venerdì 31 marzo 2017

Cuffaro è interdetto dai pubblici uffici ma detta la linea: “Sicilia dia l’esempio: Pd e Forza Italia insieme per battere il M5s”. - Giuseppe Pipitone

Cuffaro è interdetto dai pubblici uffici ma detta la linea: “Sicilia dia l’esempio: Pd e Forza Italia insieme per battere il M5s”

Intervista all'ex governatore condannato per favoreggiamento a Cosa nostra, regista dell'appoggio di Forza Italia a Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco a Palermo. "Se Renzi vince le primarie - dice - i dem a trazione centrista attireranno anche il partito di Berlusconi: dopo le elezioni andranno insieme". Una grande coalizione che verrebbe inaugurata a pochi mesi dalle elezioni politiche, e cioè alle regionali siciliane dove fino a questo momento i grillini sono dati al 37%. "Per questo motivo - dice il governatore - io do il mio contributo".

“Ormai sono una specie di buttana: mi mettete con tutti solo perché così la gente si interessa a cose che in caso contrario neanche leggerebbe”. Salvatore Cuffaro torna a parlare di politica. Cinque anni trascorsi a Rebibbia dopo la condanna definitiva per favoreggiamento a Cosa nostra, la libertà riacquistata da 15 mesi, tre settimane in Burundi a fare il medico volontario e un’interdizione dai pubblici uffici che non gli consente né di votare e neanche di candidarsi. Ma Salvatore Cuffaro non solo parla di politica: a modo suo la fa. Anzi detta la linea: saranno gli altri poi a farla. L’ex governatore della Sicilia ha appena raccontato a Repubblica di essere il vero regista del sostegno di Forza Italia a Fabrizio Ferrandelli, il candidato sindaco di Palermo approdato a Gianfranco Micciché dopo essere stato coi Verdi, con l’Italia dei Valori e con il Pd.
“Io rivendico il mio diritto a portare le mie idee, le mie riflessioni”, spiega Cuffaro, che per la verità all’inizio non è felicissimo della telefonata del fattoquotidiano.it. “Io non ho una grande stima di lei”, è la prima frase pronunciata dall’ex governatore. Il motivo? Non ha gradito un articolo del maggio 2015 su un sequestro all’ex deputato Giuseppe Acanto. “Mi avete attribuito rapporti che io non ho mai avuto in vita mia. Potevate chiamarmi e vi avrei spiegato: ma non fa niente, ero in carcere, non mi potevate chiamare”. Come dire: Totò Cuffaro non ha evidentemente perso neanche una riga di quello che i giornali hanno scritto di lui. E di lui, di Totò Vasa Vasa (bacia bacia, perché – come scrisse Gian Antonio Stella -baciava qualsiasi cosa fosse a portata di smack), i giornali hanno scritto tanto. Anzi tantissimo.”Io, però, sono sempre gentile con tutti: sarò gentile anche con voi”, concede l’ex presidente, prima di cominciare a disegnare uno scenario politico che da Palermo a Roma punta alla costruzione di un nuovo grande partito della Nazione. “È un termine abusato quello di partito della Nazione ma se Matteo Renzi vince le primarie, il Pd acquisirà una trazione moderata“.
Cuffaro, è tornato sulla scena politica da kingmaker occulto?
Io ho il diritto di avere delle mie idee, di fare le mie riflessioni. E ho il diritto di portarle in dote a quell’area dei moderati alla quale ho sempre appartenuto. Non mi candido, non voto (non può farlo, visto che  è interdetto dai pubblici uffici ndr), non faccio il dirigente di partito anche se me l’hanno chiesto in molti. Io non dico che sono stato condannato giustamente: sono stato condannato e stop. Le sentenze si rispettano. Ho pagato e adesso rivendico il diritto di occuparmi di quello che amo: e cioè la Sicilia.
E Renzi che vince le primarie con la Sicilia che c’entra? 
Segua il mio ragionamento. Stiamo andando verso una legge elettorale proporzionale pura: alle elezioni il Pd, Forza Italia e gli altri partiti principali andranno da soli. Casini, Fitto, Alfano, invece, proveranno ad unirsi visto che ci sarà comunque una soglia di sbarramento da superare. Il Pd di Renzi a trazione centrista può attirare – come in alcuni casi già fa –  quest’area di moderati. Ma attirerà anche Forza Italia: dopo le elezioni potrebbero immaginare di governare tranquillamente insieme.
Insomma una grossa coalizione contro i 5 Stelle?
Non è proprio una grossa coalizione, diciamo mezza grossa. Se vince Renzi darà una trazione centrista al suo partito e attirerà questa galassia di moderati che vanno appunto da Alfano a Fitto. A quel punto arriveranno anche gli altri.
Chi?
Berlusconi che lascerebbe isolate le destre e la Lega.
Sì, ma la Sicilia che c’entra? 
La Sicilia potrebbe essere un laboratorio perfetto per questo mio ragionamento perché qui alle regionali  si vota pochi mesi prima delle politiche e i sondaggi danno i grillini al 37%. Per questo motivo porto il mio contributo. Perché queste anime centriste di cui ho parlato trovino un candidato che faccia sintesi.
Nel Pd, per la verità, di centristi suoi ex sostenitori ce ne sono già parecchi.
Certo, l’ho detto io stesso: ci sono tanti miei amici che sono entrati nel Pd renziano. E infatti il mio ragionamento funziona solo se Renzi vince.
