifico vengono ricordate la figura del cardiochirurgo Nikolaj Amosov (1913-2002), tra i pionieri della chirurgia toracica sovietica[56], e di Il'ja Il'ič MečnikovPremio Nobel per la medicina nel 1908, per la sua scoperta sul meccanismo della fagocitosi.

Ucraina nello spazio[modifica | modifica wikitesto]

  • 31 agosto 1995: viene lanciato Sich 1, il primo satellite lanciato dall'Ucraina
  • 19 novembre 1997: Leonid Kadenjuk è il primo cosmonauta dell'Ucraina indipendente ad andare nello spazio.

Media[modifica | modifica wikitesto]

Tra le radio presenti in Ucraina, è presente Armija FM.

Festività e ricorrenze nazionali[modifica | modifica wikitesto]

DataNomeSignificato
28 giugnoGiorno della Costituzione dell'UcrainaCelebra la Costituzione Ucraina del 1996
23 agostoGiorno della bandiera nazionale dell'UcrainaCelebra l'indipendenza dell'Ucraina dall'URSS, nel 1991
24 agostoFesta nazionale: Giorno dell'indipendenza dell'UcrainaCelebra l'indipendenza dell'Ucraina dall'URSS, nel 1991
26 aprileGiornata Internazionale della Memoria del Disastro di CernobylCommemorazione del Disastro di Černobyl' del 1986

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Pugilato[modifica | modifica wikitesto]

I fratelli Volodymyr e Vitalij Klyčko

Uno degli sport più popolari e seguiti in Ucraina è il pugilato: tra le personalità che si sono maggiormente distinte in questa disciplina vi sono gli ex campioni del mondo Volodymyr Klyčko e Vitalij Klyčko e gli attuali campioni Oleksandr Usyk e Vasyl' Lomačenko.

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Vyšča Liha.

L'Ucraina, come le altre ex repubbliche sovietiche, ha beneficiato dell'attenzione data dal governo dell'URSS all'educazione fisica. Questa politica ha lasciato all'Ucraina centinaia di stadi, palestre, piscine e altri tipi di impianti sportivi. Fra i molti sport praticati dagli ucraini il primato va al gioco del calcio. La massima serie del campionato ucraino di calcio è la Prem"jer-liha (Прем'єр-ліга) nota fino al 2008 come Vyšča Liha (Bища ліга). Le squadre più note all'estero sono la Dinamo Kiev, per i trionfi in Coppa delle Coppe del 1974-1975 e 1985-1986 e della Supercoppa UEFA del 1975, il giocatore più famoso è anche il simbolo della nazionale ucraina: Andrij Ševčenko; tra gli altri importanti calciatori e allenatori spicca Valerij Lobanovs'kyj; lo Šachtar Donec'k, che vinse la Coppa UEFA nella stagione 2008-2009. La Nazionale di calcio dell'Ucraina ha giocato la sua prima partita ufficiale nel 1992, mentre la sua prima partecipazione ai Campionati Mondiali è del 2006. L'Ucraina, assieme alla Polonia, ha ospitato i Campionati europei di calcio del 2012 (vedi anche Scelta della nazione organizzatrice della fase finale del Campionato europeo di calcio 2012).

Atletica[modifica | modifica wikitesto]

Serhij Bubka di Luhans'k è stato sei volte campione del mondo e campione olimpico nel salto con l'asta. Ha stabilito un totale di 35 record mondiali e ha superato per 43 volte la misura di sei metri. Dal 2005 è presidente del Comitato olimpico dell'Ucraina.

Scacchi[modifica | modifica wikitesto]

Ruslan Ponomarëv era nel 2002 FIDE campione del mondoAnna Ušenina 2012, e Marija Muzyčuk 2015 campioni di scacchi al mondo. La squadra nazionale è diventata campione del mondo di scacchi nel 2001 e ha vinto le Olimpiadi degli scacchi del 2004 e le Olimpiadi degli scacchi del 2010. La selezione femminile ucraina ha vinto le Olimpiadi degli scacchi del 2006.

Giochi olimpici[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Ucraina ai Giochi olimpici.

L'Ucraina ha fatto il suo debutto ai Giochi olimpici come Stato indipendente alle Olimpiadi invernali di Lillehammer del 1994. Fino a tutto il mese d'agosto 2008, dopo avere partecipato a sole tre delle 25 Olimpiadi estive e quattro delle 22 Olimpiadi invernali, l'Ucraina si è piazzata al 35º posto per numero di medaglie vinte nel conteggio del medagliere complessivo dei Giochi olimpici.

