Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
venerdì 5 ottobre 2012
Brunetta monta in gondola....
La CRESCISTA secondo la brillante OPINIONE del prototipo dei NANI e BALLERINE (e peggio), eredita' TRUFFE Craxi.....Brunetta..tornare a vendere tappeti ai turisti a PIAZZA SAN MARCO..o domanda per un posto di Gondliere..una MINI GONDOLA (di carta in una tinozza va bene...)..Ahh ahh ahh ahh
Giovanni Giovannelli
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Succede in Italia, paese democratico.
Nel volto impaurito di questa ragazza, c'è tutta l'Italia onesta a cui hanno rubato il futuro; questa è la polizia che non mi piace, quella forte con i deboli - No comment. Prof. Saverio Fortunato.
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ARIA NUOVA nel PdL. - Alberto Liguoro
L’accalappiacani ci ha lasciato per darsi… ad altro.
Amo’ detto anche “il cavaliere”, frustino, speroni e baschetto, si è dato veramente all’… equitazione (in un accorsato maneggio prende lezioni dal fuoriclasse Schettino, che, però, esageratamente deferente, continua a fargli inchini), coronando così un atavico sogno.
Devo, tra parentesi, spezzare una lancia per lui. Amo’ è il
padrone del PdL quindi lo fa e lo disfa come e quando gli pare e piace. Allora che cavolo vogliono questi obsoleti detrattori comunisti e disfattisti?
Sarebbe come dire che la Polanco non può diventare bianca. Diamine Amo’ è il padrone della Polanco! (Anzi lei dice “badrone”) Ciò vuol dire che, se lui vuole, lei diventa bianca, come Michael Jackson, cribbio!
Detto questo, come si sa, quando l’accalappiacani non c’è, i cani ballano, quindi grande movimiento: Angelino Chihuahua ‘o buttamo nel cabinet! C.E.S. (non è lo stesso appena nominato, è un altro, diminutivo vezzeggiativo “Cogito”) San Bernardo ‘o mettamo ‘a mescita de rhum a go go (in genere è sobrio a prima mattina). Fiorito Rottweiler ‘a comanda lui a Regina Coeli e ce porta tutti i voti d’e coatti; è già un bel botto! Torna a casa Gasparri (ultimo best-seller) vende più di Lassie e fa piangere di brutto; Santanché cambia look e diventa “barboncino scassante”, lo scettro di “oca starnazzante” passa ad Alessandra che, commossa, cede il testimone di “vajassa” a Prestigiacomo e così via.
Ormai le parole d’ordine nel Partito degli Onesti sono: ONESTA’ (appunto) fino a sentenza definitiva di condanna; CAPACITA’ fino a scontro frontale di neutrini nella galleria sotterranea Gran Sasso – Ginevra; TONIFICAZIONE generale mediante la creazione di una Commissione per la Crescita Morale presieduta da Formigoni e composta da Polverini, Lusi, Belsito, Penati, Papi (quello con la “i”, non con la “y”), Trota, Tarantino e Lavitola; DIMISSIONI VIETATE per Legge Costituzionale, fino a sfilata in topless di Nicole alla Regione Lombardia e Mara nel Transatlantico; DIRITTO al LIBERO CAZZEGGIO fino a condanna alla gogna per mobbing di Santoro, Mentana, Fazio, Saviano, Beha e Floris, su denuncia di Ferrara, da una giuria composta da Fede, Sallusti, Vespa, Rossella, Masi e Belpietro.
Finalmente una FORZA NUOVA, per uscire dal Medio Evo Clerical-Montista ed entrare nel Rinascimento Catto-Crozzista.
Sarebbe come dire che la Polanco non può diventare bianca. Diamine Amo’ è il padrone della Polanco! (Anzi lei dice “badrone”) Ciò vuol dire che, se lui vuole, lei diventa bianca, come Michael Jackson, cribbio!