E se invece Renzi non vince?
Se vince Andrea Orlando – perché onestamente Michele Emiliano lo vedo più defilato – semplicemente il Pd rimarrà connotato a sinistra e quelli che sono usciti – Bersani e gli altri – torneranno dentro.
A Palermo, però, il Pd appoggia Leoluca Orlando e lo fa senza il suo simbolo.Sulla situazione di Palermo io condivido in toto l’intervista di Repubblica a Emanuele Macaluso. È sorprendente che il più grande partito italiano rinunci alla sua identità e al suo simbolo per allearsi con Leoluca Orlando. Che senso ha? Stanno andando a sinistra, con la sinistra estrema. La chiamo estrema per farmi capire, non voglio offendere nessuno, sono persone perbene anche loro, per carità.
Stanno andando a sinistra, ma si sono fusi con Angelino Alfano.
Io capisco il ragionamento che il Pd fa con il Nuovo Centrodestra o Alternativa Popolare, come si chiama adesso: l’alleanza l’hanno fatta a Roma e la fanno anche a Palermo. Alfano io l’ho visto crescere. Ma Renzi non è di sinistra, è nato democristiano. Era il segretario dei giovani democristiani quando c’ero io: che Alfano e Renzi abbiano stretto un’alleanza da giovani nati con la Dc lo capisco. Non capisco cosa c’entrino con Rifondazione e Sel. Secondo me non lo capiscono neanche loro, quelli della sinistra, che ci fanno con Alfano.
Grazie alla sua mediazione a Palermo Forza Italia appoggerà Ferrandelli ufficialmente, con il suo simbolo: perché lo ha fatto? Perché si è mosso per Ferrandelli?
Perché secondo me Ferrandelli è in condizioni di riorganizzare le speranze in una città sfiduciata come Palermo. Io giro per Palermo e dovunque vada mi parlano di Fabrizio. Fabrizio di qua, Fabrizio di là. Porta entusiasmo, mi ricorda me vent’anni fa.
Quando lei era al potere Ferrandelli era un anti cuffariano di ferro, però.
È giusto che lo sia stato, perché il suo partito era alla mia opposizione. Ma la politica è un movimento che cambia e si aggiorna continuamente. Basta vedere le dichiarazioni del leader del Pd palermitano, Antonello Cracolici, che fino a tre mesi fa era il più accanito oppositore di Orlando. L’ultima volta che il Pd è stato con Orlando è sparito dalla scena politica palermitana: era il ’90 e prese il 2 o il 3%, andate a controllare i dati.
Ha parlato di destra, sinistra, centro: la grande novità rispetto a quando lei era al potere, però, sono i 5 Stelle.Io credo che nel Movimento 5 Stelle ci siano tantissime persone perbene, motivati e forse incazzati per come è andata la politica degli ultimi anni. Vanno guardati con attenzione: quando un voto di protesta prende il 10 % è accettabile. Ma un voto di protesta che arriva al 37 % deve confrontarsi e diventare qualcosa di più. Io aspetto di vedere cosa succederà con questo grande consenso che hanno in Sicilia. È chiaro che se la mala politica fosse stata invece una politica un po’ meno mala e un po’ più buona, il voto di protesta sarebbe stato ridotto.
Lei ha fatto il governatore della Sicilia per 8 anni, l’unico rieletto da quando si vota direttamente per il presidente. Di quella mala politica che poteva essere un po’ più buona avrà qualche responsabilità anche lei o no?
Assolutamente sì, ho sbagliato tante cose. Anzi tantissime cose. Io ho fatto tanti errori ma ho fatto anche tante cose buone che voi magari non avete voglia di raccontare. In politica solo chi non fa non sbaglia. Questa è una frase che Alfieri mette in bocca a Saul nella sua tragedia.
Né Saul e né Alfieri, però, erano governatori della Sicilia.
Io preferisco aver fatto tante cose e quindi tanti errori invece di essere come Crocetta che forse ha fatto meno errori ma non ha fatto niente.
Che fine ha fatto Cosa nostra?
È  la cosa più schifosa che c’è in Sicilia. La mafia fa schifo, e si ricordi che il copyright su questa frase è mio. Ecco tra gli errori che ho fatto c’è sicuramente quello di non aver creato abbastanza occupazione. Se avessi creato più posti di lavoro tanti poveri cristi non si sarebbero fatti coinvolgere dall’illegalità pur di poter mangiare.
Lei, però, è condannato per favoreggiamento a Cosa nostra.
Io ammetto di avere fatto degli sbagli: c’era anche chi non dovevo incontrare tra le migliaia e migliaia di persone che ho incrociato, ho salutato e forse ho baciato. Anzi sicuramente baciato. Ma siamo in Sicilia e queste persone non ce l’avevano scritto sul collo chi erano. Io contro la mafia sono andato a sbattere: è come quando si guida una macchina. Uno fa una curva più veloce di un’altra, si distrae un attimo e va a sbattere.
Ha sbattuto con Michele Aiello, uno dei prestanome di Bernardo Provenzano. Lo incontrerebbe ancora nel retrobottega di un negozio di scarpe?
Non è che lo incontravo solo io Aiello: lo incontravano in tanti, magistrati, paladini dell’antimafia. Però se lo incontravo io era reato mentre se lo incontravano i paladini dell’antimafia non era reato. Ancora oggi mi domando: perché? Io comunque ho pagato. E adesso voglio dare il mio contributo.

