Domani in Parlamento il Pd si asterrà sugli ordini del giorno di M5S e Verdi-Sinistra per bloccare l'inceneritore della Capitale.
Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
Domani in Parlamento il Pd si asterrà sugli ordini del giorno di M5S e Verdi-Sinistra per bloccare l'inceneritore della Capitale.
La morte del runner Andrea Papi, ucciso da un'orsa con tre cuccioli ha scatenato gli istinti più sotterranei e animali (non solo animalisti) del web.
Un professore universitario di narrativa, Jonathan Gottschall, una volta disse che l'uomo per sua natura concepisce scenari orrorifici. Non riesce a stare tra ruscelli e favole. Perché appunto, per istinto atavico è abituato a lottare per sopravvivere. Questo scenario purtroppo è reale. E in questo non c'è un lieto fine. C'è però da riflettere.
La madre del runner ha esplicitamente detto "non voglio che l'orsa sia abbattuta, è stata una fatalità, noi siamo abituati ad andare nei boschi da sempre". Se tutto questo fosse successo per mano di un uomo sarebbe stato omicidio preterintenzionale. Volevo difendermi, mi sono sentito minacciato e ho reagito non calcolando le conseguenze. L'orsa è un animale senziente e non razionale. Se concediamo attenuanti a un uomo dovremmo concederle a un plantigrado.
Lo so che c'è già chi dice "e se fosse stato tuo figlio?". No. Non è mio figlio ma ha appena parlato la madre. Dicendo di assolverla. Le mie competenze animaliste si fermano a qualche felino di piccola taglia allevato e accudito nel corso della mia vita. Però credo che già abbiamo un po' perso tutti. Ha perso la famiglia di Andrea Papi. La perdita più incalcolabile. Ha perso la vita dell'orsa comunque vada. Lei e i suoi cuccioli saranno comunque non più insieme. Abbiamo perso un'occasione noi. Che non abbiamo fermato la nostra sete di carne nemmeno quando la carne era di orso e ne è stata invocato il risparmio.
Questa storia me ne ricorda un'altra che mi fa riflettere. Da tempo seguo Luna sui social. Luna è una pantera che vive in Siberia, la vedete in foto. È stata presa in casa da cucciola perché la madre non la allattava e stava morendo. La veterinaria che l'ha curata poi l'ha adottata; adesso è un felino di grossa taglia. Però si comporta come un gattone. Dorme sul letto, aspetta che il suo padrone esca dal bagno perché non sa stare senza di lui, corre per i boschi. Particolare non da poco, Luna convive con un rottweiler, Venza. Quando il cane l'ha vista arrivare si è preso cura di lei e adesso sono madre e figlia praticamente.
Quando ne parlai la prima volta qualcuno mi disse "e quando crescerà? Come faranno?". Stanno facendo. Hanno traslocato per farla stare con più spazi. E lei ha capito di essere amata. E due persone convivono con due animali giudicati feroci dal sentire comune. Forse tutto questo dovrebbe almeno farci riflettere. È come viene percepito il mondo e quanto ci si sente protetti che cambia la visione delle cose.
L'orsa ha reagito da animale minacciato. E ha portato via una vita. Non è giusto. È profondamente triste. Ma appunto, chi ha vissuto tutto in prima persona, i genitori, ha detto di perdonare con amore. È stata una fatalità e chi l'ha procurata forse andrebbe protetto. Perché uccidere, animale o uomo che sia, non cambia le cose. Non riporta in vita. Ma per capirlo forse ci manca amore e perdono. E forse quello che ha una pantera giovane e che non ha avuto l'orsa. Accudimento.
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Il sogno di avere un mondo "pulito" ed ecosostenibile si sta gradualmente avverando. A confermare questo trend più che positivo è Ember, leader globale nell'analisi dei dati energetici, che ha redato il report Global Electricity Review 2023, inerente la situazione attuale delle energie rinnovabili in tutto il Pianeta, Italia inclusa.
Secondo la società di consulenza, alla fine del 2022 l'eolico e il solare hanno raggiunto quota 12% del fabbisogno energetico mondiale, un record mai verificatosi prima, sinonimo di un'espansione sempre più importante di queste risorse. Ma a che punto è lo sviluppo delle rinnovabili nel mondo e in Italia? Proviamo a fare chiarezza.
Come si è raggiunto il record.
Iniziamo questa breve analisi parlando di un dato molto importante: la quantità di emissioni di carbonio nell'atmosfera prodotte dalla produzione globale di energia elettrica. Un valore che nel 2022 è sceso al minimo storico di 436 gCO2/kWh. In poche parole, l'elettricità che abbiamo usato l'anno scorso è stata la più pulita di sempre.
