lunedì 11 novembre 2024

La pace in Ucraina. - Tommaso Merlo

 

Mentre Biden sta scegliendo il suo epitaffio, Trump ha afferrato la cornetta per parlare di pace in Ucraina. Ha chiamato anche Putin che si è detto disponibile a discuterne. Wow. Fino a ieri Putin veniva descritto come un mostro sanguinario con cui era impossibile trattare. E chiunque proponeva di negoziare veniva apostrofato come un ingenuo o addirittura un traditore della patria continentale. Con gli statisti europei che strillavano in coro di principi inderogabili e promettevano nuove armi fino alla vittoria. Contrordine! Il nuovo padrone americano e quindi della Nato non ha più intenzione di buttar via neanche un dollaro in Ucraina e con la Russia punta ad avere buoni rapporti. Nessuna ragione ideologica, Trump non è un pacifista, ma da uomo d’affari non va oltre le guerre commerciali e da narcisista patologico non va oltre le guerre personali. Meglio di niente. Sta di fatto che l’inversione a u di Trump sta generando il panico nei palazzi europei. I funzionari della Nato nascondono i mitragliatori sotto le scrivanie, politicanti e tecnocrati rispolverano la bandiera arcobaleno e promettono fiori nei cannoni mentre la stampa al guinzaglio fa i salti mortali per aggiornare la propaganda. Devono riuscire a rimangiarsi tutto senza perdere la faccia in modo da salvare la carriera. Un bel casino. Anche perché Trump non solo vuole la pace in Ucraina ma pare sia intenzionato a levare pure le tende dall’Europa. Alla notizia le lobby delle armi hanno stappato le bottiglie migliori e fatto il trenino, finisce la cuccagna in Ucraina e ne inizia un’altra ancora più ricca. Quella del riamo, prima la scusa era la Russia, adesso che i marines non ci fanno più da balia. Va riarmata l’Europa fino ai denti. Perché come hanno insegnato gli Stati Uniti al mondo, più siamo armati, più siamo sicuri e più viviamo in pace noi e gli altri. Già, come no. Quanto alla lezione dell’Europa che si è massacrata a vicenda per secoli per poi trovare la pace unendosi, chissenefrega. Non rende ed è passata di moda. Ma come prima cosa va chiusa la pratica Ucraina siglando la pace con la Russia e passando a fare soldi con la ricostruzione, passaggio complesso. Putin sta vincendo e quindi anche giustamente le condizioni le vorrà dettare lui. Non certo Zelensky e i tecnocrati europei dalle ossa rotte. Putin ha speso una fortuna per una guerra che non voleva e molti russi ci hanno lasciato le penne tra le trincee di fango ucraine, non può chiedere sacrifici, prevalere e poi cedere come se nulla fosse. Più realistico che raggiunga i suoi noti obiettivi nel Donbass, cacci gli ucraini dal Kursk e poi negozi la resa. Alla fine è una guerra tra loro, noi siamo solo i fornitori di benzina da buttare sul fuoco. L’intervento di Trump può essere molto utile a lasciare Zelensky a secco costringendolo a mollare l’osso, e a livello Nato stoppare le mire espansionistiche verso est, vera ragione del conflitto. Trump ha proposto di rimandare l’adesione dell’Ucraina di 20 anni e visto che molti protagonisti nel frattempo ci lasceranno, non è una cattiva idea. Cambiando i galli, cambia il pollaio. E nel frattempo Mosca potrebbe tornare ad essere magicamente amica. Trump ha detto a Zelensky che la Crimea la rivedrà giusto in cartolina e alla fine sarà già tanto se l’Ucraina manterrà uno sbocco sul Mar Nero per fare il bagnetto d’estate. Davvero una notevole inversione a u. A Washington e quindi in Europa. Dopo anni di autolesionismo energico e quindi economico, dopo anni di propaganda bellicista antirussa, dopo anni di immensi sprechi di risorse pubbliche, dopo anni di morti e distruzione, si ritornerà presto attorno ad un tavolo. Con l’unica differenza che nel frattempo l’Ucraina ma anche l’Europa sono in ginocchio mentre Putin sta vivendo una nuova primavera. I responsabili di tale disastro cercheranno di riciclarsi anche spingendo per il riarmo così magari la prossima guerra la combattiamo in prima persona invece che per procura. Armi sempre più devastanti, nuove generazioni da cannone, esercito continentale. In modo da vivere sicuri senza renderci conto che siamo noi i peggiori nemici di noi stessi. In modo da vivere in pace, facendo la guerra.

