sabato 16 luglio 2022

C’è vita oltre Draghi. - Marco Travaglio

 

Unendoci al cordoglio delle prefiche inconsolabili che strillano per la prematura dipartita di Mario Antonietta, partecipiamo alle esequie con due domandine facili facili.

1. Posto che il capo dello Stato scioglie anzitempo le Camere solo quando non c’è più una maggioranza per formare un governo, in che senso “dopo Draghi c’è solo il voto”? Con l’astensione M5S, il governo Draghi ha appena avuto la fiducia dalla maggioranza assoluta di entrambi i rami del Parlamento. Ma, siccome è capriccioso, o s’è stufato, o teme i forconi, o ha pilates, il premier s’è dimesso. Mattarella ha respinto le dimissioni e l’ha rispedito alle Camere per mercoledì. E lì l’unico rischio che non corre è non avere la fiducia: avrà quella extralarge col M5S se accoglierà le 9 proposte di Conte; o quella più ridotta, ma comunque sufficiente, con tutti gli attuali alleati senza M5S. In questo caso dovrebbe fare ciò che si fa sempre: sostituire i ministri 5Stelle e continuare a governare. Ma potrebbe pure ritentare la fuga con dimissioni irrevocabili. Però la maggioranza esisterebbe comunque, salvo che un altro partitone (la Lega?) si sfilasse: nel qual caso, fine della maggioranza e della legislatura. Ma, se nessuno a parte il M5S si sfila, non si vede perché l’addio di Draghi porti alle urne. Mattarella dovrebbe proporre un altro premier alla maggioranza e lasciar decidere al Parlamento. Se i 5Stelle sono inaffidabili e infrequentabili, che aspettano gli altri a fare un governo senza di loro? Non ci pare di aver letto nella Costituzione che l’unico italiano su 59 milioni abilitato alla premiership sia Draghi: anzi, la Carta non fa proprio nomi.

2. L’indispensabilità di Draghi nasce da bizzarre leggende metropolitane sui suoi poteri taumaturgici al governo (in 17 mesi non ha combinato quasi nulla e quel poco era sbagliato, dalla giustizia al Covid, dalla guerra al riarmo al 2% del Pil stoppato da Conte) e sui mercati (lo spread è più basso ora che s’è dimesso di quando era in carica). Ma è stata smentita da lui stesso a Natale quando, per un altro capriccio, annunciò che la sua missione era compiuta e, da “nonno al servizio delle istituzioni” (o viceversa), ambiva a traslocare al Quirinale. E tutta la stampa, che fino ad allora voleva imbullonarlo al governo in saecula saeculorum, prese a bombardarci le palle per spedirlo a tagliar nastri lassù. Tanto, per Palazzo Chigi, uno valeva uno: andava bene pure tal Daniele Franco. Conte e Salvini si opposero perché un governo-ammucchiata guidato da altri era improbabile, se non impossibile. E furono lapidati. Ora, di grazia, com’è che il nonnetto che tutti volevano sloggiare da Palazzo Chigi e imbalsamare sul Colle è l’unico italiano su 59 milioni in grado di fare il presidente del Consiglio?

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/07/16/ce-vita-oltre-draghi/6663345/

lunedì 11 luglio 2022

Ungheria: “Conte, accuse false. E Amara si interessò di Renzi”. - Antonio Massari

 

PRESUNTA LOGGIA - I magistrati chiedono di archiviare. Ma qualcosa è riscontrato: “Il legale voleva pilotare un’indagine contabile” sul capo Iv.

La Loggia Ungheria descritta da Piero Amara non è mai esistita: la procura di Perugia chiede l’archiviazione per il reato di violazione della Legge Anselmi. L’inchiesta condotta dal procuratore Raffaele Cantone e dai sostituti Mario Formisano e Gemma Miliani ha il pregio di fare chiarezza su molti punti essenziali. Non è stata un’inchiesta semplice – “condizionata” in “modo indiscutibile” dalla “fuga di notizie” che l’hanno riguardata – e questa richiesta d’archiviazione, per certi aspetti, sembra una sentenza. Innanzitutto Amara non è un “invasato”, un “mitomane”, uno “sprovveduto faccendiere in cerca di notorietà”, ma non è stata provata l’esistenza dell’associazione segreta descritta dalla norma. Alcuni suoi racconti sono stati riscontrati altri erano fondati su fatti veri che ha incorniciato con una serie di falsità. Spargendo fango su personaggi importanti delle istituzioni. E bisognerebbe capire perché.

Nel dicembre 2019 Amara addita il premier Giuseppe Conte sostenendo di averlo raccomandato, in passato, per fargli affidare un incarico – pagato in modo sproporzionato – dalla società Acquamarcia spa. Incarico affidato attraverso un amico di Amara, Fabrizio Centofanti, e l’intervento dell’ex vice presidente del Csm Michele Vietti. Centofanti smentisce spiegando di averne “parlato con Amara soltanto dopo che Conte era già stato individuato”. Nega di “aver mai esternato lamentele” sull’operato di Conte e sulle sue parcelle e tanto meno di averlo individuato “quale garanzia del buon esito della procedura concorsuale avviata”. Ma perché Amara ha fatto queste dichiarazioni su Conte? “Non si comprende” scrive la procura “a meno di non voler ipotizzare che il riferimento a Conte, avvenuto mentre rivestiva la carica di presidente del Consiglio, non fosse un modo per accreditare la rilevanza del suo narrato”. Potremmo aggiungere che la “balla” di Amara su Conte avrebbe potuto produrre un ulteriore risultato (sempre che non l’abbia prodotto comunque, vista la circolazione dei verbali già nella primavera 2020): indebolire il governo in carica.