Chiaramente, questo risultato più che positivo è stato possibile soprattutto grazie a quel 12% di cui abbiamo accennato nell'introduzione, quindi grazie alla crescita esponenziale delle due rinnovabili principali: l'eolico e il solare. Ma non solo, perché per raggiungere un traguardo così importante è stato fondamentale anche l'apporto delle "altre" energie alternative, inclusa quella nucleare e quella idroelettrica.
Nonostante una diminuzione generale di entrambe - nel caso della seconda data da gravi periodi di siccità in tutto il globo - il "nuovo" e sostenibile mix energetico rinnovabile ha permesso di raggiungere la ragguardevole quota del 39% di fabbisogno di elettricità mondiale.
Scendendo nel dettaglio, le due rinnovabili che hanno vissuto nel 2022 la crescita più grande sono state le vere protagoniste di questo approfondimento: cioè l'energia eolica (+17%) e solare (+24), con quest'ultima che è divenuta ufficialmente, secondo la stessa Ember, la fonte energetica in più rapida crescita degli ultimi 18 anni.
Parlando di numeri più concreti, alcune Nazioni hanno guidato l'intero Pienata, grazie a politiche interne piuttosto avanzate. Parlando di solare, una delle prime in assoluto è stata la Cina, che ha steso circa 1/5 di tutto il nuovo fotovoltaico globale (55 GW di capacità su 268 GW). Come riportato dalla società di consulenza, questo è stato possibile grazie all'innovativo piano Whole-County Rooftop Solar, un progetto di durata triennale a schema piramidale.
Se non ne avete mai sentito parlate, funziona in poche parole così: un provider di energia elettrica nazionale amministra una determinata regione. Per stendere i pannelli sui tetti degli edifici in maniera capillare si avvale della collaborazione di altre piccole realtà a livello locale, che a loro volta si occupano di identificare gli edifici più adeguati.
Proprio come da noi in Italia, in alcuni casi i pannelli diventano di proprietà del proprietario dello stabile, che così può scegliere di rivendere l'energia in eccesso al provider stesso, che, a sua volta, si occupa di rimetterla in rete. In altri casi, come succede da noi - spesso - per le aziende con grandi impianti produttivi, i pannelli restano di proprietà del provider energetico, che si occupa di inviare allo stabile sottostante solo il quantitativo energetico utile, con tariffe scontate.
Si tratta di un approccio che si sta diffondendo sempre più anche in Europa e che permette, a tutti gli effetti, di svincolare il cliente finale dal dover sborsare cifre piuttosto elevate per l'acquisto e il montaggio del materiale.
A una situazione favorevole, spesso, ne corrisponde una contraria, un "rovescio della medaglia". Nella scienza economica solitamente è data dall'incertezza di mercato, scaturita da qualche fattore esterno.
La situazione globale che stiamo attraversando da ormai 3 anni, con il Covid prima e con la guerra poi, ha reso le decisioni - di qualsiasi tipo - più difficili da prendere. Nell'ambito energetico l'esempio più lampante può essere visto nella scelta di chiudere o meno le centrali elettriche a carbone, un modo ormai "antiquato" di produrre energia elettrica.
Il 2022 infatti nonostante l'ascesa delle rinnovabili è stato l'anno in cui la percentuale più bassa di queste ha cessato l'attività, per scelta politica di molte Nazioni che hanno preferito tenerle attive per backup.
Qualcosa scaturito principalmente dalla situazione in Ucraina, che ha reso il gas - come ben sappiamo - più costoso e quindi meno "sicuro". Una situazione che ha reso il 2022 il primo anno, in 18 anni, con il più basso numero di nuove centrali a gas.
Attenzione però, c'è una cosa da tenere bene in considerazione. Nonostante la difficile situazione, l'anno scorso si è registrato un contenuto -0,2% in termini produttivi di energia elettrica da centrali a gas. Cosa significa nel concreto? Secondo Ember che, seppur con risultati ottimi, il 2022 potrebbe essere stato un anno di picco massimo per la produzione rinnovabile globale, che quindi potrebbe diminuire e stabilizzarsi prossimamente.
La situazione europea.
Nonostante la pausa effettuata negli anni passati da numerosi Paesi, la stesa delle rinnovabili sul territorio del Vecchio Continente procede senza sosta. L'Europa l'anno scorso si è affermata come la parte del Globo che procede più velocemente da questo punto di vista, con diverse Nazioni che hanno superato negli ultimi mesi alcuni vincoli progettuali posti da vecchie leggi.