Il ministro Madia deve dimettersi.



Un'inchiesta del "Fatto Quotidiano" ha documentato che la tesi di dottorato del ministro Marianna Madia contiene intere frasi plagiate da opere di altri autori. Comunque si vogliano conteggiare le percentuali di testo non originale è un fatto molto grave, ed è gravissimo che i grandi giornali italiani non se ne stiano occupando.
Perché qui non si tratta di quantità: si tratta di qualità, si tratta di etica.
Il plagio, anche di una sola pagina, non è consentito dalle regole della comunità scientifica internazionale. Il ministro tedesco dell'istruzione, Annette Schavan, aveva plagiato parti della sua tesi di dottorato: il titolo le è stato revocato dall'università di Düsseldorf dove lo aveva conseguito, e il ministro ha presentato subito le proprie dimissioni.
Anche il codice etico dello stesso IMT di Lucca, dove la Madia ha conseguito il dottorato, correttamente definisce come plagio "la presentazione delle parole o idee di altri come proprie", specificando che rientra in questo comportamento anche l'"appropriarsi deliberatamente del lavoro di altri o non citare correttamente le fonti all'interno del proprio lavoro accademico". Per questo appaiono sconcertanti le dichiarazioni del prof. Pietro Pietrini, direttore dell'IMT, per il quale si tratterebbe della dimenticanza di "quattro parentesi" e di critiche dettate da una "ossessione delle citazioni". Altro che ossessione! Lo strumento della rete è stato usato dalla dottoranda in modo intellettualmente scorretto e inconciliabile con l'etica della ricerca.
Ora, questo comportamento – in sé grave e censurabile – diventa gravissimo quando riguarda chi ora è un ministro della Repubblica. Ed è politicamente insostenibile quando riguarda un ministro che ha proposto una riforma della Pubblica Amministrazione che brandisce il vessillo della "meritocrazia" e si propone la caccia ai "furbetti".
Ora la ministra Marianna Madia ha la possibilità di migliorare davvero la Pubblica Amministrazione: dimettendosi.
Il consiglio di Presidenza di Libertà e Giustizia
Sandra Bonsanti, Lorenza Carlassare, Roberta De Monticelli, Paul Ginsborg, Tomaso Montanari, Valentina Pazè, Elisabetta Rubini, Salvatore Settis, Nadia Urbinati, Gustavo Zagrebelsky

