Il tempio mortuario di Hatshepsut è uno dei templi più stupendi dell'antico Egitto, situato a Deir el-Bahari sulla riva occidentale del Nilo, vicino alla Valle dei Re in Alto Egitto. Commissionato dalla regina Hatshepsut, quinto faraone della XVIII dinastia e seconda faraone confermata nella storia, la sua costruzione iniziò nel 1479 a.C. e impiegò circa quindici anni per completarla.
Il regno di Hatshepsut è ricordato come uno dei periodi più prosperi e pacifici della storia dell'Egitto. Il tempio, dedicato sia al dio Amon che alla stessa Hatshepsut, presenta tre terrazze stratificate che si alzano 29,5 metri (97 piedi) e include piloni, corti, una sala ipostilo, una corte solare, una cappella e un santuario.
Lunghe rampe collegano le terrazze, che un tempo erano circondate da rigogliosi giardini con piante esotiche come incenso e mirra. Allineato con l'alba del solstizio d'inverno, il tempio incorpora un meccanismo unico per la scatola luminosa, che permette alla luce solare di viaggiare lungo l'asse centrale del tempio, illuminando prima il dio Amon-Ra, poi la figura inginocchiata di Thutmose III e infine il dio del Nilo Hapi.
Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
lunedì 11 novembre 2024
Il tempio mortuario di Hatshepsut. - Giuseppe Kokos
La pace in Ucraina. - Tommaso Merlo
C’è un tunnel cosmico vicino a noi: potrebbe collegare intere galassie. - Gianluca Riccio
Un tunnel cosmico si nasconde vicino al Sistema Solare. La scoperta rivela una possibile rete di collegamenti interstellari.
l nostro Sistema Solare ha un vicino di casa davvero particolare. Gli astronomi hanno appena scoperto un tunnel cosmico che si estende per centinaia di anni luce nella struttura di gas caldo che ci circonda, nota come Bolla Locale1. Una scoperta che potrebbe rivelarsi solo la punta dell’iceberg di una rete galattica ben più vasta. Il telescopio eROSITA, il primo osservatorio a raggi X completamente al di fuori dell’atmosfera terrestre, ha rivelato l’esistenza di questo tunnel, che si estende verso la costellazione del Centauro.
L’origine della bolla.
La Bolla Locale non è una scoperta recente. Gli astronomi la conoscono da oltre cinquant’anni, quando fu proposta per spiegare la presenza di radiazione di fondo a raggi X. Si ritiene che si sia formata circa quattordici milioni di anni fa, quando una serie di supernove spazzò via tutto il materiale interstellare nelle vicinanze, creando una cavità del diametro di circa 1.000 anni luce.
Le nuove scoperte.
Il dottor Michael Freyberg del Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics ha evidenziato come questa struttura si distingua nettamente grazie alla sensibilità superiore di eROSITA. Il tunnel cosmico mostra un gradiente di temperatura attraverso tutta la sua lunghezza, con la regione settentrionale notevolmente più calda di quella meridionale.
Ciò che non sapevamo era l’esistenza di un tunnel interstellare verso il Centauro, che scava un varco nel mezzo interstellare più freddo.
La scoperta più intrigante, come detto, è che questo tunnel potrebbe essere parte di una rete molto più vasta. Gli autori dello studio, pubblicato su Astronomy & Astrophysics (ve lo linko qui), suggeriscono che potrebbe far parte di un’intera rete interstellare che attraversa la Via Lattea.
C’è un nesso tra questo tunnel cosmico e la cosiddetta “Onda di Radcliffe”?
L’Onda di Radcliffe, scoperta nel 2020, è una struttura gassosa coerente nella Via Lattea che si estende per circa 8.800 anni luce e contiene numerose regioni di formazione stellare. Questa struttura ondulata, che oscilla attraverso lo spazio-tempo, rappresenta un’importante scoperta nella nostra comprensione dell’ambiente galattico locale. In modo simile, il recente rilevamento di un “tunnel interstellare” nella Bolla Locale Calda aggiunge un nuovo tassello a questo quadro complesso. Entrambe queste strutture, l’Onda di Radcliffe e il tunnel cosmico, suggeriscono che il nostro vicinato galattico sia molto più dinamico e interconnesso di quanto si pensasse in precedenza, rivelando una rete di strutture su larga scala che potrebbero influenzare la formazione stellare e l’evoluzione della nostra galassia.
Tunnel cosmico, le implicazioni future.