Dagli atti emerge piuttosto il rapporto tra Amara e l’ambiente renziano. In particolare con Luca Lotti per il tramite di Andrea Bacci. Le dichiarazioni su Lotti, per la procura, rappresentano un “dato distonico” in quanto “non avrebbe mai fatto parte di Ungheria”. C’è un’ulteriore distonia, a nostro avviso, che riguarda la tempistica dei racconti di Amara: nel dicembre 2019 fa il nome di Conte (dicendo balle) ma nulla dice di un “pizzino” potenzialmente utile a Matteo Renzi (dagli atti non risulta alcun suo coinvolgimento nella vicenda, ndr) che, invece, mette sul tavolo ben due anni dopo. Nell’ottobre 2021 mette la procura di Perugia nelle condizioni di dare un’occhiata a un foglietto sequestrato a Bacci nel 2017. Un “manoscritto redatto da Amara, a dire dello stesso Bacci (…) nel quale viene richiesto un incontro con Lotti, da parte di Raffaele De Dominicis, magistrato di vertice della Corte dei Conti in relazione a un fascicolo da lui trattato che avrebbe coinvolto l’allora presidente del consiglio Renzi, richiesta di cui si faceva portatore proprio Amara”. Una vicenda tutta da verificare e, fino a prova contraria, priva di rilievi penali che però, per la procura umbra, costituisce “un riscontro oggettivo delle dichiarazioni rese da Amara in merito ai suoi rapporti con Lotti, sia pure mediati da Bacci, e al suo essere al centro di un sistema di relazioni che si prefiggeva di ingerirsi nelle nomine degli apicali della magistratura”. Il “sistema Amara”, quindi, era tutt’altro che una barzelletta. La procura spiega che la faccenda del “pizzino” in questione “non va sottovalutata”: “Amara si fa latore di un messaggio che sembra venire dal Procuratore Generale della Corte dei conti per ‘concordare’ l’esito di un’indagine contabile che riguardava niente di meno che l’allora Presidente del Consiglio dei Ministri”.

Passiamo al consigliere del Csm Sebastiano Ardita, definito da Amara vicino a Ungheria e tirato in ballo per una cena con altri presunti sodali della Loggia. Un’altra fandonia con “circostanze non secondarie oggettivamente smentite dai fatti”. Dopo la bufala che può mettere in crisi il governo Conte, arriva quindi la bufala su Ardita, che può devastare una parte del Csm, spaccare la corrente Autonomia&Indipendenza (determinante nell’imminente scelta del nuovo procuratore di Roma), distruggere il rapporto tra Ardita e Piercamillo Davigo e, dopo il caso Palamara, delegittimare ulteriormente la magistratura. Dopo le balle su Conte e Ardita c’è anche quella sul comandante generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana: sarebbe membro di Ungheria e gli avrebbe raccomandato di assumere, nel suo ufficio legale, l’avvocata Cristina Sgubin. Se la notizia fosse filtrata sarebbe crollato anche il vertice della Gdf. C’è qualcosa di vero? La procura parla di “assenza assoluta di ogni riscontro” a parte la “assoluta illogicità” per un generale della Finanza di “veicolare” la raccomandazione attraverso un “terzo estraneo” a un ulteriore “soggetto” che “fra l’altro avrebbe dovuto essere stato un suo sodale fratello” nella loggia in questione. Ma perché Amara tira in ballo Zafarana? È plausibile, spiega la procura, l’ipotesi di un “rapporto certamente non idilliaco fra Amara e la GdF” che aveva “condotto tutte le indagini” che hanno portato al suo arresto e alla sua condanna.

Altri racconti hanno però trovato riscontri che meritano ulteriori approfondimenti. La procura nazionale antimafia (coinvolta da Perugia) ha trovato riscontri, per esempio, su episodi che riguardano l’ex procuratore di Caltanissetta Giovanni Tinebra o vecchi processi siciliani che riguardavano Berlusconi (fu archiviato) nelle stragi mafiose del 1992: “In definitiva” scrive la procura di Perugia “si può affermare che alcune circostanze narrate da Amara sono almeno in parte riscontrate. Lo sono le ombre gettate sulla figura di Tinebra in relazione all’omicidio di Luigi Ilardo”. E ancora: “In merito all’esistenza di procedimenti nisseni che avevano coinvolto Berlusconi (e Dell’Utri, ndr) è stato citato il procedimento (…) chiuso con decreto di archiviazione del Gip del 3 maggio 2002 (…) dal riscontro citato tuttavia non emerge il nominativo del pm che avanzò richiesta di archiviazione (…)”. La procura sul punto conclude che queste dichiarazioni avrebbero dovuto “rappresentare l’incipit del racconto fatto (da Amara, ndr) a Milano”. E sottolineando le sue contraddizioni, spiega che, però, le “circostanze acclarate come vere non rappresentano la prova che Amara le abbia acquisite” grazie alla “sua intraneità alla loggia”.