giovedì 30 marzo 2017

Abusi su pazienti, arrestato un medico a Roma.

(archivio) © ANSA

Aveva materiale pedopornografico, accusato anche di adescamento dei minori.

Arrestato dalla polizia a Roma un medico ritenuto responsabile di abusi sessuali su alcune pazienti. Il professionista avrebbe commesso gli abusi durante sedute di cavitazione medica, tecnica utilizzata per la riduzione del grasso corporeo, eseguite nel suo studio privato della Capitale. Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile. Il medico è stato trovato anche in possesso di materiale pedopornografico ed è stato denunciato anche per adescamento di minori. Ora si trova ai domiciliari.


Metodo Poletti: più calcetto, meno curricola.

Consip: Emiliano in Procura a Roma, sentito come teste.

 © ANSA

Governatore mostra a pm messaggi di Lotti e Tiziano Renzi.

Il governatore della Puglia Michele Emiliano è stato ascoltato come testimone, dal pm di Roma Mario Palazzi, nell'ambito del filone romano dell'inchiesta Consip. Emiliano è stato ascoltato in merito agli sms ricevuti dall'allora sottosegretario, ora ministro, Luca Lotti e da Tiziano Renzi, padre dell'ex premier Matteo, per sollecitare un suo incontro con Russo. L'ipotesi della procura di Roma è che Romeo possa aver beneficiato del rapporto di amicizia Renzi-Russo per mettere le mani sugli appalti Consip.
Nel corso dell'audizione con il pm Mario Palazzi, tenutosi nell'ufficio del procuratore Giuseppe Pignatone, Michele Emiliano ha mostrato gli sms ricevuti da Luca Lotti e da Tiziano Renzi. Questi sono stati acquisiti dai magistrati.
Lotti: 'La verità verrà a galla, continuo a fare il ministro' - "Diciamo che le vicende personali hanno inciso sulla serenità con la quale uno affronta il proprio lavoro. Ma con altrettanta franchezza voglio dire che la serenità che ho dentro, perchè conosco la verità e so che verrà a galla, non mi impedisce di continuare a fare il mio lavoro e di provare a dare una mano allo sport in Italia e alle associazione che fanno sport. Ripeto, io credo che alla fine la verità verrà a galla". Così il ministro dello Sport Luca Lotti, in un'intervista a Sky Sport, sull'inchiesta Consip.

Poletti e la sua squadra.

L'immagine può contenere: 5 persone, sMS



Poletti c'è, purtroppo.