La prima medaglia d'oro olimpica per l'Ucraina (dall'indipendenza) venne conquistata da Oksana Bajul, nel pattinaggio artistico su ghiaccio, ai Giochi olimpici invernali di Lillehammer 1994. La prima medaglia olimpica dell'Ucraina fu invece la medaglia di bronzo vinta da Valentyna Cerbe-Nesina, nel biathlon, ai Giochi olimpici invernali di Lillehammer 1994.

Motociclismo[modifica | modifica wikitesto]

Le città di Leopoli e Rivne sono note a livello internazionale per la disciplina dello Speedway. Le gare di Coppa del Mondo sono già state disputate più volte in entrambe le città.

Tradizioni[modifica | modifica wikitesto]

Piatti tipici ucraini

Gastronomia[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Cucina ucraina.

La cucina ucraina è parte integrante della cultura ucraina e si riflette nello stile di vita e negli usi e costumi di tutti gli ucraini. Si riconosce in modo particolare per la grande varietà di sapori e la diversità di ingredienti utilizzati. Gli ingredienti della cucina popolare sono per lo più carni, funghi, verdure, barbabietole, frutta e vari tipi di erbe. Alcuni piatti tipici della cucina ucraina sono tra i più semplici da preparare.

Bevande[modifica | modifica wikitesto]

Le bevande alcoliche sono molto diffuse, in particolare la horilka, un distillato chiaro di frumento e segale. I cibi si accompagnano con vini, birra, vodka o tè.

https://it.wikipedia.org/wiki/Ucraina

La nato non protegge: Lo spieghino a draghi. - Alessandro Orsini

 

Gli Stati Uniti hanno ribadito che la Russia potrebbe usare le bombe atomiche contro l’Ucraina per bocca di Avril Haines, direttrice dell’intelligence americana. Che la Russia sia pronta a usarle in caso di scontro con l’Occidente è noto almeno dal 1999 quando l’esercitazione militare “Zapad” dimostrò che la Russia sarebbe stata incapace di respingere un attacco della Nato. Preso atto di questa realtà, le élite russe accettarono l’idea che una guerra contro la Nato sarebbe stata una guerra nucleare. Ne consegue che Mario Draghi, il quale si illude di porre fine alla minaccia russa distruggendo l’economia di Mosca, non ha capito niente del mondo in cui vive. A causa dei suoi limiti culturali – Draghi è un banchiere che ragiona soltanto in termini economici – il presidente del Consiglio non ha capito che, anche in bancarotta e senza cibo, la Russia resta nella condizione di lanciare le sue bombe atomiche sull’Europa. Qualcuno spieghi a Draghi che, per lanciare un ordigno nucleare sull’Ucraina, non serve un Pil stellare: serve premere un pulsante.

Quali siano le implicazioni di questo nuovo scenario nucleare è presto detto.