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/07/09/ungheria-conte-accuse-false-e-amara-si-interesso-di-renzi/6655345/

giovedì 7 luglio 2022

Qui di seguito il testo integrale del documento consegnato nelle mani del Presidente del Consiglio Mario Draghi poco fa a Palazzo Chigi. - Giuseppe Conte

 

Signor Presidente del Consiglio dei Ministri,

Le scrivo questa lettera per rappresentarLe la condizione di profondo disagio politico che la Comunità del Movimento 5 Stelle sta vivendo ormai da tempo, ancor più acuita dagli accadimenti più recenti.
Le ragioni dell’esistenza stessa del Movimento 5 Stelle sono gli interessi dei cittadini e il bene del Paese.
Abbiamo sempre posto al centro della nostra azione politica la difesa dei principi democratici e delle prerogative del Parlamento contro ogni possibile forma di impoverimento e mortificazione della sua funzione. Il nostro faro è la transizione ecologica, quale efficace strategia ambientale, che abbraccia l’economia circolare, per garantire la salvezza del pianeta e la preservazione delle biodiversità. Lavoriamo costantemente per cercare di ridurre le distanze tra i privilegiati e gli ultimi, alla luce delle molteplici diseguaglianze che, peraltro, sono in continuo aumento: generazionali, territoriali, di genere.
Il Movimento 5 Stelle, al momento della nascita del Suo Governo, ha sin dalle prime ore mantenuto una linea di assoluta responsabilità nazionale, di generosità politica, di consonanza con le indicazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Abbiamo deciso di non volgere le spalle al Paese, in un momento in cui era necessario procedere spediti nella campagna vaccinale e nel completamento del PNRR, dando priorità alla tutela della salute dei cittadini e al rilancio dell’intero sistema economico.
Abbiamo lavorato sempre per un confronto sereno sui problemi, offrendo senza riserva il nostro contributo per pervenire a soluzioni utili, senza mai creare difficoltà, evitando polemiche inutili.
Non è stato questo l’atteggiamento di tutte le forze politiche di maggioranza. Abbiamo subito attacchi pregiudiziali, mancanze di rispetto, fino a subire invettive intese a distruggere la nostra stessa esistenza. C’è stata spesso indifferenza rispetto alle nostre legittime richieste.
Non si può nascondere che il processo politico e la collocazione nel governo, hanno pesato sul nostro elettorato. Lo hanno sfibrato e anche eroso.
Ma mai, e sottolineo mai, le ragioni di convenienza di parte e le valutazioni elettorali hanno offuscato in noi la priorità assoluta del bene dell’Italia.
* * *
E’ con questo spirito, signor Presidente, che Le scrivo per pretendere adesso, a nome della intera Comunità 5 Stelle, un segnale di forte discontinuità, perché fuori dai palazzi in cui le istituzioni di governo si riuniscono, nelle case, nelle strade, nelle fabbriche e negli uffici, sta montando - giorno dopo giorno - un malessere sociale a cui dobbiamo dare una urgente risposta.
Già a fine marzo scorso, quando la incontrai a Palazzo Chigi per esprimerLe la contrarietà della nostra Comunità ad abbracciare la corsa al riarmo, motivai questa scelta anche con l’urgenza di concentrare gli interventi e le risorse a sostegno di famiglie e imprese, alle prese con mille difficoltà dovute al caro-bollette, all’incremento del costo del carburante, all’esplosione inflazionistica, alla scarsità di materie prime.
Da allora sono passati oltre tre mesi e la condizione di famiglie e imprese si è aggravata. L’inflazione ha raggiunto i livelli elevati degli anni Ottanta e il problema che affligge molti cittadini non è più come arrivare a fine mese, ma come arrivare almeno a metà mese.
Ci sono cittadini e imprese che quotidianamente sono chiamati a operare scelte drammatiche: se pagare le tasse o pagare le bollette, se pagare l’affitto o pagare i fornitori.
E’ per questa ragione che, in un contesto così difficile per i nostri concittadini, non ci sentiamo più di rinunciare a esprimere e a far valere le nostre posizioni, in nome di una generica “responsabilità”, che di fatto rischia di coincidere con un atteggiamento remissivo e ciecamente confidente rispetto a processi decisionali di cui, purtroppo, veniamo messi al corrente solo all’ultimo.
* * *
Le abbiamo più volte rappresentato, invano, come non sia accettabile che il Consiglio dei Ministri sia relegato al ruolo di mero consesso certificatore di decisioni già prese, con provvedimenti normativi anche molto complessi che vengono portati direttamente in Consiglio o, quando va bene, con un anticipo minimo, comunque inidoneo a consentirne un’analisi adeguata.
Sono ormai mesi che non si fanno più incontri neppure con i capi-delegazione delle varie forze politiche di maggioranza per mettere a fuoco, in via preventiva, i vari nodi politici.
Non è solo questione di metodo. E’ una questione che incide fortemente sul merito.
L’assenza di un confronto tra le forze politiche impedisce quella sana e leale dialettica politica, che consente di prevenire i conflitti e le contraddizioni e assicura percorsi parlamentari più sicuri agli atti normativi del governo.
* * *
Signor Presidente, il Movimento 5 Stelle, che ho l’onore di rappresentare, ha il dovere di esprimere con chiarezza, di fronte ai cittadini, le proprie posizioni e di difenderle ottenendo, attraverso il confronto politico, valutazioni non pregiudiziali delle soluzioni da noi proposte.