Come avevamo anticipato in un articolo dedicato, le previsioni di Ember parlano chiaro: l’Europa produrrà il 45% del proprio fabbisogno energetico da fonti rinnovabili entro il 2030, un dato addirittura superiore all’obiettivo stabilito dal piano Fit for 55 nel 2021, cioè il 40%.
continua su: https://insideevs.it/news/661923/rinnovabili-solare-eolico-energia-globale/
Chand Baori è un famoso pozzo a gradini situato nel villaggio di Abhaneri vicino a Jaipur, nello stato indiano del Rajasthan. Il pozzo è uno dei più profondi ed ampi dell'India. Prende il nome dal suo costruttore il re Chand di Abhaneri e dalla parola Baori nome dato nell'India occidentale ai pozzi.
Fu costruito intorno al VII secolo anche se alcune fonti lo datano al IX secolo. Serviva a risolvere il problema dell'approvvigionamento idrico nei periodi di siccità e fornire un mezzo abbastanza comodo per raggiungere l'acqua. Il pozzo ha 3500 stretti gradini che collegano 13 piani o livelli fino a raggiungere, alla profondità di trenta metri, l'acqua. Il livello dell'acqua era legato al periodo dell'anno, nei momenti di siccità il livello era più basso. Mentre negli altri periodi bisognava fare meno scalini.
Legata alla sua costruzione, la leggenda vuole che fu costruito in una sola notte dagli spiriti.
Di fronte ai gradini si trova il tempio di Harshat Mata, Dea della Gioia e della Felicità, costruito nell'VIII secolo. La datazione di questo tempio sembra avvalorare la tesi che tempio e scalinata siano stati costruiti nello stesso periodo. Inoltre l'acqua era necessaria per le abluzioni rituali che dovevano essere eseguite dai fedeli prima di recarsi al tempio.[1][2][3][4]
(Prologo) È in arrivo un ruolo tutto nuovo per il Pos, imitico apparecchio per poter saldare il conto con moneta elettronica che ancora oggi in molti punti d’Italia fatica spesso a connettersi o ad essere realmente attivo. A ipotizzarlo tra le righe del Def è il governo, in particolare nel canonico focus che l’Esecutivo di turno dedica al contrasto all’evasione.
Il Pos, e soprattutto il suo mancato utilizzo, dunque, potrebbe trasformarsi già da quest’anno in una spia dell’evasione, consentendo al Fisco di scrivere direttamente al commerciante, al professionista o all’artigiano che non hanno correttamente utilizzato l’apparecchio per accettare i pagamenti digitali (Fine del prologo) IlSole24Ore.Lo hanno trascinato fuori dalla sua abitazione in calzoncini corti e t-shirt, mani incrociate dietro la testa e agenti armati che gli puntavano le armi contro. Come rivela un video diffuso dalla Cnn, è stato arrestato Jack Teixeira, il 21enne aviatore della Guardia Nazionale del Massachusetts identificato come la presunta talpa dei documenti top secret Usa. Il suo nome era stato diffuso dal New York Times nelle scorse ore, ma adesso arriva la conferma che è lui il principale sospettato di essere la talpa dei Pentagon leaks. La diffusione dei documenti classificati è stata definita dal portavoce della Difesa Usa come “un atto criminale deliberato” e le forze di sicurezza hanno perquisito l’abitazione del giovane in cerca di ulteriori elementi o informazioni sensibili.
Jack Teixeira è un 21enne appassionato di armi che lavorava per l’ala dell’intelligence della Massachusetts Air National Guard e che stava cercando di impressionare, con le sue rivelazioni, un gruppo di una chat su Internet. Su Internet si presentava come “OG”. È con quel nickname che ha diffuso corrispondenza online, fotografie e video riservati. Il Washington Post ha anche avuto accesso a un video del giovane in un poligono di tiro con un grosso fucile che “urla una serie di insulti razzisti e antisemiti alla telecamera, poi spara diversi colpi contro un bersaglio”. Il New York Times ha identificato la presunta talpa dei file segreti Usa attraverso il suo profilo sulla piattaforma Discord individuando altri dettagli, come l’interno della sua casa d’infanzia – postata sui social in foto di famiglia – che coincidono con quelli ai margini delle foto dei documenti classificati fatti trapelare.
I documenti trapelati hanno messo a nudo informazioni di altissimo livello, come i segreti sui preparativi di Kiev per una controffensiva primaverile, lo spionaggio degli Stati Uniti su alleati come Ucraina, Corea del Sud e Israele e le tensioni tra Washington e le capitali alleate sull’armamento ucraino. Ci sono prove crescenti che la fuga di notizie non sia stata un’operazione di intelligence finalizzata a screditare gli Stati Uniti, ma più probabilmente una bravata generata dalla politica del Pentagono di concedere autorizzazioni di sicurezza top secret a un numero enorme di membri del servizio, civili e appaltatori. Il numero di persone nell’intero governo degli Stati Uniti con autorizzazione top secret è infatti di circa 1,25 milioni.