Detto questo, come si sa, quando l’accalappiacani non c’è, i cani ballano, quindi grande movimiento: Angelino Chihuahua ‘o buttamo nel cabinet! C.E.S. (non è lo stesso appena nominato, è un altro, diminutivo vezzeggiativo “Cogito”) San Bernardo ‘o mettamo ‘a mescita de rhum a go go (in genere è sobrio a prima mattina). Fiorito Rottweiler ‘a comanda lui a Regina Coeli e ce porta tutti i voti d’e coatti; è già un bel botto! Torna a casa Gasparri (ultimo best-seller) vende più di Lassie e fa piangere di brutto; Santanché cambia look e diventa “barboncino scassante”, lo scettro di “oca starnazzante” passa ad Alessandra che, commossa, cede il testimone di “vajassa” a Prestigiacomo e così via.
Ormai le parole d’ordine nel Partito degli Onesti sono: ONESTA’ (appunto) fino a sentenza definitiva di condanna; CAPACITA’ fino a scontro frontale di neutrini nella galleria sotterranea Gran Sasso – Ginevra; TONIFICAZIONE generale mediante la creazione di una Commissione per la Crescita Morale presieduta da Formigoni e composta da Polverini, Lusi, Belsito, Penati, Papi (quello con la “i”, non con la “y”), Trota, Tarantino e Lavitola; DIMISSIONI VIETATE per Legge Costituzionale, fino a sfilata in topless di Nicole alla Regione Lombardia e Mara nel Transatlantico; DIRITTO al LIBERO CAZZEGGIO fino a condanna alla gogna per mobbing di Santoro, Mentana, Fazio, Saviano, Beha e Floris, su denuncia di Ferrara, da una giuria composta da Fede, Sallusti, Vespa, Rossella, Masi e Belpietro.
Finalmente una FORZA NUOVA, per uscire dal Medio Evo Clerical-Montista ed entrare nel Rinascimento Catto-Crozzista.
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Processo Ruby, Valentini: “Mia l’iniziativa di chiamare la Questura”.
“Fu una mia iniziativa contattare la Questura di Milano per capire cosa stesse accadendo. Dissi al Presidente Berlusconi che se voleva potevamo intervenire. Lui mi disse: ‘Sì, digli che c’è una ragazza egiziana senza documenti, vedi se ti puoi informare’”. Lo ha raccontato in aula a Milano, al processo Ruby a carico dell’ex presidente del Consiglio, Valentino Valentini, già consigliere per le relazioni internazionali dell’ex premier e citato oggi dalla difesa come teste. Valentini ha ricordato come la notte tra il 27 e il 28 maggio di due anni fa, mentre l’ex capo del Governo accusato di concussione e prostituzione minorile si trovava a Parigi, fu informato del fermo della giovane. In realtà la marocchina e minorenne era stata denunciata dalla coinquilina per furto. Silvio Berlusconi chiamò gli uffici della polizia e sollecitò il rilascio. Sul posto poi arrivarono la Minetti e altre persone.
“Eravamo sull’aereo in attesa di decollare quando il capo scorta chiamò il capo di gabinetto della Questura di Milano, Pietro Ostuni, e gli spiegò la situazione; a quel punto il presidente Berlusconi fece segno di passargli il telefono. Il presidente disse a Ostuni: ‘Ci risulta che c’è una ragazza egiziana sprovvista di documenti e si offrì di mandare la consigliera regionale Minetti per aiutare la identificazione e alla fine disse: ‘Mi risulta che questa ragazza potrebbe essere nipote del presidente egiziano Mubarak”. Qualche giorno dopo, ha raccontato sempre Valentini, Berlusconi ritornò sulla vicenda e “fece un commento colorito: “Sai – disse – quella lì mi ha raccontato una marea di balle. Durante le udienze un agente ha poi confermato che la ragazza, che doveva essere destinata a una comunità come disposto dal pm dei Minorenni, fu mandata via per le pressioni esercitate da Palazzo Chigi.