Il senso di responsabilità verso il Paese e verso le future generazioni ci impone di rivendicare con sempre maggiore forza le nostre idee e le nostre convinzioni contro la guerra, per la pace e il disarmo espresse, da ultimo, con infinito coraggio e troppa solitudine da Papa Francesco.
Non possiamo rinunciare alle nostre idee e convinzioni sul disagio sociale, che impone un sostegno agli ultimi e la lotta alla povertà, in un momento in cui aumentano le distanze tra il privilegio e il disagio, tra il lusso e l’indigenza.
Non possiamo rinunciare alle nostre idee e convinzioni per l’affermazione di una cultura integralmente ecologica e per una crescita che sia compatibile e funzionale alla difesa e alla valorizzazione degli equilibri degli eco-sistemi.
Parimenti, non possiamo rinunciare all’idea di un sistema democratico “aperto”, che contrasti l’involuzione verso derive elitarie e permetta a tutti i cittadini - attraverso l’intervento promozionale dello Stato impegnato a rimuovere ogni sorta di ostacolo - di poter concorrere, a pieno titolo, alla vita politica, economica, sociale e culturale del nostro Paese.
Per noi sono assolutamente urgenti la promozione e il sostegno ai produttori veri di ricchezza, alle imprese sane e legate ai territori, mentre appare necessario contenere le rendite finanziarie, le speculazioni e le proliferazioni di un’economia di carta che si sta mangiando quella reale.
Queste idee hanno subito un travisamento malevolo da parte di molti. Sino ad arrivare a definire le nostre posizioni riguardanti il contesto internazionale, come anti-atlantiche e anti-europee.
Vogliamo più che mai, e molto più di altri, essere e contare in Europa e mantenere la nostra storica alleanza dentro la Nato.
Il punto è come si sta in queste sedi: con dignità e autonomia, consapevoli di essere una delle prime democrazie al mondo, oppure si svolge il ruolo di terminali passivi di decisioni assunte da altri?
La nostra partecipazione a questi consessi si inscrive nella logica esclusiva di uno “stare allineati”, oppure c’è la determinazione a rendere l’Italia protagonista, insieme agli alleati, di una linea geo-politica che impedisca una insanabile frattura, con un mondo diviso in due blocchi: da un lato, i Paesi occidentali, dall’altro lato, il resto del mondo?
* * *
Signor Presidente, la nostra Comunità, di fronte all’aggravarsi della condizione economica di famiglie e imprese, di fronte all’aumento delle fasce vulnerabili della popolazione, di fronte all’impoverimento ormai evidente anche del ceto medio, si aspetta da Lei posizioni chiare e risolutive, in particolare sui seguenti temi.
1) Con riguardo al Reddito di cittadinanza, non possiamo più accettare di stare in una maggioranza che, in molte sue componenti, rivolge attacchi pretestuosi e strumentali a questo minimale sistema di protezione sociale, scagliandosi vergognosamente contro le fasce più vulnerabili della popolazione. Abbiamo noi per primi suggerito e approvato, ancora di recente, significative modifiche per contrastare eventuali abusi e per incentivare i c.d. “occupabili” ad accettare le offerte di lavoro. Ma occorre un Suo chiarimento definitivo, che ponga fine alle continue polemiche, del tutto irricevibili. Soprattutto non siamo disponibili a considerare ulteriori restrizioni ancora più penalizzanti, preordinate a restringere la portata applicativa di questa riforma. Siamo invece disponibili a valutare soluzioni utili a migliorare il sistema delle politiche attive, che però riguarda solo una percentuale modesta dei percettori di reddito, gli “occupabili”. Da questo punto di vista, la riforma del Reddito di cittadinanza è stata salutare, perché ha messo in evidenza le carenze e il bisogno di una radicale trasformazione delle politiche attive. Occorre procedere alla creazione di una piattaforma nazionale di domanda e offerta di lavoro, che raccolga tutti i dati dei beneficiari di prestazioni (non solo percettori del Rdc, ma anche di Naspi, Discol, Ds agricola etc…) e veicoli queste informazioni alle imprese, anche mediante notifiche riguardanti il profilo, il settore, il luogo, in modo da incontrare la relativa domanda da parte delle aziende. Questa piattaforma deve servire anche ad anticipare alle aziende le varie agevolazioni, in termini di esonero contributivo, di cui godrebbero assumendo i percettori di reddito.
2) L’esistenza di una platea di 4,5 milioni di lavoratori che hanno buste paga da fame, che ledono la loro stessa dignità, rende assolutamente urgente l’introduzione del c.d. salario minimo. E’ una misura molto diffusa anche in altri Paesi europei. Il nostro progetto di legge valorizza anche i contratti collettivi di riferimento e vale a espungere dal sistema i c.d. contratti pirata. Signor Presidente non riteniamo possibile che questo Esecutivo rimanga indifferente e non dia chiare indicazioni sulla priorità di questa riforma, che coinvolge anche giovani e donne, che continuano a ricevere buste paga indecorose.
