I due Mattei sono in corrispondenza di amorosi sensi. Il buon Calenda giá immagina "gabinetti" di guerra, dimenticando che, allo stato, lui, Salvietta e l'ebetino, gabinetti sono giá anche senza guerra.
L'ebetino poi, si alleerebbe pure con Tony Caciotta pur di strappare qualche Ministero con portafoglio stracolmo di soldi del Recovery Plan.
C'é un peró.
L'oste senza il quale i conti non si fanno.
E senza il quale, gli orgasmi da amplesso governativo, restano polluzioni notturne.
Perché i tre da soli non hanno i numeri e, quindi, dovrebbero imbarcare la Meloni e Berlusconi che tanto convinti di entrare, in questo momento, in un governissimo di unitá nazionale, non lo sono affatto. Lo sarebbero sicuramente in un altro momento, ma non in questo.
Perché c'é una pandemia in atto.
La cui prosecuzione nel 2021 é ormai certa. Un piano di vaccinazioni epocale, con tutti i rischi che porta la sua gestione. Meloni é in ascesa nei sondaggi e di prendere il cerino della pandemia in mano, non ha nessuna intenzione e neppure convenienza.
E se i numeri peggiorano con un altro esecutivo? Si giungerebbe alla santificazione immediata di Conte, che diventerebbe automaticamente il político piú amato per i prossimi 30 anni.
Meglio dire il contrario del Governo, non assumersi nessuna responsabilitá e passare all'incasso quando tutto sará finito.
Per Berlusconi l'approccio é sicuramente differente, peró sarebbe piú disponibile a salvare l'attuale maggioranza che non andare con gli scappati di casa Renzi, Salvini e Calenda.
Per il PD entrare in un Governo alternativo a questo, o perfino appoggiarlo insieme a Salvini, ne decretetebbe la morte política ed una sicura debacle nelle prossime elezioni.
E poi c'é un'ultima cosa:
a parte Salvini che ormai non ne azzecca una da anni e non sa neppure lui cosa fare,
c'é ancora qualcuno nella politica italiana che affiderebbe il suo destino, alla lealtá di Renzi?
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