OG sembra aver agito su un server da lui creato nel 2020 e controllato sulla piattaforma di messaggistica Discord. Il gruppo aveva diversi nomi, ma il più delle volte era conosciuto come Thug Shaker Central ed era composto da 20-30 persone. A partire dallo scorso anno, si dice che OG abbia pubblicato i documenti su un canale sul server che ha chiamato “Bear vs Pig”, un riferimento alla guerra in Ucraina ma anche un video virale che mostra i maiali che combattono contro un orso nero.
Così dopo aver ignorato migranti in mare e averne minimizzato la morte, obbligando la Ue a intervenire seccamente, la Meloni, riconfigurata in modalità umana, si fa fotografare in un tenero abbraccio profuso a coloro contro cui ha nutrito nei beoti il germe della discriminazione.
Non mi frega niente della mossa mediatica in cui l'assurda premier stride come ghisa di rotaie alla frenata di un convoglio. E' più significativo che mentre una pataccara sfacciata ridisegna il proprio look a uso e consumo di scostumati quanto consunti cervelli, sfilano M 109 in una processione oscena dalla stazione di Udine verso l'Ucraina.
Solo poco tempo fa mancava il coraggio di mostrare tanta spregiudicatezza nella gestione dello scenario ucraino. Ma le cose cambiano, l'inerzia popolare suggerisce che si può e si deve osare di più nella certezza che non si vedrà alcuna reazione sostanziale. I governi l'hanno sempre saputo: l'Italia “unita” - che triste barzelletta!- è degli stolti, oppure degli infermi o di accidiosi. E se non è di questi è degli analfabeti funzionali, a milioni riversati sui social per pubblicare nella più imbecille incoscienza il negazionismo spudorato del militarismo sempre più pesante che ammorba l'aria, e i TG ormai ci sbattono in faccia.
Deragliati dal perimetro costituzionale ignorato e sbeffeggiato dai più, il governo ci traghetta, nel continuum orgoglioso del bellicismo draghiano, alle soglie di un conflitto che comporterà gioco forza l'invio di truppe terrestri. Si sa fin dall' inizio della guerra, l'Ucraina non possiede risorse umane ma tonnellate di armi su cui, secondo l'ennesimo servizio bomba del Pulitzer Seymour Hersh, il presidente Zelensky e corrottissimi a lui vicini, fanno la cresta per migliaia e migliaia di dollari.
Con tutto il rispetto l'Ucraina avrebbe meritato di meglio come d'altra parte l'Italia che non solo si presenta con una caricaturale colonella a capo del governo, ma è carente di italiani che si diano un significato oltre le stupidaggini a cui rispondono sorprendentemente bene.
Capaci di scendere in piazza autonomamente contro il green pass, non sanno difendere pensioni, stipendi, scuole, sanità e futuro di figli più maturi dei genitori. Ragazzi bastonati spesso e volentieri perché capaci di protestare pubblicamente. E gli adulti responsabili? Ammutoliti perfino dopo una processione di carri armati alla luce del sole.
Il nostro paese sonnambulo è guidato da un plotone di allucinati militaristi, i fascisti di ieri riciclati ancora al comando. E che accade di nuovo sotto il sole? Si inneggia alla guerra contro i russi con veemenza molto familiare. Alcune cose cambiano, altre non cambiano mai.
Ma al popolino di sorprendenti immemori basta sapere che l'unico contrario a questo orrore si chiama Giuseppe Conte. I manipolati sostengono o negano la guerra sotto casa, è vero, ma assai tapini i sostenitori dell'ex premier, partiti d'opposizione compresi. A ben vedere iniziative 0 spaccato.
Tanto basta da una parte per negare la realtà fino a farsi piacere la prospettiva di un conflitto su larga scala, e dall'altra accettarne passivamente il suo marciare ostinato e apparentemente inarrestabile. La sensazione di impotenza è palpabile, da soli non si risolve niente. Però si sappia: vengono così le guerre, per l'inerzia di chi poi dovrà parteciparvi volente o nolente.
Certo, avrei potuto nascere in un momento storico più positivo e nonostante tutto sono sempre stato molto ottimista ma non potevo prevedere l'oggi, il più sconcertante che potessi immaginare. Dopo aver studiato lingue morte al liceo, chimica e fisica all'università non potevo prevedere che se delle lingue resta sempre qualcosa, è degli italiani intelligenti che probabilmente resterà poco o niente oltre quello che i posteri vedranno nei musei.
Gioacchino Musumeci
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