E’ ripartito così, dopo la pausa estiva, il processo a Berlusconi con una udienza dedicata a uno dei temi più delicati del processo; quello sui presunti rapporti di parentela tra Ruby e il presidente egiziano, Hosni Mubarak. Berlusconi ha sempre dichiarato di essere stato convinto che la ragazzina fosse parente del defunto ex rais egiziano e durante vertice bilaterale Italia-Egitto a cena chiese a Mubarak di questa parentela. Informazione risultata totalmente priva di fondamento tanto che il conflitto sollevato dalla Camera contro la Procura di Milano era stato bocciato dalla Consulta. Valentini ha parlato di conversazione“confusa” nata attorno al rapporto di parentela tra Ruby e Mubarak. L’ex consigliere ha ricordato in aula il famoso pranzo istituzionale offerto a Roma il 19 maggio 2010 dall’allora capo del Governo all’ex rais. “Durante il pranzo in una fase più rilassata nella quale Berlusconi disse a Mubarak di avere conosciuto una ragazza egiziana di una famiglia a lui vicina che si chiamava Ruby. Valentini, rispondendo alle domande dell’avvocato Niccolò Ghedini, legale di Berlusconi, ha spiegato che “nacque una conversazione piuttosto confusa, una discussione non ordinata” anche tra i rappresentanti della delegazione egiziana perché anche i membri dell’entourage dicevano la loro sul fatto se la giovane fosse o meno la famosa cantante egiziana. Si parlò di un grado di parentela?, ha chiesto Ghedini “No, ma di una familiarità”.
In aula è stata raccolta anche la testimonianza di Giancarlo Galan: “Ricordo che il nome Ruby a un certo punto venne fatto – dice l’ex presidente del Veneto all’epoca ministro dell’Agricoltura -. Il pranzo durò tre ore, io ero seduto due posti a sinistra rispetto a Berlusconi. Non si trattò di una colazione particolarmente entusiasmante, parlava sempre Berlusconi, l’interprete traduceva e Mubarak non era molto brillante. Ricordo che il nome Ruby a un certo punto venne fatto. Onestamente non prestai grande attenzione al dialogo, da quel che capii parlavano di una bella donna egiziana e l’idea che mi feci era che si trattasse di un’attrice o di una cantante”. Il pm Ilda Boccassini gli contesta un “palese contrasto” con la deposizione resa agli investigatori il 28 gennaio 2011 quando affermò che Mubarak indicò Ruby come appartenente alla cerchia familiare del presidente egiziano. “L’idea che mi feci era che potesse essere o una parente, o più probabilmente un’attrice o una cantante che frequentava quella cerchia – ribatte Galan -. Era Berlusconi che aveva introdotto quell’argomento e ho avuto l’impressione che Mubarak la conoscesse”. “Com’è che ricorda solo quello che disse Berlusconi e non la riposta di Mubarak?”, chiede Boccassini. “Ascoltavo con molta piu’ attenzione quello che diceva Berlusconi” la risposta.
Prima di Galan, ha testimoniato il diplomatico Bruno Archi, anch’egli presente al pranzo con Mubarak. Anche lui conferma che si parlo’ di Ruby. Gli chiede Ilda Boccassini: “Ci spiega meglio il contesto della frase di Berlusconi su Ruby, che non capiamo come possa avere suscitato l’interesse dei presenti?”. “Berlusconi aveva chiesto a Mubarak se la ragazza facesse parte della sua cerchia familiare, fu questo a suscitare l’interesse”. “Cosa rispose Mubarak?”. “Rimase incuriosito, ma non capì bene la domanda, c’era molta confusione, eravamo a fine pasto e ci furono anche problemi di interpretariato. Mubarak non rispose ma gli altri iniziarono a interloquire dicendo che conoscevano una famosa cantante di nome Ruby”.
Intanto si saprà entro lunedì prossimo se Berlusconi si farà interrogare. L’avvocato Piero Longo, uno dei legali dell’ex premier, su richiesta del presidente del collegio Giulia Turri, ha assicurato che entro l’8 ottobre scioglierà la riserva e comunicherà se l’ex capo del Governo renderà l’esame. Per le dichiarazioni spontanee invece “il campo è libero” ha detto Longo e si possono fare in qualsiasi momento.