Scoppiata la guerra in Ucraina, le scelte della Nato hanno iniziato a ripercuotersi direttamente sulla nostra vita quotidiana. Ciò implica che gli errori strategici della Nato possono spingere milioni di famiglie italiane sotto la soglia di povertà e precipitare l’Italia in guerra. Questo fenomeno nuovo nella storia dell’Italia repubblicana dovrebbe generare un grande cambiamento nella politica interna che migliaia di cittadini senza voce invocano a gran forza. I partiti dovrebbero inserire i temi della politica internazionale nei loro programmi elettorali e discuterli con i cittadini. Meloni, Salvini, Conte, Berlusconi e Letta, dovrebbero dire come intendono porsi verso l’espansione della Nato a Est una volta al governo. Le mosse della Nato sono diventate il fatto più importante delle nostre vite ed è inconcepibile che vengano sottratte al dibattito democratico con la scusa che “l’Italia fa parte di un sistema” giacché qualunque sistema può essere criticato e riformato in una società libera. I partiti devono prendere posizione sulla Nato anche perché, a partire dal 24 febbraio, il futuro della Nato coincide con quello dell’Unione europea. Una Nato aggressiva renderà aggressiva tutta l’Unione europea. Questo fenomeno si verifica perché la Nato ha fagocitato l’Unione europea trasformandola in una sua colonia. Non è l’Unione europea che guida la Nato; è la Nato che guida l’Unione europea. Denunciare la natura anti-democratica di questo connubio non è facile giacché spetta agli intellettuali chiarire la compenetrazione dei poteri e le loro implicazioni anti-umane. Sono soprattutto gli intellettuali che hanno gli strumenti per svelare le forze nascoste che spingono il mondo verso esiti catastrofici, ma oggi gli intellettuali critici sono una categoria quasi completamente estinta. Un esempio? Secondo i professori legati al governo Draghi, o “draghessori”, l’Italia dovrebbe fare tutto ciò che la Nato chiede senza fare domande giacché – così dicono – l’Europa sarebbe protetta dagli Stati Uniti in caso di attacco nucleare. È facile dimostrare che si tratta di un inganno. Proviamo a immaginare che cosa accadrebbe se un Paese europeo della Nato, per esempio la Polonia, subisse un attacco nucleare da parte della Russia. L’idea dei draghessori è che gli Stati Uniti colpirebbero la Russia in base all’articolo 5 della Nato. Ma questo è falso: gli Stati Uniti rimarrebbero a guardare. Lanciando le bombe atomiche sulla Russia, gli Stati Uniti si autodistruggerebbero. Ove la Russia colpisse la Polonia con la bomba atomica, gli Stati Uniti non avrebbero nessun problema a giustificare il tradimento dell’articolo 5 della Nato.

Ricorrendo alla propria classe intellettuale, gli americani spiegherebbero che l’articolo 5 della Nato è stato scritto in un tempo storico in cui la Russia non disponeva di un numero così elevato di bombe atomiche e che, pertanto, l’articolo 5, valido nel 1949, non lo è più nel caso di una guerra nucleare nel 2022. Gli intellettuali americani spiegherebbero anche che, nel 1949, quando la Nato nasceva, le bombe atomiche non erano potenti come lo sono oggi. La Polonia, per non parlare dell’Ucraina, verrebbe distrutta dalla Russia e gli americani non avrebbero nemmeno rimorsi di coscienza a girarsi i pollici. Anzi, direbbero che non hanno contrattaccato la Russia per il bene dell’umanità e se ne farebbero un vanto mentre i polacchi spariscono in un grande buco. Siccome il rischio di un attacco nucleare di Putin esiste, è necessario che la democrazia italiana prenda coscienza che il suo problema supremo sono le scelte della Nato, a cui i problemi di politica interna sono subordinati.

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/07/01/la-nato-non-protegge-lo-spieghino-a-draghi/6646017/

giovedì 30 giugno 2022

Così Draghi consigliò a Grillo di mollare Conte per Di Maio. - Luca De Carolis

 

TUTTI CONTRO TUTTI - Faida. Il capo Cinquestelle sale al Colle e denuncia: “Situazione grave”. Beppe lascia Roma: non incontra né lui né i ministri.

Di mattina, uscendo dal suo albergo a Roma con vista sui Fori, il Garante prova a mentire, forse anche a se stesso. “Volete coprire la verità con queste storielle” scandisce Beppe Grillo ai cronisti che gli chiedono conto dell’intervista di ieri di Domenico De Masi al Fatto, in cui il sociologo ha rivelato quanto raccontatogli proprio da Grillo lunedì, in un colloquio di due ore: “Mario Draghi mi ha chiesto di rimuovere Giuseppe Conte dal Movimento”.

Ma non sono proprio storielle, se l’ex premier all’ora di pranzo si dice “sconcertato dalle parole di Draghi contro di me”, e in serata sale al Colle per discuterne con Sergio Mattarella. Non sembrano esserlo, se nel pomeriggio il presidente del Consiglio da Madrid prova a rimediare. “Con Conte ci siamo parlati poco fa, abbiamo iniziato a chiarirci, ci risentiamo domani (oggi, ndr) per vederci al più presto” spiega. Poi, all’ora di cena, affida una smentita a cosiddette fonti di Palazzo Chigi: “Il presidente del Consiglio non ha mai detto o chiesto a Grillo di rimuovere Conte dal M5S”. Proprio in contemporanea, il Garante fa trapelare sull’AdnKronos la sua ira: “Vengo strumentalizzato e raccontano cazzate su me e Draghi”.