C’è un tunnel cosmico vicino a noi: potrebbe collegare intere galassie. - Gianluca Riccio

 

Un tunnel cosmico si nasconde vicino al Sistema Solare. La scoperta rivela una possibile rete di collegamenti interstellari.

l nostro Sistema Solare ha un vicino di casa davvero particolare. Gli astronomi hanno appena scoperto un tunnel cosmico che si estende per centinaia di anni luce nella struttura di gas caldo che ci circonda, nota come Bolla Locale1. Una scoperta che potrebbe rivelarsi solo la punta dell’iceberg di una rete galattica ben più vasta. Il telescopio eROSITA, il primo osservatorio a raggi X completamente al di fuori dell’atmosfera terrestre, ha rivelato l’esistenza di questo tunnel, che si estende verso la costellazione del Centauro.

L’origine della bolla.

La Bolla Locale non è una scoperta recente. Gli astronomi la conoscono da oltre cinquant’anni, quando fu proposta per spiegare la presenza di radiazione di fondo a raggi X. Si ritiene che si sia formata circa quattordici milioni di anni fa, quando una serie di supernove spazzò via tutto il materiale interstellare nelle vicinanze, creando una cavità del diametro di circa 1.000 anni luce.

Le nuove scoperte.

Il dottor Michael Freyberg del Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics ha evidenziato come questa struttura si distingua nettamente grazie alla sensibilità superiore di eROSITA. Il tunnel cosmico mostra un gradiente di temperatura attraverso tutta la sua lunghezza, con la regione settentrionale notevolmente più calda di quella meridionale.

Ciò che non sapevamo era l’esistenza di un tunnel interstellare verso il Centauro, che scava un varco nel mezzo interstellare più freddo.

La scoperta più intrigante, come detto, è che questo tunnel potrebbe essere parte di una rete molto più vasta. Gli autori dello studio, pubblicato su Astronomy & Astrophysics (ve lo linko qui), suggeriscono che potrebbe far parte di un’intera rete interstellare che attraversa la Via Lattea.

C’è un nesso tra questo tunnel cosmico e la cosiddetta “Onda di Radcliffe”?

L’Onda di Radcliffe, scoperta nel 2020, è una struttura gassosa coerente nella Via Lattea che si estende per circa 8.800 anni luce e contiene numerose regioni di formazione stellare. Questa struttura ondulata, che oscilla attraverso lo spazio-tempo, rappresenta un’importante scoperta nella nostra comprensione dell’ambiente galattico locale. In modo simile, il recente rilevamento di un “tunnel interstellare” nella Bolla Locale Calda aggiunge un nuovo tassello a questo quadro complesso. Entrambe queste strutture, l’Onda di Radcliffe e il tunnel cosmico, suggeriscono che il nostro vicinato galattico sia molto più dinamico e interconnesso di quanto si pensasse in precedenza, rivelando una rete di strutture su larga scala che potrebbero influenzare la formazione stellare e l’evoluzione della nostra galassia.

Tunnel cosmico, le implicazioni future.

Le differenze di temperatura osservate suggeriscono che potrebbero esserci state supernove più recenti che hanno espanso la bolla e riscaldato il suo materiale, forse negli ultimi milioni di anni. Una scoperta che non solo arricchisce la nostra comprensione del vicinato cosmico, ma apre nuove prospettive sulle strutture che collegano le diverse regioni della nostra galassia. Questa scoperta potrebbe essere solo l’inizio di una nuova comprensione della struttura della nostra galassia e dei misteriosi corridoi che la attraversano.

  1. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Bolla_Locale ↩︎
Gianluca Riccio, direttore creativo di Melancia adv, copywriter e giornalista. Fa parte di Italian Institute for the Future, World Future Society e H+. Dal 2006 dirige Futuroprossimo.it , la risorsa italiana di Futurologia. È partner di Forwardto - Studi e competenze per scenari futuri.

domenica 10 novembre 2024

Dio esiste.

Credere in Dio è una necessità dell'uomo che ha bisogno di aver qualcuno al quale rivolgersi nei momenti di difficoltà.

E non è un metodo per fare soldi o per sottomettere il popolo alle proprie leggi o volontà, come usano fare le varie religioni.

Dio non ha molteplici fattezze o nomi come le tante religioni vogliono farci credere, gli dei creati dall'uomo sono difettosi, perchè non mantengono il giusto equilibrio promesso.

Dio, invece, è tutto ciò che ci ruota intorno, Dio è la pura energia che crea il tutto, Dio non è a nostra immagine e non interagisce con noi; Dio è il creatore e noi dobbiamo essere grati a questo creatore che è la realtà, è la vita che viviamo e siamo solo noi, con le nostre deficienze, a commettere gli errori che stanno distruggendo ciò che il Dio energia ha creato;
lui, con il tempo e, avvalendosi dell'esperienza acquisita dopo aver creato il mondo/universo, ha modellato ciò che aveva creato per migliorare le sue creazioni, dotandole di ciò di cui avevano bisogno, giorno per giorno; lui è perfetto, è pura energia positiva, lui è natura.
E noi abbiamo il dovere di rispettare ciò che egli ha creato, non dobbiamo divinizzarlo e poi tradirlo come facciamo di continuo.