Altre notizie da Tiscali
Corri Forrest, corri... di Mina
Il 10 ottobre attraverserò lo stretto di Messina a nuoto. Poi, giunto in Sicilia, correnti permettendo, inizierò il mio viaggio elettorale per tutta l'isola. In camper e di corsa. A presto il diario di viaggio sul blog con tutti i dettagli.
"In questo periodo ho lavorato pesantemente e mi ero imperdonabilmente distratta dalle vicende del Dolce Paese. Riaperto l’oblo, ritrovo ancora te, Beppe, nello splendore dei riflettori. Scusa, ma non eri un trascurabile, insignificante, nulla politico? E quand’anche avessi avuto qualche vocina in capitolo, non dovevi per caso essere silenziato e relegato nel cosmico cantuccio del web, secondo ordini trasversalmente e uniformemente accettati?
Devo proprio essermi persa un passaggio. Non sarà mica per la doppia cifra nei sondaggi sulle intenzioni di voto che ho visto fiammeggiare in Tg e talk show? E proprio adesso che la tecno-management-safety car sta per rientrare e i concorrenti stanno per ”riscatenare l’inferno”? Ma guarda un po' ... Bene. Spazio a caso tra fogli di giornale attorno alle uova e memorabili pagine di televisione. E ti vedo trattato da divo. Com’è? A torso nudo potresti mietere il grano come Mussolini per ingraziarti i villani nell’afa? Con baffetti neri potresti urlare stermini, in apoteosi hitleriana? Con baffi un po’ più grossi, di foggia staliniana e stalinistica, ti potresti cimentare nel tiranneggiare alcune russie e “siberiare” i dissidenti? Con l’acqua alla gola ingoierai lo stretto di Scilla e Cariddi in un acquatico show alla Mao? Stai rifondando “L’uomo qualunque”?
È vero, c’è qualcosa che fai esattamente come Mussolini, come Stalin, come Mao, come Giannini ed è bere, dormire, mangiare e, orrore, fare la cacca.
Vorrei già richiudere l’oblo e impegnarmi a emulsionare una buona maionese con le uova fresche, quelle dei giornali precedentemente citati, appunto. Sarà meglio. Mi concedo solo un piccolo momento per un’incazzatura. Che bassezza, la povertà di questa iconografia da strapazzo. Le similitudini per la tua antidemocraticità, per il tuo qualunquismo, per la tua voglia di reclamizzarti sono pezzi disordinati di ineleganza, al limite del ridicolo. O della querela. Ne vedremo delle belle, temo. Tu va’, dritto come un fuso.
Corri Forrest, corri…" Mina
http://www.beppegrillo.it/2012/10/corri_forrest_c.html#commenti
Corteo studenti: scontri e feriti a Torino. Tensione a Milano. Roma, protesta al Miur.
Contro l’austerity imposta dal governo, ma anche contro il sistema politico e gli sprechi. E’ partito questa mattina “l’occupy-casta” degli studenti italiani. Un evento che sembra una prova generale del “No Monti day” convocato per il 27 ottobre. Foto del premier bruciate in piazza a Torino, rogo di tessere elettorali a Palermo: in tutta Italia la protesta segue il doppio binario governo-casta. E gli scontri non mancano. Cinque studenti contusi (e 15 fermati) nel capoluogo piemontese, dopo le cariche delle forze dell’ordine. Tensione a Milano, dove la protesta si è concentrata anche su Palazzo Lombardia, centro del potere formigoniano. Altri feriti, questa volta tra gli agenti di polizia, a Roma, dove la protesta si concentra nella zona della sede del Miur. “Da cittadino noto che le posizioni di chi manifesta il proprio dissenso sono tanto più forti quando non sono accompagnate dalla violenza contro cose o persone, ma sono capaci di incanalarsi in una proposta”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, riferendosi agli scontri avvenuti durante le manifestazioni degli studenti in varie città.