Improperi che si lascia dietro dopo essere tornato nel pomeriggio nella sua villa a Bibbona, in Toscana, schivando l’incontro con i ministri e i sottosegretari grillini. Soprattutto, senza rivedere Conte. Eppure i frequenti contatti tra l’artista e Draghi vengono confermati da vari big. E degli attacchi del premier all’avvocato, proprio Grillo aveva raccontato anche ai deputati della commissione Esteri della Camera, nelle scorse ore. Soprattutto, c’è Conte: “Grillo mi aveva riferito delle parole di Draghi contro di me”. E ancora, “ci sono state tante telefonate e tanti messaggi tra i due” filtra dal M5S. Tracce, di certe richieste. Tra cui una, raccontata al Fatto da una fonte qualificata. Secondo cui Draghi avrebbe esortato Grillo ad aderire alla scissione di Luigi Di Maio, così da portare fuori dal M5S gran parte dei parlamentari e isolare l’avvocato. Grillo l’avrebbe raccontato “a vari 5Stelle di peso”. Altre confidenze, dal fondatore che ieri riappare in Senato. “Scusate, mi squilla il telefono, è Draghi” scandisce mostrando il cellulare agli eletti del M5S. Qualcuno ci crede, pochi ridono. Gli chiedono: “Conosci i nostri nomi?”. E lui: “Spetta a Conte conoscerli”.

Si parla dell’intervista di De Masi, e il Garante si arrangia: “Certe cose le ho dette, ma non dovevano uscire”. E su Draghi? “Mi ha intortato”. Però il suo blocco per le deroghe alla regola dei due mandati ha retto. “Niente voto”, impone a Conte. Ne fa le spese Giancarlo Cancelleri, che in una conference call con i consiglieri regionali siciliani, Conte e i vicepresidenti Taverna e Ricciardi si fa da parte. Rinuncia a candidarsi alle primarie in Sicilia, anche perché i termini per presentarsi scadono stasera, e non c’era più tempo per votare su una deroga. “Ti ringraziamo per il tuo sacrificio, ora troviamo un candidato” commenta l’avvocato. Il nome ora potrebbe essere il consigliere regionale Nuccio Di Paola. Ma il tema è lo scontro tra Conte e Draghi. “Un premier tecnico non può intromettersi nella vita di forze politiche” ringhia l’avvocato. Il resto, assicurano, lo dice al premier in una telefonata. In cui Conte accusa: “Ciò che è successo è molto grave, c’è in ballo il funzionamento della democrazia”. Per p Voi da Palazzo Chigi, assieme alla Farnesina, ci avete tenuto bloccati due giorni per inserire nella risoluzione sull’Ucraina una cosa ovvia, ossia che va coinvolto il Parlamento. E tutto nei giorni della scissione del M5S”. Fino alla domanda: “Ci avete messo i bastoni tra le ruote su superbonus e inceneritore, diteci se ci volete fuori dal governo”.

È la versione dei contiani, che aggiungono: “Un incontro con Draghi? Per ora no”. Ma si precipita verso la crisi? “Conte non vuole fare un Papeete 2” dicono i suoi. Non vuole essere accostato al Matteo Salvini della crisi dell’estate 2019. Non esclude di strappare, ma è disposto a farlo solo per “motivi concreti, sui temi”. Nell’attesa, Luigi Di Maio punge: “Non si può essere responsabili solo la domenica, creando instabilità al governo negli altri giorni”. Conte invece va da Mattarella. Un’ora e mezza di colloquio in cui l’ex premier, dicono, “è andato a esporre la gravità della situazione”. Ma senza parlare di uscita dal governo.

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/06/30/cosi-draghi-consiglio-a-grillo-di-mollare-conte-per-di-maio/6644867/

PANE E PROPAGANDA DELLA NATO. - Alessandro Orsini

 