Le differenze di temperatura osservate suggeriscono che potrebbero esserci state supernove più recenti che hanno espanso la bolla e riscaldato il suo materiale, forse negli ultimi milioni di anni. Una scoperta che non solo arricchisce la nostra comprensione del vicinato cosmico, ma apre nuove prospettive sulle strutture che collegano le diverse regioni della nostra galassia. Questa scoperta potrebbe essere solo l’inizio di una nuova comprensione della struttura della nostra galassia e dei misteriosi corridoi che la attraversano.
domenica 10 novembre 2024
Dio esiste.
Credere in Dio è una necessità dell'uomo che ha bisogno di aver qualcuno al quale rivolgersi nei momenti di difficoltà.
E non è un metodo per fare soldi o per sottomettere il popolo alle proprie leggi o volontà, come usano fare le varie religioni.Dio non ha molteplici fattezze o nomi come le tante religioni vogliono farci credere, gli dei creati dall'uomo sono difettosi, perchè non mantengono il giusto equilibrio promesso.
Dio, invece, è tutto ciò che ci ruota intorno, Dio è la pura energia che crea il tutto, Dio non è a nostra immagine e non interagisce con noi; Dio è il creatore e noi dobbiamo essere grati a questo creatore che è la realtà, è la vita che viviamo e siamo solo noi, con le nostre deficienze, a commettere gli errori che stanno distruggendo ciò che il Dio energia ha creato;
lui, con il tempo e, avvalendosi dell'esperienza acquisita dopo aver creato il mondo/universo, ha modellato ciò che aveva creato per migliorare le sue creazioni, dotandole di ciò di cui avevano bisogno, giorno per giorno; lui è perfetto, è pura energia positiva, lui è natura.
E noi abbiamo il dovere di rispettare ciò che egli ha creato, non dobbiamo divinizzarlo e poi tradirlo come facciamo di continuo.
Rispettando ciò che ha creato, rispettiamo l'ambiente in cui viviamo e lo dobbiamo fare pe noi stessi, per il nostro futuro, se vogliamo vivere nell'ambiente sano che Dio energia ha creato per noi.
Dopo mesi di pioggia, questa città ha fatto una scoperta storica.
"È tra i più antichi del mondo", ha detto Rodrigo Müller dell'Università Federale di Santa Maria (UFSM). “È già importante per il ruolo che probabilmente svolgerà nell’aiutarci a comprendere l’origine dei dinosauri. Inoltre, è quasi completamente conservato. Il materiale fornirà molte informazioni anatomiche.
La scoperta incredibile a cui fa riferimento il paleontologo riguarda un fossile di Herrerasauride bipede, un antichissimo carnivoro lungo quasi tre metri, ritrovato nel sud del Brasile in modo inatteso.
Un dinosauro emerso dalla pioggia
I fossili più antichi confermati di un dinosauro risalgono a 231 milioni di anni e presentano una raccolta di specie diverse (compresi membri degli Herrerasauridae). Tuttavia, i fossili più controversi risalgono fino a 240 milioni di anni fa. L’aggiunta di questo esemplare potrebbe fornire un contesto prezioso sui primi milioni di anni in cui i dinosauri vagavano per la Terra.
All’inizio di giugno, il New York Times ha riferito che la regione brasiliana ha ricevuto tre mesi di pioggia in sole due settimane, causando inondazioni devastanti e uccidendo almeno 182 persone. Ma ha fatto riemergere miracolosamente il fossile.
Il team è ora in una corsa contro il tempo poiché le piogge continue potrebbero anche distruggere i fossili rimanenti se lasciati troppo a lungo in queste condizioni, infatti Muller ha avvertito che "un osso della gamba e un osso del bacino nella regione pelvica... erano già stati distrutti a causa della pioggia".
https://www.esquire.com/it/lifestyle/scienza/a61898172/dinosauri-piu-antichi/
giovedì 7 novembre 2024
Scoperta stella morta da record: ruota 716 volte al secondo.
Gli astronomi hanno identificato una stella di neutroni che sta stabilendo nuovi record cosmici: non solo ruota su se stessa 716 volte al secondo, eguagliando il record di rotazione più veloce mai osservato nell'universo, ma la sua superficie è teatro di esplosioni termonucleari paragonabili alla detonazione di bombe atomiche.
La scoperta, effettuata grazie al telescopio a raggi X NICER della NASA montato sulla Stazione Spaziale Internazionale, riguarda una stella di neutroni che fa parte del sistema binario 4U 1820-30, situato nell'ammasso globulare NGC 6624, a circa 26 anni luce dalla Terra nella costellazione del Sagittario. "Stavamo studiando le esplosioni termonucleari di questo sistema quando abbiamo notato oscillazioni straordinarie, che suggerivano una stella di neutroni che ruota attorno al proprio asse a una velocità stupefacente di 716 volte al secondo", spiega Gaurava K. Jaisawal del DTU Space.
