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lunedì 27 settembre 2021

Spigolatrice di Sapri, polemiche per la statua in bronzo che mette in evidenza le forme. Boldrini: “Un’offesa alle donne e alla storia”.

 

Il monumento è stato svelato alla cittadinanza domenica 26 settembre, alla presenza delle autorità locali e del presidente M5s Giuseppe Conte. La foto ha subito iniziato a circolare online ed è stata duramente condannata da alcune esponenti politiche (da Boldrini a Cirinnà). Il senatore M5s Castiello: "A chi critica sfuggono le fattezze fisiche delle donne meridionali". L'artista si difende: "Allibito e sconfortato".

Polemiche per la statua della Spigolatrice inaugurata a Sapri, in provincia di Salerno, alla presenza delle autorità locali e del presidente M5s Giuseppe Conte in tour elettorale nella zona. Il monumento in bronzo rappresenta la lavoratrice dei campi, addetta alla spigolatura, al centro della poesia di Luigi Mercantini dedicata al fallito tentativo di insurrezione anti borbonica nel Cilento. Ma a far discutere è stata la scelta dell’artista di mettere in evidenza le forme della donna con un abito “trasparente” che rievoca un effetto di nudo.

La foto scattata durante la cerimonia di svelamento ha iniziato a circolare online nelle scorse ore e ha suscitato la condanna di alcuni esponenti politiche, mentre gli amministratori locali insistono nel difendere l’opera. “È un’offesa alle donne e alla storia che dovrebbe celebrare”, ha scritto su Twitter la deputata Pd Laura Boldrini. “Ma come possono perfino le istituzioni accettare la rappresentazione della donna come corpo sessualizzato? Il maschilismo è uno dei mali dell’Italia”. Mentre secondo la collega di partito Monica Cirinnà si tratta di “uno schiaffo alla storia e alle donne che ancora sono solo corpi sessualizzati”: “Questa statua della Spigolatrice nulla dice dell’autodeterminazione di colei che scelse di non andare a lavoro per schierarsi contro l’oppressore borbonico. Sia rimossa!“, ha chiuso.

Lo scultore Emanuele Stifano si è difeso su Facebook, respingendo le accuse dei detrattori: “Sono allibito e sconfortato da quanto sto leggendo”, ha scritto. “Mi sono state rivolte accuse di ogni genere che nulla hanno a che vedere con la mia persona e la mia storia. Quando realizzo una scultura tendo sempre a coprire il meno possibile il corpo umano, a prescindere dal sesso. Nel caso della Spigolatrice, poiché andava posizionata sul lungomare, ho ‘approfittato’ della brezza marina che la investe per dare movimento alla lunga gonna, e mettere così in evidenza il corpo”. E a chi gli contesta la decisione di mettere in evidenza le forme, ha replicato che l’obiettivo era un altro: “L’anatomia non doveva essere un’istantanea fedele di una contadina dell’800, bensì rappresentare un ideale di donna, evocarne la fierezza, il risveglio di una coscienza, il tutto in un attimo di grande pathos”. Inoltre, ha concluso “il bozzetto preparatorio è stato visionato e approvato dalla committenza”. Del resto, nessuna delle autorità locali è intervenuta per criticare l’opera, anzi anche il primo cittadino si è subito schierato con Stifano e ha lodato la statua. “E’ stata realizzata con maestria e impeccabile interpretazione dall’artista cilentano”, ha detto il sindaco di Sapri di Italia viva Antonio Gentile.

Tra le prime a sollevare la polemiche ieri c’era stata l’ex senatrice di Forza Italia e poi del gruppo Misto-Ala Manuela Repetti che, intervenendo su l’Huffington post, ha parlato di “schiaffo sessista”. A lei ha replicato direttamente il senatore M5s Francesco Castiello criticandola per “censure di tipo sessista”. “Ad arrecare grave turbamento alla suddetta sembra siano stati l’abbigliamento leggero e le forme pronunciate. Alla ex senatrice, che appartiene ad un’area territoriale a molte centinaia di km al di sopra del parallelo di Sapri, sfugge quali siano le fattezze fisiche delle donne meridionali”. Secondo Castiello, Repetti non tiene in considerazione il fatto che “lo sbarco avvenne a fine giugno in una rovente estate del sud Italia, quando chi nel duro lavoro della raccolta del grano non poteva certo indossare un pastrano con imbottitura”. Proprio Castiello, come ricorda Repubblica, è presidente della Fondazione Grande Lucania che ha finanziato il monumento e ha invitato personalmente il leader M5s Giuseppe Conte per presenziare all’inaugurazione. A questo punto, ha detto con tono provocatorio Castiello, “è auspicabile che il Sindaco, cui la ex senatrice chiede la demolizione della statua, converta tale indicazione nella meno radicale e più equa sanzione della sua copertura con un pesante paltó”.

Il personaggio della Spigolatrice è al centro appunto di un celebre componimento di Luigi Mercantini, sul fallimento della spedizione di Sapri di Carlo Pisacane che avrebbe dovuto scatenare una insurrezione nel Regno delle Due Sicilie. La poesia (“Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!”, recita l’inizio) è scritta appunto con il punto di vista di una contadina dell’800 addetta alla spigolatura del grano e che assiste allo sbarco di Pisacane.

ILFQ


E con questa notizia, noi italiani abbiamo toccato il fondo. Che io sappia un artista tende sempre a mettere in evidenza le fattezze del corpo umano. Le più belle statue lasciateci da artisti di altri tempi mostrano le nudità del corpo umano nel loro splendore. Il pudore lasciamolo agli ipocriti che gridano allo scandalo dimenticando che è proprio il loro Dio ad aver creato l'uomo nudo...

cetta.

sabato 21 marzo 2020



Il leader della Lega in un video fa cinque richieste al presidente della Rebubblica.