3) E’ ormai prossima la scadenza del termine di sospensione del c.d. “Decreto dignità”. Il tasso complessivo di disoccupazione, secondo gli ultimi rilievi, sembra migliorare. Ma se analizziamo con maggiore attenzione i dati, ricaviamo che è cresciuta la fascia del precariato, con buona parte dei contratti che non superano la durata di trenta giorni, e circa il 9,2 % dei contratti a tempo determinato che hanno la durata di un solo giorno. Non riteniamo più possibile rinviare, ancora una volta, l’applicazione di queste norme destinate a contrastare il precariato. Siamo disponibili a studiare insieme incentivi per favorire le assunzioni a tempo indeterminato, ma rimane fondamentale che le tipologie contrattuali a tempo determinato siano collegate a specifiche causali, onde evitare che continui a dilagare un precariato selvaggio, che mortifica la possibilità per questi lavoratori di elaborare un qualsivoglia progetto di vita.
4) Signor Presidente, la crisi in atto richiede un intervento straordinario, ampio e organico, a favore di famiglie e imprese. Un bonus da 200 euro non vale a risolvere i gravi problemi che i nostri concittadini stanno affrontando.
Ieri il prezzo unico nazionale energetico (PUN) è balzato a 400euro/MWh e il gas a 200/MWh. Il trend segnala una crescita esponenziale incontrollabile. L’Europa è in ritardo ma l’Italia non può permettersi di inseguire i ritardi dell’Europa.
E’ assolutamente urgente la riforma dei meccanismi di definizione del PUN, prendendo in considerazione il costo medio reale del parco di generazione disponibile (cancellando il c.d. marginal price).
Le abbiamo chiesto più volte uno scostamento di bilancio. Un altro percorso per generare idonee risorse finanziarie è intervenire, con maggiore coraggio e determinazione, nel colpire le numerose speculazioni che in vari settori di attività (settore farmaceutico, assicurativo, oltreché del trading del petrolio e del gas) si sono manifestate in questa fase emergenziale in modo da operare un meccanismo redistributivo a favore delle fasce meno garantite della popolazione.
Con una inflazione così elevata e con una emergenza economica così accentuata è necessario intervenire presto e intervenire bene. Altrimenti, si rischia di arrivare tardi e di sprecare inutilmente risorse ben più consistenti.
Riteniamo assolutamente necessario e urgente intervenire per operare un taglio del cuneo fiscale, utile a rendere le buste paga dei lavoratori più pesanti e a consentire un recupero quantomeno parziale della perdita di potere d’acquisto salariale, che non ha pari in Europa. E’ la strategia che riteniamo più appropriata per contrastare la prevedibile compressione dei consumi e, con essa, una spirale viziosa che rischia di deprimere l’intero sistema produttivo e commerciale.
Misure di sostegno significativo servono anche per imprese e lavoratori autonomi, che non potranno certo sostenere questa impennata del caro-bollette e questa spinta inflazionistica.
Siamo fortemente preoccupati, tanto più che in sede europea non si è ancora riusciti a ottenere una risposta comune ed efficace nel segno della solidarietà. E’ uno scenario che conosciamo bene. Si prefigurò anche nel 2020, quando erano in tanti a chiederci di attivare il Mes, affidando le sorti del Paese a un accordo intergovernativo corroborato da un meccanismo di vigilanza finanziaria. Se avessimo operato in quella direzione, la storia dell’Unione europea non avrebbe registrato quel significativo passo in avanti che è stato il Next Generation EU, costruito sul debito pubblico comune, e il nostro Paese non potrebbe beneficiare delle ingenti risorse destinate a realizzare il PNRR.
5) Questo Governo è nato sotto l’insegna della transizione ecologica e della tutela dell’ambiente (ora anche in Costituzione): la crisi energetica deve indurci ancor più a puntare con forza su massicci investimenti nelle fonti rinnovabili, a cui servono non tanto incentivi quanto certezza delle regole, semplificazione dei processi autorizzatori, e soprattutto il completamento delle regole del mercato elettrico, che in molti settori vede il predominio delle fonti fossili semplicemente perché mancano le regole per “gestire” le rinnovabili. Non siamo disponibili a favorire investimenti nelle infrastrutture a gas o ad “allargare le maglie” delle concessioni di sfruttamento dei nostri giacimenti fossili, operazioni queste che peraltro richiedono tempi medio-lunghi, costi elevati e ritorni incerti. Non si tratta quindi, semplicemente, di non tradire le generazioni future, ma di risparmiare enormi quantità di denaro, dal momento che prima si effettua la transizione, maggiori saranno i vantaggi economici, e soprattutto prima si concretizzerà la realizzazione di un circuito virtuoso di economia circolare, equa e sostenibile.
6) Con riguardo al “Superbonus 110%”, gli interventi governativi che si sono via via susseguiti e le Sue stesse dichiarazioni rilasciate in ambito europeo, hanno prodotto un clima di forte sfiducia nei cittadini e negli stessi operatori del settore, con il risultato che la circolazione dei crediti fiscali di fatto risulta bloccata, decine di migliaia di imprese sono sull’orlo del fallimento e molti cittadini si ritrovano con i lavori in casa sospesi.
Siamo al paradosso. Una misura che era stata universalmente apprezzata da tutte le forze parlamentari e riconosciuta come virtuosa dalla Presidente della Commissione europea adesso sta producendo un danno collettivo, che rischia di costare migliaia di posti di lavoro.
Per noi è assolutamente imprescindibile che si introduca, con la massima urgenza, una soluzione davvero funzionale, in grado di sbloccare le cessioni e di consentire il completamento dei lavori.