Rispettando ciò che ha creato, rispettiamo l'ambiente in cui viviamo e lo dobbiamo fare pe noi stessi, per il nostro futuro, se vogliamo vivere nell'ambiente sano che Dio energia ha creato per noi.

cetta.

Dopo mesi di pioggia, questa città ha fatto una scoperta storica.

 

Emerso dal terreno dopo piogge torrenziali.

"È tra i più antichi del mondo", ha detto Rodrigo Müller dell'Università Federale di Santa Maria (UFSM). “È già importante per il ruolo che probabilmente svolgerà nell’aiutarci a comprendere l’origine dei dinosauri. Inoltre, è quasi completamente conservato. Il materiale fornirà molte informazioni anatomiche.

La scoperta incredibile a cui fa riferimento il paleontologo riguarda un fossile di Herrerasauride bipede, un antichissimo carnivoro lungo quasi tre metri, ritrovato nel sud del Brasile in modo inatteso.

Un dinosauro emerso dalla pioggia

I fossili più antichi confermati di un dinosauro risalgono a 231 milioni di anni e presentano una raccolta di specie diverse (compresi membri degli Herrerasauridae). Tuttavia, i fossili più controversi risalgono fino a 240 milioni di anni fa. L’aggiunta di questo esemplare potrebbe fornire un contesto prezioso sui primi milioni di anni in cui i dinosauri vagavano per la Terra.

All’inizio di giugno, il New York Times ha riferito che la regione brasiliana ha ricevuto tre mesi di pioggia in sole due settimane, causando inondazioni devastanti e uccidendo almeno 182 persone. Ma ha fatto riemergere miracolosamente il fossile.

Il team è ora in una corsa contro il tempo poiché le piogge continue potrebbero anche distruggere i fossili rimanenti se lasciati troppo a lungo in queste condizioni, infatti Muller ha avvertito che "un osso della gamba e un osso del bacino nella regione pelvica... erano già stati distrutti a causa della pioggia".

https://www.esquire.com/it/lifestyle/scienza/a61898172/dinosauri-piu-antichi/

giovedì 7 novembre 2024

Scoperta stella morta da record: ruota 716 volte al secondo.

Gli astronomi hanno identificato una stella di neutroni che sta stabilendo nuovi record cosmici: non solo ruota su se stessa 716 volte al secondo, eguagliando il record di rotazione più veloce mai osservato nell'universo, ma la sua superficie è teatro di esplosioni termonucleari paragonabili alla detonazione di bombe atomiche.

La scoperta, effettuata grazie al telescopio a raggi X NICER della NASA montato sulla Stazione Spaziale Internazionale, riguarda una stella di neutroni che fa parte del sistema binario 4U 1820-30, situato nell'ammasso globulare NGC 6624, a circa 26 anni luce dalla Terra nella costellazione del Sagittario. "Stavamo studiando le esplosioni termonucleari di questo sistema quando abbiamo notato oscillazioni straordinarie, che suggerivano una stella di neutroni che ruota attorno al proprio asse a una velocità stupefacente di 716 volte al secondo", spiega Gaurava K. Jaisawal del DTU Space.

La stella condivide il record di rotazione con un'altra stella di neutroni, PSR J1748-2446, e fa parte del sistema binario con il periodo orbitale più breve mai osservato: il suo compagno, una nana bianca, le orbita attorno ogni 11 minuti.

Le caratteristiche estreme di questi oggetti sono il risultato del loro drammatico processo di formazione. Quando una stella massiccia esaurisce il suo combustibile nucleare, il suo nucleo collassa sotto la propria gravità, comprimendo una massa pari a due volte quella del Sole in una sfera di soli 20 chilometri di diametro. La materia al suo interno è così densa che un cucchiaino di questo materiale peserebbe quanto 85.000 balene blu. Ulteriori dettagli ci vengono forniti da Jerome Chenevez, scienziato del DTU Space.

 

"Durante queste esplosioni, la stella di neutroni diventa fino a 100.000 volte più luminosa del Sole, rilasciando un'immensa quantità di energia. Stiamo trattando con eventi estremamente violenti che ci forniscono nuove informazioni sui cicli di vita dei sistemi stellari binari e sulla formazione degli elementi nell'universo."