«Più siete a sostenere e condividere, più forza avranno queste 5 richieste». Matteo Salvini fa un appello via Facebook al Presidente della Repubblica Mattarella, con una lista di richieste in cinque punti per aiutare il Paese in un momento drammatico.
«Presidente ci rivolgiamo a Lei perché altri non ci ascoltano, per chiedere a nome di milioni di italiani cinque interventi immediati» sottolinea il segretario della Lega in un video - ci affidiamo Lei visto che altri non sembrano abbiano voglia tempo di ascoltarci».
Salvini passa quindi ad elencare le cinque richieste: «chiudere tutte le attività che non sono vitali per il Paese. Lo chiedono a gran voce, lo implorano medici, infermieri, anestesisti, imprenditori, lavoratori. È il momento di chiudere tutto e mettere in sicurezza la vita dei nostri figli». Al Capo dello Stato il leader del Carroccio chiede di poi «obbligare il governo a fornire di mascherine, camici e tutto il materiale sanitario necessario agli operatori della sanità, i medici i trincea e le Forze dell’Ordine. Non è possibile morire come servitori di uno Stato che ti dimentica».
 Per Salvini è inoltre necessario «tranquillizzare tutti gli imprenditori e i lavoratori che sono chiusi a casa responsabilmente, garantendo un anno di pace fiscale: moratoria fiscale, sospensione di tutte le tasse locali e statali per tutto il 2020». Secondo il leader del Carroccio occorre poi «svegliare un’Europa che dorme e che si ricorda dell’Italia e dei cittadini europei solo quando si tratta di incassare».
Infine Salvini chiede di «riaprire il Parlamento» e «permettere a noi di svolgere il nostro mestiere, come fanno tanti altri lavoratori italiani in prima linea. Abbiamo voglia di portare a Roma idee, proposte, soluzioni e contributi». 
Anche lui, frustrato dalla perdita di consensi, polemizza, non sa fare altro, poverino.
- Chiede di chiudere tutto per salvaguardare la vita dei figli dopo che, fregandosene altamente, è stato lui stesso sorpreso a passeggiare con fidanzata e scorta senza mascherine;
- chiede di «obbligare il governo a fornire di mascherine, camici e tutto il materiale sanitario necessario agli operatori della sanità, i medici i trincea e le Forze dell’Ordine. Non è possibile morire come servitori di uno Stato che ti dimentica» quando lui è tra gli artefici dei tagli effettuati alla sanità quando era al governo con i suoi sodali. A questo proposito ci sentiamo in dovere di obbligarlo a restituire immediatamente i 49milioni sottratti a noi cittadini per devolverli alla sanità;
- chiede di «svegliare un’Europa che dorme e che si ricorda dell’Italia e dei cittadini europei solo quando si tratta di incassare». Qui sono portata a pensare che non abbia neanche letto i giornali;
- chiede, inoltre «riaprire il Parlamento» e «permettere a noi di svolgere il nostro mestiere, come fanno tanti altri lavoratori italiani in prima linea. Abbiamo voglia di portare a Roma idee, proposte, soluzioni e contributi».
Se per i contributi economici fa riferimento alla restituzione del maltolto, i 49milioni, ci va benissimo, e non credo che si debba fare in Parlamento, basta farlo con un bonifico bancario intestato al governo specificandone il motivo; per quanto riguarda le proposte e le soluzioni, dubito fortemente che ne abbia di valide, quindi le rimanderei al mittente.
Cetta

sabato 30 aprile 2016

Renzi contestato a Reggio Calabria: "Solo passerelle, serve lavoro". E lui: "Basta polemiche". - Lucio Musolino



Per l’inaugurazione del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, uno dei più prestigiosi d’Italia che ospita tra le tante opere i Bronzi di Riace, il premier Matteo Renzi ha preferito entrare dalla porta di servizio a causa di centinaia di lavoratori che hanno protestato. Dal presidio delle organizzazioni sindacali della Cgil e dell’Usb l’accusa rivolta a Renzi è stata chiara: “Questa terra non ha bisogno di passerelle ma di lavoro“. E ci sono stati momenti di tensione quando i contestatori hanno capito che Renzi non sarebbe passato dall’ingresso principale. “C’è la gente che sta morendo di fame e qui si fanno le inaugurazioni“, dicono i lavoratori che aggiungono: “È una vergogna: Stato italiano, Stato di merda. Questa terra non ha bisogno di passerelle ma di lavoro”. Intanto all’interno del Museo, durante il suo intervento, Renzi si è scagliato contro chi lo contesta: “Se vogliamo che non solo il Crotone torni in serie A, ma che lo faccia l’intera Calabria, dobbiamo prendere un impegno tutti insieme. Per i prossimi due anni – ha detto - mettiamo da parte le polemiche e lasciamole ai professionisti che vivono nel mondo dei no. Dico solo basta a chi racconta il Sud come un luogo dove va tutto male. A questi io dico di provare a dire per una volta sì”. Poi il premier ha firmato il Patto per la Calabria e per Reggio Calabria con il governatore Mario Oliverio e con il sindaco Giuseppe Falcomatà, ed ha incontrato alcuni rappresentanti sindacali.

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/04/30/renzi-contestato-a-reggio-calabria-solo-passerelle-serve-lavoro-e-lui-basta-polemiche/514585/

Ma che fa? Sfotte chi non lavora? Definisce polemica il grido di dolore che lancia chi non ha lavoro?
Alla stessa stregua di un suo predecessore che, come lui, verrà menzionato nei libri di storia come persona sgradevole e dannosa, ripete l'inutile tiritera che la fiducia è la panacea di tutti i mali....