7) Abbiamo assistito allo smantellamento di misure fondamentali per accelerare il processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione e per contrastare l’economia sommersa, come il c.d. cashback. Un provvedimento che poteva senz’altro essere migliorato e affinato, ma che si è invece deciso di eliminare con un tratto di penna, senza neppure consultarci.
Signor Presidente, per noi il modo migliore per contrastare l’evasione fiscale (è stata stimata nel 2021 un’economia sommersa pari a 181 miliardi di euro) è servirsi di queste “spinte gentili” e soprattutto creare meccanismi di “prevenzione” basati sull’utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili, che creano il contrasto di interessi e conducono alla semplificazione delle dichiarazioni dei redditi. E’ soprattutto grazie al cashback che durante la pandemia siamo passati da pochi milioni di utenti di Spid e AppIo a oltre 25 milioni di utenti per ciascuna di queste applicazioni.
E’ per queste ragioni che riteniamo necessario anticipare l’applicazione del c.d. “cashback fiscale”, il cui principio è già stato opportunamente recepito, su iniziativa del Movimento 5 Stelle, all’interno del testo della delega fiscale attualmente all’esame del Parlamento.
Il cashback fiscale è uno strumento che rende possibile l’accredito immediato sul conto corrente delle detrazioni che normalmente si recuperano solo con la dichiarazione dei redditi, individuando specificamente i settori merceologici e le fasce sociali a cui applicare la misura.
L’idea del rimborso immediato delle spese detraibili si basa sulla convinzione che, per semplificare il sistema delle imposte dirette, occorre affidare la redistribuzione, non più al sistema dichiarativo e delle spese fiscali, sistema ormai fuori controllo, ma ai sussidi diretti secondo lo stesso principio declinato con l’assegno unico e universale per i figli a carico.
Per questa via, potremo iniziare a trasformare gradualmente il sistema attuale delle tax expenditures in un sistema di rimborso diretto e tracciabile in tempo reale, con evidenti benefici anche per le complessive attività di gestione di competenza dell’Erario.
8 ) E’ assolutamente urgente un intervento sulla riscossione che dia maggiore serenità ai contribuenti vista la recrudescenza della crisi economica.
Dal mese di gennaio al mese di maggio 2021 sono stati notificati 2,6 milioni di avvisi di intimazione in cui si chiede ai contribuenti di adempiere entro 5 giorni dalla notifica, pena l’avvio delle azioni esecutive.
E’ del tutto evidente che siamo di fronte ad una grave, diffusa e generalizzata carenza di liquidità, che riguarda sia le imprese che le famiglie.
Occorre elaborare una efficace misura di definizione agevolata dei debiti iscritti a ruolo presso l’Agente per la Riscossione.
Non si chiede un condono, ma sicuramente una agevolazione che conceda ai contribuenti termini più lunghi per pagare le sole imposte o i soli contributi, al netto di interessi e sanzioni, anche in considerazione del fatto che tra le cause di non punibilità previste dalla nostra disciplina tributaria vi è la “forza maggiore”, che nessuno di noi si sente di escludere riferendosi al periodo complesso che stiamo vivendo.
In ogni caso, va consentito il pagamento in forma rateale, con un piano di ammortamento congruo di almeno 120 rate mensili, a tutti i contribuenti destinatari degli atti della riscossione, inclusi coloro che risultino decaduti da precedenti rateazioni, anche a valere sul medesimo debito inscritto a ruolo.
9) Più in generale, si preannuncia un periodo caldo per i decreti legislativi, a partire dalla materia processualpenalistica. Sono decreti che segneranno il volto del nostro ordinamento giudiziario e del nostro “sistema-giustizia”. Sono testi e proposte che vanno esaminati anzitempo e non possono arrivare in Consiglio dei ministri senza un adeguato confronto. In particolare, sarebbe importante, anche per maggiore rispetto nei confronti del Parlamento, introdurre una clausola, per ogni legge di delegazione, che preveda che ogniqualvolta il Governo non si conformi al parere espresso dalle Commissioni parlamentari, il Governo stesso ritorni in Parlamento per motivare specificamente la sua scelta e solo dopo questo passaggio sarà possibile l’approvazione definitiva del decreto legislativo. Una clausola simile è stata già introdotta con riguardo alla delega sul codice dei contratti pubblici. In una stagione che si preannuncia densa di decreti delegati sarebbe un modo per interloquire più appropriatamente e approfonditamente con il Parlamento senza alterare la ripartizione di ruoli e funzioni quali costituzionalmente previsti.
* * *
Le questioni sopra richiamate ci spingono a preannunciarLe che per noi, forza politica che ha dato vita a questo Governo e si è sempre dimostrata responsabile, i prossimi passaggi politici saranno cruciali.
Le questioni sopra segnalate, di metodo e di merito, sono talmente rilevanti - ne converrà con noi - per la vita dei cittadini e per la tenuta e il rilancio dell’intero sistema economico e sociale, che abbiamo preferito fissarle in queste pagine, sollecitando un confronto con Lei da condurre nella massima chiarezza.
Il senso di responsabilità che abbiamo verso il Paese e verso i cittadini ci impone un confronto chiarificatore, che recuperi una piena dialettica che è venuta a scemare e valga a ottenere indicazioni precise sull’indirizzo politico che vuole imprimere al Suo Governo.
Con i nostri migliori saluti,