Per dare un'idea dell'intensità delle forze in gioco, i ricercatori spiegano che se un semplice marshmallow cadesse sulla superficie di una stella di neutroni, l'impatto libererebbe un'energia equivalente a mille bombe all'idrogeno che esplodono simultaneamente.

Le osservazioni, condotte tra il 2017 e il 2021, hanno permesso di identificare 15 esplosioni termonucleari attraverso la loro emissione di raggi X, confermando definitivamente l'eccezionale velocità di rotazione di questo oggetto cosmico. La ricerca è stata pubblicata su The Astrophysical Journal il 25 ottobre 2024, e chi volesse approfondire potrà trovarla linkata in fonte.

https://www.hdblog.it/scienza/articoli/n598442/stella-morta-record-esplosioni-nucleari/

mercoledì 6 novembre 2024

Telescopio cinese Einstein scopre un misterioso oggetto spaziale lampeggiante. - Adamo Genco

 

Un nuovo enigmatico fenomeno celeste è stato individuato dal telescopio spaziale Einstein Probe (EP), lanciato dalla Cina lo scorso gennaio. L'oggetto, che mostra un comportamento simile a quello di ipotetici fuochi d'artificio cosmici, potrebbe rappresentare una nuova classe di fenomeni astronomici finora sconosciuti.

L'evento transitorio, denominato EP240408a, è stato rilevato l'8 aprile e ha mostrato caratteristiche spettacolari: un potente bagliore di raggi X che ha aumentato la sua luminosità di 300 volte, durando solo 12 secondi prima di svanire completamente. Le emissioni di raggi X sono poi scomparse definitivamente dopo circa 10 giorni.

"Questa scoperta suggerisce che la nostra precedente comprensione dei fenomeni celesti transitori potrebbe essere solo la punta dell'iceberg", ha dichiarato Yuan Weimin, ricercatore principale della missione EP presso gli Osservatori Astronomici Nazionali dell'Accademia Cinese delle Scienze.

Il satellite EP, dotato di tecnologia avanzata per il rilevamento dei raggi X, include due strumenti principali: un telescopio a raggi X a campo largo (WXT) e un telescopio a raggi X di follow-up. Il WXT, ispirato agli occhi dei crostacei, è progettato per combinare l'osservazione a campo largo con l'imaging focalizzato dei raggi X.

Dall'inizio delle sue operazioni, il satellite ha già identificato 60 eventi transitori confermati, oltre a numerosi altri candidati, tra cui stelle, nane bianche, stelle di neutroni, buchi neri, supernove e lampi gamma. Ha anche catturato immagini a raggi X della Luna lo scorso settembre.

Tra le scoperte più significative figura anche un lampo gamma, denominato EP240315a, situato a circa 25,6 miliardi di anni luce di distanza, che fornisce nuove informazioni sui processi fisici del collasso stellare che portano alla formazione dei buchi neri.

Paul O'Brien, responsabile dell'astrofisica presso la School of Physics and Astronomy dell'Università di Leicester, ha sottolineato l'importanza di questo strumento: "Le scoperte dell'EP dimostrano che sta già avendo un impatto significativo sulla scienza".

Il satellite, chiamato anche "Tianguan" in onore dell'osservazione cinese della supernova SN1054 nel 1054 d.C., continua la lunga tradizione astronomica cinese, collegando le moderne scoperte spaziali con l'antica cultura astronomica della dinastia Song.

https://www.hdblog.it/scienza/articoli/n598299/misterioso-oggeto-spaziale-telescopio-cinese/

martedì 5 novembre 2024

Il simbolo della libertà è lei: Ahou Daryaei, la giovane studentessa iraniana.

 

Il simbolo della libertà di pensiero, il coraggio di sfidare il potere teocratico iraniano per mettere in evidenza l'ingiustizia alla quale viene sottoposta giornalmente. 

Un esempio da imitare e fare proprio per far capire a chi non vuol capire che le differenze alle quali dobbiamo dare il giusto valore non sono quelle del colore della pelle, o della lingua che si parla, o del luogo in cui si nasce, o il sesso della persona umana, ma quelle che determinano il comportamento della persona.

Io si, sono razzista, ma solo verso chi non rispetta il prossimo comportandosi in modo ingiustificato, prevaricando o trattando male il prossimo, perché penso che tutti siamo uguali nel mondo in cui viviamo, tutti abbiamo peculiarità da manifestare, aspirazioni da concretizzare, tutti dobbiamo avere diritti dei quali avvalerci e doveri da assolvere e per farlo non è necessario avere differenze riferite a colore della pelle, lingua parlata, e tanto meno parti del corpo differenti.

Lei non è una semplice studentessa, è un GIGANTE rispetto a chi le gira intorno!

cetta.