Risultati immagini per poletti caricatura

Dietro la frase del sedicente ministro Poletti:
'Nel lavoro si creano più opportunità giocando a calcetto che a spedire curricula' c'è tutta la filosofia utilizzata da persone come lui per raggiungere il traguardo prefissatosi senza, peraltro, impegnarsi troppo:
- quella del sapersi destreggiare più che saper fare per
"apparire" ciò che non si è;
- quella del bullo che irretisce il debole/onesto schiavizzandolo e costringendolo a fare ciò che lui non sa fare (lavorare) cercando di ricavarne il maggior utile possibile;
- quella di allearsi ad altri come lui per costituire una compagine compatta e, pertanto, indistruttibile perché prevaricatrice;
- quella di chiudere gli occhi per non vedere il marcio che hanno creato;
- quella di non avere una coscienza;
- quella di non avere valori da difendere;
- quella di creare enti fasulli per arricchirsi;
...........e possiamo continuare all'infinito.
Questo loro mondo si sgretolerebbe in un fiat se solo ci fosse una scintilla di orgoglio e di amor proprio in chi subisce e non si ribella.
Ma chi subisce è un debole e, a sua volta, un inetto, per cui i bulli avranno sempre la meglio su di lui.
La libertà, la democrazia, non esistono, sono parole vuote di significato se non si applicano alla lettera.
Cetta.

martedì 28 marzo 2017

Funzionari italiani vogliono che si indaghi sui trasportatori di migranti supportati dalla ONG di Soros. - WILLIAM CRADDICK

Autorità italiane chiedono il monitoraggio del finanziamento di una flotta ONG che porta nell’UE migranti dalle coste del Nord Africa. Un rapporto della Guardia Costiera illustra come i membri della flotta agiscano da complici ai trafficanti di esseri umani e contribuiscano direttamente al rischio di morte che i migranti affrontano quando tentano di entrare in Europa.
La relazione di Frontex , agenzia europea di controllo delle frontiere, indica che le navi ONG offrono un servizio navetta affidabile per gli immigrati dal Nord Africa verso l’Italia. La flotta riduce i costi del contrabbando ed elimina la necessità di procurarsi navi in grado di fare un viaggio completo per le coste europee attraverso il Mediterraneo. I trafficanti sono anche in grado di operare rischiando molto meno l’arresto da parte di agenti delle forze dell’ordine europee. Frontex ha osservato che i trafficanti hanno intenzionalmente cercato di modificare la propria strategia, inviando i propri barconi alle navi gestite dalla flotta ONG piuttosto che alle forze militari italiane od europee.
Il 25 marzo 2017, il quotidiano Il Giornale  ha riportato le dichiarazioni di Carmelo Zuccaro, procuratore capo di Catania, che chiede il monitoraggio dei finanziamenti dietro i gruppi di ONG impegnate nella gestione dei migranti. Ha detto che “il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina è reato, indipendentemente dal fine”. Anche se non è un crimine entrare nelle acque di un paese straniero e raccoglierne i migranti, le ONG li devono far atterrare nel porto più vicino, che si suppone sia da qualche parte lungo la costa del Nord Africa invece che in Italia. il procuratore capo ha anche osservato che l’Italia sta indagando sulla radicalizzazione islamica che si sta verificando nelle carceri e nei campi in cui gli immigrati vengono assunti in nero.
L’Italia è da qualche mese travolta dalla pressione di un massiccio numero di migranti che si sono spostati dal Nord Africa negli stati meridionali dell’Unione europea. Nel dicembre del 2016, l’Espresso ha riportato i commenti fatti da Virginia Raggi, sindaco di Roma, che ha affermato che Roma è sull’orlo di una “guerra” tra i migranti e poveri italiani. L’ondata di migranti ha anche causato problemi nel sud Italia, dove Cosa Nostra l’anno scorso ha dichiarato una “guerra” contro alcune loro bande criminali.
A febbraio 2016, Disobedient Media ha pubblicato una ricerca che indica che varie navi che operano nella flotta citata da Frontex sono sponsorizzate da gruppi di ONG legati ad organizzazioni gestite da George Soros e a donatori di Hillary Clinton.
Citando uno studio condotto dal gruppo di contro-estremismo Quilliam, sono anche emersi report in cui si afferma che l’ISIS ora controlla il traffico di esseri umani in Nord Africa e sta scegliendo reclute dalla popolazione migrante. Oltre ad agire di fatto come complici di trafficanti di esseri umani, l’ONG criticata da Frontex forse sta anche attivamente contribuendo a peggiorare la situazione di terrore in Europa. 
26.03.2017 
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di HMG