TORINO – Cinque studenti – secondo la questura – sono rimasti contusi nel corso dell’azione di dispersione del corteo in via XX Settembre. Per uno di loro, che ha riportato una ferita lacero-contusa alla testa, è stato necessario l’intervento dell’ambulanza. La polizia ha fermato 15 manifestanti, tra cui gli stessi contusi, per identificarli, dopo che hanno effettuato un fitto lancio di fumogeni, uova e vernice contro alcuni negozi. Precedentemente gli studenti avevano imbrattato l’ingresso di un albergo nelle vicinanze della sede del Miur. Gli studenti in corteo a Torino sono arrivati sotto l’Università delle facoltà umanistiche, dove hanno fatto un sit-in e dopo diversi interventi hanno dato fuoco a delle foto dei volti del premier Mario Monti, dei ministri del Lavoro Elsa Fornero, dell’Istruzione Francesco Profumo, del presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota e del sindaco di Torino Piero Fassino. La manifestazione si avvia alla conclusione.
MILANO – Due cortei in città, uno dei quali diretto alla sede del potere regionale. Alcuni fumogeni sono stati lanciati di fronte alla Sede Siae e scritte e volantini sono stati apposti sulle vetrine di una banca durante il corteo degli studenti delle scuole superiori e delle Università a Milano, indetto contro “il progetto di privatizzazione e la politica dell’istruzione pubblica del Governo”. I ragazzi sono prima andati di fronte alla sede Siae, la società per i diritti d’autore, poi all’angolo con via Mercato, hanno riempito di scritte e volantini l’agenzia Intesa Sanpaolo. L’intera zona è stata isolata dalle forze dell’ordine: si è visto passare più volte anche un elicottero per controllare la situazione. Di conseguenza in parti del centro di Milano il traffico è andato in tilt. Qualche momento di tensione al corteo degli studenti milanesi che si è diretto verso Palazzo Lombardia. Qui, all’altezza di Melchiorre Gioia, sono stati lanciati fumogeni e uova. Ed è partita anche qualche pietra.
ROMA – La testa del corteo degli studenti romani che protestano contro i tagli alla scuola ha raggiunto il ministero dell’Istruzione in viale Trastevere. Diverse le linee bus deviate o limitate, pesanti i disagi al traffico. Momenti di alta tensione a Porta Portese, dove gli studenti hanno cercato di sfondare un cordone della polizia che bloccava via Portuense. Gli incidenti si sono verificati quando un gruppo di ragazzi ha tentato di sfondare uno sbarramento di agenti per deviare il percorso e questi ultimi hanno effettuato una carica di ‘contenimentò dopo che era iniziato un lancio di pietre da parte dei ragazzi. Contusioni per quattro poliziotti. Blitz degli studenti del Blocco studentesco anche su un balcone sovrastante l’altare della Patria: una gigantografia di Monti in “versione vampiro” con la scritta “baroni” è stata esposta dai ragazzi su uno striscione calato dal tetto al di sopra delle colonne dell’altare, da un balcone del museo Vittoriano che affaccia su piazza Venezia.
NAPOLI – Alcuni grossi petardi sono stati fatti esplodere durante il corteo degli Studenti Autorganizzati della Campania in corso a Napoli. In piazza circa 4-500 giovani, tra cui studenti delle scuole medie superiori di Napoli e provincia. Urlati sloga contro la riforma della scuola.Corteo degli Studenti Autorganizzati della Campania a Napoli per protestare contro la riforma del settore Scuola. Il corteo saluterà la nave ‘Estellè di Freedom Flotilla, ora a Napoli, e diretta a Gaza nel tentativo di rompere l’embargo.
PALERMO - Un lungo serpentone formato dagli studenti di gran parte degli istituti superiori palermitani ha attraversato la città. Durante tutto il corteo cori e cartelli contro il governo Monti. “Siete bravi solo a tagliare”; “la riforma fatela davvero libri di testo a costo zero” alcuni degli slogan più gettonati. Ma la sorpresa arriva a conclusione della manifestazione, davanti la sede della presidenza della regione, quando tra l’applauso dei migliaia di studenti sono state bruciate un centinaio di tessere elettorali sotto lo striscione “nessuna fiducia nella casta”.
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