mercoledì 6 luglio 2022

Le Piramidi non possono essere state costruite dall’uomo. - Deslok

 

Forse il più grande mistero della Terra ha una spiegazione così scioccante che è meglio sia rimasto segreto … Sarebbero gli alieni responsabili non solo della costruzione delle piramidi, ma anche per altre costruzioni megalitiche in tutto il mondo ??

Ci sono alcune cose che hanno affascinato il mondo da molto tempo: una è il possibile collegamento delle piramidi d’Egitto con visite extraterrestri …. La storia intrigante ed enigmatica dell’antico Egitto ha tante domande che gli studiosi semplicemente non possono rispondere, forse a causa dei loro metodi di pensiero convenzionale o perché, alla fine, preferiscono lasciare la verità dove si trova, nascosta alla vista della popolazione.
Una delle risposte più ricercate oggi, quando si tratta di Egitto è chi ha costruito le piramidi.
Come hanno fatto queste strutture megalitiche ad essere costruite migliaia di anni? Forse l’antica teoria astronauta è esatta, e gli umani non sono i  responsabili della costruzione delle piramidi, ma gli extraterrestri…
La Grande Piramide di Giza è forse la più enigmatica delle tre. La Grande Piramide è la struttura costruita più precisamente, su la  linea esistente, ed è di fronte al ” vero nord ” con pochi gradi di errore. A quanto pare, tutti gli edifici nella pianura di Giza sono spettacolarmente allineati. Nel solstizio d’estate, se visto dalla Sfinge, il sole tramonta esattamente al centro della Grande Piramide e la sua vicina, la Piramide di Chefren. Sul solstizio d’inverno, come l’ingresso della grande piramide, il sole sorge esattamente nel lato sinistro della base della testa per andare lungo il lato destro della sua base.


Una delle caratteristiche più spettacolari della Grande Piramide è che ha otto lati invece di quattro! Questo fenomeno di confusione è percepibile solo in una certa altitudine all’inizio e alla fine degli equinozi di primavera e in autunno.
La Grande Piramide è la più antica e la più grande, con i suoi 481 piedi (146 metri) di altezza. Gli archeologi dicono che è stata la struttura più alta nel mondo per circa 3.800 anni. La curvatura della piramide si trova di fronte esattamente a quello che corrisponde al raggio della Terra.
Come è possibile che gli antichi egizi fossero in grado di costruire queste strutture sorprendenti con migliaia di persone, migliaia di anni fa, e con tutti i dettagli, come mostrato .. ?? Qual è il vero scopo della Grande Piramide di Giza? Oltre a tutto questo, la piramide illustra il raggio del sole, e anche secondo alcuni ricercatori è un dettaglio che la accomuna alla massa della Terra: Il peso della piramide è stimato a 5,955,000 tonnellate. Moltiplicato per 100 milioni dà una ragionevole stima della massa della Terra.
Ci sono quattro piccoli condotti all’interno della piramide allineati con il centro, che sono esattamente allineati con la cintura di Orione, così  chiamata dagli egiziani, al momento del “passaggio degli dei.”
Di fronte a tutti questi fatti , diventa più facile credere che gli esseri umani non possono essere effettivamente i costruttori delle piramidi, ma altri … Forse gli esseri dello spazio davvero hanno aiutato gli esseri umani per creare i grandi monumenti.
a cura di Hackthematrix

I Maya erano extraterrestri? Strani oggetti trovati dagli archeologi? - Deslok

 

La storia ufficiale delle tribù precolombiane, che abitavano il centro del paese, non ha nulla a che fare con la realtà.

Nuove scoperte archeologiche nell’area di Mayan Train (Treno Maya), linea ferroviaria che si estenderà per 1.525 chilometri, mostrano che gli alieni facevano parte della vita quotidiana in quella zona.

STRANE FIGURE MAYA.

Sorprendenti le foto delle figure trovate dagli archeologi che lavorano nella zona.

Mostrano cloni extraterrestri con grande influenza tra gli aborigeni ai quali il politico messicano Andrés Manuel Lopez Obrador noto con il soprannome di “Amlo”, attribuisce con orgoglio grandi talenti e poteri.

Sono figure a grandezza naturale con occhi obliqui di ossidiana simili a quelli trovati a Roswell che risalgono ai tempi di Atlantide e capovolgono la storia romantica delle tribù precolombiane in Messico.





Sono state pubblicate queste foto di presunti pezzi archeologici trovati negli scavi per il treno Maya. Non sono preispaniche e no, non sono state scoperte, sono artigianato che si fanno in diversi stati della repubblica Messicana.

Da anni cercano di farli considerare come originali. Il primo luogo in cui sono emersi è stato ad Ojuelos Jalisco e uno dei ” casi ” più conosciuti è quello della grotta a Veracruz dove sono state prese tavolette con la stessa tecnica e incisioni, come quelli che vediamo nelle foto.

Ho incontrato anche persone che fanno collezione di queste sculture (allegato foto), i quali costi di queste figure sono abbastanza elevati perché vengono venduti ad entusiasti del fenomeno UFO e li fanno passare come pezzi unici e con grande valore storico.

È facile identificare che non sono preispaniche e nemmeno antiche, poiché le incisioni non corrispondono a nessuna cultura e ci sono errori come l’unire simboli Maya con Aztechi, con alieni e persino anche le linee di nazca del Perù, che hanno creato queste figure sono abbastanza creativi e hanno abilità ma non sono a conoscenza delle culture preispaniche, o precolombiane, così come anche dei periodi e delle regioni di ognuna. Quindi devo dirvi che questo è FALSO!! per chi lo chiede lo ha detto – Oxlack Castro –

https://www.hackthematrix.it/?p=35068

Tumore del colon retto: in 12 pazienti scompare del tutto grazie a immunoterapia ablativa. - Irma D'Aria

 

Presentato ad Asco uno studio del Memorial Sloan Kettering Cancer Center che mostra come somministrando un anticorpo monoclonale anti-PD-1 sia stato possibile evitare chirurgia e chemioterapia con una risposta del 100%.