L'esercito ucraino si è ritirato da Severodonetsk. Tutto sta andando come avevo previsto sin dal primo giorno di guerra.
Per filo e per segno.
Forse è per questo motivo che certi giornalisti ben ingrassati a pane e propaganda della Nato scrivono oggi che vorrebbero assistere alla chiusura di Carta Bianca.
Sono felice che lo scrivano perché amo ridere di loro.
È sublime vedere certi giornalisti pane e propaganda della Nato che si contorcono sul divano nel sentire la mia voce e io so che la sentiranno ancora.
È stupendo dare fastidio a chi ci odia.
Gli ingrassati a pane e propaganda della Nato non possono riconoscere che i fatti stanno andando in modo opposto rispetto a quanto avevano propagandato. Al link qui sotto potrete ascoltare ciò che dicevo il 27 febbraio 2022, tre giorni dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina, alla Radio Svizzera. Nella stessa intervista, quando i giornalisti caffeinomani annunciavano il collasso dell'economia russa a causa delle sanzioni europee, io annunciavo che la Russia ci avrebbe messi in ginocchio con il gas e spiegavo che le sanzioni si sarebbero ritorte contro l'Italia e l'Europa. Ero l’unico a dirlo e invitavo i caffeinomani a non esultare stupidamente senza cognizione di causa. Ma gli ingrassati a pane e propaganda della Nato erano tutto un garantire che la Russia sarebbe presto crollata sotto i colpi dell'esercito ucraino.
Cari ingrassati a pane e propaganda della Nato, non è Carta Bianca a diffondere fake news e disinformazione. Queste prerogative sono vostre. Il problema non è chiudere questa o quella trasmissione, ma aprire il vostro cervello.
Ecco il proverbio della giornata: "Se non riesci ad aprire, non chiedere di chiudere"

https://www.rsi.ch/.../L%E2%80%99Ucraina-%C3%A8...

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martedì 28 giugno 2022

L'Argentina ha fatto richiesta di ingresso nei BRICS. - Andrea Zhok

 

L'insieme dei BRICS viene così a rappresentare in termini territoriali circa un terzo delle terre emerse del pianeta (42.557.166 kmq su 148 milioni di kmq - cui vanno sottratti i 14 milioni di kmq dell'Antartide, neutrale), in termini economici rappresenta il 25% del PIL mondiale, in termini demografici il 43% della popolazione mondiale.

Quella che trattiamo usualmente come "comunità internazionale", e che corrisponde all'impero americano (USA, Canada, UE + UK, Australia, Nuova Zelanda e Israele) corrisponde a:
quasi il 50% del PIL mondiale;
in termini demografici corrisponde a 856 milioni di abitanti, pari a circa l'11% della popolazione mondiale,
e a circa 31.754.000 kmq, pari a un po' meno di un quarto della superficie delle terre emerse.

Come la richiesta argentina segnala, i BRICS sono visti come una speranza di autonomia (e di rivalsa) per il resto del mondo, finora escluso dal club degli armigeri di Washington.

All'interno dell'impero americano solo la Francia si è mossa con qualche parziale autonomia, ottenendo una certa autosufficienza (energetica e alimentare) e coltivando, sia pure in modo autoritario, rapporti col continente africano.
Tutti gli altri hanno accettato con gaia imbecillità le regole del gioco americano, che fino a ieri predicava l'iperspecializzazione produttiva e la globalizzazione infinita (con sfruttamento di risorse a basso costo dai paesi più ricattabili).
E così facendo si sono condannati ad una condizione di dipendenza illimitata da scambi internazionali il cui unico garante erano gli USA. Ora che gli USA non sono più nelle condizioni di garantire la prosecuzione di quel gioco, le province dell'impero americano si avviano ad un progressivo declino, e questo tanto più quanto più sono state prone alla voce del padrone.

L'attuale scenario sta mostrando ciò che i più attenti avevano rilevato da tempo, ovvero l'illusorietà del sogno capitalista di una crescita esponenziale infinita. In questo nuovo contesto la terra (risorse naturali) e le popolazioni incrementano di importanza rispetto al PIL (che è un indice della quantità di scambi monetari, e solo indirettamente - ed eventualmente - della "ricchezza".)

Certo, i BRICS avranno la difficoltà consistente di muoversi armonicamente, in quanto hanno alle spalle una pluralità di tradizioni e culture differenti, ma finché esisterà l'impero americano con il suo bullismo internazionale, essi avranno sia un forte incentivo a farlo, sia una guida chiara a cosa fare.

Dunque, nonostante battute d'arresto, questo sarà lo scenario emergente, che travolgerà e capovolgerà il mondo che abbiamo conosciuto. Ci vorranno alcuni decenni per vedere pienamente tutti gli effetti economici e demografici, ma un effetto si vedrà subito: le province dell'impero americano faranno i conti con il crollo della propria struttura ideologica, quella struttura che li ha condotti a innalzare una teoria economica neoliberale e una teoria etica liberale a unica visione del mondo.   

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