La stella condivide il record di rotazione con un'altra stella di neutroni, PSR J1748-2446, e fa parte del sistema binario con il periodo orbitale più breve mai osservato: il suo compagno, una nana bianca, le orbita attorno ogni 11 minuti.
Le caratteristiche estreme di questi oggetti sono il risultato del loro drammatico processo di formazione. Quando una stella massiccia esaurisce il suo combustibile nucleare, il suo nucleo collassa sotto la propria gravità, comprimendo una massa pari a due volte quella del Sole in una sfera di soli 20 chilometri di diametro. La materia al suo interno è così densa che un cucchiaino di questo materiale peserebbe quanto 85.000 balene blu. Ulteriori dettagli ci vengono forniti da Jerome Chenevez, scienziato del DTU Space.
"Durante queste esplosioni, la stella di neutroni diventa fino a 100.000 volte più luminosa del Sole, rilasciando un'immensa quantità di energia. Stiamo trattando con eventi estremamente violenti che ci forniscono nuove informazioni sui cicli di vita dei sistemi stellari binari e sulla formazione degli elementi nell'universo."
Per dare un'idea dell'intensità delle forze in gioco, i ricercatori spiegano che se un semplice marshmallow cadesse sulla superficie di una stella di neutroni, l'impatto libererebbe un'energia equivalente a mille bombe all'idrogeno che esplodono simultaneamente.
Le osservazioni, condotte tra il 2017 e il 2021, hanno permesso di identificare 15 esplosioni termonucleari attraverso la loro emissione di raggi X, confermando definitivamente l'eccezionale velocità di rotazione di questo oggetto cosmico. La ricerca è stata pubblicata su The Astrophysical Journal il 25 ottobre 2024, e chi volesse approfondire potrà trovarla linkata in fonte.
https://www.hdblog.it/scienza/articoli/n598442/stella-morta-record-esplosioni-nucleari/
mercoledì 6 novembre 2024
Telescopio cinese Einstein scopre un misterioso oggetto spaziale lampeggiante. - Adamo Genco
Un nuovo enigmatico fenomeno celeste è stato individuato dal telescopio spaziale Einstein Probe (EP), lanciato dalla Cina lo scorso gennaio. L'oggetto, che mostra un comportamento simile a quello di ipotetici fuochi d'artificio cosmici, potrebbe rappresentare una nuova classe di fenomeni astronomici finora sconosciuti.
L'evento transitorio, denominato EP240408a, è stato rilevato l'8 aprile e ha mostrato caratteristiche spettacolari: un potente bagliore di raggi X che ha aumentato la sua luminosità di 300 volte, durando solo 12 secondi prima di svanire completamente. Le emissioni di raggi X sono poi scomparse definitivamente dopo circa 10 giorni.
"Questa scoperta suggerisce che la nostra precedente comprensione dei fenomeni celesti transitori potrebbe essere solo la punta dell'iceberg", ha dichiarato Yuan Weimin, ricercatore principale della missione EP presso gli Osservatori Astronomici Nazionali dell'Accademia Cinese delle Scienze.
Il satellite EP, dotato di tecnologia avanzata per il rilevamento dei raggi X, include due strumenti principali: un telescopio a raggi X a campo largo (WXT) e un telescopio a raggi X di follow-up. Il WXT, ispirato agli occhi dei crostacei, è progettato per combinare l'osservazione a campo largo con l'imaging focalizzato dei raggi X.
Dall'inizio delle sue operazioni, il satellite ha già identificato 60 eventi transitori confermati, oltre a numerosi altri candidati, tra cui stelle, nane bianche, stelle di neutroni, buchi neri, supernove e lampi gamma. Ha anche catturato immagini a raggi X della Luna lo scorso settembre.
Tra le scoperte più significative figura anche un lampo gamma, denominato EP240315a, situato a circa 25,6 miliardi di anni luce di distanza, che fornisce nuove informazioni sui processi fisici del collasso stellare che portano alla formazione dei buchi neri.
Paul O'Brien, responsabile dell'astrofisica presso la School of Physics and Astronomy dell'Università di Leicester, ha sottolineato l'importanza di questo strumento: "Le scoperte dell'EP dimostrano che sta già avendo un impatto significativo sulla scienza".
Il satellite, chiamato anche "Tianguan" in onore dell'osservazione cinese della supernova SN1054 nel 1054 d.C., continua la lunga tradizione astronomica cinese, collegando le moderne scoperte spaziali con l'antica cultura astronomica della dinastia Song.
https://www.hdblog.it/scienza/articoli/n598299/misterioso-oggeto-spaziale-telescopio-cinese/