Senza chirurgia, né radio o chemioterapia. Guarire del tutto è stato possibile per 12 giovani pazienti con un tumore del colon retto localmente avanzato e con un deficit di funzionalità del sistema di riparazione del Dna (MMR), una condizione purtroppo associata ad una diminuzione della sopravvivenza e ad una minore risposta alla chemioterapia convenzionale.

Eppure, proprio per questa caratteristica, i pazienti hanno ottenuto una risposta del 100% al trattamento immunoterapico dostarlimab. Risultati straordinari presentati al Congresso mondiale di oncologia (abstract 16) e contemporaneamente pubblicati sul New England Journal of Medicine dai ricercatori del Memorial Sloan Kettering Cancer Center (MSK).

https://www.repubblica.it/salute/dossier/oncoline/2022/06/06/news/tumore_del_colon_retto_in_12_pazienti_scompare_del_tutto_grazie_allimmunoterapia_ablativa_-352742957/?ref=fbpr&fbclid=IwAR2trVsmRNCPlYaPB2wxEh0lJHTG_U1Ordbkq74RKbKvSAU9cGGrcUoDFZU

martedì 5 luglio 2022

Muti e rassegnati. - Massimo Erbetti

 

Ormai è sotto gli occhi di tutti…l'attacco continuo e senza sosta a Conte, al Movimento e ad ogni manovra messa in campo, devono necessariamente avere uno scopo ben preciso e sono frutto di un piano studiato nei minimi dettagli.

È superficiale dire che è solo l'odio verso i grillini…è superficiale pensare che sia solo la voglia di vendetta di chi è stato spodestato…ed è altrettanto superficiale credere che non ci sia una regia ben precisa dietro tutto questo.

I grillini sono pericolosi e non lo sono certo per l'inesperienza come molti vogliono farci credere…anche perché il Paese nelle condizioni in cui versa ora, non ce lo hanno di certo portato quelli del movimento 5 stelle. I grillini sono pericolosi per altro…i soldi del Reddito di Cittadinanza non vanno dati ai poveri…vanno dati alle imprese…perché devono "ingrassare" ancor di più…l'Italia ripudia la guerra…ma questo vale solo per la carta costituzionale…non certo nella politica reale…i signori delle armi sponsorizzano, ma poi presentano il conto...i superbonus non vanno dati per efficentare le case, renderle più sicure, vivibili, confortevoli e meno onerose…anche questi fondi vanno gestiti dai potenti…la giustizia deve necessariamente continuare a fare acqua da tutte le parti…è intollerabile una giustizia che funzioni…la lotta all'evasione deve essere all'acqua di rose…si deve continuare a rubare…perché chi ruba è poi ricattabile…la lotta per la salvaguardia dell'ambiente deve essere finta e non certo reale…bisogna continuare a dare ossigeno a chi vuole continuare sullo sfruttamento del fossile…salario minimo? Assolutamente no…il lavoratore deve essere necessariamente sottopagato…e mantenuto in condizioni di precarietà salariale perpetua…

Pensateci bene…perché Di Maio dice che è più responsabile Fratelli d'Italia che il M5s? Perché Salvini non è stato trattato da irresponsabile quando ha fatto cadere il Conte 1? E perché Renzi è stato fatto passare da statista quando ha fatto Cadere il Conte 2?

E perché invece se Conte chiede maggiore dignità per il Movimento si alza un impressionante coro di critiche? Irresponsabile, incapace, inesperto…miracolato…

Perché nessun partito è una minaccia per il "sistema"...al "sistema" piace che i cittadini litighino su immigrati si e immigrati no…al "sistema" fa comodo che lo scontro sia di basso livello, che guardi solo all'oggi e non al domani…il domani…il lungo termine non deve assolutamente essere appannaggio della "plebe".

Per cui…da quel lontano 2018 è partita la guerra al M5s…prima per mano di Salvini…poi Renzi…poi Draghi…ma questi sono solo gli esecutori materiali, dietro di loro c'è un potere occulto che ha lavorato per far entrare nella mente di ognuno di noi il pensiero che il vero cambiamento fosse impossibile…impossibile perché portato avanti da miracolati, incapaci…Toninelli massacrato…Azzolina massacrata…Di Maio bibitaro…Conte fantoccio…Grillo in folle…

E sono stati così bravi nella distruzione che anche alcuni di quelli che erano il vero cambiamento hanno fatto il salto della barricata…sono passati al nemico…il sistema ha utilizzato la bassezza dell'animo umano…che è parte di ognuno di noi…per screditarci…"cavolo se anche Di Maio, passa dall'altra parte, non è poi così infondato il fatto che questi grillini siano degli inetti"...se poi a farlo, insieme a lui sono altri sessanta, questa tesi ha ancor più valore…

E continueranno ancora…domani e poi dopodomani e poi il giorno dopo e quello dopo ancora…fin quando non vi rassegnerete…fin quando crederete che cambiare non è possibile…che tutto deve rimanere così com'è sempre stato…"governo ladro"... "sono tutti uguali"...molti torneranno a votare i soliti partiti…in base ad ideologie che non esistono più, ma che fanno ancora breccia nell'anima…e altri, la maggior parte, non voteranno proprio.

E noi? Vogliamo rimanere muti e rassegnati? Vogliamo farli vincere? O vogliamo urlare ai quattro venti che cambiare è possibile? Perché parliamoci chiaro, darsi per vinti ora significa passare dall'altra parte della barricata come un Di Maio qualsiasi…beh io non ci sto…è ora, in questo preciso istante che dobbiamo darci da fare, domani sarà troppo tardi. 

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